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la cometa Atlas si è disintegrata vicino al Sole: il video al passaggio ravvicinato con il Sole: il telescopio solare SOHO ne ha catturato in diretta la disintegrazione a poco più di 1,2 milioni di km dal Sole.
La cometa C/2023 A3 vista dal vulcano Mauna Kea, nelle isole Hawaii. Credit: International Gemini Observatory/NOIRLab/NSF/AURA/M.Rodriguez, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons
La cometa C/2024 S1 (ATLAS), soprannominata “cometa di Halloween” per la possibilità che diventasse visibili nei nostri cieli nei prossimi giorni, si è disintegrata mentre si avvicinava a poca distanza dal Sole. La cometa aveva fatto parlare di sé come una possibile “erede” della cosiddetta “cometa del secolo” dopo il passaggio di quest’ultima vicino alla Terra nella prima metà di ottobre, ma purtroppo C/2024 S2 non è sopravvissuta al suo passaggio al perielio, il punto della sua orbita più vicino al Sole, previsto nella giornata di lunedì. Se fosse sopravvissuta, C/2024 S1 avrebbe potuto meritare l’appellativo “cometa di Halloween” diventando luminosa come la stella Sirio, la più brillante nel cielo. Purtroppo, però, questo non accadrà.
Non mancate al nuovo evento del CNSL “Dall’Oriente all’Infinito” con la presentazione del libro “ALESSANDRO MAGNO. EROE DEI DUE MONDI. La storia, le fonti, l’archeologia e il mito” in programma sabato 9 novembre alle ore 10.30 presso la Sala Conferenze Franco Foschi del Centro Naz. Studi Leopardiani di Recanati.
Saranno presenti gli autori del volume Francesca Fariello e Luigi Gallo dell’Università l’Orientale di Napoli, introduce e coordina Fabio Pallotta geologo e scrittore.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’Università “L’Orientale” di Napoli. Ingresso libero.
In allegato: locandina dell’evento.
Da Leopardi alle dune di Giove,
il viaggio di Massimo Della Valle
RECANATI – L’astrofisico è stato ospite del Centro nazionale di studi leopardiani parlando delle sfide dell’umanità a un centinaio di presenti: «Il futuro è nell’esplorazione dello spazio»
“Dal cosmo alla terra. Un viaggio tra letteratura, scienza e fantascienza, intelligenza artificiale e robotica” era il titolo della conferenza organizzata lo scorso 30 ottobre dal Centro nazionale di studi leopardiani di Recanati. A catturare l’attenzione e l’interesse degli oltre 100 presenti è stata la relazione dell’astrofisico Massimo Della Valle, accademico dei Lincei e direttore di ricerca Inaf (Istituto nazionale di astrofisica).
«Il futuro dell’umanità è nell’esplorazione dello spazio – ha sostenuto Della Valle – per esempio andare su Marte, cercare l’acqua sulla Luna, provare a vedere se le dune di Giove saranno un giorno abitabili stimolano l’incremento della conoscenza ma, dall’altro lato, per poter realizzare queste imprese avremo davanti delle sfide tecnologiche che sono in questo momento di una straordinaria difficoltà».
Ad organizzare l’incontro appunto il Cnsl con la collaborazione del liceo Giacomo Leopardi di Recanati, la Rete Compita Marche e la cattedra Giacomo Leopardi di Unimc. Gli interventi di saluto sono stati svolti dal presidente del Cnsl Fabio Corvatta, che ha ricordato come Leopardi sia «attuale perché interpreta quelli che sono i turbamenti dei giovani che si affacciano alla vita e lui li ha descritti in maniera straordinaria dando elementi importanti di riflessione», dall’assessore comunale alla Cultura Ettore Pelati, dal dirigente del liceo Leopardi Ermanno Bracalente, da Giuseppina Montironi, referente di Rete Compita Marche, di Laura Melosi, direttrice della cattedra Leopardi di Unimc e da Andrea Serafini del liceo Leopardi. L’astrofisico Della Valle quindi ha concesso il bis a Recanati dopo la conferenza dello scorso anno dedicata a Leopardi quindicenne autore di un testo di astronomia.
written by
Roberto Tanoni
Scoperti cervelli umani conservati di 12.000 anni e sfidano la teoria della decomposizione
I ricercatori di Oxford hanno scoperto un notevole archivio di antichi cervelli umani che hanno resistito alla decomposizione
Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Oxford ha messo in discussione le tradizionali opinioni secondo cui la conservazione del cervello nella documentazione archeologica è estremamente rara. Il team ha effettuato il più grande studio fino ad oggi della letteratura archeologica globale sui cervelli umani conservati, compilando un archivio che supera di 20 volte il numero di cervelli precedentemente compilato. I risultati sono stati pubblicati oggi sulla
La conservazione dei tessuti molli nella documentazione geologica è relativamente rara e, tranne nei casi in cui un intervento deliberato arresta il processo di decadimento (ad esempio durante l’imbalsamazione o il congelamento), la sopravvivenza di interi organi è particolarmente insolita. La conservazione spontanea del cervello in assenza di altri tessuti molli – cioè la sopravvivenza del cervello tra resti altrimenti scheletrati – è stata storicamente considerata un fenomeno “unico nel suo genere”. Questa nuova ricerca rivela, tuttavia, che i tessuti nervosi in realtà persistono in quantità molto maggiori di quanto si pensasse tradizionalmente, assistiti da condizioni che ne prevengono il decadimento.
Lo studio
Lo studio, condotto dalla ricercatrice Alexandra Morton-Hayward (Dipartimento di Scienze della Terra, Oxford), riunisce i dati di oltre 4.000 cervelli umani conservati provenienti da oltre duecento fonti, in sei continenti (esclusa l’Antartide) e in più di dieci lingue. Molti di questi cervelli avevano fino a 12.000 anni e sono stati trovati in documenti risalenti alla metà del XVII secolo. Questi tessuti rimpiccioliti e scoloriti sono stati trovati conservati in tutti i tipi di individui: dai reali egiziani e coreani, ai monaci britannici e danesi, agli esploratori artici e alle vittime della guerra.
Analizzando la letteratura e interrogando gli storici di tutto il mondo, questa ricerca ha trovato una stupefacente serie di siti archeologici che restituivano antichi cervelli umani, tra cui le rive di un lago nella Svezia dell’Età della Pietra, le profondità di una miniera di sale iraniana intorno al 500 a.C. e la vetta delle montagne andine al culmine dell’Impero Inca.
Ogni cervello nel database è stato abbinato ai dati climatici storici della stessa area, per esplorare le tendenze su quando e dove sono stati trovati. Le analisi hanno rivelato modelli nelle condizioni ambientali associati a diverse modalità di conservazione nel tempo, tra cui disidratazione, congelamento, saponificazione (la trasformazione dei grassi in “cera tombale”) e concia (solitamente con torba, per formare mummie di palude).
La coautrice, la Professoressa Erin Saupe, del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Oxford, ha dichiarato: “questa documentazione di cervelli antichi evidenzia la gamma di ambienti in cui possono essere preservati, dall’alto artico agli aridi deserti“.
Il meccanismo alla base di questa straordinaria conservazione
Oltre 1.300 dei cervelli umani erano gli unici tessuti molli preservati, il che solleva dubbi sul perché il cervello possa persistere quando altri organi muoiono. È interessante notare che questi cervelli rappresentano anche i più antichi dell’archivio, con diversi risalenti all’ultima era glaciale. Il meccanismo di conservazione di questi cervelli più antichi rimane sconosciuto; tuttavia, il gruppo di ricerca suggerisce che la reticolazione molecolare e la complessazione dei metalli – proteine e lipidi che si fondono in presenza di elementi come ferro o rame – sono meccanismi possibili mediante i quali i tessuti nervosi potrebbero essere preservati su lunghi periodi di tempo.
Alexandra Morton-Hayward, autrice principale dello studio, ha affermato: “in campo forense, è noto che il cervello è uno dei primi organi a decomporsi dopo la morte, tuttavia questo enorme archivio dimostra chiaramente che esistono determinate circostanze in cui sopravvive. Se tali circostanze siano ambientali o legate alla biochimica unica del cervello, è il fulcro del nostro lavoro attuale e futuro. Stiamo trovando numeri e tipi sorprendenti di antiche biomolecole conservate in questi cervelli archeologici, ed è emozionante esplorare tutto ciò che possono dirci sulla vita e sulla morte dei nostri antenati”.
Un tesoro bioarcheologico
Trovare tessuti molli conservati è un tesoro per un bioarcheologo: generalmente forniscono una maggiore profondità e gamma di informazioni rispetto ai soli tessuti duri, ma meno dell’1% dei cervelli preservati è stato studiato per individuare antiche biomolecole. L’archivio non sfruttato di 4.400 cervelli umani descritto in questo studio può fornire spunti nuovi e unici sulla nostra storia, aiutandoci a comprendere meglio la salute e la malattia antiche e l’evoluzione della cognizione e del comportamento umani.
Che tempo farà gli ultimi giorni di febbraio 2024: neve, precipitazioni e temperature basse
Dopo settimane di caldo anomalo, la fase finale di febbraio 2024 sarà particolarmente movimentata sia per quanto riguarda il profilo climatico, sia per quanto riguarda quello meteorologico.
Anche se oggi, mercoledì 21 febbraio 2024, ci sarà tanto sole da Nord a Sud, fatta eccezione della Sicilia Ionica dove durante le ore pomeridiane non si escludono piogge, a partire da domani, giovedì 22, sull’Italia si abbatterà la seconda perturbazione atlantica della settimana, la n°4 del mese, che darà inizio ad una fase atmosferica particolarmente movimentata.
A quanto pare la suddetta fase atmosferica dinamica, si protrarrà per un lungo periodo.
Questa perturbazione, venerdì 23 febbraio 2024, transiterà anche su parte delle Regioni Centrali, sulla Campania e su parte delle due Isole Maggiori.
A partire da sabato 24 febbraio 2024, il maltempo si allontanerà verso i Balcani lasciando il posto alla perturbazione n°5 del mese che durante il weekend colpirà le Regioni
Sanremo 2024: Angelina Mango vince il Festival con il brano ‘La noia’
Fiorello show. Serata tra dediche e appelli
11 febbraio 2024,
dell’inviata Angela Majoli. Foto di Ettore Ferrari e Riccardo Antimiani
clicca x ascoltare
OGGI 27 gennaio 2024
Giorno della Memoria
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Il Giorno della Memoria[1][2] è una ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 durante la 42ª riunione plenaria[3]. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l’Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine della Shoah[4].
Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Recanati. Al Centro Naz di Studi Leopardiani. Gli Infiniti Leopardiani
Con l’astrofisico Massimo Della Valle
Massimo Della Valle, astrofisico
Si fossero incontrati prima, magari sarebbero stati diversi gli “interminati spazi” dell’Infinito, o quel “Forse s’avess’io l’ale / Da volar su le nubi, /E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo /Più felice sarei” del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia.
Così, fortunatamente non è andata, e solo martedì prossimo (23 maggio), alle 17.30 nella Sala Franco Foschi del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, il prof Massimo Della Valle, astrofisico, socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei e dirigente dell’Inaf sarà a Recanati per discutere di “Gli Infiniti leopardiani”.
Della Valle si occupa del “lato oscuro dell’universo”, dello studio dei fenomeni astrofisici di alta energia connessi alle grandi esplosioni stellari, come novae, supernove, lampi gamma, controparti elettromagnetiche di sorgenti di onde gravitazionali. Come membro del Supernova Cosmology Project è stato uno dei primi collaboratori di Saul Perlmutter, Premio Nobel per la Fisica nel 2011 per la scoperta dell’espansione accelerata dell’universo. Barese di nascita, padovano di formazione, Della Valle è un cittadino del mondo quanto a carriera scientifica che lo ha visto impegnato prima in Russia, Armenia, Cile, Germania, Usa ed ora di nuovo in Italia.
Martedì il prof Della Valle sarà a Recanati nell’ambito di un incontro organizzato dal Cnsl del Presidente Fabio Corvatta in collaborazione con il Fai e il patrocinio del Comune di Recanati, della Cattedra Leopardi di Unimc e del Liceo Classico Leopardi di Recanati. L’incontro sarà preceduto dai saluti dell’Assessore alle Culture del Comune di Recanati Rita Soccio, di Annamaria Marcantonelli, Dirigente scolastico del Liceo Classico recanatese, di Alessandra Troilo, property manager del Fai Orto sul Colle dell’Infinito e dagli interventi introduttivi della Professoressa Fabiana Cacciapuoti della Biblioteca Nazionale di Napoli e di Laura Melosi docente di Unimc.
RECANATI. Un altro primo premio per Ser Ciappelletto! REGIA E SCENEGGIATURE DI ALEANDRO TUBALDI
written by
Roberto Tanoni
RECANATI. Un altro primo premio per Ser Ciappelletto! REGIA E SCENEGGIATURE DI ALEANDRO TUBALDI
Ritirato dal Prof. Aleandro Tubaldi, coordinatore e registA del progetto
L’ I.I.S. “E.Mattei” è orgoglioso di annunciare che il corto intitolato Ser Ciappelletto, dopo il successo al Festival Sottodiciotto di Torino, si è aggiudicato anche il Premio Presenza e Cultura, sezione scuola secondaria di secondo grado, al 39° Concorso Internazionale di multimedialità Videocinema&scuola di Pordenone.
La cerimonia di premiazione si è svolta domenica 26 marzo 2023 presso la Casa dello Studente Zanussi di Pordenone. A ritirare il premio, in rappresentanza dell’Istituto, si è recato il Prof. Aleandro Tubaldi, coordinatore del progetto finanziato con fondi del PON “Il piacere della scrittura”, all’interno del quale gli studenti hanno realizzato il corto Ser Ciappelletto, con la collaborazione della Prof.ssa Colomba Di Pasquale e la produzione di Cosenude Media Projects di Recanati. La motivazione del premio assegnato è stata la seguente: questo video mette in scena una divertente operazione di rilettura di Boccaccio, trasformando con ilarità una fra le più corrosive novelle del Decameron in un cortometraggio alla Tarantino, che con cura dei dettagli narra la paradossale ascesa agli altari di un deprecabile quanto efficace protagonista. Un altro bel traguardo per Ciappelletto!
USICULTURA 2023 I finalisti della XXXIV edizione del concorso in anteprima nazionale il 4 e 5 maggio a Recanati
written by
Roberto Tanoni
MUSICULTURA 2023
I finalisti della XXXIV edizione del concorso
in anteprima nazionale il 4 e 5 maggio a Recanati
I due concerti in diretta su Rai Radio 1
con Duccio Pasqua, Marcella Sullo e John Vignola
Musicultura e il Comune di Recanati annunciano che anche quest’anno la presentazione ufficiale dei finalisti del prestigioso concorso che selezione valorizza e premia la qualità artistica della canzone popolare italiana avverrà in anteprima nazionale nella città dell’infinito.
I concerti saranno due, il 4 e i 5 maggio, al Teatro Persiani, con la collaborazione di Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura, che trasmetterà in diretta le due serate.
Dopo il successo delle Audizioni live, che dal 24 febbraio al 5 marzo scorso hanno visto confluire a Macerata 256 musicisti provenienti da tutta Italia, al seguito di 56 proposte artistiche selezionate tra 1.113 candidature iniziali, con la presentazione di 112 nuove canzoni, la presenza di oltre 4000 spettatori al Teatro Lauro Rossi di Macerata e oltre mezzo milione di visualizzazioni delle dirette streaming, il Festival sbarca dunque nella città che gli ha dato i natali, Recanati.
“L’anteprima nazionale del concerto dei finalisti al Teatro Persiani è peri cittadini di Recanati e per tutti gli amanti del Festival un appuntamento molto atteso – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – Recanati è pronta ad accogliere i finalisti di Musicultura con tutto il calore che da sempre contraddistingue la nostra comunità, orgogliosa di presentare al grande pubblico di Rai Radio 1 il meglio della canzone italiana e di rappresentare una tappa importante nella carriera dei giovani artisti”.
I sedici artisti finalisti si esibiranno rigorosamente dal vivo sul palco del Teatro Persiani, Otto di loro sono attesi in scena nella serata del 4 maggio, i restanti otto il giorno dopo.
“E’ per noi sempre un grande piacere tenere a battesimo i finalisti di Musicultura nella città della Poesia di Giacomo Leopardi e della Musica di Beniamino Gigli, Le note d’autore di Musicultura rappresentano una vera e propria sorgente di benessere primaverile. – Ha affermato l’assessora alla Cultura Rita Soccio – L’evento è inoltre un intelligente ed efficace volano di promozione culturale e turistica, grazie alle dirette su Rai Radio 1, ai collegamenti della Tgr Marche, e alle numerose testate giornalistiche che proporranno on line i concerti e le immagini della nostra bella città in streaming.”
A oggi, la definizione della rosa dei sedici artisti finalisti di Musicultura 2023 è ancora al vaglio della direzione artistica di Musicultura, fervono però già i preparativi della due–giorni di spettacolo che avrà come padroni di casa gli amici di Rai Radio 1 Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola e che, come di consueto, vedrà coinvolti importanti ospiti.
“Dal punto di vista delle canzoni ascoltate e delle personalità artistiche in campo mi sento di dire che stiamo vivendo una delle edizioni del concorso più vivaci e interessanti di sempre – ha detto il Direttore artistico Ezio Nannipieri. “Anche per questo la definizione della rosa dei sedici finalisti sta richiedendo più tempo del solito, ma ormai ci siamo quasi. Dopo il Teatro Lauro Rossi di Macerata, questo sano ribollire di idee musicali si appresta ora a ravvivare il Teatro Persiani di Recanati. Mi piace constatare come l’impulso della creatività giovanile, grazie ai fari accesi sull’evento da Rai Radio1 e dagli altri media nazionali, contribuisce in questo caso anche a fare conoscere fuori dai confini regionali un patrimonio tipicamente marchigiano, quello rappresentato dai teatri storici, un vero unicum culturale e urbanistico delle Marche, che ispira riconoscenza nei confronti di chi lo ha lasciato in eredità e suggerisce immaginazione e senso di responsabilità a chi opera oggi nel settore”.
Le canzoni finaliste andranno a comporre il CD Compilation di Musicultura 2023 e nel mese di maggio passeranno in mano alla programmazione radiofonica di Rai Radio1.
Otto saranno i vincitori di Musicultura che si esibiranno con i prestigiosi ospiti italiani ed internazionali nelle serate di spettacolo finali del Festival il 23 e il 24 giugno allo Sferisterio di Macerata.
Sei degli otto vincitori saranno designati dal Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, quest’anno composto da Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Giorgia, La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Mariella Nava, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Boosta, Fabrizio Bosso, Angelo Branduardi, Cristina Donà e Irene Grandi. I restanti due vincitori saranno scelti da Musicultura.
Allo Sferisterio sarà infine il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del Concorso, al quale andrà il Premio Banca Macerata di 20.000 euro.
Prima però l’appuntamento è a Recanati, il 4 e 5 maggio, per il doppio concerto al concerto de finalisti di Musicultura 2023. I biglietti sono disponibili presso la Biglietteria del Teatro Persiani di Recanati (aperta dal mercoledì al sabato, dalle 17.00 alle 19.30), presso la Biglietteria dei Teatri di Macerata, in tutti i punti vendita Vivaticket e online su vivaticket.com.
www.musicultura.it.
— stanotte si cambia: a che ora spostare le lancette e come
Stanotte, tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023, si cambia ora e si passa all’ora legale con le lancette degli orologi spostate in avanti di un’ora, dalle 2.00 alle 3.00, dunque si dormirà un’ora in meno.
RECANATI: nuovo allestimento per la “Trasfigurazione” del Lotto
Inaugurato a Villa Colloredo Mels il nuovo spazio dedicato all’opera di Lorenzo Lotto
A seguito degli interventi conservativi effettuati sulla “Trasfigurazione” di Lorenzo Lotto, iniziati nel mese di ottobre 2022, è stato inaugurato oggi al Museo Civico di Villa Colloredo Mels il nuovo allestimento dell’ opera.
“Siamo lieti di restituire al pubblico questa importate opera del Maestro Lorenzo Lotto appena restaurata e riportata al suo massimo splendore – Ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – Il nuovo allestimento della Trasfigurazione e delle altre tre opere del Lotto presenti nel nostro Museo racconta ai visitatori l’importanza che il grande pittore ha avuto nelle Marche. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per raggiungere l’ obiettivo di messa in sicurezza e valorizzazione dell’opera.”
Il capolavoro del Lotto, risalente al 1511, commissionato dalla Confraternita dell’Antica Chiesa di Santa Maria in Castelnuovo, lascia trapelare influenze raffaellesche e racconta il momento in cui Gesù rivela agli apostoli la natura divina della sua persona.
Su indicazione della Soprintendenza dei Beni Culturali delle Marche l’opera è stata bonificata e restaurata nei mesi scorsi da alcune tra le migliori professionalità marchigiane del settore, come la ditta Mastro T e il restauratore Giacomo Maranesi. Lavori che gli appassionati e gli studenti hanno potuto seguire direttamente grazie all’organizzazione da parte del Comune di Recanati di tre giornate aperte al pubblico.
“Il restauro della “Trasfigurazione” rappresenta un’importante operazione culturale e un’azione vincente di collaborazione tra enti pubblici e privati. – Ha affermato l’assessora alle Culture Rita Soccio – Il recupero dell’opera del Maestro rinascimentale è un esempio virtuoso di come la sensibilità del privato, in questo caso della Fondazione Carima, possa svolgere un ruolo importante nel salvaguardare l’arte e la cultura del nostro territorio. La “Trasfigurazione” è la prima opera interessata al riallestimento delle Sale Lottesche del nostro museo che stiamo portando avanti con un progetto composto da diversi attori per raccontare la grandezza di Lorenzo Lotto coniugando innovazione e tradizione.”
Un importante restaurazione dell’opera resa possibile grazie al contributo economico della Fondazione Carima di Macerata.
“Le opere di Lorenzo Lotto sono delle gemme preziose incastonate nel territorio maceratese, tanto da poter parlare di un ideale itinerario lottesco che passa per Cingoli, Mogliano, Monte San Giusto e arriva a Recanati, dove si trova il nucleo più consistente di dipinti. – Ha detto la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti – La Fondazione Carima ha sempre attenzionato questi capolavori nelle sue pubblicazioni, annoverandoli tra i tesori artistici della nostra provincia. Con la “Trasfigurazione” abbiamo fatto un passo ulteriore, sostenendone finanziariamente il restauro e siamo veramente lieti che oggi torni a fare bella
mostra di sé nella pregevole cornice del Museo Civico di Villa Colloredo Mels, a disposizione della collettività.”
Cristiano-Venturini_CEO-di-iGuzzini-illuminazione
Record di fatturato nel 2022 per la IGuzzini Illuminazione
Un 2022 da record per iGuzzini che chiude con le perfomance più alte dalla sua fondazione nel 1959 raggiungendo un fatturato di 234.1 milioni di euro (+15,1% sul 2021) e un aumento sia della redditività/EBIT, che si attesta sui 24,1 milioni di euro, sia del valore percentuale net sales, che passa dal 7,9 dell’anno precedente al 10,3 del 2022.
L’anno, che già nel primo semestre aveva registrato grandi performance, conferma il trend positivo del 2021 e supera così i livelli pre-pandemia: un successo assoluto per l’azienda fondata nel 1959 a Recanati e dal 2019 parte del gruppo svedese Fagerhult, guidata dal CEO Cristiano Venturini che ha costruito una squadra compatta per visione imprenditoriale e strategia con l’obiettivo di proiettare i valori di design e la cultura della luce propri di iGuzzini in un futuro sempre più connesso e sostenibile.
Questo risultato avrebbe potuto essere ancora migliore, considerato che nel 2022 l’azienda non ha operato sul mercato russo (valore stimato 10 Mio Eur), allineandosi alle direttive della capogruppo svedese Fagerhult.
La segmentazione del fatturato per aree geografiche evidenzia come tutti i paesi siano cresciuti sia in Europa che extra UE, con particolare riferimento al Nord America (+19,4%); la Gran Bretagna e l’Irlanda (+11%); l’Asia Pacifica (+10,6%); il Medio Oriente e l’Africa Inglese (+8,8%); la zona di Francia, Belgio, Lussemburgo e Africa Francese (+7,4%); il Sud America (+6%); la Germania e l’Olanda (+4,8%); l’Europa Meridionale (+4,4%).
Nei contesti di utilizzo l’hospitality-residential (22,2%) e l’office (21,7%) mantengono le percentuali migliori confermando la grande attenzione post-Covid per l’aggiornamento e la riqualificazione degli ambienti di vita quotidiana secondo i nuovi codici dell’abitare, del lavorare e del viaggiare.
Bene anche il retail (18,4%) che denota una ritrovata vitalità del commercio; si possono considerare un buon segnale per la collettività le destinazioni legate agli urban spaces (11%) e al settore culturale come musei e gallerie (10,2%).
Nel 2023 iGuzzini continuerà a impegnarsi sui driver consolidati che hanno caratterizzato la sua crescita (Sustainability, Design, Culture and Connectivity), con investimenti in software e hardware per sviluppare soluzioni sempre più intelligenti e sistemi sempre più efficienti e con la ricerca continua di un design bello, innovativo, funzionale e senza tempo.
Vedrà inoltre compimento un importante investimento in sostenibilità, che con l’innesto di 6 milioni di euro, nel 2023 raggiungerà un totale di 10 milioni di Euro per rendere l’HQ di Recanati – che copre l’86% della produzione mondiale di iGuzzini – indipendente dal punto di vista energetico per oltre il 50% del suo fabbisogno (oltre il 70% entro il 2030), all’interno di un complesso di azioni a trecentosessanta gradi, tra cui il passaggio a BioGPL per lo stabilimento produttivo.
Cristiano Venturini, CEO iGuzzini commenta: «Lighting innovation for people non è solo un pay-off ma per iGuzzini significa persone-valori-comunità-sogni che insieme creano una galassia in cui ognuno può e deve esprimersi da un punto di vista professionale e soprattutto umano. Questo risultato di fatturato così importante è merito di tutte le persone che ogni giorno lavorano con me allo scopo di migliorare le comunità e i territori in cui viviamo, avendo sempre come guida l’idea di un futuro più giusto per le nuove generazioni e uno sviluppo sostenibile per l’intera società».
iGuzzini illuminazione, fondata nel 1959, è un gruppo internazionale leader nel settore dell’illuminazione architetturale, con un fatturato 2021 di 203,4 milioni di Euro e 1.243 dipendenti nel mondo. iGuzzini si dedica allo studio, al design e alla produzione di sistemi di illuminazione intelligenti per interni ed esterni, in collaborazione con i migliori architetti, lighting designer, progettisti e centri di ricerca in tutto il mondo. Ha sede a Recanati (MC) e attività operative in oltre 20 Paesi distribuiti in 5 continenti. iGuzzini opera per migliorare, con la luce, il rapporto tra l’uomo e l’ambiente attraverso la ricerca, l’industria, la tecnologia e la conoscenza, nei luoghi della cultura, del lavoro, del retail, delle città, delle infrastrutture e dell’hospitality & living. Per iGuzzini la luce permette di creare luoghi più sicuri, aggreganti, confortevoli, e determina l’umore delle persone, i colori e le forme della natura e delle opere d’arte. Per questo la sua vision è Social Innovation Through Lighting sviluppata attraverso quattro linee guida: cultura della luce, design, connettività, sostenibilità.
Dal 2019 iGuzzini è parte del Gruppo Fagerhult. Per ulteriori informazioni: www.iguzzini.com.
Marco Poeta accompagna Lucio Dalla nel concerto fadista di Lisbona. Poi riproposto al Persiani di RECANATI
Dove ha ricevuto il premio RECANATI FOREVER /2006
“O nosso fado… e storie di mare” 23 aprile 2005, Lisbona, teatro Sao Luiz. «Senza Marco Poeta — ha dichiarato Dalla al termine, entusiasta — non sarei mai stato qui, non avrei conosciuto questo Portogallo. Il fado sì l’ho sempre avuto nel cuore e l’ho sempre amato e addirittura usato quando ho scritto delle canzoni. Penso a “La casa in riva al mare” o a “Sulla rotta di Cristoforo Colombo”». Info su Marco Poeta:
Lucio Dalla riceve dal Sindaco di Recanati Corvatta Shel Shapiro e il Premio Recanati Forever
Il tre volte campione italiano Menegardi vince l’ultramaratona del Conero. Replicato il successo della prima edizione
Di Benedetto Verdenelli
È Marco Menegardi della G. S. Orobie con 6:57:23 il trionfatore della 100km del Conero memorial “Mimmo Strazzullo”. Già tre volte campione italiano (2017, 2019 e 2021) Menegardi replica il successo nella paritetica distanza del Passatore (2°foto). Medaglia d’argento per Marco Visintini, bronzo per l’iberico Ivan Penalba Lopez.
Nel femminile l’oro va a Serena Natolini dell’esercito-4 reggimento alpini paracadutisti con 8:18:13. Piazza d’onore per Teresa Mustica, Annalisa Fitti terza.
Successo per la nostra Silvia Luna nella 50km con 3:25:16 seguita da Ivana Di Martino, terza posizione è una coabitazione tra Barbara Cimmarusti e Angela Castellani entrambe portacolori Grottini team Recanati asd. Nel maschile s’impone Lorenzo Lotti con 3:04:17 della Asd Berunners, poi Gabriele Turroni e Francesco Giannecchini. Un riconoscimento dedicato anche ad un team del Trentino-Alto Adige nella staffetta (3°foto). Un’edizione, questa seconda, particolarmente riuscita con quasi 600 iscritti e premiazioni in una affollata piazza Brancondi da parte delle autorità cittadine, il sindaco Michelini e l’assessore Quercetti, il delegato provinciale del Coni Romagnoli, i parenti di Strazzullo, tutti gli organizzatori e il presidente Grottini team Paolo Bravi (1°foto) che mostra la sua soddisfazione :”È stata una prova riuscita per tutta la Città di Porto Recanati che ha sperimentato positivamente l’isola pedolanale. Grande partecipazione anche dalla Spagna e dalla Slovenia che ci ha gratificato molto. Felice di aver onorato con tutta la famiglia Grottini ed i parenti di Mimmo la sua memoria. Lui ci ha aiutato dall’alto con il bel tempo che è stato fondamentale per la buona riuscita”.
Oggi 22 febbraio 2023, ore 10,30 Gran Sala Cesanelli – Arena Sferisterio, Macerata
written by
Roberto Tanoni
INVITO 22 FEBBRAIO CONFERENZA STAMPA MUSICULTURA
Mercoledì 22 febbraio 2023, ore 10,30
Gran Sala Cesanelli – Arena Sferisterio, Macerata
ANNUNCIO IN ANTEPRIMA dei nomi degli artisti in gara e presentazione della XXXIV edizione di Musicultura, apertura Audizioni Live.
Interverranno:
Gran Sala Cesanelli – Arena Sferisterio, Macerata
ANNUNCIO IN ANTEPRIMA dei nomi degli artisti in gara e presentazione della XXXIV edizione di Musicultura, apertura Audizioni Live.
Interverranno:
Direttore artistico del Festival Ezio Nannipieri
Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli
Assessore Regionale alla Cultura Chiara Biondi
Assessore agli eventi Comune di Macerata Riccardo Sacchi
Rettore Università di Macerata John McCourt
Rettore Università di Camerino Claudio Pettinari
Direttrice Accademia Belle Arti Macerata Rossella Ghezzi
Vice Presidente Banca Macerata Nando Ottavi
Il mito generazionale del vocabolario Rocci. Intervista a Vittorio Capuzza
INTERVISTA | di Giuseppe Di Leo – Radio – 13:51 Durata: 25 min 46 se
inviataci da Vittorio Capuzz
COMUNICATO STAMPA 13 febbraio 2023
MUSICULTURA: al via le audizioni live dal 24 febbraio al 5 marzo
Dieci serate consecutive di grande musica live al Lauro Rossi
In diretta su èTV Marche e in streaming su Facebook
Musicultura scalda i motori per l’avvio delle audizioni live della 34° edizione del Festival.
Sono 10 le serate consecutive di spettacolo in programma al Teatro Lauro Rossi di Macerata, dal 24 febbraio al 5 marzo, quasi 60 le proposte artistiche in gara selezionate fra le 1.113 candidature registrate alla chiusura del bando del concorso del 2023, la rosa degli artisti convocati verrà ufficializzata da Musicultura tra qualche giorno.
“L’avvicinamento alle audizioni dal vivo in me si accompagna sempre a un’impennata di curiosità. – Ha dichiarato Ezio Nannipieri direttore artistico del Festival – La curiosità di scoprire se le scelte che abbiamo fatto dopo tre mesi di ascolto delle oltre 2.000 canzoni in concorso vengono confermate, o se possibile addirittura rilanciate, da quel che stiamo per vedere e sentire sul palco del Lauro Rossi. E poi c’è la curiosità per le performance che verranno amichevolmente a regalarci alcuni importanti ospiti i cui nomi saranno resi noti a breve.”
Il pubblico delle Audizioni sempre più attento e sempre più numeroso, ricordiamo lo scorso anno sono intervenuti al Lauro Rossi 4.300 spettatori, ha maturato negli anni un feeling profondo con questo appuntamento così peculiare del Festival, imparando a respirare l’atmosfera di continua scoperta che le Audizioni portano con sé.
I numeri delle Audizioni di Musicultura attesi a Macerata per il 2023 andranno però ben oltre l’avvicendarsi degli artisti sul palco e del pubblico in sala.
Quasi 500 persone infatti fra tecnici, artisti, giornalisti e addetti ai lavori soggiorneranno in città per oltre due settimane, tra i giorni di allestimento e quelli di spettacolo.
Più di 100 saranno invece gli studenti e le studentesse dell’Università di Macerata, dell’Università di Camerino e dell’Accademia di Belle Arti attivamente coinvolti nei percorsi formativi attivati dal Festival.
Musicultura trasformerà il Teatro Lauro Rossi in un vero e proprio laboratorio delle arti e dei mestieri in cui giovani studenti, aspiranti grafici, scenografi, light designer, giornalisti, copywriter e fumettisti avranno modo di testare le proprie capacità e fare un’esperienza formativa che spesso, per gli studenti che l’hanno intrapresa negli anni precedenti, è diventata un vero volano per entrare nel mondo del professionismo.
A suggellare le sinergie di Musicultura con le principali realtà che operano nel territorio c’è la conferma per il 2023 della partnership con Banca Macerata.
Qualità, talento, passione e valorizzazione del territorio, valori fondamentali di Musicultura condivisi per il terzo anno consecutivo con il Main Partner Banca Macerata
che sostiene le attività del festival e premia la creatività dei giovani artisti con riconoscimenti alle migliori esibizioni decretate dal pubblico durante le Audizioni e con la consegna del Premio di 20.000 euro al vincitore assoluto di Musicultura.
Come da tradizione gli spettacoli al Teatro Lauro Rossi si terranno tutte le sere con inizio alle ore 21, escluse le domeniche quando il sipario si aprirà alle ore 17.
Gli spettacolo sono ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria a partire da mercoledì 22 febbraio sul sito www.musicultura.it.
Anche quest’anno una grande produzione tecnica trasformerà il Lauro Rossi in uno studio televisivo e chi non riuscirà a raggiungere il teatro, potrà seguire le Audizioni in diretta sui canali televisivi di èTV Marche e in streaming sulla pagina Facebook di Musicultura.
Casa Leopardi espone un quaderno numerato del Poeta recanatese negli spazi della Regione Marche
Olimpia Leopardi nella Biblioteca, in alto l’epigrafe con la quale Monaldo apre la Biblioteca ai suoi concitt
“Il fruttuoso incontro con il nuovo responsabile dei servizi turistici delle Marche, il vulcanico Marco Bruschini, ha avviato un nuovo capitolo nel rapporto fra la nostra struttura museale e l’amministrazione della regione; per questo abbiamo deciso di partecipare ad un appuntamento importante come la Bit. – Ha affermato la contessa Olimpia Leopardi discendente del Poeta – Per l’occasione ci è sembrato interessante esporre un oggetto che sia strettamente legato alla storia del Poeta; cosa c’è più intimo di un quaderno al quale affidare i propri pensieri? Questo quaderno vuoto da lui numerato rappresenta il nuovo percorso da compiere insieme, privati ed istituzioni, alla ricerca di una visione comune. Lo immagino come uno spazio da riempire di possibilità.”
“Ringrazio Casa Leopardi che ci dà la possibilità di esporre alla Bit un prezioso oggetto appartenuto al Poeta – ha dichiarato il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – un quaderno a cui vogliamo conferire un significato particolare e sentito.”
“Nel ringraziare donna Olimpia Leopardi per la disponibilità dimostrata, sono felice e orgoglioso di iniziare un nuovo percorso insieme a Casa Leopardi per promuovere e valorizzare le eccellenze delle Marche. – Ha detto Marco Bruschini, Direttore ATIM Agenzia turismo e Internazionalizzazione delle Marche- La contessa Olimpia si è messa con grande entusiasmo a disposizione di questo nuovo ed ambizioso progetto per far conoscere le Marche nel mondo. Un quaderno bianco pieno di storia e suggestioni, da riempire con idee e spunti, a rappresentare idealmente il nuovo capitolo per le Marche e il turismo, guidato dal Presidente Acquaroli, che potremo costruire con grandi realtà come quella che rappresenta Casa Leopardi.”
In tutta la sua opera Giacomo Leopardi esplora il rapporto fra l’essere umano e i suoi simili, fra uomini e cose, applicando le sue straordinarie capacità analitiche alla ricerca di ciò che definisce l’obiettivo primo dell’esperienza di esistere: la ricerca della felicità.
Un quaderno vuoto è lo spazio ideale al quale affidare avvertenze e proposte per una vita felice. Giacomo già ai suoi tempi si interrogava su quelle che oggi sono domande di straordinaria attualità: Come favorire una pacifica convivenza fra gli uomini? Come evitare che la civilizzazione corrompa il rapporto fra uomo e ambiente? Domande alle quali soprattutto la politica è chiamata a dare risposte.
Casa Leopardi partecipa alla Bit presentando agli operatori del settore un oggetto simbolo del nuovo percorso da intraprendere, tra pubblica amministrazione e privati, perché si possa scrivere un nuovo capitolo della storia che ha reso immortali i nostri luoghi del cuore.
Secondo la ricerca condotta dalla piattaforma digitale Musement, la casa natale del Poeta a Recanati è l’itinerario culturale più apprezzato dai turisti nelle Marche.
Il complesso museale di Casa Leopardi offre ai numerosi turisti e appassionati visite guidate tra le antiche sale della Biblioteca che hanno visto formarsi il genio del Poeta nel dialogo con i grandi autori degli oltre venti mila volumi presenti. E da qualche anno è stato aperto il nuovo itinerario “Ove abitai fanciullo” che a distanza di due secoli ha svelato al pubblico, per la prima volta, gli appartamenti privati di Giacomo Leopardi. Una visita che permette l’accesso ai saloni di rappresentanza del Palazzo; alla galleria dove sono esposte le collezioni d’arte; al giardino che ispirò gli immortali versi de Le ricordanze; al salottino dove i fratelli Leopardi si intrattenevano e alla camera privata di Giacomo Leopardi, dalla cui finestra, il Poeta osservava l’amata luna e le vaghe stelle dell’Orsa.
Esporre un quaderno vuoto è anche una sfida alla sensibilità di chi osserva e un modo per connettere alla nostra contemporaneità il Leopardi che nel 1827 accumulava appunti per una lettera da scrivere ad un giovane del XX° secolo; quali proposte farebbe oggi? Anche per questo invitiamo operatori e utenti a lasciare il loro contributo, a condividere con noi la propria ricetta per la felicità.
GIORNO DEL RICORDO 10 Febbraio 2023….dalla pagina del Senato della Repubblica Italiana
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Roberto Tanoni
..dalla pagina del Senato della Repubblica Italiana
https://www.senato.it/CESUS/GiornoRicordo2023/
GIORNO DEL RICORDO
10 Febbraio 2023
La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
LEGGE 30 MARZO 2004, N. 92
ISTITUZIONE DEL «GIORNO DEL RICORDO» IN MEMORIA DELLE VITTIME DELLE FOIBE, DELL’ESODO GIULIANO-DALMATA, DELLE VICENDE DEL CONFINE ORIENTALE E CONCESSIONE DI UN RICONOSCIMENTO AI CONGIUNTI DEGLI INFOIBATI
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 13 aprile 2004, n. 86
Nel Giorno del Ricordo «sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. E’ altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero».
RECANATI 31 GENNAIO 2023
RADIOERRE NEWS
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radio_erre 31 Gennaio 2023
Ancora mercato alla Recanatese, per il centrocampo c’è Foresta1 minuti lettura
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Al lavoro i Carabinieri per il controllo delle strade2 minuti lettura
Furto nella sede della Cgil di Recanati in via Vogel.1 minuti lettura
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Ci sono cose da non fare mai… la guerra2 minuti lettura
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Recanati: rubano oro ad una coppia di anziani2 minuti lettura
BASILICATA. Il poeta e scrittore di Urbino, Umberto Piersanti, è intervenuto oggi sulle pagine della Nazione con una articolo dedicato alle Marche
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Roberto Tanoni
… Il poeta e scrittore di Urbino, Umberto Piersanti, è intervenuto oggi sulle pagine della Nazione con una articolo dedicato alle Marche; l’occasione è stata necessita diciamo, come accade in questi casi, dal terremoto che si sta verificando da ieri nella sua regione. Ma il punto è un altro. Leggendo le parole di Piersanti sembra che sostituendo i luoghi suoi con le dimensioni geografiche basilische, pare che l’autore marchigiano stia chiedendo attenzione per le terre lucane.
Nel bene (e nel male), sono portato a riferire – mentre lo sciame sismico che tiene in tribolazione adesso le Marche procede -, la fragilità delle Marche e le componenti di fascino di questa regione del Centro Italia, più che quelli del citato Molise insomma, somigliano agli elementi fondativi, strutturali, naturali e umani della Basilicata. Giacomo Leopardi é il poeta dell’intransigenza della luce oltre il tempo dei limiti. Alfonso Guida è la lettura delle nuvole che salgono le scale delle grotte, per esempio.
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FABRIANO. Dodi Battaglia in anteprima nazionale con il nuovo spettacolo “Nelle mie corde – Canzoni & Sorrisi”
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Roberto Tanoni
FABRIANO. Dodi Battaglia in anteprima nazionale con il nuovo spettacolo “Nelle mie corde – Canzoni & Sorrisi”L’ex chitarrista e voce dei Pooh mette in scena 50 anni di emozioni. Domenica 6 novembre al Teatro Gentile di Fabriano
In anteprima nazionale al Teatro Gentile di Fabriano Dodi Battaglia debutta con il nuovo spettacolo “Nelle mie corde – Canzoni & Sorrisi” domenica 6 novembre alle ore 17, un imperdibile appuntamento che vedrà anche il ritorno alla regia teatrale di Fausto Brizzi.
“ Tengo molto a questo spettacolo a cui sto lavorando con Fausto Brizzi da prima dell’estate. Ha detto Dodi Battaglia – Per me debuttare nelle Marche è una grande emozione perché il pubblico marchigiano mi ha sempre accolto con grande calore. Sono convinto che sarà una bella serata: vi aspetto numerosi.”
Sarà un dialogo intimo, divertente e fantasioso tra l’ex Pooh e le sue chitarre? Seppur paradossale, sarà proprio così. Un viaggio virtuale… anzi un sogno in cui Dodi ricorderà, con le sue straordinarie compagne di avventura, cinquant’anni di successi. Ricordi tra palchi e sale d’incisione dove non mancheranno le emozioni.
Dodi Battaglia racconterà i Pooh, parlando delle sue chitarre ma non solo; alternerà cenni storici, aneddoti, retroscena e immagini inedite, pubbliche e private, legati a questo lungo percorso della vita in loro compagnia.
Musicista, compositore, polistrumentista, chitarrista e voce dei Pooh dal 1968 al 2016, Donato Battaglia, in arte Dodi, è autore di oltre 140 brani dei quali più di 70 sono stati composti per il gruppo. Vanta numerosi e prestigiosi riconoscimenti, tra cui il titolo di “miglior chitarrista europeo” conferito dal giornale tedesco “Die Zeitung” nel 1981 e da parte della rivista “Der Spiegel” nel 1986 e per due anni consecutivi “miglior chitarrista italiano”. La Fender realizza una chitarra con il suo nome su sue specifiche e lo stesso fa l‘australiana Maton scegliendolo come testimonial.
Domenica prossima, 6 novembre, alle ore 17, prenderà il via, quindi, proprio dal prestigioso teatro fabrianese, il tour di Nelle mie corde – Canzoni & Sorrisi che Dodi Battaglia porterà nei migliori teatri italiani. Ingresso unico euro 25,00 – Loggione euro 10,00.
Prevendite on line: www.vivaticket.com
La biglietteria del Teatro Gentile, tel. 0732-3644, sarà aperta tutti i giorni dalle ore 16:00 alle 19:00.
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Recanati. Pro Loco. GRANDE AFFUENZA DI BAMBINI E GENITORI ENTUSIASTI DALLA PERFOMANCE DEL GRUPPO INSTABILE DI TEATRO NELLA FAMIGLIA ADDAMS
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Roberto Tanoni
Recanati. Pro Loco.
GRANDE AFFUENZA DI BAMBINI E GENITORI ENTUSIASTI DALLA PERFOMANCE DEL GRUPPO INSTABILE DI TEATRO NELLA interpretazione della FAMIGLIA ADDAMS – creata da Charles Addams a partire dal 1938
CENTINAIA DI BAMBINI ACCOMPAGANTI DAI GENITORI SONO ENTRATI NEL IPOGEO DI PALAZZO GIORGI DE SMOGLIAN in Piazza Leopardi MESSO A DISPOSIZIONE DALL’EFFETTO-LUCE DI VANNI ELISEI. Un allestimento da brivido e di allegria contemporaneamente che hanno fatto ballare bambini e genitori. Una esperienza particolare ed unica avventurarsi all’interno di queste antiche sale illuminate ad arte ed allestite con immagini horror, fantasmi e zombi che uscivano da casse da morto di cartone unitamente alla rivisitata Famiglia Adams di televisiva memoria che in qualche maniera ha sempre ironizzato sulla paura..
Impegno…sacrificio e tanto entusiasmo ….il segreto del successo della serata di lumedi sera in piazza Leopardi dimostrato dalla lunga fila di visitatori cche aspettavano di poter accedere alle stanza sottorranee….A chiusura possiamo dire che sono enormi le potenzialità del gruppo instabile sia in teatro che nelle sue altre performance come quelle su Leopardi e i Burattini animati….
Se guardiamo gli Addams, vediamo che di convenzionale hanno poco e c’è un aspetto specifico che loro non nascondono mai: il rapporto con la morte e con i morti. Si vedono bambini giocare con ghigliottine, riesumare cadaveri e usare esplosivi. La morte è parte del tutto e lo è in totale armonia, pace e ordine.
Viene tenuto in forte considerazione il mondo degli spiriti al quale viene chiesto sostegno e aiuto. È stato sdoganato il concetto occidentale di morte=fine!
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in piazza Leopardi dalle 17 in poi…con la Casa della Famiglia ADDDAMS a cura del grippo Instabile e negli spazi meddi a disposizione dell’ EFFETTOLUCE
….la musica della Banda degli stregoni, la danza delle streghe, il cavallo stregato, falconieri, cartomanti, le caldarroste degli zombie e il vin brulè dei vampiri.
Non mancheranno certo neanche i suonatori tenebrosi per le vie della città con artisti malefici.
MUSICULTURA: AL VIA LA XXXIV EDIZIONEC’è tempo fino al 10 novembre per partecipare al prestigioso concorso che dal 1990 accompagna l’evoluzione della canzone popolare e d’autore italiana.
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Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 25 ottobre 2022
MUSICULTURA: AL VIA LA XXXIV EDIZIONE Boosta, Fabrizio Bosso, Angelo Branduardi, Cristina Donà e Irene Grandi entrano a far parte del Comitato Artistico di Garanzia
C’è tempo fino al 10 novembre per partecipare al prestigioso concorso che dal 1990 accompagna l’evoluzione della canzone popolare e d’autore italiana.
Al vincitore assoluto i 20.000 euro del Premio Banca Macerata
Più di mille partecipanti, un iter selettivo che ha coinvolto dal vivo tredicimila spettatori, numeri social da capogiro, la media partnership Rai, con Rai Radio1, Rai 2, Rainews24, Rai TGR, Rai Canone, Rai Italia e Rai Play Sound in prima fila: è la foto del successo della edizione 2022 del concorso di Musicultura, conclusasi lo scorso giugno allo Sferisterio di Macerata con l’assegnazione dei 20.000 euro del Premio Banca di Macerata a Yosh Whale. Ora la grande macchina si rimette in moto, con i primi passi della XXXIV edizione della manifestazione.
“Se Macerata e le Marche sono oggi un punto di riferimento primario in Italia per gli sviluppi dell’arte e dei mestieri della canzone lo si deve alla costanza e alla passione del lavoro svolto per oltre trent’anni da Musicultura, ai protagonisti istituzionali e privati che hanno condiviso le finalità del progetto e che hanno saputo coglierne l’articolata e pertinente funzione promozionale per l’immagine del territorio. – Osserva il direttore artistico Ezio Nannipieri – “Oggi, forti dei risultati e dell’esperienza acquisiti, credo si possa e si debba puntare ancora più in alto, di questo vorremmo parlare presto insieme ai nostri interlocutori, territoriali e non”.
Intanto, la prima notizia della nuova edizione è l’ingresso nel Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e Giorgio Caproni, di Boosta, Fabrizio Bosso, Angelo Branduardi, Cristina Donà e Irene Grandi.
Si affiancano agli altri illustri membri del Comitato, al quale spetta il compito di designare, tra i sedici finalisti, gli otto vincitori del concorso. che nell’edizione in corso sono: Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Giorgia, La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Mariella Nava, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi.
C’è tempo fino al 10 novembre per partecipare alla XXXIV edizione del concorso con cui Musicultura dal 1990 ogni anno ricerca, promuove, premia talenti meritevoli, nonché potenziali nuovi protagonisti dell’arte popolare della canzone italiana.
“Scrivi e canti le tue canzoni? Non ami vederle trattate come prodotti da scaffale? Cerchi un banco di prova qualificato? Se rispondi tre volte sì esistono buone probabilità che Musicultura sia quello che cerchi”. È il piccolo test che il direttore artistico Ezio Nannipieri propone all’attenzione di chi sta valutando di partecipare a Musicultura 2023.
Gianmaria Testa, Patrizia Laquidara, Pacifico, Simone Cristicchi, Pilar, Giuseppe Anastasi, Fabio Ilacqua, Mannarino, Renzo Rubino, Margherita Vicario, Lucio Corsi, La Rappresentante di Lista, Mille, i Santi Francesi, per arrivare a Yosh Whale, vincitori dell’edizione 2022, sono solo alcuni degli artisti che nel corso degli anni si sono segnalati all’attenzione nazionale grazie al concorso.
Al vincitore assoluto andranno i 20 mila euro del Premio Banca Macerata, un aiuto concreto a tutela dell’indipendenza artistica di chi affronta le difficoltà degli inizi di carriera. Ma è il concorso nel suo insieme a configurarsi come un’occasione di arricchimento professionale e creativo. L’esperienza si snoda lungo un arco di più mesi, stimola il confronto tra artisti diversi, li lascia contrattualmente liberi, non li incasella nelle necessità narrative e produttive dei format, dà loro modo di esibirsi dal vivo davanti a platee via via più consistenti (fino a giungere ai 2.500 spettatori che nel mese di giugno partecipano alle serate conclusive allo Sferisterio di Macerata), offre una vetrina mediatica di alto profilo che include un ampio spettro di iniziative web e social e la partnership Rai.
Il bando di concorso scade il prossimo 10 novembre, per partecipare occorre la maggiore età ed essere autori o coautori delle canzoni che si interpretano, non esistono sbarramenti rispetto alle “categorie musicali”. Per ulteriori informazioni www.musicultura.it.
La Biblioteca Leopardi espone l’arte contemporanea con la mostra Io nel pensier mi fingo
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Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 16 ottobre 2022
La Biblioteca Leopardi espone l’arte contemporanea con la mostra Io nel pensier mi fingo
In esposizione nelle antiche sale opere di Tomaso Binga, Jeanne Gaigher, H.H. Lim, Maurizio Mochetti, Melissa Lohman, Patrizia Molinari, Adrian Tranquilli, Narda Zapata.
16 ottobre 2022 | 30 gennaio 2023
Casa Leopardi ha inaugurato nelle sale della celebre Biblioteca di Recanati Io nel pensier mi fingo, la prima mostra del ciclo InterValli, con la quale uno dei luoghi più prestigiosi della cultura italiana, si apre per la prima volta all’arte contemporanea per intraprendere un viaggio polifonico tra i diversi linguaggi del presente e puntare così lo sguardo sulla costruzione del nuovo.
«Un museo è una fucina di idee che non dovrebbe mai spegnersi» ha dichiarato la contessa Olimpia Leopardi. «Monaldo, padre del Poeta, era un uomo che lavorava nella sua contemporaneità e quando ha fondato la Biblioteca non ha pensato a una decorativa – ma sterile – collezione di libri, bensì a creare un territorio fecondo per sé, per i suoi figli, gli amici e i concittadini. La mostra d’arte contemporanea Io nel pensier mi fingo che inauguriamo oggi vuole essere la dimostrazione che questo terreno è ancora fertile e capace di germogliare. Questa apparente novità, destinare luoghi “classici” a nuove forme espressive, è la naturale prosecuzione di un cammino avviato nel lontano 1995, su iniziativa di Anna Leopardi e di suo figlio Vanni, mio padre, volto alla scoperta degli aspetti meno noti di Giacomo Leopardi, sviluppatosi attraverso le sette mostre allestite fra il 1995 e il 2012; proseguito con il restauro della Casa di Silvia nel 2017 e con l’apertura del piano nobile e degli appartamenti privati dei fratelli Leopardi nel 2020. L’obiettivo, oggi come allora, è mutare lo sguardo osservando da un’altra prospettiva questi luoghi familiari. Da quest’anno, con InterValli, Casa Leopardi apre infatti una finestra contemporanea sulle sue antiche sale».
Partendo da uno struggente verso de L’infinito (1819), il primo appuntamento di InterValli, realizzato con il contributo del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della Composizione de L’infinito, propone un itinerario intergenerazionale e internazionale con artisti nati tra gli anni Trenta e Novanta del secolo scorso che si confrontano oggi con la figura di Giacomo Leopardi e con l’atmosfera che ha animato il suo impareggiabile itinerario intellettuale.
Nata da un’idea di Olimpia Leopardi e curata da Antonello Tolve l’esposizione Io nel pensier mi fingo offre nelle sale della Biblioteca una selezione di opere di Tomaso Binga, Jeanne Gaigher, H.H. Lim, Maurizio Mochetti, Melissa Lohman, Patrizia Molinari, Adrian Tranquilli e Narda Zapata.
«Gli otto artisti invitati in dialogo con il pensiero e con l’opera di Giacomo Leopardi in questo primo appuntamento di InterValli, il format con cui Casa Leopardi si apre all’arte contemporanea grazie a una persona speciale come Olimpia Leopardi, sono nati tra gli anni Trenta e Novanta del secolo scorso e in un certo qual modo rappresentano uno dei tanti possibili spaccati intergenerazionali e internazionali del nostro pulsante presente» ha spiegato Antonello Tolve. «Accanto ad una serie di irrinunciabili presenze italiane come Maurizio Mochetti, Tomaso Binga e Patrizia Molinari sono stati scelti nomi provenienti da continenti diversi: Jeanne Gaigher di Cape Town (Sudafrica), H.H. Lim di Kedah (Malesia), Melissa Lohman di New York, Adrian Tranquilli romano ma nato a Melbourne e Narda Zapata di La Paz (Bolivia), per disegnare non solo un percorso polifonico e polimorfo legato alla versatilità linguistica che contraddistingue l’arte attuale ma anche marcatamente planetario. Io nel pensier mi fingo è un momento in cui la forza evocativa del pensiero che si finge diventa spazio in cui la ragione lascia il posto all’immaginazione, situazione di scoperta con gli strumenti indispensabili e immancabili della fantasia che, per dirla con Leopardi, sottentra al reale».
Nelle sale della Biblioteca, ad accogliere lo spettatore, sono i suggestivi lavori di Narda Zapata (La Paz, 1981) e Patrizia Molinari (Senigallia, 1948), il percorso poi si infittisce e si articola con le opere di H.H. Lim (Kedah, 1954), Tomaso Binga (Salerno, 1931), Adrian Tranquilli (Melburne, 1966), Melissa Lohman (New York, 1975) e Jeanne Gaigher (Cape Town, 1990).
Inserita nella suggestiva alcova della Biblioteca, risalente al XVII, una sfera laser di Maurizio Mochetti (Roma, 1940) indica inoltre un punto luminoso dell’itinerario, un momento in cui scoprire che «le modalità dell’immaginazione seguono le modalità secondo cui la tecnologia si evolve, e la futura efficienza tecnica susciterà una nuova immaginazione».
La mostra d’arte contemporanea Io nel pensier mi fingo sarà visitabile al pubblico nelle sale della Biblioteca Leopardi da domenica 16 ottobre fino al 30 gennaio 2023 a Palazzo Leopardi a Recanati.
Casa Leopardi apre la Biblioteca all’arte contemporanea con la mostra Io nel pensier mi fingo
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Roberto Tanoni
Casa Leopardi apre la Biblioteca all’arte contemporanea con la mostra Io nel pensier mi fingo Tomaso Binga, Jeanne Gaigher, H.H. Lim, Maurizio Mochetti Melissa Lohman, Patrizia Molinari, Adrian Tranquilli, Narda Zapata Dal 16 ottobre 2022 | 30 gennaio 2023
Casa Leopardi apre la celebre Biblioteca di Recanati all’arte contemporanea con la mostra Io nel pensier mi fingo dal 16 ottobre al 30 gennaio 2023.
Nell’ambito dell’ampio progetto che nel 2019 ha inaugurato i festeggiamenti dei 200 anni di una delle poesie più amate della letteratura italiana, la famiglia Leopardi annuncia Io nel pensiero mi fingo, la prima mostra del ciclo InterValli con la quale, uno dei luoghi più prestigiosi della cultura italiana, si apre all’arte contemporanea per intraprendere un viaggio polifonico tra i diversi linguaggi del presente e puntare così lo sguardo sulla costruzione del nuovo.
Partendo da uno struggente verso de L’infinito (1819), il primo appuntamento di InterValli, realizzato con il fondamentale contributo del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della Composizione de L’infinito, propone un itinerario intergenerazionale e internazionale con artisti nati tra gli anni Trenta e Novanta del secolo scorso che si confrontano oggi con la figura di Giacomo Leopardi e con l’atmosfera che ha animato il suo impareggiabile itinerario intellettuale.
“Gli spazi della Biblioteca Leopardi, teatro dell’esposizione temporanea, sono luoghi vivi, non soltanto per il pubblico che ne fruisce o gli studiosi che ne consultano le opere, soprattutto perché hanno continuato a produrre cultura nel rispetto dello spirito che li ha visti nascere. – Ha dichiarato la contessa Olimpia Leopardi – Ciò che ha sempre contraddistinto l’opera svolta dalla famiglia Leopardi, sin dal gesto rivoluzionario del conte Monaldo, padre del Poeta, di aprirne le sale ai cittadini nel 1812 è quello di rendersi luogo di scoperta, territorio libero per un dialogo sul senso stesso della vita. Con questo spirito Io nel pensier mi fingo vuole essere un dono ai visitatori di Casa Leopardi, l’occasione per permettere loro di scoprire la connessione fra discipline all’apparenza distanti, come la letteratura e l’arte visiva.”
In merito alla forza dell’immaginazione e dell’illusione Giacomo Leopardi scrive in una pagina dello Zibaldone di pensieri datata 30 novembre 1828:
“All’uomo sensibile e immaginoso, che viva, come io sono vissuto gran tempo, sentendo di continuo ed immaginando, il mondo e gli oggetti sono in certo modo doppi. Egli vedrà cogli occhi una torre, una campagna; udrà cogli orecchi un suono d’una campana; e nel tempo stesso coll’immaginazione vedrà un’altra torre, un’altra campagna, udrà un altro suono. In questo secondo genere di obbietti sta tutto il bello e il piacevole delle cose.”
Nata da un’idea di Olimpia Leopardi e curata da Antonello Tolve l’esposizione Io nel pensiero mi fingo offrirà nelle sale della Biblioteca una selezione di opere di Tomaso Binga, Jeanne Gaigher, H.H. Lim, Maurizio Mochetti, Melissa Lohman, Patrizia Molinari, Adrian Tranquilli e Narda Zapata.
“La forza evocativa del pensiero che si finge, diventa in questa esposizione spazio in cui la ragione lascia il posto all’immaginazione” ha spiegato il curatore della mostra Antonello Tolve.
Gigli d’Oro 2022. Presentato in Regione radio_erre
“Beniamino Gigli è uno dei personaggi che più danno lustro alla nostra regione e onorare la sua memoria ha diversi obiettivi: il primo è quello di storicizzare sempre di più la sua persona, il secondo di cercare di ribadire il ruolo che ha avuto a livello nazionale ed internazionale nel mondo della lirica e il terzo, quello di perseguire una ricaduta sul nostro territorio di notorietà, di turismo, di accoglienza e di crescita culturale. Per questo il Consiglio Regionale è onorato di sostenere questa iniziativa”.
Con queste parole Carlo Ciccioli, membro della Commissione Cultura della Regione Marche ha aperto la conferenza stampa di presentazione della Edizione 2022 Premio GIGLI D’ORO ALLA CARRIERA che è stato assegnato al grande tenore catalano Josè Carreras.
La cerimonia di consegna, organizzata dall’Associazione Beniamino Gigli e da Controvento APS, avverrà domenica 9 ottobre a partire dalle 19 nella splendida cornice di Villa Koch a Recanati durante una cena di beneficenza firmata dallo chef Marco Biagiola, finalizzata alla raccolta fondi per la Fondazione Josep Carreras per la leucemia e per l’AMBALT, Associazione Marchigiana Bambini Malati di Leucemia e Tumori.
Anche il Presidente del Consiglio Regionale Dino Latini ha ringraziato gli organizzatori per aver coinvolto l’Assemblea Legislativa delle Marche. “Abbiamo aderito volentieri come compartecipazione per la valenza simbolica che riveste la figura di Beniamino Gigli collegato alla regione Marche. La nostra adesione vuole essere il riconoscimento di questo cammino che deve essere sostenuto ed evidenziato perché i naturali testimoni, quelli eterni, delle Marche, siano veicolati nel modo migliore. Siamo tutti convinti – ha concluso Latini – che questa sia una bellissima iniziativa che deve non essere coltivata ma espressa alla massima potenza”.
Alla conferenza stampa era presente anche la neo eletta senatrice Elena Leonardi che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e del nome di Gigli a livello nazionale e soprattutto internazionale. “La nostra regione ha delle eccellenze che hanno fatto grande il nome dell’Italia – ha detto Elena Leonardi – quindi credo che sia un impegno, un onore e un vanto poter promuovere e sostenere iniziative come queste che non danno lustro solo a Gigli ma anche alla nobile arte di cui è portavoce mondiale”.
Il consigliere Pierpaolo Borroni nel suo intervento ha ribadito l’importanza della cultura nella provincia di Macerata. “In questo caso Recanati è trainante con il premio Gigli e questa compartecipazione – ha detto Borroni – e l’esempio di come l’amministrazione deve e può collaborare con le associazioni del territorio per le iniziative culturali che hanno un valore inestimabile”.
Dopo gli interventi dei rappresentanti dell’amministrazione regionale sono interventi i presidenti dei due sodalizi organizzatori della manifestazione.
Pierluca Trucchia, presidente dell’Associazione Beniamino Gigli, ricordando la figura dello storico presidente Luigi Vincenzoni, mancato due anni fa, nipote del tenore recanatese, ha espresso grande soddisfazione di poter parlare per la prima volta dalla nascita dell’associazione, nel lontano 1988, di Beniamino Gigli nella sede più rappresentativa della regione e ha ricordato come le Marche abbiano espresso in passato i massimi livelli della lirica con grandi cantanti marchigiani del calibro di Corelli, Bruscantini, Cerquetti, Tebaldi. “Abbiamo potuto organizzare questa edizione 2022 del Gigli d’Oro grazie alla compartecipazione del Consiglio Regionale e al contributo di aziende come IGuzzini, Il Crogiolo, Clinicalab, Lympho srl, Frenexport e di altre che hanno aderito al progetto – ha detto Trucchia – e così siamo riusciti a far rivivere, dopo dieci anni, questo Premio che si era interrotto per motivi diversi e che in passato è stato conferito a grandi interpreti come Pietro Ballo, Leo Nucci, Daniela Dessì, Fabio Armiliato, Nicola Martinucci e molti altri. Josè Carreras è un tenore dalla eccezionale carriera – ha detto Truccia – ma anche dal grande cuore: due aspetti che lo accomunano al nostro grande Beniamino. Come associazione riceviamo lettere e richieste da tutto il mondo a testimonianza di come Beniamino sia ancora amato da tutti gli appassionati di lirica che si possono avvicinare in modo forte a questa regione”.
Il presidente dell’associazione Controvento APS, Laura Borgognoni ha messo in luce l’importanza della collaborazione fra i due sodalizi recanatesi che, non solo condividono la stessa sede ma anche gli stessi valori lasciati da Luigi Vincenzoni e da Lucio Borgognoni, anche lui scomparso nello scorso mese di marzo. “Dalla loro esperienza e dal confronto tra le nostre professionalità abbiamo capito che i nostri eventi devono rispondere a tre requisiti imprescindibili: la qualità, la valorizzazione dei giovani talenti e la solidarietà. Il premio GIGLI d’ORO a Josè Carreras – ha detto Borgognoni – li rispetta tutti, viste la caratura del premiato, il momento musicale che ci sarà con alcuni dei suoi allievi e la cena di beneficenza. Un ospite gradito della serata sarà anche il tenore ucraino Vasyl Solodkyy a cui è stato assegnato proprio una settimana fa il Premio speciale in memoria di Lucio Borgognoni destinato al più giovane tenore finalista al prestigioso Concorso Internazionale di Canto Renata Tebaldi di San Marino”.
Sabato 1 ottobre alle 15 ora italiana, gli organizzatori del premio GIGLI d’ORO saranno ospiti della trasmissione Voce alla Radio che va in onda in diretta in Italia e in Argentina (CNN Radio Rosario) e poi ripresa da Radio Internazione di Genk in Belgio e su Radio Hofstra di New York per tutti i marchigiani nel mondo.
Alla conferenza erano presenti anche Federica Maurizi di MediaDux, Daniela Calisti collaboratrice delle associazioni e Sergio Santomo presidente dell’AMBALT. “Sono lusingato di poter partecipare a questo evento con la nostra associazione al fianco di quella di Josè Carreras – ha detto – perché la sua tenacia e anche la nostra ci insegnano una cosa: non bisogna mollare mai. È quello che cerchiamo di trasmettere alle famiglie e questo forse conta di più del sostegno concreto che gli diamo. Passare attraverso l’esperienza della leucemia – ha concluso – ci fa capire ogni giorno quanto la vita sia bella e preziosa”.
Per l’occasione è stato anche predisposto un ANNULLO FILATELICO SPECIALE e Poste Italiane saranno presenti dalle 18.00 a Villa Koch per timbrare cartoline e francobolli per gli appassionati di filatelia. La cartolina postale è stata disegnata ad hoc per l’iniziativa e avrà il francobollo di Beniamino Gigli emesso nel 2007 del valore di 0,60 €.
Per i progetti della Fondazione José Carreras e dell’AMBALT è stata anche avviata una campagna di crowfunding http://www.ideaginger.it
SONDRIO. Lanzada. I versi di Leopardi risuoneranno nella Miniera della Brusada lettura in miniera dei versi del Poeta verrà accompagnata da un quartetto d’archi
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Roberto Tanoni
SONDRIO. Lanzada. I versi di Leopardi risuoneranno nella Miniera della Brusada
l SONDRIOTODAY
… e se si acessi una iniziativa simile alle GROTTE DI FRASASSI !!!
…ettura dei testi del Sommo Poeta verrà accompagnata da un quartetto d’archi
Nel contesto del Progetto emblematico “La cultura rinasce (e passa in Valtellina), domani OGGI 26 settembre alle ore 20:30, presso la Miniera della Brusada di Lanzada, si terrà la lettura di poesie di Giacomo Leopardi insieme ad un accompagnamento musicale di Quartetto d’Archi.
I versi del Sommo Poeta verranno declamati da Raffaella Folini. L’ingresso è libero, ma i posti a sedere sono limitati. Si consiglia ai partecipanti di indossare un abbigliamento invernale.
Nel 2021 la Lega del Filo d’Oro ha assistito 895 persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali radio_erre
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Roberto Tanoni
Nel 2021 la Lega del Filo d’Oro ha assistito 895 persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali radio_erre
Nel 2021 sono state 895 le persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale e le loro famiglie che hanno beneficiato di uno o più servizi della Lega del Filo d’Oro (con un decremento del 2% rispetto all’anno precedente causato dalle limitazioni per il contenimento del contagio). Di contro, nei cinque Centri Residenziali sono cresciute le giornate di ricovero erogate (a tempo pieno e a degenza diurna), che sono arrivate a 66.679, registrando un incremento del 5% rispetto al 2020, mentre il Centro Diagnostico ha trattato 53 utenti, confermando la scelta di dare priorità agli interventi precoci per bambini fra 0 e 4 anni. Sono alcuni dei numeri che emergono dal Bilancio Sociale 2021, presentato presso l’Università degli Studi di Milano.
Nonostante i limiti imposti dal perdurare della pandemia, il 2021 è stato un anno di conquiste per la Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus, che ha imparato a muoversi in una nuova normalità, rispondendo con coraggio e tempestività alle sfide imposte dall’emergenza sanitaria. Nei primi 12 mesi come Fondazione, l’Ente ha lavorato incessantemente per rendere possibile la ripresa dei servizi – con l’obiettivo di garantire continuità ai programmi educativo-riabilitativi dei propri ospiti e utenti, tutelandone in via prioritaria la salute – e per riconquistare quella dimensione di socialità, indispensabile per contrastare l’isolamento a cui le persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale sono state costrette. Parallelamente, ha riorganizzato il proprio modello di intervento al fine di rispondere in modo efficace ai nuovi bisogni e alle richieste di utenti e famiglie.
I risultati raggiunti dalla Fondazione mettono in evidenza un impegno costante, finalizzato a garantire servizi di qualità, e che volge lo sguardo agli obiettivi futuri non solo attraverso la crescita delle competenze, interne ed esterne, e dei servizi erogati, ma anche attraverso una presenza sempre più capillare sul territorio. I Servizi e le Sedi Territoriali, asset strategici per lo sviluppo dell’Ente, sono stati riferimento per 694 persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e le loro famiglie: in crescita non soltanto rispetto al 2020 (+1%) ma soprattutto rispetto al 2019 (+7%), a conferma dell’avvio di un percorso di evoluzione e di espansione dei servizi, che porterà verso lo sviluppo di nuovi modelli di presa in carico più legati al domicilio e alla prossimità. Un risultato significativo, reso possibile soprattutto grazie all’impegno e alla competenza di tutte le figure professionali che ogni giorno mettono esperienza e passione al servizio della Lega del Filo d’Oro, a partire dai dipendenti, che sono arrivati alla cifra di 651 unità, con un tasso di nuove assunzioni che ha sfiorato il 10%.
“Dal 1964 il lavoro della Lega del Filo d’Oro è orientato a valorizzare le potenzialità di ciascuna persona, andando oltre i limiti tracciati dalla disabilità. Per questo cerchiamo da sempre di coniugare la fedeltà alla nostra missione e ai valori fondativi con una costante volontà di miglioramento, che ci permette di fornire risposte sempre adeguate ai nuovi bisogni delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie – ha dichiarato Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro – Il confronto con i nostri stakeholder e l’esperienza vissuta in questi anni di pandemia, hanno rafforzato in noi la convinzione che la crescita sia un obiettivo imprescindibile per raggiungere sempre più persone nei territori in cui vivono. Attraverso il Bilancio Sociale 2021, dunque, non solo raccontiamo con trasparenza ai nostri stakeholder i risultati ottenuti, ma tracciamo anche gli assi prioritari del nostro intervento futuro, come definito nel Piano di Miglioramento 2022-2024: il potenziamento della ricerca e del dialogo istituzionale, l’estensione dei servizi nei territori, il rafforzamento delle competenze di operatori e volontari”.
Nel corso del 2021 sono inoltre proseguiti i lavori per la conclusione del secondo lotto del Centro Nazionale di Osimo, prevista per il 2022, che accoglierà in 14 appartamenti le residenze per gli ospiti a tempo pieno, permettendo così di aumentare i posti letto disponibili e di ridurre i tempi delle liste d’attesa. Le due nuove Sedi Territoriali di Novara e Pisa hanno portato avanti le attività rivolte agli utenti e alle famiglie, diventando un punto di riferimento per la sordocecità e la pluriminorazione psicosensoriale nelle regioni in cui operano. E per rispondere alla richiesta di ampliamento di Servizi e Sedi da parte delle famiglie, è stata avviata la progettazione di tre nuove Sedi Territoriali, che saranno realizzate nel corso del triennio 2022-2024.
Alla continuità e allo sviluppo delle attività della Lega del Filo d’Oro, nel corso del 2021, ha contributo in modo determinante la rete di sostenitori privati – individui, aziende o fondazioni – che ha permesso all’Ente di coprire la maggior parte dei costi sostenuti, confermando la netta e crescente prevalenza del sostegno privato rispetto a quello pubblico. Complessivamente la raccolta fondi ha raggiunto un +15,88% rispetto al 2020, rappresentando una quota preponderante del bilancio, pari al 75% del valore economico generato. È proprio grazie alla solidarietà e alla generosità di tanti, infatti, se la Lega del Filo d’Oro è riuscita ad aumentare e differenziare i suoi interventi, mantenendo alto lo standard dei servizi.
Infine, dopo la battuta d’arresto imposta dalla pandemia, nel 2021 la Fondazione ha lavorato per far ripartire le attività di volontariato a contatto con gli utenti, nel rispetto della sicurezza di tutti: sono stati 377 i volontari attivi, per un totale di 18.436 ore di volontariato donate, che hanno contribuito al miglioramento dell’inclusione sociale di ospiti e utenti, insieme alla valorizzazione della missione della Fondazione.
IL BILANCIO SOCIALE 2021 DELLA LEGA DEL FILO D’ORO
Il Bilancio di Sostenibilità della Fondazione Lega del Filo d’Oro giunge alla sua quarta edizione e cambia nome, in accordo con il Decreto 4 luglio 2019 recante le Linee Guida per la redazione del bilancio sociale degli Enti del Terzo settore. Attraverso il Bilancio Sociale 2021, l’Ente prosegue nel processo di miglioramento del sistema di rilevazione, misurazione e comunicazione dei risultati raggiunti avviato nel 2017 e progressivamente esteso a tutti gli ambiti di operatività, anche attraverso la consultazione periodica delle diverse categorie di stakeholder per rafforzarne l’allineamento rispetto al piano strategico.
In continuità con le passate edizioni, anche per l’elaborazione del Bilancio Sociale 2021 la Lega del Filo d’Oro si è avvalsa del supporto scientifico della Milano School of Management dell’Università degli Studi di Milano, al fine di dare piena attuazione al principio di neutralità, autonomia e attendibilità della rendicontazione, confermando l’adozione dello standard di rendicontazione internazionale GRI Sustainability Reporting Standards (GRI Standards). Sono state inoltre seguite le linee guida supplementari di settore, che forniscono indicazioni su temi specifici propri delle organizzazioni non profit (NGO Sector Supplement).
“Pur avendo alle spalle un’esperienza pluriennale nella rendicontazione e comunicazione dei propri traguardi, la Lega del Filo d’Oro continua ad interpretare il proprio Bilancio Sociale come l’occasione per mettersi in gioco e rinnovarsi – ha dichiarato Clodia Vurro, Responsabile Scientifico del progetto per la Milano School of Management dell’Università degli Studi di Milano – Il 2021 è stato soprattutto un anno di ripresa della socialità e le relazioni permeano questo documento, in crescente allineamento con gli obiettivi del Piano Strategico e con le aspettative degli stakeholder. Maggiore spazio viene dato, nel Bilancio, all’attività della Fondazione nel supportare utenti e famiglie nei territori, attraverso gli interventi dei Servizi e delle Sedi Territoriali, raccontati attraverso nuovi indicatori che mappano il numero e la tipologia di collaborazioni avviate. Oltre a rendicontare con dati, trend e ampie descrizioni i risultati e le criticità dell’anno, ciascun capitolo presenta le direzioni che vedranno la Fondazione impegnata nel prossimo triennio. Questo per consentire a tutti di valutare, con trasparenza, gli obiettivi raggiunti e in divenire, monitorandone progressivamente lo stato di avanzamento. Un documento, dunque, che parla sempre più di futuro. Un futuro che si basa sul confronto, sull’analisi periodica dei bisogni nei territori, sulla ricerca, sullo sviluppo delle competenze e sulla disseminazione, perché si possano fornire risposte sempre più ampie, partecipate e in rete”.
Anche quest’anno la raccolta dati è stata supportata da un processo strutturato per il reperimento delle informazioni, che ha visto il coinvolgimento dei referenti interni per ciascuna sezione del documento. Sono state condotte consultazioni interne con le Direzioni a cui sono legati obiettivi di cambiamento all’interno del Piano di Miglioramento triennale 2022-2024. È stato valutato, inoltre, il grado di allineamento con l’analisi di materialità condotta nel 2020, esplicitando i cambiamenti intercorsi e le relative motivazioni. I 6 capitoli si sviluppano attorno agli ambiti del piano strategico dell’Ente, completati dalla valutazione della solidità economica della Fondazione Lega del Filo d’Oro e sulla capacità di generare e distribuire valore. In questa sezione viene riportata una sintesi del rendiconto gestionale redatto, per la prima volta, tenendo conto delle norme contenute nel Codice del Terzo Settore. Un intero capitolo è dedicato, quest’anno, all’attività di ricerca e sviluppo dei servizi in risposta ai bisogni e alle dinamiche emerse dall’emergenza sanitaria. La versione digitale del documento è consultabile nella sezione dedicata del sito: https://www.legadelfilodoro.it/it/bilancio-di-sostenibilita
Grottini. Exploit agli Europei di 24 ore disputati a Verona da parte di Eleonora Rachele Corradini (seguita dal tecnico e Presidente della Grottini Team Paolo Brav
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Roberto Tanoni
di Benedetto Verdenelli
Gottini TEAM. Exploit agli Europei di 24 ore disputati a Verona da parte di Eleonora Rachele Corradini (seguita dal tecnico e Presidente della Grottini Team Paolo Bravi, che stabilisce la miglior prestazione italiana con 235,677 chilometri migliorandone di oltre quattro quello di Monica Casiraghi nel 2010, chiudendo al dodicesimo piazzamento. La gara si è disputata tra Sabato, partenza ore 10 dalla pista “Consolini” e arrivo alla medesima ora di Domenica. Un trionfo che nasce da lontano, dalla maglia azzurra ai Mondiali in Francia nel 2018, ad un personale già interessante nel 2020 sempre nella 24h, poi il lieto evento del piccolo Enea nell’estate 2021 che è stato foriero di gioia sia umana che sportiva. E così è stato, recuperata la piena forma fisica la nostra Eleonora Rachele ha centrato un successo altisonante che fa il paio con l’affermazione alla 100km del Passatore. Con lei merita un tributo speciale Elena Fabiani che, nonostante dei fastidi fisici, ha fatto registrare il suo personal best in questi Europei concludendo 31° con 214,370km. Prima parte di competizione che l’aveva proiettata all’undicesimo posto assoluto per poi riuscire a sopperire alle difficoltà e tagliare il traguardo con il suo miglior tempo. Già dal 2020 Elena aveva fatto vedere ottime cose, l’anno successivo sono arrivati i primati personali nella mezza maratona e nella maratona. Poi le performance alla 100km del Conero e lo splendido posto al Passatore. La città dell’amore, Verona, si rivela dunque davvero dolcissima per le le donne Grottini team Recanati as
ROMA. ORCHESTRA GIOVANILE DI ROMA Grande inizio di stagione per l’Orchestra giovanile Fontane di Roma…di Arturo Primavera
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Roberto Tanoni
ROMA. ORCHESTRA GIOVANILE DI ROMA Grande inizio di stagione per l’Orchestra giovanile Fontane di Roma
di Arturo Primavera
, già dai primi di settembre all’opera per la preparazione di un nuovo ciclo di concerti, che hanno richiesto un notevole impegno anche fisico ai giovani musicisti che la compongono.
Il 4 settembre scorso il complesso è stato chiamato a partecipare al Civitafestival 2022 di Civita Castellana (VT), in un concerto all’interno del suggestivo Cortile Maggiore del Forte del Sangallo, che prevedeva un programma tutto beethoveniano, nel corso del quale sono stati eseguiti l’Ouverture del “Coriolano” Op.62, la Prima Sinfonia Op.21 e il Primo Concerto per pianoforte e orchestra Op.15, nel quale si è esibita per la prima volta la giovanissima Giorgia Melone (14 anni), sorprendente talento di questa città. Notevole l’afflusso di pubblico, che ha applaudito a lungo i giovani musicisti.
L’Orchestra ha avuto poi l’onere di poter suonare nell’austero Cortile d’Onore dell’edificio sede
della Corte di Cassazione in Roma (il Palazzaccio), esibendosi, il 14 settembre, in un altro
impegnativo concerto, durante il quale sono state proposte musiche di Rossini, Bizet, Ciajkovskij e Mascagni, come programma lirico, e musiche di Gershwin, Morricone, e una miscellanea di Autori vari dedicata alle musiche per il cinematografo.
ASSOGIOCATTOLI: Clementoni partecipa al Press Day con le novità per il Natale 2022
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Roberto Tanoni
ASSOGIOCATTOLI: Clementoni partecipa al Press Day con le novità per il Natale 2022
Giovanni Clementoni CEO dell’Azienda
Clementoni – importante e consolidata realtà industriale al 100% italiana, leader nell’ideazione e produzione di giocattoli – partecipa alla tredicesima edizione del Digital Press Day di Assogiocattoli – Associazione Italiana fondata nel 1947 che rappresenta la quasi totalità delle imprese che operano nei settori giochi e giocattoli, prodotti di prima infanzia, festività e party – presentando le novità per il Natale 2022.
Assogiocattoli conferma che “il mercato del giocattolo gode di buona salute e chiude i primi 6 mesi dell’anno con un +1,7% che fa ben sperare in vista del Natale e che nel settore della prima infanzia, nonostante l’ulteriore calo della natalità, si registra comunque un +1,5% rispetto al 2021”.
“Il mondo Clementoni – ha dichiarato il CEO Giovanni Clementoni durante il Forum di Assogiocattoli – nasce dal Sapientino per poi declinarsi in diverse linee di prodotto che partono proprio dalla primissima infanzia. Tutti i nostri prodotti hanno come denominatore comune il fatto di essere ispirati da quella missione educativa che da sempre contraddistingue il nostro approccio all’ideazione e alla produzione. Attraverso il gioco, infatti, i bambini crescono, socializzano, si confrontano con gli altri individui e con le proprie attitudini e potenzialità”.
Nata nel 1963, Clementoni è alfiere del Made in Italy in Europa e nel Mondo con un fatturato di oltre 210 milioni di euro (aprile 2021 – marzo 2022), 28 milioni di giochi venduti all’anno, 7 linee di prodotto, 1.400 nuovi codici ogni anno, 600 dipendenti, 9 filiali commerciali oltre all’HQ in Italia (Francia, Germania, Spagna, UK, Portogallo, Belgio, Olanda, Turchia e Polonia), 1 filiale operativa a Hong Kong e 83 paesi raggiunti con l’export.
Per il Natale 2022 l’azienda presenta una selezione di 16 prodotti che vanno dalla prima infanzia con le proposte di Baby Clementoni a quelle delle linee Sapientino, Crazy Chic, Idea, Scienza & Gioco e Azione & Reazione.
Le Grotte di Frasassi anche quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia
Presentato il libro fotografico di Nardi con le immagini delle Grotte di Frasassi tra le migliori location per i film internazionali
Red carpet alla Mostra del Cinema di Venezia anche quest’anno per le Grotte di Frasassi grazie al libro fotografico My Marche, prodotto da Stefano Antonelli con il contributo di Marche Film Commission, realizzato da Giuseppe Nardi, dedicato ai produttori internazionali, dove le Grotte di Frasassi e Genga vengono promosse come suggestive location per la produzione di film.
Giuseppe Nardi, autore del libro, è uno dei location manager italiani più affermati, che ha lavorato al capolavoro di Sorrentino La grande bellezza e alle grandi produzioni americane come Spectre, l’ultimo James Bond di Sam Mendes, Ocean’s Twelve di Steven Soderbergh fino ai lungometraggi di Paolo Genovese come Immaturi e Tutta colpa di Freud.
Il libro realizzato con il contributo di importanti eccellenze delle Marche, stampato con una tiratura limitata, verrà distribuito miratamente a importanti produttori e registi internazionali allo scopo di ispirare la realizzazione in loco di produzioni cinematografiche, pubblicitarie, televisive e fotografiche.
Nell’ambito della conferenza stampa all’ hotel Excelsior del Lido di Venezia, Francesco Gesualdi, neo Direttore di Marche Film Commission, ha presentato la collaborazione con Stefano Antonelli, consulente strategico ed esperto di marketing, che proprio a Venezia ha organizzato una serie di incontri con i principali produttori internazionali per la promozione della realizzazione di importanti produzioni cinematografiche nel territorio di Genga e nelle Grotte di Frasassi.
“ Abbiamo la frtuna di vivere in un territorio che per le sue bellezze naturalistiche paesaggistiche, storiche e architettoniche è una scenografia naturale per ogni produzione televisiva e cinematografica -ha dichiarato il Sindaco Marco Filipponi –il nostro preciso intento è quello di farlo conoscere al grande pubblico e ai differenti target che ne possono essere promotori e quale migliore vetrina del Festival del Cinema di Venezia per farlo apprezzare direttamente ai produttori internazionali che cercano le più suggestive e migliori location italiane per girare film, serie televisive e documentari.”
Per il secondo anno consecutivo le Grotte di Frasassi sono presenti alla Mostra del cinema di Venezia, lo scorso anno lo ricordiamo con la presentazione in anteprima nazionale del cortometraggio diretto dal Maestro Vittorio Storaro (tre volte Premio Oscar per Reds, Apocalypse Now e L’ultimo imperatore) che vede protagonisti i tre tenori de Il Volo tra le favolose forme calcaree delle Grotte.
Un cortometraggio realizzato con le musiche di Ennio Moricone e presentato in occasione del 50 ° Anniversario della scoperta delle Grotte di Frasassi, ad oggi visibile ai visitatori del Museo di Genga “Arte Storia e Territorio”.
Caem/Scarfiotti. Pronti alla 2 giorni del Conero, organizzata dal 23 al 25 settembre 2022
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Roberto Tanoni
Caem/Scarfiotti. Pronti alla 2 giorni del Conero, organizzata dal 23 al 25 settembre 2022
A fine estate il Circolo Automotoveicoli d’Epoca passa ad organizzare la Due Giorni del Conero, altro appuntamento tradizionale del sodalizio marchigiano, giunto alla sua 26^ edizione. L’evento è dedicato alle vetture d’epoca immatricolate entro il 1985. Per l’occasione il programma partirà già nel pomeriggio di venerdi 23 settembre, con un primo itinerario che avrà inizio dall’Hotel Numana Palace, sede logistica di quest’edizione, per raggiungere dopo Potenza Picena la vicina Recanati e le terre leopardiane, rese famose dal grande poeta. Presso il Teatro Persiani sarà visitabile il Museo della Musica.
La seconda giornata di sabato 24 dopo un percorso lungo la Riviera, porterà gli equipaggi partecipanti verso Ancona, per vistare il Cantiere Isa Yachts della Palumbo Superyachts. La sosta di metà giornata è prevista nella cittadina di Montefano al confine tra l’anconetano ed il maceratese, dove dopo il pranzo al Palazzo Carradori si apriranno per l’occasione lo spazio espositivo Mostra Ghergo dedicato dai suoi concittadini al fotografo Arturo Ghergo, celebre ritrattista e fotografo di moda, il vicino Teatro La Rondinella, per poi visitare la Cantina dell’Azienda Agraria Degli Azzoni. Il rientro a Numana, con la cena di gala precederà l’avvio della terza giornata di manifestazione di domenica 25. Attraverso altri suggestivi itinerari, ci si muoverà verso Massignano, per raggiungere Loreto e la sua Basilica, per una sosta in Piazza della Madonna e la benedizione delle auto d’epoca e degli equipaggi da parte del Vescovo. Le fasi conclusive saranno nuovamente a Numana, al termine di evento che coniuga come sempre la cultura, il paesaggio, le bellezze del territorio tanto apprezzato dai flussi turistici, senza tralasciare tradizioni e tipicità gastronomiche da scoprire edizione dopo edizione.
La manifestazione è supportata da Tecnostampa, Rotopress, Pigini Group, Palumbo Superyachts, GM Meccanica, Autofficina F.lli Zacconi, Water M, Ca.Bi. Gomme e Hotel Numana Palace. Lo staff organizzatore ringrazia anche le Amministrazioni Comunali di Recanati, Ancona, Montefano e Loreto.
Telefonini. Rivoluzione da Apple. Addio alle Sim card fisica. Più portatilità e velocità
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Roberto Tanoni
Telefonini. Rivoluzione da Apple. Addio alle Sim card fisica. Più portatilità e velocità
l’addio alla Sim fisica, per ora solo sul mercato Usa: da adesso in avanti ci sarà soltanto quella virtuale, la eSim. Le eSim sono dispositivi che svolgono le stesse funzioni di quelle tradizionali e permettono a un dispositivo di connettersi alle reti mobili. La eSim tuttavia è integrata direttamente nell’apparecchio e per attivarla è sufficiente far leggere allo smartphone un codice QR, che diventa una sorta di documento di identità della Sim.
Tra i principali vantaggi del nuovo sistema ci sarebbe quello di una maggiore “portabilità”. e velocitò di funzionamento. In pratica venendo meno la necessità di sostituire fisicamente la Sim in caso di cambio di operatore, per i consumatori diventerà più facile passare da una compagnia all’altra. La maggiore concorrenza potrebbe anche avere l’effetto di far calare i prezzi, anche se i margini degli operatori attualmente sono già molto risicati e non ci sono spazi per una discesa troppo accentuata.
ANCONA. L’Amerigo Vespucci, la nave scuola più bella del mondo stazionerà nuovamente nel porto di Ancona il 12 e il 13 ottobre..
l’Amerigo Vespucci Il veliero della Marina MIlitare sarà nel porto dorico il 12 e il 13 ottobre proveniente da Livorno direttamente dall’Acca demia Bavale italiana
Pallavolo – Campionidel Mondo dopo 24 anni! L’Italia demolisce 3-1 la Polonia e centra uno stupendo oro. Nella squadra molta LUBE
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Roberto Tanoni
Pallavolo – Campionidel Mondo dopo 24 anni! L’Italia demolisce 3-1 la Polonia e centra uno stupendo oro. Nella squadra molta LUBE
Domenica storica per lo sport italiano, complice anche Italia vince l’oro mondiale dopo 24 anni da quello giapponese del 1998, conquistato allora dalla Generazione di fenomeni plasmata da Julio Velasco. (Eurosport IT)
RECANATI. TooA apre leporte in Francia ed Austria: annuncio partn ership con Fratelli Guzzini
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Roberto Tanoni
TooA apre le porte in Francia ed Austria: annuncio partnership con Fratelli Guzzini
Domenico Guzzini, presidente della Fratelli Guzzini
Una collaborazione tutta marchigiana che vede TooA al fianco di un’azienda con alle spalle una storia di oltre cento anni. Fratelli Guzzini, distributore di TooA in Francia ed Austria, apre le porte a TooA in tutti i migliori casalinghi premium sui territori esteri. La loro clientela avrà la possibilità di conoscere l’ecosistema TooA e tutti i suoi prodotti italiani (macchine, Brik Gelato, toppings e accessori). Un’occasione unica per raggiungere tutte le persone attente all’innovazione, al design e al buon gusto italiano presenti in Francia ed Austria.
“TooA e Fratelli Guzzini, l’autenticità della regione Marche in Francia ed Austria. La collaborazione con Fratelli Guzzini rappresenta per TooA una grande opportunità per poter diffondere la nostra filosofia oltre i confini italiani. Per compiere questo importante passo abbiamo scelto un partner italiano, marchigiano, con una grande storia alle spalle e con cui condividiamo valori quali italianità e innovazione” dichiara Giulio Camillo Zuccoli, CEO di TooA.
“Ho sempre creduto nelle partnership con aziende che condividono i nostri stessi valori: l’italianità, la forte relazione con il proprio territorio di origine, l’attenzione all’estetica senza rinunciare alla funzionalità dei prodotti e che fanno dell’innovazione e della ricerca i motori del proprio sviluppo” dichiara Domenico Guzzini, presidente della Fratelli Guzzini “TooA è un progetto in cui abbiamo creduto sin dall’inizio e siamo davvero orgogliosi di essere al fianco di questa realtà per divulgare fuori dai confini nazionali, attraverso store specializzati e prestigiosi, un nuovo modo di gustare e conoscere il gelato, uno dei patrimoni gastronomici italiani.”
TooA S.P.A.
TooA è una food tech start-up innovativa che ha come obiettivo quello di trasformare il modo di gustare il Gelato a casa, in qualsiasi momento della giornata, da soli o in compagnia. Le macchine TooA producono un Gelato espresso, pronto per essere servito dai TooABrik, una base di gelato liquida monoporzione, disponibile in una vasta gamma di gusti. I TooABrik non richiedono alcuna refrigerazione e sono prodotti utilizzando solo ingredienti naturali e italiani. TooA abbatte la catena del freddo, salvaguardando l’ecosistema sia nelle fasi di trasporto e stoccaggio sia nelle fasi di riciclo, contribuendo a ridurre significativamente le emissioni di CO2.
Fratelli Guzzini SpA
Guzzini, fabbrica creativa italiana, nasce nel 1912 a Recanati, e da oltre cento anni è leader nella produzione di oggetti di design per la casa di uso quotidiano. La ricerca estetica e funzionale, la sperimentazione di materiali sempre nuovi e il rispetto per l’ambiente fanno dell’azienda uno dei simboli del Made in Italy nel mondo.
RECANATI. Domani 2 settembre a Villa Colloredo Mels inaugurazione della mostra “Da Ramarro a Diabolik, mostra per cattivi soggetti” di Giuseppe Palumbo
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Roberto Tanoni
Recanati Comics Festival 2 3 4 settembre 2022
Domani 2 settembre a Villa Colloredo Mels inaugurazione della mostra “Da Ramarro a Diabolik, mostra per cattivi soggetti” di Giuseppe Palumbo
Nell’ambito della seconda edizione del Recanati Comics Festival sarà inaugurata domani 2 settembre, alle ore 18.00, nei prestigiosi spazi espositivi di Villa Colloredo Mels, la mostra di tavole a fumetti dedicata a uno dei più significativi esponenti del fumetto italiano: Giuseppe Palumbo. L’esposizione proseguirà fino al 6 novembre.
Diabolik e Ramarro, antieroi per eccellenza del mondo dei fumetti, approdano a Recanati in occasione della personale di Giuseppe Palumbo, disegnatore pluripremiato e maestro del fumetto contemporaneo e dell’editoria d’immagine italiana e internazionale.
“Da Ramarro a Diabolik, mostra per cattivi soggetti”, questo il nome dell’esposizione, sarà inaugurata nell’ambito della seconda edizione del Recanati Comics Festival domani venerdì 2 settembre, alle ore 18.00, presso le sale espositive del Museo Civico di Villa Colloredo Mels. La mostra nasce dalla collaborazione tra Comune di Recanati, Associazione Arcadia e Sistema Museo, gestore dei musei del circuito “Infinito Recanati”, e rappresenta la continuazione di un percorso iniziato nel 2021 con l’esposizione delle tavole del fumettista Sudario Brando. Protagoniste indiscusse saranno le oltre 50 tavole originali disegnate dal Maestro Palumbo e raffiguranti due vere icone del panorama fumettistico contemporaneo: Ramarro e Diabolik.
“Anche quest’anno diamo spazio alla nona arte ospitando le tavole di Ramarro e Diabolik disegnate dal fumettista Palumbo, nelle sale adiacenti i capolavori di Lorenzo Lotto. – Ha dichiarato l’assessora alla Cultura Rita Soccio – Accostare l’arte antica a quella moderna è una strada che molti importanti musei nazionali e internazionali stanno provando per cercare di intercettare e far avvicinare ai luoghi della cultura un pubblico sempre più vasto di giovane e appassionati. Questa esposizione rappresenta anche una prima occasione per iniziare un percorso di destagionalizzazione del turismo proponendo eventi nei periodi meno intensi. Ringrazio per il grande lavoro svolto in rete Sistema Museo e l’Associazione Culturale Arcadia.”
Ramarro viene ideato e realizzato interamente da Palumbo a soli ventitré anni, presentandosi da subito come un personaggio dirompente, capace di stravolgere tutti i canoni del fumetto supereroistico classico, è il primo supereroe masochista. Su quelle pagine seminali il maestro Palumbo potrà sperimentare colori, stili, composizioni delle tavole e testi il più delle volte ironici e surreali.
Ampio risalto viene dato anche a Diabolik, che proprio nel 2022 festeggia il suo sessantesimo anno di pubblicazione. Nato nel 1962 dal genio di Angela e Luciana Giussani, Diabolik – il primo antieroe del fumetto italiano – diventa in pochi anni un fenomeno di costume studiato da sociologi ed esperti di comunicazione, e ancora oggi rappresenta un fenomeno editoriale per giovani e adulti, con circa 150 milioni di copie vendute e diversi film all’attivo. La matita di Palumbo incontra l’eroe nero delle sorelle Giussani nel 2002, in occasione del remake del primo numero della serie: “Il Re del Terrore”, realizzato in collaborazione con Alfredo Castelli; la rivisitazione di quel primo episodio con una veste attuale nei testi e nei disegni ha rappresentato solamente l’inizio di una lunga e positiva collaborazione con Astorina, celebre casa editrice di Diabolik.
“Con la mostra del maestro Palumbo cresce ancora più la sinergia tra Comune di Recanati,
Sistema Museo e Associazione Arcadia – dichiara la presidente Alice Fabretti – Come lo scorso anno, con l’esposizione di Sudario Brando, l’arte colta incontra il fumetto, e i personaggi più rappresentativi dell’artista Palumbo, nonché icone pop del fumetto italiano diventano motore e ispirazione per la seconda edizione del Recanati Comics Festival che ha infatti, come tema, L’avversario. Una mostra imperdibile per tutti, cattivi soggetti e non”.
Diabolik e Ramarro, portatori di una visione anticonformista del fumetto e personaggi che hanno indubbiamente saputo accattivarsi l’amore del pubblico, per l’occasione sono stati disegnati da Palumbo insieme e sullo sfondo della celebre Annunciazione di Lorenzo Lotto, in un omaggio che questo maestro della Nona Arte ha voluto tributare alla città di Recanati.
Si ringrazia per la collaborazione la Biblioteca delle Nuvole di Perugia; la mostra rimarrà visitabile fino al 6 novembre.
Miss Reginetta d’Italia 2022 la finale nazionale domani domenica 28 agosto a Riccione, conduce Sofia Bruscoli Al via il primo reality girato in un concorso di bellezza: Queen Mood
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Roberto Tanoni
Miss Reginetta d’Italia 2022 la finale nazionale domani domenica 28 agosto a Riccione, conduce Sofia Bruscoli
Al via il primo reality girato in un concorso di bellezza: Queen Mood
Tre le Miss marchigiane in gara per la corona di Miss Reginetta: Elettra Jennings di Fermo, Sofia Tirabassi e Cristiana Di Vona di Ascoli Piceno
Le più belle ragazze d’Italia sbarcano sulla costa romagnola per la finale nazionale del celebre concorso Miss Reginetta d’Italia 2022 che si terrà domani sera domenica 28 agosto nel piazzale Roma lungomare di Riccione.
Sessantaquattro splendide Miss, tra i 14 e i 27 anni, selezionate su oltre duemila aspiranti nelle varie regioni della penisola durante i mesi estivi, si sfidano in passerella a colpi di sorrisi per conquistare un posto al sole nella finale e l’ambita corona di Miss Reginetta d’Italia 2022 griffata Puntocuore.
Tre le Miss marchigiane in gara: Elettra Jennings 17 anni di Fermo, Sofia Tirabassi16 anni e Cristiana Di Vona 16 anni, entrambe di Ascoli Piceno.
Con le finali nazionali ha preso il via anche il primo reality italiano girato in un concorso di bellezza “Queen Mood” questo il nome del format televisivo diretto dal regista Alessandro Di Filippo che seguirà passo passo con le numerose telecamere predisposte a Villa Leri, all’Opera di Riccione e nelle varie location della città, le storie di vita e le emozioni delle giovanissime 64 Miss in gara per la conquista dell’ambita corona di Miss Reginetta d’Italia e del sogno di una carriera nel mondo dello spettacolo come modelle, attrici, conduttrici e showgirl.
A narrare la storia del reality sarà Simone Ripa, il coreografo dei vip di “Ballando con le stelle”, performer televisivo e vero show man, insieme all’amata conduttrice televisiva Barbara Ovieni e al giornalista Francesco Anania.
“Con il reality “Queen Mood” per la prima volta mostreremo al grande pubblico cosa succede dietro le quinte del mondo dei concorsi di bellezza – Ha spiegato Alessio Forgetta patron di Miss Reginetta d’Italia e ideatore del format – Seguiremo ogni momento della giornata delle giovani aspiranti di Miss Reginetta, le vedremo confrontarsi con i personaggi ospiti delle finali e con le dure prove che i giorni precedenti all’incoronazione ufficiale devono superare. Una bella occasione per le ragazze per immergersi totalmente nel mondo dello spettacolo dove possono capire meglio cosa significa realmente intraprendere una carriera artistica.”
Le Miss in gara, impegnate in lezioni di portamento, make-up, hair stylist, servizi fotografici, interviste e sfilate vengono costantemente seguite dalla famosa psicografologa della televisione Mirka Cesari, volto noto di Canale 5 Maurizio Costanzo Show e Rai 1 Mattina in Famiglia e dalla psicologa Alessandra Mosca per aiutarle a capire meglio personalità e predisposizione artistica.
Gli stessi ospiti delle serate finali parteciperanno al reality e alla vita delle ragazze, dispensando consigli utili per avvicinarsi ad una vera e propria professione nel mondo dello spettacolo.
Madrina del concorso e presentatrice delle serate finali la showgirl e brillante conduttrice televisiva Sofia Bruscoli.
Tra i personaggi già presenti e attesi a Riccione alla finalissima: l’attrice e modella Rosalinda Cannavò, il “bonus” della trasmissione di Paolo Bonolis “Avanti un Altro”: l’ attore, modello e serfista Daniel Nilsson, la splendida Giulia Salemi accompagnata da Pierpaolo Pretelli, il comico di Zelig Paolo Migone, il rapper Moreno la modella Sara Croce e la conduttrice televisiva Barbara Ovieni
L’appuntamento con la finalissima del Concorso è per domani sera domenica 28 agosto nel piazzale Roma del lungomare di Riccione dove verrà incoronata la nuova Miss Reginetta d’Italia 2022 da Giada Stabile di Catania, attuale Miss Reginetta d’Italia in carica che lo scorso anno ha sbaragliato tutte le avversarie conquistando l’ambita corona in una memorabile serata finale.
MONTEMAGGIORE al METAURO. Churchill sta per tornare ’Era ieri’, conto alla rovescia
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Roberto Tanoni
MONTEMAGGIORE al METAURO. Churchill sta per tornare ’Era ieri’, conto alla rovescia…
segnalato da Nicoletta Maggi
Montemaggiore è pronta ad ospitare la tradizionale rievocazione storica. Un tuffo negli anni ’40, tra figuranti in uniforme, campi militari e burlesque
nella foto, il libro di Nicoletta aggi
di Sandro Franceschetti
E’ iniziato il conto alla rovescia a Montemaggiore al Metauro per la rievocazione storica ‘Era Ieri’ che sabato e domenica prossimi consentirà di rivivere uno degli episodi più importanti della seconda guerra mondiale, grazie al lavoro della Pro Loco guidata dalla presidente Catia Curzi.
La notte del 25 agosto 1944 uno spaventoso fuoco d’artiglieria da Fano fino alle pendici del monte Paganuccio illuminò a giorno la valle del Metauro. L’ottava armata composta da polacchi, canadesi, inglesi, scozzesi e indiani avanza verso il fiume Foglia per il primo scontro sulla Gruene linie (linea verde) tedesca poi ribattezzata ‘linea gotica’, dando il via all’operazione Olive.
Il giorno dopo, il primo ministro Winston Churchill, dopo un breve incontro con il generale Anders, comandante delle truppe polacche ( c’è una targa all’ingresso del CNSL a Recanati), segue le manovre di avanzamento insieme al condottiero delle truppe alleate in Italia, generale Harold Alexander e il generale Oliver Leese, comandante dell’VIII Armata. Il tutto a Montemaggiore al Metauro, dove dal 2008, con la manifestazione ‘Era Ieri’ si rievoca questa importante vicenda del secondo conflitto mondiale. “E quest’anno – sottolinea Catia Curzi – svilupperemo il tema della ‘trasformazione’, cercando di mettere in evidenza i cambiamenti determinati dalla guerra anche nei nostri territori. E per aiutarci in questo compito ci sarà una bellissima mostra fotografica itinerante sugli oggetti prima e dopo il secondo conflitto mondiale.
Inoltre, presenteremo un bellissimo libro dell’autrice Nicoletta Maggi dal titolo ‘L’angelo di Churchill’”. Patrocinata dalla Regione e dal Comune di Colli al Metauro, durante ‘Era Ieri’ ci si potrà tuffare nelle atmosfere anni ‘40 con i ‘reenactor’ del gruppo di rievocazione storica ‘The Green Liners’ in uniforme che interpreteranno i protagonisti più famosi e i semplici combattenti che diedero la loro vita per la liberazione d’Italia. Ogni giornata, inoltre, offrirà la gastronomia tipica, la musica swing, veicoli ante 1945, figuranti in abiti d’epoca e il teatro di avanspettacolo tipico di quel periodo.
Sarà possibile, infine, visitare un campo militare perfettamente allestito lungo le mura. Parteciperanno alle serate gli ‘Swingarella’, ‘Il Quartetto Fantasma’ e il teatro di rivista curato da Allegro Albertetti, che interpreterà gags da Carlo Dapporto, Bob Hope e Winsor Davies. Non ultimo il burlesque di Veruska Puff.
…E’ VERO SIAMO IN VACANZA, MA ASCOLTARE UNA BELLA VOCE RECITARE LEOPARDI E’ SEMPRE UN BEL PIACERE!!!
…VI PROPONIAMO DI ASCOLTARE, DUNQUE, L’ATTORE ALESSANDRO SORRENTINO …
SORRENTINO RECITO’ LEOPARDI IN OCCASIONE DEL ‘TRBBO POETICO’ 2016 OMAGGIO A GIACOMO LEOPARDI, ORGANIZZATO DA SIMONA POGGI (FOTO) SUL COLLE DELL’INFINITO
(117) Alessandro Sorrentino: omaggio a Giacomo Leopardi – YouTube
(117) Alessandro Sorrentino: omaggio a Giacomo Leopardi – YouTube
(117) Alessandro Sorrentino, “La sera del dì di festa” – YouTube
Grotte di Frasassi e Trenitalia si uniscono per la promozione di un turismo sempre più sostenibile
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Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 17 agosto 2022
Grotte di Frasassi e Trenitalia si uniscono per la promozione di un turismo sempre più sostenibile
Siglato l’accordo: sconti a chi va a visitare le Grotte di Frasassi in treno
Visitare le Grotte di Frasassi raggiungendo con Trenitalia, in modo sostenibile, uno dei percorsi sotterranei più affascinanti e grandiosi al mondo ubicato nel cuore verde delle Marche.
Questo l’obiettivo del nuovo accordo siglato dal Consorzio Grotte di Frasassi e Trenitalia, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che si occupa quotidianamente del trasporto passeggeri sui treni, per la promozione integrata e sostenibile del territorio e che prevede uno speciale sconto di 3 euro sul biglietto d’ingresso alle Grotte di Frasassi, principale attrazione turistica della Regione, che conta ogni anno oltre 300mila visitatori.
Sono inoltre previsti sconti sul biglietto del treno ai gruppi di visitatori a partire da dieci persone.
“Il Consorzio Grotte di Frasassi e il Comune di Genga da sempre sono in prima linea per la promozione di un turismo sostenibile e rispettoso delle peculiarità naturali del nostro immenso patrimonio naturalistico – ha dichiarato il Vice Presidente del Consorzio Grotte di Frasassi Lorenzo Burzacca – L’accordo con Trenitalia favorisce a visitatori, turisti e scolaresche l’utilizzo del trasporto al sito carsico con i treni, la mobilità che ad oggi garantisce il maggiore rispetto per l’ambiente grazie alla bassa emissione di Co2 e alle sue peculiarità di utilizzo di energie rinnovabili.”
“Coloro che sceglieranno di lasciare a casa l’auto e raggiungere le grotte di Frasassi in treno, troveranno a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Genga, la biglietteria delle Grotte, ed i visitatori giunti in treno, potranno acquistare il biglietto d’ingresso a tariffa scontata e raggiungere le Grotte con il servizio navetta gratuito. – Ha sottolineato il Direttore del Trasporto Regionale Marche Fausto del Rosso – Un modo veramente Green, comodo e sicuro di viaggiare, con elevati livelli di confort garantiti anche dai nuovi treni regionali in circolazione sui binari delle Marche. Il tutto significa viaggiare bene anche senza auto dimenticando lo stress da traffico e tenendo sempre in grande considerazione il rispetto dell’ambiente.”
Un accordo importante che, oltre a favorire l’utilizzo del trasporto sostenibile dei treni a turisti e scolaresche, promuove anche l’immenso patrimonio naturalistico delle Grotte di Frasassi in tutta Italia.
Le Grotte di Frasassi sono situate all’interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, certificato con la Carta Europea del Turismo sostenibile, la più grande
area protetta regionale, un vero e proprio scrigno di biodiversità che conta oltre 1.250 specie vegetali, almeno 105 specie accertate di uccelli nidificanti sulle 124 presenti in
Provincia di Ancona, 39 specie di mammiferi, 29 tra rettili e anfibi, per non parlare dell’entomofauna che annovera almeno 800 specie.
Con una piacevole passeggiata di 1 chilometro e mezzo tra le gigantesche stalattiti e stalagmiti delle Grotte di Frasassi è possibile viaggiare lungo i milioni di anni del passato e scoprire la storia dell’evoluzione della vita sul pianeta.
UN LIBRO AL GIORNO. “New York”-Rinascimento postmoderno.” Raccolta di poesie su NY
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Roberto Tanoni
La notizia ci arriva da Massimo Mandolini Pesaresi anconetano di origine, ma oggi vivente negli STATES e già professore alla Harward University, lo stesso che ha rintracciato su indicazioni del CNSL di Recanati presso la biblioteca americana del manoscritto originale di una tragedia di GIACOMO LEOPARDI ‘La virtu indiana’
— la rivista Xenia, diretta dalla scrittrice Rosa Elisa Giangoia, presenta una antologia della collana Chiaro/scuro, dal titolo “New York”-Rinascimento postmoderno.”
Antologia internazionale cui hanno partecipato con testi poetici, oltre la stessa Giangoia che ne cura l’edizione, anche : Massimo Bacigalupo, Milena Buzzoni, Eny di Iorio, Andrea Guiati, Massimo Mandolini Pesaresi, Mario Morini, Mario Andrea Rigoni, Franco Zangrilli.
New York. Rinascimento postmoderno. Poesie
De Ferrari Editore
A cura di Franco Zangrilli e Rosa Elisa Giangoia.
Genova, 2022; br., pp. 153, cm 14×21.
ISBN: 88-5503-433-2 – EAN13: 9788855034333
MUSICULTURA 2022 questa sera su RAI 2 alle 23,15 Per rivivere le emozioni della XXXIII Ed. del Festival allo Sferisterio di Macerata
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Roberto Tanoni
Un grande spot per le Marche su Rai 2
MUSICULTURA 2022 questa sera su RAI 2 alle 23,15
Per rivivere le emozioni della XXXIII Ed. del Festival allo Sferisterio di Macerata
Conducono
VERONICA MAYA ed ENRICO RUGGERI
Con i live di ANGELO BRANDUARDI, LITFIBA, DITONELLAPIAGA,
EMILIANA TORRINI & THE COLORIST ORCHESTRA, GIANLUCA GRIGNANI
ei quattro protagonisti della finalissima del concorso:
EMIT, MALVAX, THE MORBELLI, YOSH WHALE
Dopo il grande successo di pubblico e di critica della XXXIII edizione di Musicultura allo Sferisterio di Macerata, questa sera alle 23,15 il Festival e RAI 2 offriranno al grande pubblico il meglio delle serate finali in un emozionante special diretto dal regista Duccio Forzano.
Una grande visibilità per le Marche, che si aggiunge all’importante traino mediatico che Musicultura ha svolto nei mesi scorsi in ambito nazionale nella promozione dell’immagine città di Macerata e del territorio.
Condotto dalla brillante coppia Veronica Maya ed Enrico Ruggeri, il programma di RAI 2 proporrà le esibizioni live di Litfiba, Angelo Branduardi, Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra, Ditonellapiaga, Gianluca Grignani e dello stesso Ruggeri. Con loro sul palco le performance dei giovani artisti vincitori protagonisti del concorso:
Emit di Lodi con Vino, Yosh Whale di Salerno con Inutile, Malvax di Modena con Esci col cane e TheMorbelli di Alessandria con Il giardino dei Finzi Contini.
“La presenza di Rai2 come partner televisivo, analogamente a quella di Rai Radio 1 come radio ufficiale, ci fa piacere e ci sembra un segnale positivo. Significa che il servizio pubblico presta attenzione ad una realtà musicale italiana propositiva e trasparente, in contatto diretto con le motivazioni degli artisti e le ragioni di un’utenza le cui aspettative si evolvono. Abbiamo allargato il raggio di azione coinvolgendo anche RaiPlay e per la prima volta Rai Canone” ha dichiarato il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri.
Musicultura ha messo in campo anche per l’edizione 2022 un potente mix trasversale di comunicazione con le numerose dirette streaming e radiofoniche di Rai Radio1, i servizi e gli speciali dedicati sui Tg, Rai news 24 RaiTgr, Tgcom24, Gr1, Gr2, Gr3, e centinaia di articoli realizzati dalle principali testate giornalistiche che hanno seguito il Festival, il tutto condito dalla diffusione degli importanti contenuti web e social.
Il Festival maceratese rappresenta una delle più importanti manifestazioni dedicate alle espressioni artistiche della canzone popolare e d’autore. Dal 1990 si adopera per favorire il ricambio generazionale nel segno della qualità, mantenendo al contempo aperto e vitale il confronto col patrimonio artistico d’eccellenza della nostra canzone.
Gianmaria Testa, Pacifico, Fabio Ilacqua, Simone Cristicchi, Mirkoeilcane, Mannarino, La Rappresentante di Lista sono alcuni degli artisti passati attraverso il prestigioso concorso con cui ogni anno Musicultura intercetta e vaglia le aspirazioni creative di migliaia di giovani.
La selezione coinvolge anche un illustre Comitato Artistico di Garanzia, che in questa XXXIII edizione è composto da Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Giorgia, La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Mariella Nava, Antonio Rezza, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi.
Il lungo percorso di Musicultura 2022 culminerà questa sera con lo special in onda su Rai 2, due ore di grande musica e spettacolo nella magnifica scenografia dello Sferisterio di Macerata che il Festival contribuisce a far conoscere ed apprezzare ogni anno a milioni di Italiani.
Al via la rassegna estiva di Musicultura a Recanati I Subsonica aprono Lunaria 2022
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Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 15.07.2022
Al via la rassegna estiva di Musicultura a Recanati
I Subsonica aprono Lunaria 2022 – sabato 16 luglio
Tra gli appuntamenti Shadows : omaggio a Chet Baker con Fabrizio Bosso sul Colle dell’Infinito e Irene Grandi in piazza Giacomo Leopardi
I Subsonica apriranno domani sabato 16 luglio alle 21,30 in Piazza Giacomo Leopardi a Recanati la XXV edizione di Lunaria la rassegna estiva di Musicultura organizzata con il Comune di Recanati.
“Chiunque abbia scelto un percorso artistico si è sentito negli anni scolastici in sintonia con Giacomo Leopardi, siamo felici di suonare a Recanati, nella città del grande Poeta.” Queste le parole di Max Casacci dei Subsonica alla vigilia del concerto tappa del loro tour “Atmosferico” nella città dell’Infinito.
A venti anni di distanza dall’uscita di “Amorematico”, il terzo album pubblicato l’11 gennaio 2002, i Subsonica rimettono in gioco, in bilico tra giocosa celebrazione e spinta alla ricerca, quell’attitudine al groove ed alla identità di sound che a partire dal singolo “Nuvole rapide”, li ha resi una delle più solide ed innovative realtà musicali italiane e che trasforma i loro live in un vorticoso rito danzante.
“Non potevamo pensare ad un’apertura migliore per la XXV edizione di Lunaria – ha dichiarato Il Sindaco di Recanati Antonio Bravi – la grande musica dei Subsonica ricca di suggestioni e di linguaggi espressivi, immersa nella bellezza della nostra storica Piazza Leopardi darà vita ad una serata indimenticabile, di grande potenza, sotto la magica luna recanatese.”
Tre gli appuntamenti artistici previsti nella rassegna Lunaria di Recanati, dopo i Subsonica il prossimo 22 luglio andrà in scena sull’Orto del Colle dell’Infinito Shadows: omaggio a Chet Baker che vedrà insieme Fabrizio Bosso alla tromba, Julian Oliver Mazzariello al pianoforte e Massimo Popolizio – già nelle vesti di Monaldo nel film Il giovane favoloso di Mario Martone – come voce recitante. Le note di Baker saranno restituite dalla tromba di Fabrizio Bosso e le sue memorie dalla voce di Massimo Popolizio che racconta e commenta, con la sua voce straordinaria, il personaggio di Chet Baker. Si tornerà in piazza Leopardi per la data di chiusura, il 28 luglio, per godere la voce e le canzoni di Irene Grandi nel concerto “IO in Blues” accompagnata dai suoi musicisti di sempre: Saverio Lanza alla chitarra, Piero Spitilli al basso e Fabrizio Morganti alla batteria e da uno special guest, l’hammondista di fama internazionale Pippo Guarnera.
“Lunaria è un appuntamento immancabile per tutti gli appassionati di musica e anche quest’anno sarà uno degli eventi di punta della programmazione culturale estiva – ha affermato l’assessora alla Cultura Rita Soccio – un incontro con la musica e la parola d’autore che grazie alle proposte artistiche di grande qualità attira pubblici diversi nei luoghi simbolo di Recanati: nella Piazza Giacomo Leopardi e sul Colle dell’Infinito.”
Gli ultimi biglietti per assistere allo spettacolo dei Subsonica e all’omaggio a Chet Baker di Bosso-Mazzariello-Popolizio all’Orto sul Colle dell’Infinito sono disponibili su www.ciaotickets.com e su www.ticketone.it al costo popolare di 15 euro
L’ingresso al concerto di Irene Grandi sarà libero.
Leopardi il Poeta. In edicola il libro di Giovanni Damiano
In edicola il nono volume della collana “I grandi italiani” del Primato Nazionale. Giovanni Damiano racconta Giacomo Leopardi, con un excursus affascinante sul suo pensiero e le sue opere.
Giacomo Leopardi è uno dei geni della storia europea e non solo. Rivisitarlo genera sempre sorprese, tanto più che negli anni scolastici lo si è visto soprattutto sotto la luce riduttiva del pessimismo, rimpianto della gioventù perduta e denuncia della “natura matrigna” contro cui coalizzarsi e resistere. Poco se si indaga il suo pensiero filosofico e politico, la sua natura profetica tipica dei grandi uomini che, osservando il presente, scoprono i prodromi, le tendenze del futuro.
…in edicola un bel libro che ne traccia la filosofia, la passione civica e patriottica, mettendo in risalto la sua modernità. Leopardi il Poeta di Giovanni Damiano (Altaforte, pp. 95, 2022) colloca l’autore a fianco di giganti quali Nietzsche e Schopenhauer. Quest’ultimo aveva dichiarato di leggerlo “spesso con ammirazione”.
Nazionale. In viaggio con i poeti. Sette luoghi italiani dove vive la poesia..
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Roberto Tanoni
Nazionale. In viaggio con i poeti. Sette luoghi italiani dove vive la poesia..
Le Cinque Terre di Montale, la Portovenere di Byron. E, ancora: San Mauro Pascoli, la Bolgheri di Carducci, Marina di Pietrasanta di D’Annunzio e la Recanati di Leopardi. Fino alla costiera amalfitana amata da Goethe. Sette mete da scoprire inseguendo versi immortal
Montale e le Cinque Terre
Un tuffo nella grotta di Byron
Il mondo di Pascoli
Casa Pascoli a San Mauro.
Sulle orme di D’Annunzio a Marina di Pietrasanta
La Maremma «aspra e selvaggia» di Carducci
Recanati e il mondo di Giacomo Leopardi
Goethe sedotto dalla costa campana
OGGI Giornata Mondiale del cioccolato: perché fa bene a cuore, intestino e difese immunitarie
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Roberto Tanoni
OGGI Giornata Mondiale del cioccolato: perché fa bene a cuore, intestino e difese immunitarie
Piace a tutti e fa bene all’organismo. Per celebrare la Giornata Mondiale del cioccolato, scopriamone i benefici
Fa bene all’umore
Aiuta la flora batterica
Rafforza il sistema immunitario
Fa bene al cuore
Attenzione al tipo e alle dosi
«L’ingrediente di base per qualsiasi cioccolato è lo stesso: il seme di cacao. Questo poi viene lavorato fino ad ottenere una pasta. Da questa pasta, si aggiunge poi cacao, zucchero, latte, frutta, frutta secca come mandorle, nocciole e quant’altro. Il cioccolato fondente, almeno al 70%, è certamente il migliore. In secondo luogo, il cioccolato fondente fa bene, sì, ma deve essere misurato: diciamo che un quantitativo corretto si dovrebbe aggirare intorno ai 30-40 grammi al giorno, ma la quantità dipende dalla forma fisica e dalla salute
i
GIACOMO BRODOLINI. Nel 53° anniversario della sua morte. 10 luglio al Cimitero di Recanati
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Roberto Tanoni
L’Amministrazione Comunale di Recanati ricorda Giacomo Brodolini nel 53° anniversario della sua morte.
Saranno presenti Rappresentatnti dell’Amministrazione recanatese, del Partito Socialista, dei Sindacati e dei Familiari
La cerimonia si terrà, come ogni anno, presso il CIMITERO COMUNALE alle ore 11.00
…………………………………….
Brodolini morì, in seguito ad un tumore, l’11 luglio 1969 in una clinica di Zurigo. La consapevolezza della fine imminente lo spinse ad accelerare per quanto possibile la realizzazione del suo programma politico e l’approvazione dello Statuto dei diritti dei lavoratori.
In riconoscimento dell’impegno profuso da Brodolini nell’ultima fase della sua vita, il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat gli conferì la Medaglia d’Oro al Valor Civile, con la seguente motivazione:
«Esempio altissimo di tenace impegno politico, dedicava, con instancabile ed appassionata opera, ogni sua energia al conseguimento di una più alta giustizia sociale, dando prima come sindacalista, successivamente come parlamentare e, infine, come ministro per il lavoro e la previdenza sociale, notevolissimo apporto alla soluzione di gravi e complessi problemi interessanti il mondo del lavoro. Colpito da inesorabile male e pur conscio della imminenza della sua fine, offriva prove di somma virtù civica, continuando a svolgere, sino all’ultimo, con ferma determinazione e con immutato fervore, le funzioni del suo incarico ministeriale, in una suprema riaffermazione degli ideali che avevano costantemente ispirato la sua azione» |
INVITO. RECANATI. ORTO del Santo Stefano ven 8 luglio h 21.00“Il mio mare infinito” – dialogo della natura e di una islandese di Hanna Fridriksdottir-
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Roberto Tanoni
Gentilissima/o
In qualità di autrice del libro “Il mio mare infinito” – dialogo della natura e di una islandese – sono lieta di invitarla alla presentazione del suddetto libro, che prevede un percorso multisensoriale attraverso i testi del libro, dove colori, profumi, musica e sapori si intrecciano in un accordo che sa di mare, che sa di collina, che sa di poesia.
Questo libro ambisce a essere anche un mio piccolo contributo alle
celebrazioni de L’Infinito di Giacomo Leopardi e un inno al mare e alla sua tutela.
L’evento si terrà all’Orto del Colle dell’Infinito, Recanati (MC)
Ingresso dall’ex Convento di Santo Stefano in Piazzale Franco Foschi
Venerdì 8 luglio alle ore 21:00
Ringraziando per l’attenzione attendo un vostro riscontro
distinti saluti, Hanna Fridriksdottir
OGGI 29 GIUGNO 1798: NASCE A RECANATI GIACOMO LEOPARDI, IL POETA della LUNA e dell’UMANO
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Roberto Tanoni
OGGI 29 GIUGNO 1798: NASCE A RECANATI GIACOMO LEOPARDI, IL POETA della LUNA e dell’UMANO
da Monaldo il padre
E’ Il 27 giugno Adelaide dei Marchesi Antici mia moglie appena ventenne, in cinta da nove mesi, giusto quelli appena passati dal giorno delle nostre nozze celebrate il 27 settembre gel 1797 da quel mio “colpo di fulmine” quando il mio sguardo si alzò su di lei nella Congregazione dei nobili in San Vito….era di fronte a me…. avvertì le prime doglie di un travaglio che durerà per ben due giorni. sta per nascere il primo mio figlio. E nasce “felicemente” all’imbrunire, (erano le 7 di sera) del 29 giugno 1798, nel giorno di Venere e nel segno del Cancro….come scrissi nelle partecipazioni che inviai ai nobili dei dintorni e ai parenti,
…. per il battesimo
Ho fatto indossare al bimbo una bellissima vestina di seta, infiocchettata, che sarà poi usata per tutti i fratelli …è d’uso anche oggi e gli attuali miei discendenti o meglio gli eredi di Pierfrancesco perche i leopardi di oggi sono suoi discendenti usano la stessa veste da battesimo … ..
….Nonna Virginia Mosca, mia madre e nonno Filippo Antici padre di mia moglie, lo portano molto fieri tra le braccia, quel frugoletto che già qualcosa di buono l’ha fatto solo nascendo, avendo messo pace nei dissapori familiari fra i leopardi e gli antici …infatti io e adelaide nn ci sposammo in casa leopardi ma a casa della sposa a palazzo antici poiche Adelaide —per vecchi dissapori fra famiglie —nn era stata inizialmente accettata dai miei ….poi tutto si sistemò con la nascita…
Battezzai Giacomo, nella parrocchia di Monte Morello e lo fece il padre filippino Luigi Leopardi un mio prozio dandogli il nome di mio padre e quello di un antichissimo di famiglia
Si dette parte ai soli parenti giacchè distrutto da napoleone il nostro stato di nobile non vi erano più alcun grado nel quale esso nascesse, tolto il generale di cittadino.
Giacomo Filologo, filosofo, letterato, astronomo, pessimista. Difficile ritracciare nello scenario culturale mondiale figura più complessa, contrastata, disincantata e incantatrice di Giacomo Leopardi.
il padre, conte Monaldo, è raccontato dalle storiografie come “reazionario”, la madre, marchesa Adelaide Antici, è descritta come “energica e rigidamente religiosa”. Tuttavia qualcosa non quadra nelle ricostruzioni storiografiche perché Monaldo è uno studioso che dilapida una fortuna per allestire la celebre biblioteca di famiglia: ventimila volumi dispiegati sui più disparati argomenti.
Il bambino Giacomo mostra un talento eccezionale e tutti pronosticano per lui un futuro di scienziato: A CASA lEOPARDI di Recanati è tuttora conservato il frontespizio del “trattatello di chimica”, redatto insieme al fratello Carlo; di più facile reperibilità è la straordinaria “Storia dell’astronomia”, scritta a due mani dal quindicenne Giacomo con… Margherita Hack, l’astronoma contemporanea che si è presa la briga di continuare l’opera cominciata dal poeta marchigiano aggiornandola con le grandi scoperte dal primo Ottocento in poi, lasciando inalterata l’intera prima millenaria parte dettagliatamente ricostruita dal sorprendente adolescente.
Chimica, fisica, astronomia attraggono l’avidissimo Giacomo ma i suoi veri interessi sono la letteratura e la poesia e la grande biblioteca paterna diviene presto il paradiso terrestre dove soddisfare la sua inestinguibile sete di conoscenza ed è più che probabile che molti dei suoi futuri problemi di salute vengono dalle lunghe ore, giornate e stagioni trascorse al lume di candela in quelle buie stanze ricolme di tesori.
Il risultato di questo durissimo tirocinio intellettuale è che il giovane Leopardi, a nemmeno vent’anni, è una delle figure più colte, preparate e creative dell’intero scenario culturale europeo.
Giunge dunque il tempo che da apprendista lettore il giovane Giacomo si converte a produttore e scrittore e le sue opere ricercate, studiate ed amate da contemporanei e posteri.
Il celeberrimo “Infinito”, scritto a 21 anni, è tuttora una dei massimi gioielli filosofico-poetici, riportato in tutte le antologie del mondo.
Ma gli anni trascorsi alla luce di candela fra scuri scaffali debordanti di carte non fanno sconti e a 17 anni compaiono le prime patologie reumatiche, scoliosi, doppia gobba, asma, colite ulcerosa, debolezza visiva e crisi depressive.
Questa la descrizione del contemporaneo marchese Filippo Solari di Loreto: “L’ho lasciato sano e dritto, lo trovo dopo cinque anni consunto e scontorto, con avanti e dietro qualcosa di veramente orribile”.
Questa invece la sua diretta testimonianza: “Ma io non aveva appena vent’anni, quando da quella infermità di nervi e di viscere, che privandomi della mia vita, non mi dà speranza della morte, quel mio solo bene mi fu ridotto a meno che a mezzo; poi, due anni prima dei trenta, mi è stato tolto del tutto, e credo oramai per sempre.” Leopardi muore a 39 anni a Napoli il 14 giugno del 1837.
XXXIII ed. MUSICULTURA Festival della Canzone Popolare e d’Autore. Gli Yosh Whale vincono Musicultura 2022
written by
Roberto Tanoni
XXXIII ed. MUSICULTURA Festival della Canzone Popolare e d’Autore
Gli Yosh Whale vincono Musicultura 2022
Incetta di premi per la band campana
A Isotta va il Premio della Critica Targa Piero Cesanelli
Manuel Agnelli, Gianluca Grignani, Ilaria Pilar Patassini ed Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra sul palco della finalissima
“E una grande sorpresa per noi grazie! In questo momento è difficile descrivere con le parole le emozioni che stiamo provando a Musicultura, noi viviamo per suonare e questa vittoria è un nuovo inizio.”
Ha detto Vincenzo Liguori dei Yosh Whale di Salerno, Vincitori assoluti della XXXIII Edizione di Musicultura Festival.
Amici d’infanzia, hanno tutti 26 anni, Vincenzo Liguori (voce), Andrea Secondolfo (tastiera), Ludovico Marino (chitarra) e Samuele De Rosa (batteria), hanno vinto Musicultura e il Premio Banca Macerata di 20 mila euro con “Inutile” una canzone dal sound personalissimo che parla di sentimenti e periferie in un modo nuovo e ipnotico.
Ad un passo dalla laurea in filologia moderna Liguori, diplomati al conservatorio gli altri tre, hanno portato nel brano i loro gusti e la loro esperienza creando un mix ritmatissimo che, mescolando tammurriata, sonorità metal e rock elettronico li ha portati alla vittoria grazie ai voti del pubblico presente nelle serate finali del Festival.
Gli Yosh Whale hanno avuto la meglio su Emit, TheMorbelli e Malvax, alla band campana è andato anche il Premio Nuovoimaie, un riconoscimento di 10 mila euro per la realizzazione di una tournée, consegnato da John Vignola di Rai Radio1 che si aggiunge al Premio per il miglior testo già conquistato dal gruppo la sera prima.
Isotta con la canzone “Palla avvelenata” che racconta la sofferenza della cantautrice da bambina, derisa in quanto grassa, si è aggiudicata l’ambito Premio della Critica Targa Piero Cesanelli che prende il nome dall’ideatore di Musicultura e direttore artistico dalla prima edizione fino al 2019.
“Vincere questo Premio con una canzone a me così cara, mi ripaga di tutto il dolore che ho vissuto da bambina” ha detto Isotta emozionata, alla consegna del Premio da parte dei giornalisti Fausto Pellegrini di Rainews24 e Paolo Giordano de il Giornale; il riconoscimento della stampa presente al Festival si aggiunge al Premio Afi, ricevuto dalla cantautrice di Siena nella serata di apertura.
La finalissima di Musicultura, condotta dall’affiatata coppia Enrico Ruggeri e Veronica Maya, in diretta su Rai Radio1 e con il supporto di Rai 2, Rainews24, Tgr , Rai Italia, Rai Canone e Rai Play Sound, ha visto sfilare numerosi ospiti sul suggestivo palcoscenico neoclassico dello Sferisterio di Macerata.
Applauditissime le esibizioni di Ilaria Pilar Patassini, già vincitrice assoluta di Musicultura nel 2007 che ha aperto la serata con la dolce aria hendeliana “Lascia ch’io pianga” e ha cantato “Luna in ariete” e “Todo cambia” il brano che avrebbe dovuto eseguire in duetto con la cantautrice messicana Silvana Estrada, assente al Festival a causa Covid.
Enrico Ruggeri, accompagnato dalla band, ha offerto al grande pubblico dello Sferisterio “La mia libertà” dall’album La rivoluzione e ha cantato insieme ai quattro vincitori finalisti “Confusi in un playback”.
Acclamato dai presenti Gianluca Grignani, con la sua energia rock e la chitarra in braccio, ha entusiasmato con la rivisitazione di alcuni dei suoi brani più famosi “La mia storia tra le dita”, “Uguali e diversi” e “La fabbrica di plastica”.
Il magnetismo e il carisma di Manuel Agnelli ha incantato lo Sferisterio con l’esecuzione delle canzoni, accompagnati dalla sua chitarra, “Padania” e “Non È Per Sempre”.
La voce inconfondibile della popstar italo-islandese Emiliana Torrini, nella sua unica tappa in Italia di quest’anno, insieme alla variopinta musica dell’ensemble strumentale belga The Colorist Orchestra, ha chiuso la XXXIII edizione di Musicultura con le sue canzoni più famose: “Jungle Drum”, “Mikos”, “Hilton” e “Blood red”.
“E’ stata un ‘edizione all’insegna della grande qualità soprattutto nell’incontro tra le proposte internazionali e italiane, dall’energia dei Litfiba e di Gianluca Grignani alla poesia anarchica di Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra – ha commentato il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri alla fine della serata – e poi la grande varietà delle proposte artistiche in concorso e la vittoria dei Yosh Whale, un gruppo che ha la capacita di esistere nel presente ma anche di riconoscere e di portare con se le radici del passato.
Ultima grande soddisfazione la competenza e la partecipazione affettuosa del pubblico che ha gremito lo Sferisterio e che ha fatto letteralmente esplodere La controra nelle piazze del centro storico di Macerata.”
Le serate finali di Musicultura, andranno in onda a luglio su Rai 2, nel programma televisivo “Musicultura Festival 2022” firmato da Duccio Forzano e diffuso nel mondo da Rai Italia.
RECANATI. “Sulle orme di Gigli” con il Festival internazionale di Belcanto Italiano
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Roberto Tanoni
“Sulle orme di Gigli” con il Festival internazionale di Belcanto Italiano
radio_erre 15 Giugno 2022
Dopo i successi di Alessandria, Asti e Milano, con il “Rigoletto” di Verdi, il Festival internazionale itinerante di Belcanto Italiano approda a Recanati con un doppio appuntamento: il 18 giugno (pomeriggio) visita guidata al Museo Gigli e agli altri luoghi gigliani della città recanatese, con il presidente dell’Associazione “B. Gigli” di Recanati, Pierluca Trucchia.
Il giorno seguente invece, 19 giugno (sera), la Sala della Musica di “Controvento” in via Ceccaroni 1, a pochi passi dalla tomba di Beniamino Gigli, ospiterà un Gran Galà lirico che porta la firma di Belcanto Italiano, marchio di eccellenza ormai conosciuto nel mondo.
Il Festival “itinerante” – progettato cioè per portare una serie di eventi in vari luoghi in Italia e all’estero – propone questa volta interpreti da Italia e America, allievi dell’Accademia Nazionale di Belcanto Italiano: i soprani Manuela Rinaldi ed Arianna Richeldi, il tenore Rafael Garcia e il basso-baritono Stefano Gennari.
Ospite di spicco il “Belcanto Italiano Duo” che proporrà arie d’opera di Rossini, Bellini, Verdi e Puccini.
Le altre musiche liriche, dalla musica vocale da camera alle canzoni napoletane, all’opera, e strumentali-vocali in omaggio a Leopardi, saranno di Caldara, Maria Malibran, Florimo, Massenet, Mascagni, Tosti, Cilea, Busoni e Valente-Tagliaferri.
Il concerto inizierà alle ore 20,30. L’ingresso è a offerta libera.
Per informazioni e prenotazioni chiamare la direzione artistica di Belcanto Italiano al n. 3475853253
14 giugno 1837: muore il poeta Giacomo Leopardi
Si trovava a Napoli, ospite dell’amico Antonio Ranieri, conosciuto durante il soggiorno a Firenze, quando Giacomo Leopardi si spense improvvisamente – il 14 giugno 1837– a soli 39 anni, dopo essersi sentito male alla fine di un pranzo. Le cause della sua morte furono oggetto di analisi da parte degli studiosi di medicina, visto i grandi dubbi che vi aleggiavano. Il referto ufficiale diffuso dal Ranieri parlava di idropsia polmonare, una causa plausibile dati i problemi respiratori che fin dall’adolescenza tormentarono il poeta recanatese; ma si fecero comunque altre ipotesi che spaziavano dalla pericardite al colera, che affliggeva Napoli in quei giorni. Proprio a causa dell’epidemia vigeva in città l’obbligo di seppellire i cadaveri in fosse comuni; sorte scampata dal poeta grazie all’intervento dello stesso Ranieri che smosse le sue amicizie altolocate (come lui stesso affema) per permettere la tumulazione della salma nella chiesa di San Vitale, sulla via di Pozzuoli.
Durante una verifica dei resti effettuata nel 1900 vennero rinvenuti nella piccola cassa che avrebbe dovuto ospitare il corpo solo pochi frammenti d’ossa ma senza il teschio; nonostante questa misteriosa scoperta la questione non venne approfondita.
Nel 1939 la cassa venne traslata in un’apposita tomba monumentale nel Parco Vergiliano di Piedigrotta oggi monumento nazionale.
GIORNATA DI GALA PER LA GROTTINI TEAM CHE ALL’OLIMPICO DI ROMA HA RAPPRESENTATO IL COMUNE DI RECANATI
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Roberto Tanoni
Con ben due formazioni la Grottini team ha rappresentato il comune di Recanati al Gran Gala di atletica leggera disputato ieri sera a Roma allo stadio “Olimpico”.
Evento trasmesso su Rai Tre con partecipanti come il campione olimpico Tamberi e Tortu. I giovani portacolori della Grottini Team hanno gareggiato, come detto, con due squadre, una denominata “Recanati” (4° in batteria) e l’altra “Leopardiana” (11°in batteria), in una staffetta 12×200 metri dedicata ai nati 2008, 2009, 2010 miste tra maschi e femmine. Ogni formazione ha potuto schierare quattro piccoli atleti per ogni anno d’età. Giornata memorabile e d’orgoglio non solo per tutto il team Grottini guidato dal vice presidente Andrea Carpineti ma per la Città.
Verso #MacerataLoreto22
Conferenza stampa di presentazione del 44° Pellegrinaggio a piedicMacerata-Loreto, che si terrà presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Comunale in p.zza
Vittorio Veneto a Macerata giovedì 9 giugno alle ore 12.
Saranno presenti il Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, Mons. Giancarlo Vecerrica ed Ermanno Calzolaio, che illustreranno il tema e le novità di quest’anno. Sarà possibile seguire la conferenza stampa anche sulla pagina Facebook del Pellegrinaggio@MacerataLoreto.
Inoltre Sabato 11 giugno presso la sala stampa dello Sferisterio di Macerata, dove sarà possibile dalle ore 20.30 seguire la diretta del gesto che precede l’inizio del
cammino con canti, testimonianze, la S. Messa e l’attesa telefonata del Papa.
Alle ore 20 circa è prevista la conferenza stampa con il Cardinale Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, che celebrerà la S. Messa.
Per la presenza allo Sferisterio è necessario accreditarsi attraverso il nostro sito e ritirare il pass di ingresso all’info point di P.zza Mazzini, adiacente all’Arena, dalle ore 17.30 alle ore 19.30.
Per aggiornamenti vi invitiamo a seguire il nostro sito.
Carlo Cammoranesi
Responsabile Ufficio Stampa del Pellegrinaggio
È morto a Roma Gennaro Savarese, studioso di Giacomo Leopardi: aveva 98 anni
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Roberto Tanoni
È morto a Roma Gennaro Savarese, studioso di Giacomo Leopardi: aveva 98 anni
la notizia è arrivata attraverso il prof. Vittorio Capuzza da Il MATTINO
Lo storico della letteratura italiana Gennaro Savarese, studioso di Giacomo Leopardi, tra i più noti specialisti del suo poemetto satirico «Paralipomeni della Batracomiomachia», nonchè autorevole maestro degli studi di iconologia letteraria, è morto a Roma all’età di 98 anni.
Dal 20 al 25 giugno a Macerata la XXXIII edizione MUSICULTURA Festival della Canzone Popolare e d’Autore I Vincitori della XXXIII edizione di MUSICULTURA
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Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 8 giugno 2022
Dal 20 al 25 giugno a Macerata la XXXIII edizione MUSICULTURA Festival della Canzone Popolare e d’Autore
I Vincitori della XXXIII edizione di MUSICULTURA
EMIT, ISOTTA, CASSANDRA RAFFAELE, VALERIA STURBA
THE MORBELLI, MARTINA VINCI, Y0, YOSH WHALE
si esibiranno allo Sferisterio il 24 e il 25 giugno, il voto del pubblico decreterà il vincitore assolut
Conduzione
ENRICO RUGGERI e VERONICA MAYA
Ospiti allo Sferisterio
LITFIBA, MANUEL AGNELLI, DITONELLAPIAGA,
SILVANA ESTRADA, ILARIA PILAR PATASSINI,
DAKHABRAKHA, VIOLONS BARBARES
EMILIANA TORRINI & THE COLORIST ORCHESTRA, GIANLUCA GRIGNANI
RAI Main Media Partner
RAI RADIO1, RAI 2, RAI TGR, RAINEWS24
RAI CANONE, RAI ITALIA, RAIPLAY SOUND
Presentata oggi a Roma, nella storica sala Rai di via Asiago, la XXXIII edizione di Musicultura Festival in programma a Macerata dal 20 al 25 giugno con il Main media partner Rai: Rai Radio 1, Rai 2, Rai TGR, Rai News24, Rai Canone, Rai Italia e RaiPlay Sound.
A testimoniare l’importante rapporto di collaborazione con la Rai gli interventi di Andrea Vianello Direttore di Rai Radio1 radio ufficiale del Festival dal 2001, Giovanni Anversa Vice Direttore intrattenimento prime time, Carlo Fontana Condirettore Rai TGR, Paolo Petrecca Direttore Rai News24, Fabrizio Ferragni Direttore Rai Italia e Roberto Ferrara Direttore Rai Canone.
Le serate conclusive di spettacolo, il 24 e il 25 giugno si svolgeranno allo Sferisterio, l’arena neoclassica simbolo della regione Marche e saranno condotte da Enrico Ruggeri, alla sua quarta volta consecutiva in veste di anfitrione del Festival.
“Musicultura è una grande palestra di vita, la qualità è sempre alta – ha detto Ruggeri – non a caso gli artisti che arrivano allo Sferisterio dopo un lungo percorso di selezione sono quelli che sentono realmente l’urgenza di dire qualcosa e quest’anno in particolare mi piacciono molto.”
Affiancherà Ruggeri nella conduzione del Festival Veronica Maya che dopo la bella esperienza dello scorso anno torna sul palco dell’edizione 2022.
“ Ritorno con grande piacere nella famiglia Musicultura, l’anno scorso mi ha consentito anche di duettare con Enrico Ruggeri. – Ha affermato Veronica Maya – Questi ragazzi sono fortunati perché qui il clima è no-pressure ed è una grande opportunità di confronto, di dialogo e di crescita. Al di là di chi vince, tutti portano a casa un’esperienza ricca dal punto di vista formativo.”
Le due serate finali del 24 e 25 giugno verranno trasmesse in diretta su Rai Radio 1 e andranno in onda il prossimo 8 luglio su Rai 2, in seconda serata, in un programma televisivo che verrà diffuso anche in ambito internazionale da Rai Italia.
Annunciati oggi gli otto artisti vincitori dell’autorevole concorso con cui dal 1990 Musicultura tutela la qualità espressiva delle canzoni e favorisce il ricambio artistico generazionale.
Ecco i nomi dei vincitori del Festival Musicultura 2022 e le loro città di origine:
Cassandra Raffaele (Vittoria, RG); Emit (Lodi); Isotta (Siena); Martina Vinci (Genova); THEMORBELLI (Alessandria); Y0 (Ravenna); Yosh Whale (Salerno); Valeria Sturba (Bologna).
Già da stasera sarà possibile familiarizzare con le loro canzoni e con le loro storie sintonizzandosi sulle frequenze di Rai Radio 1. La radio ufficiale di Musicultura trasmetterà infatti in diretta, dalla Sala A di Via Asiago a partire dalle ore 21, il concerto rigorosamente live dei vincitori di Musicultura, con Duccio Pasqua, Marcella Sullo e John Vignola alla conduzione.
“Musicultura è uno straordinario veicolo per le Marche, per la città di Macerata e per lo Sferisterio in Italia e nel mondo che rinsalda il binomio cultura-turismo che è sinonimo di crescita economica. – Ha dichiarato l’Assessore Regionale alla Cultura Giorgia Latini – La musica è sempre stata ambasciatrice dell’Italia all’estero. In questo modo le Marche continuano a portare il loro contributo a una tradizione straordinaria dando spazio a nuove creazioni artistiche.”
Ritroveremo i protagonisti e le protagoniste del concorso tra due settimane a Macerata.
“Siamo davvero emozionati all’idea di tornare finalmente allo Sferisterio con la capienza massima e farlo insieme a Musicultura è davvero un grande orgoglio e un segnale di forte ottimismo – ha affermato il Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli – Il festival della canzone popolare e d’autore ha dato molto a Macerata: qualità dell’offerta, professionalità, valore aggiunto e un grande ritorno di visibilità e turistico per tutto il territorio. Tutto questo ci stimola, ogni anno, a dare sempre maggiore sostegno a un appuntamento che rappresenta un trampolino di lancio unico per gli artisti.”
Proprio allo Sferisterio, spetterà al pubblico esprimersi e decretare con il voto, nel corso della finalissima di sabato 25 giugno, il vincitore assoluto di Musicultura, al quale andranno i 20 mila euro del Premio Banca Macerata.
“È un test democratico che non mi risulta abbia riscontro altrove, come del resto sono unici anche i cospicui premi con cui favoriamo l’indipendenza e la creatività delle nuove leve artistiche. – Osserva il Direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri – Dopo un percorso di selezione tutto incentrato sull’attenzione al merito, alla qualità, al dettaglio, il responso di una giuria popolare composta da 2.400 spettatori fisicamente presenti allo Sferisterio ci sembra la modalità più onesta di confronto diretto e di riscontro con i gusti del pubblico”.
L’atmosfera distesa della manifestazione, lontana dalle logiche promozionali, facilita da sempre il libero incontro di idee, parole, musica e voci, così come il confronto generazionale tra i giovani talenti e gli artisti già affermati.
Il 24 e il 25 giugno sono confermate ad oggi sul palco dello Sferisterio le partecipazioni di Litfiba, Manuel Agnelli, Ditonellapiaga, Ilaria Pilar Patassini, Silvana Estrada (Messico), DakhaBrakha (Ucraina), Violons Barbares (trio, franco-bulgaro-mongolo) Gianluca Grignani e della cantautrice islandese Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra che a Musicultura farà la sua unica tappa in Italia del 2022.
“Qui cerchiamo di coltivare condizioni favorevoli alla riscoperta delle ragioni più intime della passione degli spettatori per le canzoni, sia coinvolgendo ospiti di vasta notorietà, sia proponendo artisti meno conosciuti, ma altrettanto bravi. – Ha aggiunto Ezio Nannipieri – Andiamo incontro ad un’edizione speciale: me lo fanno pensare la qualità e la varietà del cast, lo spirito con cui gli ospiti hanno aderito all’invito e alle nostre proposte e poi qualche sorpresa dell’ultimo minuto che non mancherà”.
Molti gli ospiti in cartellone anche a La Controra, il festival nel festival che da lunedì 20 a sabato 25 giugno vivrà nelle piazze e nei cortili del centro storico di Macerata con concerti, recital, incontri, dibattiti, tutti ad ingresso libero.
La settimana di Musicultura si aprirà con due attesi concerti nella centralissima Piazza della Libertà. Il 20 giugno “Ivan 25”, il nuovo spettacolo con cui, a venticinque anni dalla scomparsa del padre Ivan, Filippo Graziani rende omaggio alle canzoni e alla genialità del grande cantautore e chitarrista, accompagnato dalla Tommy Graziani band. Il 21 giugno Ron ripercorrerà a suon di canzoni scolpite nella memoria collettiva del nostro Paese i cinquant’anni di una carriera artistica strepitosa, per l’occasione accompagnato da una suggestiva formazione orchestrale.
In tema di canzone d’autore è da segnalare giovedì 23 giugno la proiezione del docufilm Nanni Ricordi – L’uomo che inventò i dischi, scritto e diretto da Roberto Manfredi. Alla serata interverranno tra gli altri Camillo Ricordi, il figlio di Nanni, e Gino Paoli, che con Giorgio Gaber, Ornella Vanoni, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Enzo Jannacci, fu tra gli artisti che Nanni, sul finire degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60 scoprì, produsse e lanciò con la sua Dischi Ricordi.
Tra gli altri ospiti attesi in città: Pupi Avati, la “mamma” di Geronimo Stilton” Elisabetta Dami, Roberto Piumini, Michele D’Andrea, Marianna Aprile, Ennio Cavalli, Massimiliano Civica, Guido Harari, oltre ad alcuni degli artisti impegnati anche nelle serate finali allo Sferisterio.
RAI MAIN MEDIA PARTNER
La partnership tra Rai e Musicultura garantisce all’evento una copertura crossmediale articolata e qualificata. Rai Radio 1, la radio ufficiale del festival già attivamente coinvolta nell’iter preliminare del concorso, è pronta a seguire la fase finale con dirette e collegamenti a cura di Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola. Le riprese televisive delle serate di spettacolo allo Sferisterio confluiranno in un programma, scritto da Matteo Catalano e Giuseppe Bosin per la regia di Duccio Forzano, che andrà in onda in seconda serata su Rai 2 il prossimo 8 luglio e che Rai Italia diffonderà in ambito internazionale.
Su RaiPlay Sound saranno disponibili on demand sei podcast originali realizzati da Rai Radio 1 incentrati sulla storia di Musicultura e sugli otto vincitori dell’edizione 2022. La collaborazione con Rai Canone porterà in prima fila allo Sferisterio un drappello di abbonati Rai residenti nella regione Marche. Il piano di attività social prevede tra le mille altre cose lo streaming delle serate, inclusi i simulcast sulle pagine Facebook di Rai 2, Rai Radio 1 e Musicultura.
Rainews24 e Rai TGR completano il quadro nell’ottica della cronaca e dell’approfondimento.
IL CONCORSO
Il prestigioso concorso a tutela delle espressioni artistiche della canzone popolare e d’autore, con cui dal 1990 ad oggi Musicultura ha intercettato le aspirazioni creative di oltre 30.000 giovani ed ha contribuito al ricambio generazionale della canzone italiana, giunto alla sua XXXIII edizione, annuncia oggi gli otto artisti proclamati vincitori.
Ecco i nomi dei vincitori 2022 con le città di provenienza e le loro canzoni:
Cassandra Raffaele (Vittoria, RG) – La mia anarchia ama te; Emit (Lodi) – Vino; Isotta (Siena) – Palla avvelenata; Martina Vinci (Genova) – cielo di Londra; THEMORBELLI (Alessandria) – Il giardino dei Finzi Contini; Y0 (Ravenna) – TRAPsodia POPolare;
Yosh Whale (Salerno) – Inutile; Valeria Sturba (Bologna) – Antiamore.
Tutti autori dei brani che interpretano, gli artisti accedono alla fase conclusiva del concorso al termine di una lunga selezione che all’inizio ha coinvolto 1.086 artisti e 2.172 canzoni. Dopo una prima fase di ascolto e scrematura, successive accurate audizioni live per 61 artisti, Musicultura ha individuato una rosa di diciotto finalisti.
Sei degli otto vincitori sono stati designati a insindacabile giudizio del Comitato Artistico di Garanzia, che in questa XXXIII edizione è composto da Vasco Rossi, Roberto Vecchioni, Claudio Baglioni, Enzo Avitabile, Francesco Bianconi, Giorgia, La Rappresentante di Lista, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Sandro Veronesi, Niccolò Fabi, Dacia Maraini, Gaetano Curreri, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Diego Bianchi, Teresa De Sio, Francesca Archibugi, Mariella Nava, Antonio Rezza, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Ron. I due restanti vincitori sono stati scelti da Musicultura.
Gli otto vincitori si esibiranno tutti venerdì sera 24 giugno, il voto del pubblico dello Sferisterio designerà le quattro proposte che accederanno alla finalissima di sabato 25, quando con la stessa modalità si eleggerà il vincitore del Premio Banca Macerata di 20 mila euro. Altri significativi bonus sono il Premio AFI di 3 mila euro, il Premio Unimarche per il miglior testo 2 mila euro, il sostegno di 10 mila euro per l’effettuazione di un tour di otto date, grazie a NuovoImaie (con i fondi art. 7 L. 93/92) e l’ambita Targa della Critica di 3 mila euro intitolata a Piero Cesanelli, l’ideatore di Musicultura e suo direttore artistico dalla prima edizione fino al 2019.
Le canzoni finaliste della XXXIII edizione del concorso sono raccolte nel CD Compilation “Musicultura XXXIII ed. 2022”, distribuito da CNI e disponibile su tutte le principali piattaforme digitali.
Una Milano Design Week intensa per iGuzzini
L’azienda di Recanati con le sue installazioni di luce, i progetti illuminotecnici, i prodotti rieditati dall’archivio storico e le collaborazioni con noti architetti ha una presenza diffusa nei principali design district della città.
Mostra Re-Future, Light Gate iGuzzini – Via Brera 5
Cuore pulsante del FuoriSalone 2022: Light Gate, lo spazio iGuzzini a Brera ospita Re-Future. L’installazione, progettata dall’architetto Alessandro Scandurra, è ideata per raccontare la complessità dei nuovi progetti dell’azienda e delle sue collezioni. Un’esperienza immersiva e futuristica che coinvolge il visitatore attraverso una scenografia originale, valorizza le radici di design dell’azienda e le innovative soluzioni di illuminazione per l’architettura, che parlano di connettività e sostenibilità.
Il cortile del palazzo al civico 5 di Via Brera svela i contorni e i propositi di Italian Echoes, il progetto di riedizione delle icone dell’archivio storico: le lampade Polsino di Gio Ponti e Zurigo di Luigi Massoni, Nitia di Rodolfo Bonetto e Sorella by Harvey.
Negli altri spazi del Light Gate il percorso della mostra Re-Future guida il visitatore alla scoperta di collezioni per l’illuminazione architetturale che fanno di iGuzzini un riferimento nel mondo, con l’anteprima delle ultime collezioni: Linealuce Mini 27R, progettata da Jean-Michelle Wilmotte, e Crystal.
Mostra Design Re-Generation | Interni, Università La Statale – Via Festa del Perdono 7
Sempre attraverso la visione di Scandurra, iGuzzini mette in scena l’installazione site specific “Life” all’interno della mostra Design Re-Generation di Interni nel loggiato del Cortile d’Onore dell’Università La Statale. “Life” è la rappresentazione dell’ingresso a un teatro ideale, luogo di luce e riflettori, regno dell’immaginazione. Un invito a partecipare a uno spettacolo continuo, di rigenerazione: un passaggio verso uno spazio denso di significati simbolici, nella direzione di un’auspicata ‘illuminazione’. L’ingresso a questo teatro di fantasia ha l’aspetto di una pensilina realizzata con una struttura in metallo cromato e policarbonato trasparente, che integra un macchinario capace di ricreare il rumore della pioggia sentito innumerevoli volte al cinema e, appunto, al teatro. L’opera è illuminata da 650 lampadine E27 LED 2700°K e 150 metri lineari di strisce neon LED 3000°K.
L’installazione mette al centro anche il tema che sostenibilità e tecnologia si supportano a vicenda: l’installazione è infatti interamente dimmerabile, per un consumo medio di energia pari a soli 2,5 Kw/h e un utilizzo di circa 0,3 litri d’acqua ogni 24 ore per ricreare l’effetto “pioggia” voluto dal progettista.
Mostra “Design Forever” | Elle Decor, Palazzo Bovara – Corso Venezia 51
Con Italian Echoes iGuzzini entra nella mostra “Design Forever”, curata dallo studio Calvi Brambilla per Elle Decor nelle storiche stanze di Palazzo Bovara e dedicata al design senza tempo. La lampada da tavolo Polsino di Gio Ponti progettata nel 1968 e oggi rieditata da iGuzzini insieme alla lampada Nitia di Rodolfo Bonetto del 1971 sono parte del percorso espositivo pensato da Calvi Brambilla che racconta l’avanguardia delle icone passate e la bellezza di quelle future. Grazie al profondo know how in ambito illuminotecnico iGuzzini è l’Architectural Lighting Partner della mostra con sette rari pezzi d’archivio della lampada Cestello – progettata da Gae Aulenti con Piero Castiglioni in occasione del restauro di Palazzo Grassi a Venezia del 1988 – e altri prodotti architetturali di iGuzzini, come la famiglia Palco e Underscore 15 per illuminare gli spazi di Palazzo Bovara.
Altri progetti in partnership per la Milano Design Week 2022
Le soluzioni performanti e tecnologicamente avanzate di iGuzzini sono richieste per la migliore illuminazione di altri eventi FuoriSalone organizzati in città.
La Statale di Milano. Sempre all’interno della cornice della mostra Design Re-Generation di Interni, l’installazione “Love Song”, una scultura in marmo bianco di Carrara progettata da Ron Arad per l’azienda Citco è illuminata dai proiettori Palco Superspot by iGuzzini.
Per “Floating Forest”, la piccola isola temporanea galleggiante sulla Darsena progettata da Stefano Boeri Interiors per Timberland, iGuzzini cura tutti gli aspetti illuminotecnici, mutevoli nelle diverse fasi della giornata per creare una luce funzionale e al tempo stesso seduttiva, ottenuta con le linee di luce Underscore 15, i proiettori Palco InOut e con alimentatori Dali con interfaccia BLE per effetti dinamici in dissolvenza che animano il micro paesaggio.
I proiettori Palco enfatizzano la narrazione della mostra Hybrid Restaurant curata da Simone Micheli per PKF Hospitality Group negli spazi di Officina Ventura 14 a Milano. I proiettori Tecnica Evo creano effetti d’accento sulle pareti, mentre i proiettori Palco InOut illuminano il percorso d’ingresso
208 Annuale Festa Arma Carabinieri – Il resoconto dell’attività
Dopo due anni di celebrazioni in forma contenuta, a causa delle problematiche legate alla pandemia, quest’anno la ricorrenza del 208° Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri verrà celebrata con una cerimonia che avrà luogo lunedì 6 giugno p.v., con inizio alle ore 10,30, presso la Caserma del Comando Provinciale di Macerata, alla presenza di autorità civili e militari.
Nel piazzale della Caserma verrà schierata una compagnia di formazione al comando del Capitano Serafino DEL’AVVOCATO, comandante del NORM della Compagnia Carabinieri di Macerata, composta da un plotone nella storica uniforme, da un plotone di Comandanti di Stazione, di Carabinieri Forestali in uniforme operativa e da n. 3 aliquote di militari facenti parte delle specialità operanti sul territorio.
Come tradizione la ricorrenza è anche occasione di riflessione e confronto sui risultati conseguiti, che consentono di rilevare i seguenti dati salienti, riferiti al periodo dal 1° giugno 2021 al 31 maggio 2022:
ANDAMENTO GENERALE DELL’AZIONE DI CONTRASTO (01.06.2021 – 31.05.2022)
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Delitti Perseguiti |
Delitti Scoperti |
Arresti |
Denunce in s.l. |
Rapporto Delitti perseguiti / scoperti |
5853 |
1601 |
129 |
1869 |
27,35 %
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In particolare l’Arma, rispetto al totale dei reati registrati in ambito provinciale (relativi a tutte le Forze di Polizia), ha proceduto per l’85 % dei reati, per l’89 % dei furti, per il 57 % delle rapine, per il 97 % delle estorsioni, per il 93 % delle truffe, per il 54 % dei reati inerenti gli stupefacenti
Particolarmente significativa è stata l’attività delle Stazioni Carabinieri che nel periodo hanno denunciato 1553 persone, effettuato 75 arresti, perseguito n. 5628 reati di cui 1435 scoperti.
Un numero esemplificativo della straordinaria produttività delle Stazioni e, al tempo stesso, concreta testimonianza del credito di fiducia della popolazione, che percepisce appunto le Stazioni Carabinieri come un “patrimonio” delle municipalità ed espressione di una forma di “protezione ravvicinata” che supera il mero esercizio dei compiti di polizia.
A partire dal giugno 2021, la lotta alla criminalità diffusa ha permesso di perseguire i seguenti risultati operativi di maggior rilievo:
- 09.2021, in Civitanova Marche, personale di quella Compagnia, a conclusione di complesse attività investigative, rintracciava in Porto Recanati e sottoponeva a fermo di PG due pregiudicati – entrambi evasi il 16 settembre precedente da una comunità terapeutica, ove erano ristretti regime detenzione domiciliare – ritenuti autori di una rapina, perpetrata in un bar-tabaccheria di Montelupone, e di 2 tentante rapine, perpetrate rispettivamente in una tabaccheria di Montecosaro e in un supermercato di Potenza Picena, tutte commesse con il volto travisato ed armati di coltello. Le indagini consentivano di recuperare e sottoporre a sequestro i due coltelli, gli abiti e gli accessori utilizzati nei fatti delittuosi, nonché la somma di € 455 asportata a Montelupone;
- 10.2021, in Monte San Giusto, personale del ROS di Ancona e del Nucleo Investigativo di Macerata irrompeva all’interno di un’abitazione e liberava un 25/enne cittadino inglese, trattenuto contro la propria volontà all’interno dell’appartamento, dove si trovava legato ed ammanettato. L’intervento concludeva l’immediata attività di indagine scaturita da una segnalazione della Polizia inglese, che aveva informato il ROS della richiesta di aiuto del giovane sequestrato, inviata ai propri familiari in Gran Bretagna a mezzo di messaggio telefonico, nel quale la vittima riferiva di essere stato sequestrato da alcuni soggetti di una non meglio precisata organizzazione, i quali in cambio del suo rilascio pretendevano la consegna della somma di euro 7.000. Gli immediati accertamenti permettevano di riscontrare la veridicità della segnalazione, di individuare il luogo della prigionia e di trarre in arresto 4 giovani, di cui 2 stranieri, per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione;
- 10.2021, in Civitanova Marche, arresto di uno straniero per spaccio di stupefacenti, perché nel corso di un controllo è risultato in possesso di gr. 20 di cocaina, mentre a seguito di perquisizione domiciliare venivano rinvenuti ulteriori gr. 195 di cocaina, nonché la somma in contanti di € 3.500 ritenuta provento dello spaccio; il 2 novembre successivo, a seguito di ulteriori approfondimenti investigativi, venivano rinvenuti Kg 1,030 di hascisc occultati presso un casolare che era nella disponibilità del recluso;
- 11.2021, in Civitanova Marche, arresto di un pregiudicato cittadino straniero per spaccio di stupefacenti, il quale a seguito di perquisizione risultava detenere gr. 172,6 di cocaina, rinvenuti presso la sua autovettura, ulteriori gr. 5 di cocaina e Kg. 1,221 di hascisc, nonché un bilancino di precisione e la somma contante di € 340, provento dello spaccio, rinvenuti presso la sua abitazione;
- 11.2021, in Macerata, il Nucleo Investigativo, a conclusione di articolata attività di indagine, svoltasi da luglio 2020 ad aprile 2021, con ausilio di attività tecniche, deferiva in s.l. n. 13 soggetti, tutti di etnia rom e di origine della Bosnia-Herzegovina, appartenenti ad un sodalizio criminale specializzato nella commissione di furti in particolare ai danni di gioiellerie, perpetrati in vari comuni delle province di Pesaro, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Teramo, Chieti, Pescara, Bari, Brindisi e Taranto. Nei confronti dei rei venivano raccolti inconfutabili elementi di prova tali da attribuire loro, a vario titolo, la responsabilità in ordine alla commissione di nr. 32 reati contro il patrimonio (furti, ricettazione e riciclaggio), per un valore complessivo della merce asportata pari ad euro 1.230.458. Nel contesto il GIP del Tribunale di Macerata, per i reati di competenza, concordando pienamente con le risultanze investigative prodotte dai militari operanti, emetteva ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del leader del sodalizio e contestualmente disponeva il rinvio a giudizio dei restanti 12 soggetti. Nel corso dell’attività veniva recuperava la refurtiva (del valore di € 20.500 circa) di un furto commesso nel settembre 2020 ai danni di una gioielleria di San Benedetto del Tronto (AP), restituita al legittimo proprietario. Veniva altresì sequestrata l’autovettura Volkswagen Golf utilizzata per commettere i furti, nonché arnesi da scasso vari;
- 12.2021, in Macerata, personale del Nucleo Investigativo, a conclusione di articolata attività di indagine, svolta tra agosto e novembre 2021, deferiva all’A.G. n. 2 soggetti, di etnia rom sinti, appartenenti ad un sodalizio criminale specializzato nella commissione di reati contro il patrimonio e contro l’amministrazione della giustizia (furto, ricettazione, possesso ingiustificato di arnesi da scasso, favoreggiamento e simulazione di reato). Nel corso dell’attività veniva recuperava parte della refurtiva e venivano sequestrati arnesi da scasso ed il furgone utilizzato nelle attività illecite;
- 12.2021, in Macerata e San Giorgio a Cremano (NA) personale del Nucleo Investigativo di Macerata e del NOR della Compagnia CC di Macerata, a conclusione di un’articolata attività di indagine, svolta tra luglio e novembre 2021, traeva in arresto due pregiudicati per estorsione continuata in concorso, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico emessa dal GIP del Tribunale di Macerata. Nel corso delle indagini erano emersi inconfutabili elementi di prova nei confronti dei rei, i quali in più occasioni, in Macerata e Montecassiano, avevano estorto alla vittima la somma complessiva di € 120.000. Nel corso dell’attività veniva recuperata anche la somma di euro 20.000, frazione dell’intera somma estorta;
- 01.2022, in Montecassiano, arresto di un ristoratore per spaccio di stupefacenti, poiché a seguito di perquisizione domiciliare venivano rinvenuti Kg. 104 di marijuana, contenuti in 90 scatole di cartone di medie dimensioni, gr. 22,7 di hascisc, una bilancia di precisione, materiale vario per la coltivazione e l’essiccazione della suddetta sostanza stupefacente, nonché € 2000 ritenuti proventi dell’attività illecita;
- 01.2022, in Appignano, arresto di un impiegato per spaccio di stupefacenti, il quale a seguito di perquisizione domiciliare è risultato in possesso di gr. 2.959 di marijuana, avvolti in buste di cellophane, un bilancino di precisione e la somma in contanti di € 250 ritenuta provento dell’attività illecita;
- 02.2022, in Tolentino, a conclusione di indagini, deferimento all’A.G. di 13 persone senza fissa dimora, stanziate presso un campo rom a Foggia, per furto aggravato continuato in concorso, incendio, falsità ideologica, ricettazione, ritenuti responsabili di tre distinti furti in gioielleria, perpetrati rispettivamente in Tolentino, San Vito dei Normanni e Rovigo, nonché di un incendio di autovettura perpetrato in Morrovalle e del reato di ricettazione commesso in Foggia. Il 4 marzo e il 16 maggio successivi personale della Compagnia di Tolentino dava esecuzione alla misura cautelare dell’obbligo di dimora – emessa dal GIP del Tribunale di Macerata – nei confronti di 2 pregiudicati domiciliati nel campo nomadi di Foggia;
- 02.2022, in Macerata, personale del Nucleo Investigativo, nel corso di specifico servizio, traeva in arresto un imprenditore agricolo incensurato per spaccio di sostanze stupefacenti, poiché il medesimo, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, è risultato in possesso di gr. 900 di hascisc, gr. 200 di marijuana, gr. 10 di cocaina, sostanza da taglio del tipo mannitolo, 2 bilancini di precisione intrisi di sostanze e la somma in contanti di € 880, ritenuta provento dell’attività illecita;
- 02.2022, in Perugia, personale del NORM di Tolentino e Camerino e delle Stazioni CC di Pioraco e San Ginesio – in attuazione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Macerata – traeva in arresto due pregiudicati marocchini per i reati di furto in abitazione, tentata rapina, tentato furto aggravato, perpetrati in provincia nel mesi di dicembre 2021 e gennaio 2022. Nel corso di accurata perquisizione domiciliare veniva rinvenuta nella loro disponibilità un’ingente quantità di attrezzature da cantiere e da giardinaggio, arnesi da scasso, biciclette, tablet e materiale vario, nonché la somma in contanti di euro 38.850,00, in banconote di vario taglio, il tutto ritenuto provento dell’attività delittuosa;
- 03.2022, in Civitanova Marche, arresto di un pregiudicato per porto illegale di armi comuni da sparo, detenzione munizioni, detenzione munizionamento da guerra e ricettazione, poiché a seguito di un controllo risultava in possesso di una pistola Tanfoglio P21 cal 9×21, con caricatore inserito, occultata all’interno di un borsello posto sotto il sedile dell’autovettura, risultata oggetto di furto nel 2019. A seguito di successiva perquisizione domiciliare venivano rinvenuti altresì un secondo caricatore 9×21, n. 52 cartucce GFL cal. 9×21, n. 9 cartucce GFL Cal 9 parabellum e n. 15 cartucce GFL cal. 7,65 parabellum;
- 04.2022, in Macerata, personale del NOR deferiva all’A.G. un operaio per detenzione e spaccio di stupefacenti, poiché a seguito di perquisizione domiciliare risultava in possesso di Kg. 1,770 di marijuana e del materiale necessario per la coltivazione interna della sostanza;
- 05.2022, in Tolentino, a conclusione di indagini, deferimento all’A.G. di un insegnante di sostegno e di una assistente per la comunicazione dei disabili per maltrattamenti pluriaggravati continuati ai danni di una studentessa minorenne del locale liceo classico, affetta da disturbo spettro autistico. In data 20.05.2022 le due insegnanti venivano sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari, con provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Macerata, che ne aveva condiviso le risultanze investigative;
- 05.2022, in Civitanova Marche, personale del NOR della Compagnia CC di Camerino traeva in arresto una persona per spaccio di stupefacenti, poiché deteneva Kg 3 di marijuana, nonché ulteriori 14 piante di cannabis, occultati nella sua abitazione (1 Kg) e in un altro locale nella disponibilità del medesimo (2 Kg).
Anche nel periodo considerato, l’attività di questo Comando Provinciale è stata condizionata dalla pandemia che ha impegnato i Carabinieri in frequenti servizi di assistenza alla popolazione, di vigilanza e controllo del territorio al fine di garantire il rispetto delle norme di contenimento del COVID nei luoghi pubblici, negli esercizi commerciali e suoi luoghi di lavoro, al solo fine di tutelare la salute pubblica.
Questo Comando ha posto particolare attenzione al contrasto del fenomeno della violenza di genere, accertando nel periodo complessivamente n. 110 casi, di cui n. 67 per maltrattamenti in famiglia, 27 per atti persecutori e 16 per violenza sessuale, reati commessi prevalentemente nei confronti di donne (compagne, mogli o fidanzate), spesso costrette a subire comportamenti violenti e vessatori da parte dei partner. Nell’ambito dell’attività di contrasto nello specifico settore sono state deferite all’A.G. n. 105 persone in stato di libertà, 4 in stato di arresto, 2 sottoposte agli arresti domiciliari e 9 alla misura cautelare dell’allontanamento della casa familiare o del divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Inoltre l’attività del Comando Provinciale Carabinieri di Macerata è stata anche diretta a stanare i c.d. “furbetti del reddito di cittadinanza”. In merito, l’attività di contrasto ha portato al deferimento all’A.G. di n. 50 persone per indebita percezione del reddito di cittadinanza, per aver ottenuto il beneficio dichiarando false condizioni reddituali, ovvero nel caso di stranieri, per aver dichiarato falsamente di essere residente in Italia, pur domiciliando di fatto all’estero.
MUSICULTURA 2022: LA CONTRORA APRIRÀ CON DUE GRANDI CONCERTI IN PIAZZA OMAGGIO AD IVAN GRAZIANI e RON CON ORCHESTRA
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Roberto Tanoni
La settimana del Festival dal 20 al 25 giugno, spettacolo e cultura nel centro di Macerata ad ingresso libero
MUSICULTURA 2022: LA CONTRORA APRIRÀ CON DUE GRANDI CONCERTI IN PIAZZA
OMAGGIO AD IVAN GRAZIANI e RON CON ORCHESTRA
OLTRE A RON E FILIPPO GRAZIANI, ELISABETTA DAMI, MICHELE D’ANDREA, VIOLONS BARBARES E GINO PAOLI SONO I PRIMI OSPITI ANNUNCIATI
Si avvicina la settimana conclusiva della XXXIII edizione di Musicultura, a Macerata dal 20 al 25 giugno e il festival si fa in due: da un lato le serate di spettacolo allo Sferisterio, dall’altro La Controra con i concerti, le performance, gli incontri con gli autori e i recital in piazze e cortili del centro storico, tutti ad ingresso libero.
I primi ospiti de La Controra 2022 sono stati annunciati oggi dall’Associazione Musicultura.
“Ci aspetta un’apertura che direi folgorante – dichiara il direttore artistico Ezio Nannipieri – “due gioiose feste nella centralissima Piazza della Libertà nel nome delle espressioni più alte della canzone popolare e d’autore”.
Lunedì 20 giugno si apriranno le danze con “Ivan 25”, la prima nazionale del nuovo, atteso spettacolo con cui, a venticinque anni dalla scomparsa del padre Ivan, Filippo Graziani attinge alla sua duplice sensibilità di figlio e di artista per rendere omaggio alle canzoni e alla genialità del grande cantautore e chitarrista. Il bravissimo Filippo (voce e chitarra), sarà accompagnato dalla Tommy Graziani band, guidata alla batteria dall’altro talentuoso figlio di Ivan Graziani, Tommaso. La sera dopo, martedì 21 giugno, a salire sul palco sarà Ron che a Macerata ripercorrerà a suon di canzoni fissate nella memoria collettiva del nostro Paese i cinquant’anni di una strepitosa carriera artistica, per l’occasione in un’inedita e suggestiva formazione orchestrale.
Sul versante della canzone d’autore c’è un’altra primizia da segnalare, un appuntamento appositamente dedicato a colui che a ragione può definirsi il “padre dei cantautori”, nonché il più noto discografico italiano di sempre, Nanni Ricordi, nel decennale della scomparsa. Giovedì 23 giugno sarà proiettato in prima nazionale il docufilm Nanni Ricordi – L’uomo che inventò i dischi, scritto e diretto da Roberto Manfredi. Alla serata interverranno tra gli altri il figlio di Nanni, Camillo Ricordi, e Gino Paoli che con Giorgio Gaber, Ornella Vanoni, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Enzo Jannacci fu tra gli artisti che Nanni, sul finire degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60 scoprì, produsse e lanciò con la sua Dischi Ricordi.
“La Controra” 2022 dà appuntamento anche a genitori e bambini, mercoledì 22 giugno, per uno stimolante incontro con Elisabetta Dami, la “mamma” di Geronimo Stilton. Le storie per ragazzi che hanno per protagonista il famoso topo intellettuale, di professione giornalista ed editore, hanno conquistato più generazioni, i libri della serie sono stati tradotti in 50 lingue e hanno venduto nel mondo oltre 153 milioni di copie, ma poco si sa della loro autrice. Scopriremo un personaggio ed una personalità fuori dal comune, un’editrice ed una narratrice di successo, una donna avventurosamente innamorata della vita. Torna a Musicultura Michele D’Andrea, che nella passata edizione riuscì nell’impresa di sintetizzare per il pubblico dello Sferisterio la storia del nostro inno nazionale con competenza e passione tali da suscitare un canto corale ed una standing ovation che per la qualità e l’intensità della partecipazione rimarranno nella memoria della manifestazione. Questa volta lo storico affabulerà gli spettatori de “La Controra” martedì 21 giugno con le vicende e le curiosità che si nascondono dietro gli inni nazionali del mondo.
In primo piano anche il concerto serale giovedì 23 giugno di Violons Barbares. Il trio franco-bulgaro-mongolo formato da Fabien Guyot (percussioni, voce), Dimitar Gougov (gadulka, voce) e Dardaanvaarchig Enkhjargal (moorin koohr, overtone singing) arriva a Macerata dopo avere elettrizzato critica e spettatori di tutti i continenti. “La loro formula sonora, ritmica e vocale è davvero originale e multiforme – osserva Nannipieri – sembra impossibile che tre strumenti acustici e tre voci possano spaziare così suggestivamente dalla dimensione energica del rock, alla complessità ritmica del jazz, alla purezza dei suoni world e folk. Il virtuosismo e la nitida visione musicale di Violons Barbares consente loro di creare un piccolo, grande miracolo musicale al quale suggerisco fortemente di assistere”.
La settimana del Festival vedrà il suo apice nelle serate finali del 24 e 25 giugno allo Sferisterio, in diretta su Rai Radio 1, radio ufficiale di Musicultura, con le esibizioni dei grandi ospiti tra cui già annunciati ricordiamo i Litfiba, Ditonellapiaga, DakhaBrakha, Violons Barbares, Manuel Agnelli, Silvana Estrada, Gianluca Grignani, Pilar, Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra e gli 8 vincitori del concorso che si sfideranno per il titolo di vincitore assoluto e il Premio Banca Macerata di 20 mila euro.
Per info sugli appuntamenti della Controra e sulle serate finali di Musicultura allo Sferisterio www.musicultura.it
I biglietti per assistere alle serate finali di Musicultura sono disponibili alla biglietteria dei Teatri di Macerata (Piazza Mazzini), in tutte le biglietterie Vivaticket e online su vivaticket.com
STORIA. Oggi, 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica italiana: perché ?
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Roberto Tanoni
Oggi, 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica italiana: perché ?
Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica in ricordo del referendum che in quello stesso giorno, nel 1946, decretò il passaggio dell’Italia da un sistema politico monarchico a uno repubblicano.
In quei due giorni (si votò anche il 3 giugno) votarono per la prima volta anche le donne: fu la prima volta nella storia italiana in cui si svolsero delle votazioni a suffragio universale.
I risultati del referendum vennero resi noti il 18 giugno 1946 e quel giorno la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana: a favore della repubblica si erano espressi 12.718.641 di italiani, a favore della monarchia erano stati 10.718.502 (le schede nulle o bianche furono invece 1.498.136).
Il referendum decretò la fine del Regno d’Italia che dal 1861, data dell’unificazione, per 85 anni, era stato guidato dalla famiglia reale dei Savoia, e fece nascere la Repubblica Italiana.
A seguire, il 1º luglio Enrico De Nicola venne nominato primo presidente della Repubblica Italiana, Alcide De Gasperi fu il primo presidente del Consiglio e il 1º gennaio 1948 entrò in vigore la nuova Costituzione della Repubblica Italiana.
LA FESTA DELLA REPUBBLICA. Si decise fin da subito di celebrare la Festa della Repubblica in occasione dell’anniversario del referendum (e non della proclamazione), ma dal 1977 al 1999, a causa della crisi economica della fine degli anni ‘70, è stata spostata alla prima domenica di giugno, per non perdere alcun giorno di lavoro.
Come è consuetudine, il cerimoniale ufficiale della Festa della Repubblica prevede che il Presidente della Repubblica deponga una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto, all’Altare della Patria. Lungo i Fori Imperiali, sempre a Roma si svolge poi la sfilata delle forze armate.
Il 2 giugno è una delle giornate in cui è più facile ascoltare l’inno nazionale detto Inno di Mameli ma che in realtà si chiama Canto degli italiani.
RECANATI. Il XXXV congresso nazionale SIDCO (Società Italiana di Dermatologia Chirurgica, Oncologica, Correttiva ed Estetica). Si svolgerà a Recanati presso l’AULA MAGNA dal 2 al 4 giugno
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Roberto Tanoni
RECANATI. Il XXXV congresso nazionale SIDCO (Società Italiana di Dermatologia Chirurgica, Oncologica, Correttiva ed Estetica). Si svolgerà a Recanati presso l’AULA MAGNA dal 2 al 4 giugno
l’impegno della tre giorni di approfondimento delle metologie chirurgiche dematologiche è del dott. Marco Simonacci bravissimo medico dermatologo che lavora presso l’ospedale di Macerata ed opera anche al Santa Lucia di Recanati
Dopo averlo sentito a telefono ecco la sua lettera programmatica
XXXV Congresso Nazionale
È con grande e rinnovato entusiasmo che ho accolto l’invito, da parte della Società, ad organizzare il XXXV congresso nazionale SIDCO.
Come sede ho scelto Recanati, la mia città, che tutti conoscono per aver dato i natali a Giacomo Leopardi, Beniamino Gigli e tanti altri nobili personaggi, dove risiedo da sempre, pur lavorando presso l’ospedale di Macerata dove, assieme ai miei validi collaboratori, siamo riusciti a creare una struttura complessa dermatologica dedicata in modo particolare alla Chirurgia.
Sulla scia del precedente e riuscitissimo congresso di Viareggio, questo congresso è stato pensato ed organizzato con una nuova veste, dedicato prettamente all’aggiornamento ed alla formazione sulle innovazioni in campo terapeutico e tecnologico riguardanti le patologie oncologiche, senza tralasciare l’estetica alla quale sono dedicati ampi spazi con l’organizzazione di corsi mirati.
La nostra società, come sicuramente sapete, è stata riconosciuta finalmente dal Ministero preposto, come Società Scientifica accreditata, proprio perché in questi ultimi anni abbiamo provveduto a dare una nuova veste organizzativa creando tra l’altro un nuovo sito (www.sidco.it), che vi invito a visitare, ed una rivista scientifica (Dermatology Reports) dove pubblicare, grazie alla collaborazione con ADOI.
Ringrazio anticipatamente il Direttivo, il Comitato Scientifico e tutti i Relatori che si stanno adoperando per dare contenuto al programma scientifico, il Comune di Recanati, l’AV3 Maceratese e la Regione Marche per il supporto continuo e la disponibilità nell’offrire le strutture idonee allo svolgimento della manifestazione, la The Office per la competenza e l’efficienza nella gestione, non semplice, della manifestazione ed infine tutte la Aziende che con il loro contributo permetteranno di realizzare in modo ottimale il nostro programma vedendo nella SIDCO una società del futuro
Dott. Marco Simonacci
Il
Il nuovo spot realizzato dal Comune di Recanati con Visit Italy è un invito ai viaggiatori di tutto il mondo a visitare la meravigliosa città di Giacomo Leopardi.
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Roberto Tanoni
Il nuovo spot realizzato dal Comune di Recanati con Visit Italy è un invito ai viaggiatori di tutto il mondo a visitare la meravigliosa città di Giacomo Leopardi.
Lo spot è stato realizzato grazie al contributo del Comune di Recanati per la valorizzazione del territorio e si colloca all’interno di un ampia strategia di rilancio pianificata dall’Assessorato al Turismo con Visit Italy, canale leader nella promozione turistica e miglior portale d’Europa ai Web Awards di Bruxelles nel 2020.
Immagini meravigliose fanno da cornice ad una descrizione emozionante e precisa di questo territorio, che offre al visitatore la possibilità di scoprire non solo la città natale di Giacomo Leopardi, ma una destinazione capace di meravigliare il visitatore ad ogni angolo.
Bello???…forse per qualcuno che nn lavora nel settore…noi abbiamo molte perplessità
La XXXIII edizione i MUSICULTURA annuncia i primi ospiti delle serate finali il 24 e il 25 giugno allo Sferisterio di Macerata
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Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 19 MAGGIO 2022
MUSICULTURA annuncia i primi ospiti delle serate finali il 24 e il 25 giugno allo Sferisterio di Macerata LITFIBA, MANUEL AGNELLI, GIANLUCA GRIGNANI, EMILIANA TORRINI & THE COLORIST ORCHESTRA, DAKHABRAKHA, VIOLONS BARBARES, SILVANA ESTRADA, ILARIA PILAR PATASSINI, DITONELLAPIAGA
La XXXIII edizione di Musicultura si prepara a vivere la sua fase conclusiva dal 20 al 25 giugno a Macerata.
In attesa di conoscere il cartellone de “La Controra” – la costola del festival che per l’intera settimana animerà piazze e cortili del centro storico con appuntamenti che spazieranno dai concerti ai recital, dalle presentazioni editoriali alle arti performative, Musicultura annuncia oggi i primi graditi ospiti che, assieme ai vincitori del concorso, saranno protagonisti delle due serate finali di spettacolo, il 24 e 25 giugno, allo Sferisterio, la suggestiva arena neoclassica simbolo di Macerata e delle Marche.
La prima delle due serate, il 24 giugno, vedrà sul palco le testimonianze artistiche di Litfiba, Ditonellapiaga, DakhaBrakha, Violons Barbares e le esibizioni degli otto artisti vincitori del concorso. Il 25 giugno si susseguiranno le performance di Manuel Agnelli, Silvana Estrada, Gianluca Grignani, Pilar, Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra, nell’unica apparizione italiana dell’artista islandese nel 2022 e quelle dei quattro artisti in concorso più votati dal pubblico dello Sferisterio la sera prima.
Tutti i set saranno appositamente pensati per l’occasione, in linea con la formula di un festival che offre agli artisti ospiti un clima di libertà espressiva svincolato da logiche strettamente commerciali.
“Ci piace che al festival il coinvolgimento dei più bravi e noti artisti italiani possa convivere non solo con le idee e le sensibilità dei giovani artisti in concorso, ma anche con proposte internazionali di assoluto valore ed ancora da noi poco conosciute. – Ha affermato il direttore artistico Ezio Nannipieri – È questo il caso di Silvana Estrada, giovanissima e talentuosa artista messicana, o dei Violons Barbares, un trio mongolo-bulgaro-francese che nel live sprigiona una forza inaudita. Per non parlare degli ucraini DakhaBrakha: li inseguivamo da anni, ci aveva colpito la loro capacità di tracciare sintesi formidabili tra la ricchissima, meravigliosa tradizione musicale del loro Paese e la modernità; averli sul palco di Musicultura, ora che una guerra devasta la loro terra, assume un significato emotivo davvero particolare”.
Nelle prossime settimane si conosceranno i nomi degli otto vincitori del concorso con cui Musicultura dal 1990 tutela la dimensione artistica della forma canzone e contribuisce a scoprire e valorizzare nuovi giovani, meritevoli talenti.
Dopo i due concerti di presentazione dei finalisti, trasmessi in diretta da Rai Radio 1, la radio ufficiale del festival, il 3 e 4 maggio scorso dal Teatro Persiani di Recanati, i brani degli artisti sono in queste settimane protagonisti sempre su Rai Radio 1 per la diffusione al grande pubblico.
Di seguito ricordiamo i nomi dei 18 finalisti della XXXIII Edizione di Musicultura:
caspio di Trieste; Emit di Lodi; iosonorama di Napoli; Isotta di Siena; Kamahatma di Trecate (NO); Malvax di Modena; Cassandra Raffaele di Vittoria (RG); Sandri di Cesena; Sara Loreni di Parma; Sofia Rollo di Lecce; Te quiero Euridice di Piacenza; THEMORBELLI di Alessandria; Valeria Sturba di Bologna; Valerio Lysander di Roma; Martina Vinci di Genova; Vito di Palermo; Y0 di Ravenna e Yosh Whale di Salerno.
I brani dei finalisti sono attualmente al vaglio del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia del Festival, che in questa XXXIII edizione è composto da:
Vasco Rossi, Roberto Vecchioni, La Rappresentante di Lista, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Francesco Bianconi, Giorgia, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Sandro Veronesi, Niccolò Fabi, Dacia Maraini, Gaetano Curreri, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Diego Bianchi, Teresa De Sio, Francesca Archibugi, Mariella Nava, Antonio Rezza, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Ron.
Spetterà al Comitato Artistico designare sei degli otto vincitori, i restanti due vincitori saranno indicati da Musicultura. Il vincitore assoluto sarà eletto il prossimo 25 giugno in base all’esito del voto del pubblico dello Sferisterio: a lui andranno i 20.000 euro del Premio Banca Macerata.
Verranno inoltre assegnati la Targa della Critica Piero Cesanelli (€ 3.000), il Premio AFI (€ 3.000), il Premio per il miglior testo (€ 2.000) e il Premio (€ 10.000) per la realizzazione di un tour, con il sostegno di NuovoImaie.
I biglietti per assistere alle serate finali di Musicultura sono disponibili alla biglietteria dei Teatri di Macerata (Piazza Mazzini), in tutte le biglietterie Vivaticket e online su vivaticket.com
ROMA. Il terzo concerto dell’Orchestra giovanile Fontane di Roma del 16 maggio 2022 ..di Arturo Primavera
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Roberto Tanoni
di Arturo Primavera
Il terzo concerto dell’Orchestra giovanile Fontane di Roma del 16 maggio 2022
Abbiamo già scritto, su queste colonne, di questa giovane orchestra che da meno di un anno si sta facendo conoscere a Roma, l’Orchestra giovanile Fontane di Roma, di cui fanno parte esclusivamente ragazzi dai 16 ai 23 anni, diretta dal giovanissimo Luciano Siani.
Nel corso della stagione concertistica del 2022, proposta da Emanuela Kustermann, direttrice del teatro “Vascello” di Roma, il 16 maggio scorso si è tenuto il terzo appuntamento musicale, incentrato sul tema della danza: sono stati suonati brani dalla ‘Carmen’, tra cui la celeberrima Habanera, e dall’’Arlesienne’ di
G. Bizet, la Danza delle Ore dalla ‘Gioconda’ di A. Ponchielli e, per finire il Valzer dei Fiori dallo ‘Schiaccianoci’ di P.I. Ciaikovsky.
È incredibile come questi ragazzi, reduci a marzo, da una serata dedicata alle musiche per film, siano passati velocemente a eseguire queste altre composizioni. Sorprende anche il fatto che, intanto, il 9 aprile, sono riusciti a regalare a un numeroso pubblico una splendida esecuzione del Requiem di Mozart KV626 (con il Coro di Sant’Agnese, diretto dal Maestro Teodori), nella suggestiva cornice della Chiesta dell’Aracoeli di Roma.
Segno di un immenso entusiasmo e di un’eccezionale versatilità dei musicisti, ma anche di grande competenza e notevole impegno personale, nonostante parecchi di loro siano ancora studenti.
Il prossimo e ultimo appuntamento in programma (per il momento, ma conoscendo la verve di questi ragazzi e del loro direttore, non si sa mai) è previsto per il 2 giugno, sempre al Teatro Vascello, con musiche a tema per la festa della Repubblica.
Ricordo che l’Orchestra sta attuando una campagna di raccolta fondi per autofinanziarsi e continuare a crescere.
Per ulteriori approfondimenti e è possibile rivolgersi al sito internet e ai principali social media
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Nuovi concerti per la Orchestra Sinfonica giovanile Fontane di Roma Continuano l’impegno musicale dell’Orchestra Sinfonia giovanile Fontane di Roma, nel quadro dei concerti programmati al Teatro Vascello di Roma.
L’ultimo appuntamento si è tenuto lunedì 28 marzo scorso, alle ore 21, con un nuovo programma, dedicato alla musica per il cinema:
Salute to the Cinema arr. Carl Strommen
Fantasia Rotiana N. Rota (arr. Giuseppe Digena)
A tribute to Henri Mancini arr. Calvin Custer
C'era una volta E. Morricone (arr. Giuseppe Digena)
An american in Paris G. Gershwin (arr. John Whitney)
I prossimi concerii al Teatro Vascello sono previsti per il 16 maggio e il 2 giugno con programmi da definire
Nel frattempo i giovani sonatori non si riposano: sabato 9 aprile, presso la cprestigiosa Basilica DELL’ARA CAELI; l’Orchestra interpreterà alcuni brani del Requiem K626 di W.A. Mozart
RECANATI. Anche un recanatese Dario Bonifazi allevatore fra i protagonisti di Il contadino cerca moglie
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Roberto Tanoni
Anche un recanatese Dario Bonifazi allevatore fra i protagonisti di Il contadino cerca moglie
Dario (32 anni) da Recanati: agricoltore e allevatore di bovini di razza marchigiana
Già fatto il casting della sesta edizione del reality condotto da Gabriele Corsi, in arrivo il prossimo autunno. Scopriamo di più sui single di campagna, che tramite un appello sperano di trovare una fidanzata disposta ad abbandonare il caos della grande città; e di costruire un nido d’amore in una fattoria.
Il contadino cerca moglie, i protagonisti: nomi, età, provenienza
- Alessandro (32 anni) da Atzara in Sardegna: produttore di frutta e verdura.
- Dario (32 anni) da Recanati: agricoltore e allevatore di bovini di razza marchigiana.
- Enrico (23 anni) dalla Val di Fassa, 23 anni, allevatore.
- Lorenzo (29 anni) dalla Val di Pejo in Trentino: dirige l’azienda agricola di famiglia.
- Michele, (41 anni) della provincia di Salerno: dirige una sua azienda agricola.
- Nicolò, (27 anni) da Terni: porta avanti la sua azienda agricola.
- Stefano, (47 anni) dalla provincia di Lecce: coltiva patate e ulivi nella sua azienda agricola.
- Teodoro, (28 anni) dalla Toscana (ma è nato in Alto Adige): coltiva canapa.
Dove vedere Il contadino cerca moglie – I protagonisti (lunedì 9 maggio)
Il casting della nuova edizione de Il contadino cerca moglie va in onda lunedì 9 maggio alle ore 21.25 su NOVE e live streaming sul sito del canale. Lo speciale è inoltre disponibile on demand su Discovery+, per gli abbonati al servizio.
RECANATI. IL GRUPPO ALPINI DI RECANATI E CASTELFIDARDO ALLA 93° ADUNATA NAZIONALE DI RIMINI
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Roberto Tanoni
RECANATI. IL GRUPPO ALPINI DI RECANATI E CASTELFIDARDO ALLA 93° ADUNATA NAZIONALE DI RIMINI
Il gruppo di Recanati e Castelfidardo è tornato a sfilare all’adunata nazionale degli Alpini che si è svolta a Rimini.
Le penne nere hanno risposto presente prendendo parte anche alla 93° edizione che per due anni è stata rinviata a causa della pandemia. Grande l’entusiasmo dei partecipanti che al loro passaggio lungo le vie della cittadina romagnola, hanno ritrovato l’abbraccio e il calore di tutti coloro che portano nel cuore il Corpo degli Alpini. Particolarmente ricca la rappresentanza partita da Recanati, guidata dal capogruppo Osvaldo Nardi.
Insieme a lui hanno sfilato Fabio Semplici, Giuseppe Pioppi, Simone Baiocco, Elio Boldrini, Mauro Tombolini, Giuseppe Monti, Samuele Galassi, Sestilio Nardi, Carlo Cipolloni e Mauro Ottavianelli. Il gruppo di Recanati e Castelfidardo, fondato nel 1965 alla memoria della Medaglia d’Oro Mario Alessandro Ceccaroni, è da anni in prima linea non solo sul fronte della socializzazione ma anche del volontariato e della solidarietà tanto che negli ultimi mesi sono stati raccolti fondi per ll’acquisto di attrezzature per l’Ospedale Salesi di Ancona attraverso la vendita dei biglietti della lotteria sezionale, per la Protezione Civile Nazionale e per la realizzazione di 12 campi scuola per ragazzi da 12 a 16 anni mediante la vendita di panettoni, colombe e e uova di cioccolato nel corso delle ultime festività natalizie e pasquali.
Domenica 8 maggio FESTA DELLA MAMMA. La poesia “La madre” che Giuseppe Ungaretti dedicò alla madre Maria
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Roberto Tanoni
Domenica 8 maggio FESTA DELLA MAMMA. La poesia “La madre” che Giuseppe Ungaretti dedicò alla madre Maria
scritta in seguito alla morte della donna nel 1930 contenuta nella raccolta Il sentimento del tempo (Vallecchi, Firenze, 1933). Ungaretti scrisse la poesia nel 1929, in seguito alla morte della cara madre, Maria Lunardini. La Madre apparve per la prima volta sul numero del 16 giugno 1929 della rivista “Italia Letteraria” e fu datata direttamente dal poeta: «Marino, 1929». Ungaretti in quel periodo si era infatti trasferito nella provincia laziale, nel comune di Marino, e vi sarebbe rimasto fino al 1934.
Si tratta di un componimento che si discosta dai tratti caratteristici della poetica ungarettiana: presenta infatti versi in settenari ed endecasillabi, un periodare più articolato e complesso che sembra dimenticare la ricerca della “parola assoluta” e la “tecnica del frammento” che caratterizzano la scrittura dell’autore.
La madre viene spesso collocata nella fase di “ritorno all’ordine” della poetica ungarettiana che segna l’abbandono dello sperimentalismo ermetico e il riavvicinamento alla metrica classica. La lirica inoltre ci fornisce una preziosa testimonianza del riavvicinamento al cristianesimo di Ungaretti, l’elemento religioso è infatti predominante in questi versi.
La poesia si presenta come un componimento struggente dal valore eterno: racconta il dialogo ultraterreno tra una madre e un figlio. I due sembrano ricongiungersi finalmente in una dimensione metafisica, oltre il confine tra morte e vita. Il loro commovente incontro sembra ribadire quel legame viscerale, unico, totalizzante che lega una madre ai suoi figli, come un cordone ombelicale invisibile che non si spezza mai veramente e non conosce morte.
Il finale solenne poi rieccheggerà a lungo nella mente di un lettore, perché in un solo folgorante verso Ungaretti è riuscito a racchiudere il significato e lo struggimento dell’attesa.
Scopriamo testo, parafrasi e analisi della poesia.
La madre
di Giuseppe Ungaretti
E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
figure retoriche usate da Ungaretti
- Allitterazione: la ripetizione della consonante “r” sembra scandire la poesia dandole ritmo e nell’ultimo verso sembra ripetere il suono del sospiro “ricorderai/rapido/sospiro”;
- Anastrofe: nel primo verso vi è l’inversione dell’ordine naturale delle parole “E il cuore quando d’un ultimo battito”;
- Analogia: il “cuore” viene evocato come uno strumento demolitore, come il se il suo ultimo battito dovesse far crollare il muro: il “muro d’ombra” citato nel secondo verso è invece un riferimento all’aldilà;
- Similitudine: “come una volta mi darai la mano”; “come già ti vedeva”; “come quando spirasti”;
- Sinestesia: il solenne verso finale accosta due sfere sensoriali contrapposte “avrai negli occhi un rapido sospiro”, il sollievo viene percepito attraverso lo sguardo, la percezione visiva.
Una poesia al giorno: Il 5 maggio è una data molto importante, nonché il titolo di una delle poesie più famose di Alessandro Manzoni
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Roberto Tanoni
Il 5 maggio è una data molto importante, nonché il titolo di una delle poesie più famose di Alessandro Manzoni…attraverso parafrasi e spiegazione per comprenderla meglio.
Il titolo dell’ode prende il nome della data di un giorno ben preciso, il 5 maggio 1821, giorno in cui muore Napoleone Bonaparte durante il suo esilio sull’isola di Sant’Elena.
Manzoni, profondamente colpito dalla morte di questa figura così importante, compone l’ode in tre giorni, mettendo in risalto le battaglie e le imprese dell’ex imperatore, nonché la fragilità umana e la misericordia di Dio. Il componimento poetico, nonostante l’ostacolo incontrato con la censura austriaca, riscuote grandissimo successo e viene pubblicato da un editore torinese e tradotto in varie lingue.
Di base il poema si può suddividere in tre parti:
- la prima, composta da quattro strofe (vv. 1-24), presenta il tema;
- la seconda, composta da dieci strofe (vv. 25-84), ripercorre l’epopea napoleonica;
- l’ultima, composta da quattro strofe, riporta le conclusioni e pertanto le riserve morali e religiose.
ll cinque maggio di Manzoni: la metrica
ll cinque maggio è un’ode composta da 108 versi raggruppati in strofe da sei settenari:
- il primo, il terzo e il quinto settenario sono sdruccioli (l’accento è sulla terzultima sillaba) e non sono rimati;
- il secondo e il quarto rimano fra loro e terminano con una parola piana;
- il sesto è tronco e rima con l’ultimo verso della strofa successiva.
- i settenari sono rimati secondo lo schema ABCBDE.
Nel testo si alternano due tempi verbali:
- il passato remoto, utilizzato per indicare la grandezza delle imprese e una realtà compiuta;
- il presente, che invece indica il tempo in cui l’autore scrive, una realtà in cui tutto si è spento; il presente indica anche il tempo della fede, il tempo di Dio, ovvero un tempo immutabile e divino, eterno.
Il 5 maggio di Manzoni: le tematiche affrontate
Le tematiche principali affrontate dall’ode sono due: la prima riguarda le opere gloriose che Napoleone ha compiuto in vita, la grandiosità delle sue conquiste e l’eccezionalità della sua personalità e figura; la seconda riguarda l’esilio del condottiero, che attraverso la preghiera e la contemplazione di Dio ha conciliato la riflessione spirituale.
La sconfitta di Napoleone e la sua sofferenza nei duri giorni dell’esilio, diventano un momento di riflessione e di pace spirituale, se vissute cristianamente e attraverso la fede. Napoleone, nei suoi ultimi giorni, doveva essersi rifugiato nella preghiera e doveva essersi avvicinato a Dio.
Il 5 maggio di Manzoni: testo, parafrasi e figure retoriche strofa per strofa
Ei fu. Siccome immobile,Dato il mortal sospiro,Stette la spoglia immemoreOrba di tanto spiro,Così percossa, attonitaLa terra al nunzio sta,
Egli fu (è morto, è trapassato, non c’è più). E così come immobile, dato che ha spirato l’ultimo soffio vitale, si trova il suo corpo, privo di ricordi e della sua anima, così sconvolta, attonita, si trova la terra di fronte a questa notizia,
Figure retoriche
La terra è personificata (è “percossa”, “attonita” e poco più avanti “muta”). E tra la sua immobilità sconvolta e il corpo immobile di Napoleone ormai morto Manzoni instaura una similitudine.
Muta pensando all’ultimaOra dell’uom fatale;Nè sa quando una simileOrma di piè mortaleLa sua cruenta polvereA calpestar verrà.
(La terra) muta, mentre tutti ripensano alle ultime ore di quest’uomo inviato dal fato e nessuno sa dire quando un uomo simile tornerà di nuovo a calpestare la sua polvere cruenta, rossa del sangue delle battaglie.
Figure retoriche
Il ritmo di questa strofa è spezzato dai due enjambement presenti tra primo e secondo verso e tra terzo e quarto (“ultima / ora” e “simile / orma”). “Simile orma di piè mortale” è una sineddoche (Manzoni indica l’impronta dei piedi per indicare l’intera persona).
Lui folgorante in solioVide il mio genio e tacque;Quando, con vece assidua,Cadde, risorse e giacque,Di mille voci al sonitoMista la sua non ha:
Il mio genio di poeta ha visto Napoleone trionfante, sul soglio imperiale, ma ho taciuto, senza far poesia; anche quando, con sorte altalenante, fu sconfitto, tornò al potere e poi cadde definitivamente, non ho unito la mia voce al suono di tutte le altre, che cantavano di lui:
Figure retoriche
“Di mille voci al sonito” è un’anastrofe; tra primo e secondo verso si ha invece un iperbato.
Vergin di servo encomioE di codardo oltraggio,Sorge or commosso al subitoSparir di tanto raggio:E scioglie all’urna un canticoChe forse non morrà.
(Il mio genio poetico/la mia poesia) vergine di elogi servili o di insulti codardi, all’improvvisa morte di una figura così luminosa e potente si alza ora commosso e offre alla sua tomba un componimento che forse sarà eterno.
Figure retoriche
“Tanto raggio” è una metafora: per riferirsi a Napoleone, con la sua personalità tanto luminosa e potente, Manzoni usa direttamente un raggio di luce splendente.
“Subito / sparir” non sono solo spezzati da un enjambement, ma presentano anche un’allitterazione.
Dall’Alpi alle Piramidi,Dal Manzanarre al Reno,Di quel securo il fulmineTenea dietro al baleno;Scoppiò da Scilla al Tanai,Dall’uno all’altro mar.
Dall’Italia all’Egitto, dalla Spagna alla Germania le azioni rapidissime di quest’uomo seguivano il suo pensiero fulmineo, egli condusse imprese dalla Sicilia fino al Don, dal Mediterraneo all’Atlantico.
Figure retoriche
Questa strofa è costituita praticamente per intero da metonimie: Alpi, Piramidi, Manzanarre, Reno, Scilla e Tanai indicano in realtà l’intero paese geografico d’appartenenza; dal parallelismo “dal-al” e dalle anafore di “dal” (vv. 1, 2 e 6).
“Fulmine” e “baleno” sono due metafore, che indicano la rapidità con cui le azioni di Napoleone seguivano i suoi pensieri, nello stesso rapporto che c’è tra lampo e tuono.
Fu vera gloria? Ai posteriL’ardua sentenza: nuiChiniam la fronte al MassimoFattor, che volle in luiDel creator suo spiritoPiù vasta orma stampar.
La sua fu vera gloria? La risposta spetta a coloro che verranno: noi ci limitiamo a inchinarci umilmente a Dio (il Sommo Creatore), che volle fare di Napoleone un simbolo della potenza divina.
Figure retoriche
Dopo una sestina dal ritmo tanto serrato come la precedente, i versi rallentano all’improvviso, anche grazie ai numerosi enjambement (come “nui / chiniam” e “Massimo / Fattor”), all’iperbato che distanzia “volle” da “stampar” e all’anastrofe “del creator suo spirito”.
“Massimo Fattor”, inoltre, è un’antonomasia: Dio è il Creatore.
La procellosa e trepidaGioia d’un gran disegno,L’ansia d’un cor che indocileServe, pensando al regno;E il giunge, e tiene un premioCh’era follia sperar;
(Napoleone aveva) La gioia pericolosa e coraggiosa di un grandissimo progetto, l’insofferenza di un animo che serve il regno, ma pensa al potere. Quando realizza il suo obiettivo, ottiene un premio che sarebbe stato una follia ritenere possibile.
Figure retoriche
Spezzato dall’enjambement tra primo e secondo verso è presente un ossimoro (“gioia procellosa”). L’intera strofa è caratterizzata da spezzature tra i versi: “trepida / gioia”, “indocile / serve”, “premio / ch’era”.
Tutto ei provò: la gloriaMaggior dopo il periglio,La fuga e la vittoria,La reggia e il tristo esiglio:Due volte nella polvere,Due volte sull’altar.
Provò di tutto: la gloria, tanto più grande dopo il pericolo, la fuga e la vittoria, il potere regale e l’esilio. Due volte cadde, fu sconfitto, e due volte fu vincitore.
Figure retoriche
“Polvere” e “altare” sono due metafore che indicano rispettivamente la sconfitta e la gloria del trionfo. La loro ricorrenza è scandita dall’anafora di “due volte” e di “la”.
Ei si nomò: due secoli,L’un contro l’altro armato,Sommessi a lui si volsero,Come aspettando il fato;Ei fe’ silenzio, ed arbitroS’assise in mezzo a lor.
Egli da solo si nominò, e due epoche (secoli) tra loro opposte guardarono a lui sottomesse, come se lui avesse in mano il loro destino. Egli impose il silenzio e si sedette tra loro come un arbitro.
Figure retoriche
Da segnalare sono l’anafora di “ei” e il chiasmo tra secondo e terzo verso, in cui a incrociarsi sono le informazioni disposte attorno ai participi passati “armato” e “sommessi”.
E sparve, e i dì nell’ozioChiuse in sì breve sponda,Segno d’immensa invidiaE di pietà profonda,D’inestinguibil odioE d’indomato amor.
E (nonostante tanta grandezza) scomparve, e concluse la sua vita in ozio, prigioniero in una così piccola isola, bersaglio al contempo di immensa invidia e di rispetto profondo, di odio inestinguibile e di amore intenso.
Figure retoriche
“Immensa invidia” e “pietà profonda” sono disposte in chiasmo (prima aggettivo+sostantivo e poi sostantivo+aggettivo); “unestinguibil odio” e “indomato amor” costituiscono invece un parallelismo. Non solo: nel loro complesso questi versi costituiscono un’antitesi (Napoleone suscita contemporaneamente sentimenti opposti, disposti simmetricamente e in modo ravvicinato nel testo).
Come sul capo al naufragoL’onda s’avvolve e pesa,L’onda su cui del misero,Alta pur dianzi e tesa,Scorrea la vista a scernereProde remote invan;
Proprio come sulla testa del naufrago si avvolge pesante l’onda, la stessa onda su cui poco prima lo sguardo dello sventurato scorreva per cercare invano una spiaggia lontana,
Tal su quell’alma il cumuloDelle memorie scese!Oh quante volte ai posteriNarrar se stesso imprese,E sull’eterne pagineCadde la stanca man!
(Come l’onda sul naufrago…) Così su quell’anima si abbatté il peso dei ricordi. Ah, quante volte ha iniziato a scrivere le sue memorie per i posteri, ma su tutte quelle pagine la sua mano stanca cedeva continuamente!
Figure retoriche
Queste due strofe costituiscono una lunga similitudine, in cui Manzoni paragona la violenza delle onde che si abbattono su un naufrago al peso doloroso dei ricordi di che si abbatte su Napoleone.
Entrambe sono scandite da iperbati (“scorrea la vista a scernere / prode remote invan”), anastrofi (“stanca man”) ed enjambement.
Oh quante volte, al tacitoMorir d’un giorno inerte,Chinati i rai fulminei,Le braccia al sen conserte,Stette, e dei dì che furonoL’assalse il sovvenir!
E quante volte alla fine di un giorno improduttivo ha abbassato lo sguardo fulmineo, con le braccia conserte al petto, in balia dei ricordi dei giorni ormai andati.
Figure retoriche
“I rai fuliminei” sono una metafora dello sguardo attento e fulmineo di Napoleone; anche “morir del giorno” è una metafora (ma anche una personificazione), usata per indicare le ore serali.
E ripensò le mobiliTende, e i percossi valli,E il lampo de’ manipoli,E l’onda dei cavalli,E il concitato imperio,E il celere ubbidir.
E ripensò agli accampamenti militari in continuo movimento, con le tende e le valli colpite dai combattimenti; allo scintillare delle armi e agli assalti della cavalleria; agli ordini dati imperiosamente e alla loro rapida esecuzione.
Figure retoriche
La costante coordinazione per polisindeto e l’anafora di E contribuiscono al ritmo concitato della strofa. Tutti i termini, inoltre, sono disposti tramite parallelismi (“mobili tende” e “percossi valli”; “mapo de’ manipoli” e “onda dei cavalli”, “concitato imperio” e “celere ubbidir”).
Ahi! forse a tanto strazioCadde lo spirto anelo,E disperò: ma validaVenne una man dal cielo,E in più spirabil aerePietosa il trasportò;
Ah, forse di fronte a un ricordo tanto doloroso il suo spirito crollò e si disperò, ma ecco che arrivò prontamente l’aiuto di Dio, che lo condusse in una realtà più serena;
Figure retoriche
Gli ultimi due versi sono caratterizzati da un iperbato. Sono presenti due metafore: “man dal cielo” (Dio) e “spirabil aere” (regno dei Cieli).
E l’avviò, pei floridiSentier della speranza,Ai campi eterni, al premioChe i desidéri avanza,Dov’è silenzio e tenebreLa gloria che passò.
E lo guidò per i floridi sentieri delle speranze, verso i campi eterni, lo condusse alla beatitudine eterna, il premio supremo che supera ogni desiderio umano, lo guidò dove la gloria terrena non vale nulla e svanisce nel silenzio e nel buio.
Bella Immortal! beneficaFede ai trionfi avvezza!Scrivi ancor questo, allegrati;Chè più superba altezzaAl disonor del GolgotaGiammai non si chinò.
Bella, immortale, benefica Fede, abituata ai trionfi! Annovera anche questo tuo trionfo e gioisci, perché nessuna personalità più grande si è mai chinata davanti alla croce di Cristo.
Figure retoriche
Si apre qui l’apostrofe che chiude il componimento. Il “disonor del Golgota” è una perifrasi per indicare Gesù Cristo.
Tu dalle stanche ceneriSperdi ogni ria parola:Il Dio che atterra e suscita,Che affanna e che consola,Sulla deserta coltriceAccanto a lui posò.
Tu (Fede) allontana dalle ceneri di quest’uomo ogni parola meschina: il Dio che abbatte e rialza, che dà dolori e consola, è si è posato accanto a lui, sul materasso deserto.
Imponente, vero? A voi piace l’ode di Manzoni dedicata a Napoleone? (E se l’avete studiata a scuola, la ricordate ancora a memoria?)
Se volete vi aspettiamo nei commenti!
Musicultura: Amara e Cristicchi incantano il Persiani. Questa sera Enrico Ruggeri con i finalisti in diretta su Rai Radio1, ÉTv Marche e sui social
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Roberto Tanoni
Concerti live a Recanati dei 18 finalisti della XXXIII Edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore
Musicultura: Amara e Cristicchi incantano il Persiani
Mariella Nava a sorpresa al Festival “noi artisti abbiamo sofferto ma la musica è in grande salute”
Questa sera Enrico Ruggeri con i finalisti in diretta su Rai Radio1, ÉTv Marche e sui social
Con la canzone “Ti regalerò una rosa” Simone Cristicchi, vincitore assoluto di Musicultura nel 2005 con il brano “Studentessa universitaria” e da anni tra i membri del prestigioso Comitato di Garanzia del Festival, ha aperto la due giorni dei concerti live in anteprima nazionale dei 18 finalisti della XXXIII Edizione di Musicultura al Teatro Persiani di Recanati in diretta su RAI Radio 1.
In un toccante live Cristicchi ha offerto al pubblico anche la sua “Abbi cura di me”.
“La musica non deve essere solo uno strumento per intrattenere, ma qualcosa di molto più alto da condividere – ha detto Simone Cristicchi –anche l’artista deve tornare a ricoprire un ruolo più importante per la nostra comunità e io ho sempre sentito questa esigenza e responsabilità fin dall’inizio della mia carriera.”
Una grande serata di musica live brillantemente condotta da John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua di Rai Radio1, storico media partner del Festival, che ha visto l’esibizione dei primi nove dei diciotto finalisti: caspio, Emit, iosonorama, Cassandra Raffaele, Valeria Sturba, Valerio Lysander, Martina Vinci, Y0 e Yosh Whale.
“Dopo due anni di chiusure e restrizioni sanitarie dove abbiamo fatto cose eccezionali per garantire gli attesi concerti dei finalisti a Recanati, oggi, finalmente, torniamo alla normalità con il grande abbraccio del pubblico presente. – Ha dichiarato il Sindaco del Comune di Recanati Antonio Bravi – Musicultura è una creatura della nostra città e siamo orgogliosi di ospitare ogni anno l’anteprima del concerto dei finalisti.”
Tra gli interventi l’assessore al Turismo e Grandi Eventi del Comune di Macerata Riccardo Sacchi: “oggi si celebra ancora una volta il matrimonio tra Recanati e Macerata sotto l’insegna di Musicultura che oltre a mettere insieme già nel suo nome la musica e la cultura unisce città e importanti partner del territorio.”
Sul palcoscenico recanatese Amara si è esibita con la sua canzone “ Che sia benedetta” interpretata da Fiorella Mannoia al Festival di Sanremo del 2017.
“Soprattutto in questo tempo siamo tutti spettatori del peggio che l’essere umano può esprimere, io credo che se sei in guerra con te stesso, sei in guerra con il mondo intero, forse la soluzione e quella di trovare un po’ di pace interiore e volersi più bene – così Amara ha introdotto la sua “Pace”.
Un inedito ed emozionante duetto di Simone Cristicchi e Amara ha incantato il pubblico con “Le poche cose che contano” uno dei primi brani scritti insieme e per la prima volta cantato dal vivo in un teatro.
A sorpresa sul palco di Musicultura Mariella Nava: “è bellissimo vedere come questi ragazzi hanno trasformato in musica e parole le costrizioni della pandemia, è vero che noi artisti abbiamo sofferto ma la musica è in grande salute!
Al piano Mariella Nava si esibita con suoi cavalli di “pace” come li ha definiti l’artista “Come mi vuoi” e “Per amore”.
Protagonisti della serata i live dei primi nove dei 18 artisti finalisti di Musicultura 2022. A seguire i loro nomi e le canzoni commentate dal direttore artistico del Festival Ezio Nannipieri
caspio di Trieste – “domani!”
Un impronta elettronica riconoscibile, un approccio vocale inconsueto, un domani dove non sentirsi fuori posto.
Martina Vinci di Genova – “cielo di Londra”
Elettronica, synth, ritmiche smembrate, un flusso affascinante di immagini, una voce che mira diritto all’essenza.
Valerio Lysander di Roma – “Sandali”
Parole genuine, il bisogno di un armonia interiore, un paesaggio melodico-armonico elegantemente avvolgente e sfaccettato.
Y0 di Ravenna – “TRAPsodia POPolare”
Una canzone ad alto tasso di rischio, che mescola folk e trap, passato e presente. Il bello è che il risultato stupisce e funziona.
iosonorama di Napoli – “Zero Volume (Partenope)”
La fragilità e la bellezza di Napoli, la ricerca delle proprie radici in uno struggente piano sequenza.
Emit di Lodi –“Vino”
Un’infelice esperienza da cameriere raccontata con ironia e dolcezza davvero rare.
Yosh Whale di Salerno – “Inutile”
Una band dal sound personalissimo ci parla di sentimenti e periferie in un modo che risulta nuovo e ipnotico.
Valeria Sturba di Bologna – “Antiamore”
Tecnologia e movenze musicali senza tempo convivono suggestivamente in una canzone il cui testo scardina le illusioni della razionalità.
Cassandra Raffaele di Vittoria –“La mia anarchia ama te”
Una commovente dichiarazione d’amore incondizionato al potere salvifico della Musica.
Questa sera 4 maggio andranno in scena gli altri nove finalisti: Isotta di Siena; Kamahatma di Trecate (NO); Malvax di Modena; Sandri di Cesena; Sara Loreni di Parma; Sofia Rollo di Lecce; Te quiero Euridice di Piacenza; THEMORBELLI di Alessandria; Vito di Palermo.
Atteso ospite della serata Enrico Ruggeri, firma nobile della canzone popolare e d’autore italiana, tra i membri del prestigioso Comitato di Garanzia del Festival, nonché amato conduttore della ultime tre edizioni delle serate finali di Musicultura.
Il concerto andrà in diretta su Rai Radio 1, in televisione su ÉTv Marche e in streaming sui numerosi social che seguono Musicultura.
GIACOMO LEOPARDI. A Napoli SI PRESENTA OGGI un manoscritto giovanile autografo di Giacomo Leopardi (Recanati, ritrovato nel fondo Leopardiano della Biblioteca Nazionale di Napoli
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Roberto Tanoni
A Napoli è stato scoperto un manoscritto giovanile autografo di Giacomo Leopardi (Recanati, 1798 – Napoli, 1837), ritrovato nel fondo leopardiano della Biblioteca Nazionale di Napoli.
Risalente con ogni probabilità del 1814, il manoscritto giovanile passato inosservato, e dunque inedito, è stato intercettato da Marcello Andria e Paola Zito che ne hanno curato la pubblicazione per i tipi di Le Monnier Università. Il manoscritto è stato pubblicato nel volume Leopardi e Giuliano imperatore. Un appunto inedito dalle carte napoletane, che sarà presentato proprio a Napoli alla Biblioteca Nazionale (Sala Rari) martedì 3 maggio, alle ore 16, con interventi di Maria Iannotti, Giulio Sodano, Francesco Piro, Rosa Giulio, Silvio Perrella, Lucia Annicelli.
L’inedito conferma l’importanza della raccolta leopardiana napoletana che si presenta sempre più completa, mettendo a disposizione degli studiosi un panorama integrale dell’opera di Giacomo Leopardi. Si tratta di un “quadernetto” formato da quattro mezzi fogli, ripiegati nel mezzo in modo da ottenere otto facciate, recanti una lunga e fitta lista alfabetica di autori antichi e tardo antichi (circa 160 i lemmi), ciascuno dei quali seguito da una serie di riferimenti numerici (oltre 550 nel complesso). Siamo di fronte ad uno scritto di Leopardi appena sedicenne, assiduo frequentatore della biblioteca paterna, che realizza un accurato e capillare spoglio dell’Opera omnia di Giuliano imperatore, ricorrendo all’autorevole edizione di Ezechiel Spanheim, apparsa a Lipsia nel 1696.
Giacomo, che soltanto l’anno prima aveva cominciato a studiare il greco da autodidatta, perlustra assiduamente i migliori esemplari della biblioteca paterna, e l’autografo ci mostra come benché giovanissimo fosse già uno studioso abile e curioso e avesse già un accurato metodo di lavoro, che avrebbe rappresentato la caratteristica costante del percorso leopardiano.
Gli anni in cui il giovane Leopardi si accosta alla lettura di Giuliano rappresentano una tappa significativa nel percorso di rivalutazione della figura dell’Apostata, per lungo tempo offuscata dalla condanna pressoché unanime degli storici della fino alla metà del XVI secolo e riscoperta nel Settecento ad opera soprattutto degli illuministi (Montesquieu, Diderot, Voltaire) ma accolta in Italia, fra attestazioni di stima e dichiarata ostilità. Richiami all’opera dell’imperatore filosofo neoplatonico ricorreranno anche in seguito nell’opera leopardiana: in particolare nelle Operette morali (nei Detti memorabili di Filippo Ottonieri) e nello Zibaldone, in alcune esercitazioni di carattere filologico.
Il volume edito da Le Monnier approfondisce il senso del binomio di Giacomo Leopardi e l’Apostata, in una prospettiva interdisciplinare attraverso i saggi di Marcello Andria, Daniela Borrelli, Maria Luisa Chirico, Maria Carmen De Vita, Stefano Trovato, Paola Zito che conducono le loro riflessioni sul piano storico-filosofico dal IV secolo d.C. all’Illuminismo e oltre, nonché sul piano filologico indagando nelle pieghe di un tessuto lessicale e concettuale denso e significativo.
Nella foto, due pagine del quadernetto inedito.
A Recanati Musicultura con i due concerti dei finalisti il 3 e 4 maggio in diretta su Rai Radio 1
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Roberto Tanoni
XXXIII Edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore. Musicultura con i due concerti dei finalisti il 3 e 4 maggio in diretta su Rai Radio 1
Ospiti: Enrico Ruggeri, Simone Cristicchi e Amara
Dopo il boom di presenze registrate a Recanati nel ponte del 25 aprile, caratterizzato da numerosissimi eventi promossi dal Comune che hanno registrato la presenza di migliaia di persone in città, Recanati scalda i motori per accogliere i 18 finalisti della XXXIII Edizione di Musicultura e i grandi ospiti attesi nella due giorni di concerti al Teatro Persiani, il 3 e 4 maggio prossimi.
“Siamo pronti ad accogliere e a sostenere i 18 finalisti della XXXIII edizione di Musicultura – ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi – L’appuntamento che ogni anno tiene a battesimo i giovani artisti in concorso rappresenta una tappa importante del Festival che è nato proprio a Recanati dalla creatività del compianto concittadino Piero Cesanelli. Musicultura è un trampolino di lancio per i giovani talenti, così come lo è stato per il nostro atteso ospite Simone Cristicchi già vincitore del Festival agli esordi della sua carriera. La nostra comunità avrà il piacere di scoprire in anteprima al Persiani i grandi protagonisti della musica italiana di domani.”
Al Teatro Persiani il 3 maggio si esibiranno nove dei diciotto finalisti, ad impreziosire la serata contribuiranno la sensibilità e le performance, stufdiate ad hoc di Simone Cristicchi ed Amara. Simone Cristicchi, lo ricordiamo, fu proclamato vincitore assoluto di Musicultura nel 2005 con il brano “Studentessa universitaria”, singolo dell’album “Il fabbricante di canzoni”, con il quale si aggiudicò anche la Targa della critica. Simone Cristicchi è oggi tra i membri del Comitato di Garanzia di Musicultura, l’importante giuria formata dal gotha della letteratura e della canzone italiana.
Il 4 maggio andranno in scena gli altri nove finalisti, la serata potrà contare inoltre sulla testimonianza artistica di un padrino d’eccezione: Enrico Ruggeri. Firma nobile della canzone popolare e d’autore italiana, scrittore e fine narratore, Ruggeri è legato a Musicultura da un reciproco rapporto di stima ed amicizia, non a caso ha condotto le ultime tre edizioni del Festival allo Sferisterio di Macerata, in onda sulla Rai, e figura anche lui tra i membri del prestigioso Comitato di Garanzia del Festival.
In arrivo nella città dell’Infinito anche lo staff tecnico e i conduttori di Rai Radio 1 John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua per preparare le dirette integrali dei due concerti, che andranno in onda a partire dalle 21.05
“Musicultura riaccende i riflettori nazionali sulla nostra città, siamo fieri di essere partner importanti del Festival che da oltre 30 anni proietta un’ eccellenza della nostra comunità in ambito nazionale – ha affermato l’assessora alla Cultura Rita Soccio – quest’anno in particolare offriamo ai cittadini un doppio spettacolo, con la grande musica d’autore che vedrà congiungere le esibizioni dei finalisti e di amati artisti come Cristicchi, Amara e Ruggeri. Un ringraziamento particolare ad Ezio Nannipieri, che ci ha permesso di organizzare questa attesissima maratona musicale con gli amici di Rai Radio 1.”
Sul palcoscenico del Teatro Persiani si esibiranno i 18 finalisti della XXXIII edizioni del Festival, frutto di una selezione lunga ed articolata, iniziata nel novembre scorso, con l’ascolto delle 2.172 canzoni in concorso, record assoluto di partecipazioni a Musicultura.
Successivamente 61 proposte sono state selezionate e convocate a Macerata, per sostenere un’audizione dal vivo di fronte alla commissione d’ascolto e al pubblico per dieci giorni consecutivi al teatro Lauro Rossi.
La prossima settimana a Recanati sarà possibile ascoltare in anteprima dal vivo la rosa degli artisti passati in finale che sono, lo ricordiamo:
caspio di Trieste; Emit di Lodi; iosonorama di Napoli; Isotta di Siena; Kamahatma di Trecate (NO); Malvax di Modena; Cassandra Raffaele di Vittoria (RG); Sandri di Cesena; Sara Loreni di Parma; Sofia Rollo di Lecce; Te quiero Euridice di Piacenza;THEMORBELLI di Alessandria; Valeria Sturba di Bologna; Valerio Lysander di Roma; Martina Vinci di Genova; Vito di Palermo;Y0 di Ravenna e Yosh Whale di Salerno.
“Mi permetto di invitare tutti a teatro per scoprire, come si può fare solo nella dimensione live, anche le personalità dei giovani artisti ed artiste che stanno dietro a queste diciotto canzoni. Ne vale la pena, sono profili umani diversissimi tra loro, ma tutti vitali, lontani dalla noiosa piattezza che troppo spesso permea <l’intronata routine del cantar leggero>” è il suggerimento del direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri.
Le canzoni dei 18 finalisti comporranno il CD compilation della XXXIII edizione, realizzato in collaborazione con CNI e saranno programmate su Rai Radio 1 insieme ad una serie di podcast dedicati all’approfondimento delle storie dei giovani artisti ed artiste in concorso, disponibili on demand su Rai Play Sound.
Otto saranno i vincitori finali del Festival, due proclamati da Musicultura e sei dall’insindacabile giudizio del Comitato Artistico di Garanzia del Festival quest’anno composto da:Vasco Rossi,Roberto Vecchioni,La Rappresentante di Lista,Enzo Avitabile,Claudio Baglioni,Francesco Bianconi,Giorgia, Carmen Consoli,Simone Cristicchi,Sandro Veronesi, Niccolò Fabi, Dacia Maraini, Gaetano Curreri,Maria Grazia Calandrone,Luca Carboni,Alessandro Carrera,Guido Catalano,Ennio Cavalli,Diego Bianchi,Teresa De Sio,Francesca Archibugi, Mariella Nava,Antonio Rezza,Enrico Ruggeri,Tosca, Paola Turci, Ron.
Gli otto vincitori di Musicultura 2022 saranno protagonisti nel mese di giugno, con importanti artisti italiani ed internazionali, delle serate di spettacolo finali del Festival, allo Sferisterio di Macerata, in diretta su Rai Radio 1. Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del Concorso, al quale andrà il Premio Banca Macerata di € 20.000.
I biglietti per assistere alle due serate di spettacolo di Musicultura il 3 e 4 maggio sono disponibili presso il Teatro Persiani, presso tutti i punti AMAT delle Marche e sul circuito Vivaticket.
… la ricorrenza del 1° maggio, la Festa dei Lavoratori, con una significativa poesia di Jacques Prévert dedicata alle lotte operaie.
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Roberto Tanoni
… la ricorrenza del 1° maggio, la Festa dei Lavoratori, con una significativa poesia di Jacques Prévert dedicata alle lotte operaie.
Lo sforzo umano fu composta nel 1946 ed è contenuta nella raccolta più nota del poeta francese, Paroles, pubblicata nel Secondo dopoguerra.
Grazie al suo ritmo scandito e molto musicale la poesia fu in seguito tradotta in una canzone da Serge Reggiani che la inserì nell’album Poètes 2 et 3.
La lirica di Prévert deve essere letta innanzitutto come una denuncia. Nel componimento il poeta lancia il proprio atto d’accusa contro una società iniqua basata su profonde disuguaglianze di classe. Una società che non difende i propri lavoratori ha già perso in partenza, sembra affermare il poeta, facendosi quindi voce per levare il grido di protesta inascoltato di milioni di individui sfruttati, sottopagati, costretti a sacrifici e inenarrabili rinunce per vivere. Nel testo, seguendo l’onda del movimento surrealista, il poeta attacca con veemenza tutto ciò che rappresenta l’autorità.
E lo fa denunciando un metodo di lavoro ingiusto che disumanizza l’uomo anziché nobilitare le sue azioni.
Lo sforzo umano
di Jacques Prévert
Lo sforzo umano
non è quel bel giovane sorridente
ritto sulla sua gamba di gesso
o di pietra
e che mostra grazie ai puerili artifici dello scultore
la stupida illusione
della gioia della danza e del giubilo
evocante con l’altra gamba in aria
la dolcezza del ritorno a casaNo
Lo sforzo umano non porta un fanciullo sulla spalla destra un altro sulla testa
e un terzo sulla spalla sinistra
con gli attrezzi a tracolla
e la giovane moglie felice aggrappata al suo braccioLo sforzo umano porta un cinto erniario
e le cicatrici delle lotte
intraprese dalla classe operaia
contro un mondo assurdo e senza leggi
Lo sforzo umano non possiede una vera casa
esso ha l’odore del proprio lavoro
ed è intaccato ai polmoni
il suo salario è magro
e così i suoi figli
lavora come un negro
e il negro lavora come luiLo sforzo umano non ha il “savoir-vivre”
Lo sforzo umano non ha l’età della ragione
lo sforzo umano ha l’età delle caserme
l’età dei bagni penali e delle prigioni
l’età delle chiese e delle officine
l’età dei cannoni
è lui che ha piantato dappertutto i vigneti
e accordato tutti i violini
si nutre di cattivi sogni
si ubriaca con il cattivo vino della rassegnazione
e come un grande scoiattolo ebbro
vorticosamente gira senza posa
in un universo ostile
polveroso e dal soffitto basso
e forgia senza fermarsi la catenala terrificante catena in cui tutto s’incatena
la miseria il profitto il lavoro la carneficina
la tristezza la sventura l’insonnia la noia
la terrificante catena d’oro
di carbone di ferro e d’acciaio
di scoria e polvere di ferro
passata intorno al collo
di un mondo abbandonatola miserabile catena
sulla quale vengono ad aggrapparsi
i ciondoli divini
le reliquie sacre
le croci al merito le croci uncinate
le scimmiette portafortuna
le medaglie dei vecchi servitori
i ninnoli della sfortuna
e il gran pezzo da museoil gran ritratto equestre
il gran ritratto in piedi
il gran ritratto di faccia di profilo su un sol piede
il gran ritratto dorato
il gran ritratto del grande indovino
il gran ritratto del grande imperatore
il gran ritratto del grande pensatore
del gran camaleonte
del grande moralizzatore
del dignitoso e triste buffonela testa del grande scocciatore
la testa dell’aggressivo pacificatore
la testa da sbirro del grande liberatore
la testa di Adolf Hitler
la testa del signor Thiers
la testa del dittatore
la testa del fucilatore
di non importa qual paese
di non importa qual colorela testa odiosa
la testa disgraziata
la faccia da schiaffi
la faccia da massacrare
la faccia della paura.(Traduzione italiana di Giandomenico Giagni)
VITTORIO CAPUZZA MONALDO LEOPARDI TRA LE DUE VOCI (DELLA VERITÀ E DELLA RAGIONE). RIFLESSI NELLE LETTERE
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Roberto Tanoni
VITTORIO CAPUZZA
MONALDO LEOPARDI TRA LE DUE VOCI
(DELLA VERITÀ E DELLA RAGIONE).
RIFLESSI NELLE LETTERE
A PADRE JAN PHILIP ROOTHAAN,
PREPOSITO GENERALE DEI GESUITI
Estratto da
LETTERATURA E PENSIERO
n. 11
Gennaio-Marzo 2022
Prof. Vittorio Capuzza, Ph.D.
Abilitato Professore Associato in Diritto amministrativo.
Docente di Diritto amministrativo presso la Facoltà di Medicina e
Chirurgia (CdL ESA) e nella Scuola di Specializzazione per l’Area
Sanitaria di Igiene e Medicina Preventiva; Docente di Legislazione
delle Opere Pubbliche, Facoltà di Ingegneria,
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Responsabile scientifico-didattico dell’Ufficio Studi per
l’applicazione della normativa area didattica – Direzione I,
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Al via il progetto di collaborazione e scambio tra il Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Recanati e il Liceo “Terenzio Mamiani” di Roma per la valorizzazione del libro
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Roberto Tanoni
Al via il progetto di collaborazione e scambio tra il Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Recanati e il Liceo “Terenzio Mamiani” di Roma per la valorizzazione del libro
Siglato l’accordo in un incontro on line tra gli Istituti
Al via il progetto di collaborazione e di scambio tra il Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Recanati e il Liceo “Terenzio Mamiani” di Roma per la cura e la valorizzazione del libro e delle biblioteche.
Anello d’unione tra gli Istituti e primo promotore del progetto, Giovanni Pagani, esperto restauratore del libro antico, titolare di “Recanati e Restauro” e già docente dei corsi di conoscenza, restauro e manifattura del libro sia a Recanti che a Roma frequentati con entusiasmo dagli studenti dei due Licei.
L’unione tra i due Licei prevede un rapporto di relazioni continuative atte alla creazioni di progetti da svolgere insieme e allo scambio degli studenti nelle classi dei rispettivi istituti di Recanati e di Roma.
Il nuovo gemellaggio è stato siglato durante un incontro on line tra studenti delle classi 5A e 5B del Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Recanati e la classe 4A del Liceo Classico “Terenzio Mamiani” di Roma.
All’evento sul web sono intervenuti i presidi, Claudio Bernacchia del Liceo Classico di Recanati e Tiziana Sallusti del Liceo Mamiani di Roma, l’assessora alla Culture del Comune di Recanati, Rita Soccio che ha dato pieno sostegno all’iniziativa e ha incoraggiato le scuole a perseguire progetti di cura e di valorizzazione del patrimonio librario, il restauratore Giovanni Pagani e Jacopo Pannocchia, docente di arti grafiche ed incisore che ha illustrato il nuovo laboratorio di stampa d’arte, nato a Palazzo Venieri, che caratterizzerà in modo unico il Liceo recanatese.
Durante l’incontro gli studenti delle due scuole hanno condiviso i rispettivi lavori e alcuni video dove sono state illustrate le attività, le peculiarità caratterizzanti di ciascun Istituto.
Terremoto di magnitudo 5.1 con Epicentro in Bosnia sentito molto bene anche nelle Marche
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Roberto Tanoni
Terremoto di magnitudo 5.1 con epicentro in Bosnia sentito molto bene anche nelle Marche
radio_erre 23 Aprile 2022
Una forte scossa di terremoto è stata distintamente avvertita in tutte le Marche e in buona parte della Romagna pochi minuti dopo le 23. L’epicentro è stato registrato nei pressi di Bileca, a una ventina di km a est di Stolac, località non lontana da Mostar, il capoluogo della Erzegovina, nel sud della Bosnia ed Erzegovina a 10 km di profondità. Secondo le prime segnalazioni la scossa sarebbe stata di Magnitudo 5.7
La forte scossa ha fatto tremare tutta la zona dell’Adriatico ed è stata distintamente avvertita in tutte le Marche con un certa intensità soprattutto ai piani più elevati. La forte scossa è stata avvertita distintamente anche a Sarajevo, Tuzla e nella stessa Mostar, dove molte persone sono uscite in strada prese dal panico. Paura anche sulla costa dalmata della Croazia, in particolare a Spalato e Makarska, e in Montenegro dove il sisma si è sentito distintamente in numerose località.
Numana. Domenica 24 aprile il via al Campionato italiano individuale e di società di mezza maratona master. Inizio diretta streaming ore 8.45
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Roberto Tanoni
Manca poco e siamo tanti!
ATTENZIONE! NON CI SARANNO LE GARE NON COMPETITIVE !
Qui potete trovare tutte le info per la gara. Attenzione alla chiusura strade. Vi consigliamo di ritirare il sabato i pettorali in modo da concentrarvi la domenica mattina sulla gara. Previsti Bus Navetta per i parcheggi SUD (Marcelli di Numana). Parcheggi NORD a 800 metri dalla partenza. Per i gruppi, chiedete il pass AUTOBUS per poter lasciare gli atleti alla partenza. Qui tutte le info
Torre del Greco. Un Gin a base di ginestra cantata dal Leopardi ed erbe del Vesuvio
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Roberto Tanoni
Torre del Greco. Un Gin a base di ginestra amata dal Leopardi ed erbe del Vesuvio
Un giovane consulente del lavoro di Torre del Greco lancia Vesuvius Magma Gin: il primo distillato di erbe raccolte tra le pinete del vulcano, tra cui la ginestra cantata da Leopardi
E’ l’essenza del Vesuvio in un drink Vesuvius Magma Gin, ovvero il primo distillato di erbe raccolte tra le pinete del vulcano partenopeo, note per la straordinaria biodiversità. A lanciarlo Maurizio De Fazio, giovane consulente del lavoro di Torre del Greco.
Nel bouquet del distillato innanzitutto la ginestra, cantata dal poeta Giacomo Leopardi e poi rosmarino, finocchietto, alloro, ginepro, essiccate naturalmente alle falde del Vesuvio e poi distillate con alcool a 41 gradi.
Le bottiglie che si potranno trovare in vendita, ovviamente numerate: un numero assolutamente non casuale, si tratta infatti dell’anno dell’ultima eruzione.
Particolare attenzione è stata rivolta anche al packaging: colore nero intenso per la bottiglia, per rievocare la pietra lavica.
RECANATI. CNSL. Seminario Nazionale di Didattica Leopardiana “Natura e paesaggio in Leopardi” Mercoledì 27 aprile e giovedì 28 aprile p.v. si terrà il Primo Seminario Nazionale di Didattica Leopardiana “Natura e paesaggio in Leopardi”
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Roberto Tanoni
Seminario Nazionale di Didattica Leopardiana “Natura e paesaggio in Leopardi”
Mercoledì 27 aprile e giovedì 28 aprile p.v. si terrà il Primo Seminario Nazionale di Didattica Leopardiana “Natura e paesaggio in Leopardi” organizzato dal Liceo “Leopardi” di Recanati e la rete di scuole “Compita Marche”, in collaborazione con il Centro Nazionale di Studi Leopardiani, la Cattedra di Studi Leopardiani della Università degli Studi di Macerata, con il patrocinio della Regione Marche e del Comune di Recanati.
Il 27 aprile nel pomeriggio vi saranno delle relazioni tenute da docenti di alto profilo culturale e/o accademici di riferimento per la didattica leopardiana e il 28 aprile saranno presentati da docenti e studenti progetti didattici realizzati nel corrente anno da alcune scuole della Rete Compita Marche. L’iniziativa, aperta a tutti gli interessati, si terrà presso il Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati e sarà possibile partecipare sia in presenza, fino al raggiungimento del numero massimo di posti consentito, sia in videoconferenza.
Per i docenti si configura come corso di formazione di 22 ore.
Le iscrizioni sono aperte fino al 22 aprile 2022 mediante la piattaforma Sofia ID 71525 e il modulo reperibile al seguente link. Agli iscritti saranno inviate le istruzioni per la partecipazione.
Perchè il Lunedi dell’Angelo si festeggia facendo scampagnate fuori porta?
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Roberto Tanoni
…la tradizione, in Italia, vuole che il Lunedì dell’Angelo o Pasquetta si trascorra con la famiglia o con gli amici all’aperto facendo la tradizionale scampagnata o la gita fuori porta. Sicuramente tra le attività più gettonate ci sono sempre stati il classico pic-nic al parco o la grigliata in giardino, con l’idea di approfittare delle prime giornate di sole per scaldarsi e godere dei primi, piacevoli caldi in compagnia delle persone amate, quando consentito da aprile pazzerello/piogge primaverili improvvise o dalle restrizioni Covid.
C’è anche un’interpretazione data a questa tradizione di fare scampagnate e andare fuori porta che sarebbe legata alla religione. Facendo gite l’intento sarebbe quello di ricordare i discepoli diretti verso Emmaus; il giorno stesso della Resurrezione, infatti, Gesù sarebbe apparso ai due uomini in cammino verso Emmaus a pochi chilometri di distanza da Gerusalemme. Ricordando quello stesso viaggio, quindi, sarebbe nata la tradizione di fare una passeggiata fuori città.
MUSICULTURA: ecco i nomi dei 18 finalisti. Due concerti a Recanati il 3 e 4 maggio
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Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 11 aprile 2022
XXXIII Edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore
Musicultura 2022: ecco i nomi dei 18 finalisti
Due concerti a Recanati il 3 e 4 maggio In diretta su Rai Radio 1 – Enrico Ruggeri, Simone Cristicchi e Amara ospiti delle serate
Musicultura rende noti i nomi dei 18 finalisti del celebre Festival della Canzone Popolare d’Autore che da 33 anni garantisce una vetrina trasparente ai nuovi talenti, contribuendo al ricambio artistico generazionale della canzone italiana di qualità.
Ecco i 18 finalisti della XXXIII Edizione di Musicultura:
caspio di Trieste; Emit di Lodi; iosonorama di Napoli; Isotta di Siena; Kamahatma di Trecate (NO); Malvax di Modena; Cassandra Raffaele di Vittoria (RG); Sandri di Cesena; Sara Loreni di Parma; Sofia Rollo di Lecce; Te quiero Euridice di Piacenza; THEMORBELLI di Alessandria; Valeria Sturba di Bologna; Valerio Lysander di Roma; Martina Vinci di Genova; Vito di Palermo; Y0 di Ravenna e Yosh Whale di Salerno.
Sono il frutto di una selezione lunga ed articolata, iniziata nel novembre scorso, dedicando tre mesi all’ascolto delle 2.172 canzoni in concorso (record assoluto di partecipazioni, ogni candidato propone due brani). Successivamente, 61 proposte sono state selezionate e convocate a Macerata, dove il mese scorso hanno sostenuto un’audizione dal vivo di fronte alla commissione d’ascolto e al pubblico che per dieci giorni consecutivi ha gremito il teatro Lauro Rossi. Oggi, infine, l’annuncio della rosa dei diciotto finalisti.
“Per la prima volta abbiamo 18 finalisti anziché 16. È una licenza che ci siamo presi per dare un riscontro anche quantitativo alla qualità e alla varietà delle proposte che abbiamo ascoltato con piacere alle audizioni. – Ha dichiarato il direttore artistico Ezio Nannipieri – Quanto alle canzoni, temo che cercare di tratteggiarle per linee generali significherebbe fare loro un torto: direi che ciascuna ha un’indole ed una fragranza propria che spero risulti bello andare a scoprire e gustare in prima persona.”
Gli artisti e le artiste che compongono la rosa dei finalisti saranno protagonisti di un’intensa due-giorni, il 3 e 4 maggio a Recanati. In programma al Teatro Persiani ci sono due concerti serali che Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura, trasmetterà in diretta a partire dalle 21.05, con John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua alla conduzione.
“Musicultura da anni valorizza e scopre talenti in tutta Italia – ha affermato Andrea Vianello, direttore di Rai Radio1 -. È una manifestazione che prosegue quella ricerca di qualità artistica che l’ha resa un punto di riferimento nella canzone popolare italiana. Rai Radio1 è onorata di essere radio ufficiale e di portare avanti questo sodalizio che dura oramai da molti anni. Dopo il concerto di Recanati seguiremo le finali allo Sferisterio di Macerata in giugno.”
Assieme ai finalisti, i concerti al Teatro Persiani vedranno protagonisti anche alcuni ospiti illustri, hanno infatti assicurato la loro presenza Enrico Ruggeri, Amara e Simone Cristicchi che vinse Musicultura nel 2005 e che insieme a Ruggeri, conduttore delle ultime tre edizioni del festival è tra i membri del prestigioso Comitato di Garanzia della manifestazione.
“È una fortuna poter contare sull’amicizia e la sensibilità di artisti come Enrico, Simone ed Amara – ha aggiungo Nannipieri – personalità che nell’arte e nella vita non si tirano indietro e che coltivano una visione armonica dello stare al mondo, anche quando farlo può comportare, professionalmente parlando, un prezzo da pagare.”
Le canzoni dei 18 finalisti andranno a comporre il CD compilation della XXXIII edizione, realizzato in collaborazione con CNI. Nel corso del mese di maggio, Rai Radio 1 accoglierà i brani nell’ambito della propria programmazione, parallelamente produrrà una serie di sei podcast dedicati all’approfondimento delle storie dei giovani artisti ed artiste in concorso, disponibili on demand su Rai Play Sound. Alla proclamazione degli 8 vincitori si giungerà in base alle indicazioni di Musicultura che si riserva l’individuazione di due vincitori, ed alle scelte insindacabili del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, che designerà i restanti 6 vincitori.
Nell’edizione in corso il Comitato Artistico di Garanzia è composto da Vasco Rossi, Roberto Vecchioni, La Rappresentante di Lista, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Francesco Bianconi, Giorgia, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Sandro Veronesi, Niccolò Fabi, Dacia Maraini, Gaetano Curreri, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Diego Bianchi, Teresa De Sio, Francesca Archibugi, Mariella Nava, Antonio Rezza, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Ron.
Gli 8 vincitori di Musicultura 2022 saranno protagonisti nel prossimo mese di giugno, assieme ad importanti, stimati ospiti italiani ed internazionali, delle serate di spettacolo finali del Festival, all’Arena Sferisterio di Macerata, in diretta su Rai Radio 1. Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del Concorso, al quale andrà il Premio Banca Macerata di € 20.000. Verranno inoltre assegnati la Targa della Critica Piero Cesanelli (€ 3.000), il Premio AFI (€ 3.000), il Premio per il miglior testo (€ 2.000) e il Premio (€10.000) per la realizzazione di un tour, con il sostegno di NuovoImaie.
I biglietti per assistere alle due serate di spettacolo di Musicultura il 3 e 4 maggio a Recanati sono disponibili presso i punti AMAT delle Marche e sul circuito Vivaticket
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COMUNICATO STAMPA 14 marzo 2022
MUSICULTURA: i numeri delle Audizioni Live
Sacchi: “un grande successo con un importante ricaduta economica sulla città”
Le belle sensazioni artistiche e spettacolari che hanno decretato il successo delle Audizioni Live di Musicultura 2022 si accompagnano ad un corposo bilancio in termini di riscontri numerici ed economici.
Le 61 proposte artistiche susseguitesi sul palco durante le dieci serate di audizioni hanno coinvolto 277 musicisti, accolti ed ospitati in città; oltre 3000 sono stati gli spettatori che hanno gremito il Teatro Lauro Rossi. I dati social hanno registrato 613.000 visualizzazioni delle dirette streaming, 1.100,000 persone raggiunte e un valore di impression pari a 1.800.000. I collegamenti in diretta col Tgr Rai Marche serale son stati 11, 3 i GR Rai nazionali, 112 gli articoli e 251 le citazioni sui principali giornali italiani e riviste musicali, ai quali vanno aggiunti gli oltre 200 articoli pubblicati on line. Da segnalare anche come più testate abbiano condiviso le dirette streaming di Musicultura nei loro social e pagine Facebook, come ad esempio Il Messaggero. Non va dimenticata la macchina organizzativa e promozionale, che ha impegnato per 20 giorni circa 60 figure professionali, la maggior parte delle quali residenti in loco, creando occasioni dirette di lavoro per liberi professionisti e aziende del territorio.
Più in generale, le dieci giornate di audizioni, hanno impresso una spinta economica per l’area di Macerata, animando la città nei freddi mesi di febbraio/marzo.
“Le Audizioni Live sono state un grande successo per la nostra città e per il territorio – ha dichiarato l’Assessore agli Eventi del Comune di Macerata Riccardo Sacchi– sia per la grande qualità degli spettacoli proposti ogni sera, che hanno appassionato e allietato il pubblico del teatro Lauro Rossi sempre sold out, sia per l’importante ricaduta economica a beneficio di bar, ristoranti e alberghi della città, che hanno registrato il tutto esaurito grazie alle centinaia di persone portate da Musicultura
Durante le Audizioni live hanno soggiornato a Macerata e dintorni 400 ospiti, tra musicisti, professionisti del settore e accompagnatori che hanno riempito i ristoranti del centro per oltre 1.300 pasti e pernottato per circa 270 notti nei 13 giorni pre, durante e post gli spettacoli negli Hotel e B&B della città.
Ora lo sguardo si rivolge al mese giugno, quando dal 20 al 25 la XXXIII edizione di Musicultura vivrà la sua fase conclusiva, con gli addetti ai lavori e gli appassionati da tutta Italia che convergeranno in città per godere degli spettacoli allo Sferisterio e per immergersi nelle atmosfere della Controra. Una volta in più il festival si prepara ad essere un grande spot per Macerata e per le Marche, un volano di promozionale unico nel mettere mette in campo un potente mix trasversale di comunicazione, dove agiscono sinergicamente le dirette streaming, le attività social, le dirette radiofoniche di Rai Radio1, i servizi e gli speciali dedicati su Tg1, Tg2, Tg3, Rai News 24 RaiTgr, Tgcom24, Gr1, Gr2, Gr3, le centinaia di articoli sulle principali testate giornalistiche nazionali che seguono il Festival, per sfociare nella messa in onda della serate finali di spettacolo sui canali RAI.
LORETO. Il 9 aprile si inaugura presso il Bastione Sangallo di Loreto la mostra Sulle orme di san Michele Arcangelo. Pellegrini e devoti nell’arte da Crivelli a Caravaggio
written by
Roberto Tanoni
9 aprile – 13 luglio 2022 – Bastione Sangallo – A cura di Stefano Papetti
Prende il via nelle Marche un progetto espositivo itinerante per approfondire il tema del pellegrinaggio attraverso opere che spaziano dal Medioevo al Seicento, seguendo un percorso all’insegna dei luoghi di culto di san Michele Arcangelo.
La prima tappa della mostra è Loreto, universalmente consacrata come centro di pellegrinaggio mariano, per poi proseguire ad Ascoli Piceno, dove è previsto un focus di approfondimento sulla devozione territoriale verso san Michele Arcangelo, e concludersi a Senigallia.
Il 9 aprile si inaugura presso il Bastione Sangallo di Loreto la mostra Sulle orme di san Michele Arcangelo. Pellegrini e devoti nell’arte da Crivelli a Caravaggio, un percorso espositivo itinerante a cura di Stefano Papetti promosso dalla Regione Marche e dai Comuni di Loreto, Ascoli Piceno e Senigallia che ospiteranno le tre tappe della mostra e realizzato da Artifex International.
“Questo progetto espositivo, sostenuto dalla Regione Marche” – commenta l‘assessore alla Cultura della Regione Marche Giorgia Latini – “attraversa parte della storia della produzione artistica ponendo l’attenzione su aspetti peculiari e pieni di fascino come la grande devozione dei pellegrini raccontata nelle immagini e la figura di San Michele Arcangelo, il difensore della fede che è anche protettore della Polizia di Stato. Accostare i pellegrini, i cui viaggi erano pieni di rischi e attentavano la vita stessa e il santo che per eccellenza combatte il male, significa avviare una riflessione per il tramite dell’arte anche sul presente, su come anche oggi la sfida del bene non sia priva di costi e su che cosa ci spinga ad accettarla. Ma significa anche risalire il passato e la grande tradizione che il culto cattolico ha lasciato nella nostra Regione, con una traccia che per importanza può essere affiancata a Gerusalemme, Roma e Santiago di Compostela”.
“Non ci sono dubbi che ‘Sulle orme di San Michele Arcangelo’ porterà beneficio sia alle singole comunità che lo ospitano, sia alle Marche tutte. E sono davvero lieto che la Regione Marche abbia deciso di continuare il percorso della ‘messa in rete’ delle tre città di Loreto, Ascoli Piceno e Senigallia per generare valore aggiunto intorno agli eventi culturali. Una strategia già collaudata con successo.” – afferma Moreno Pieroni, Sindaco di Loreto – “Come Assessore Regionale al Turismo e alla Cultura, a suo tempo avevo creduto molto in questa strategia. Oggi guardo a questa Mostra con un ruolo diverso. Come sindaco di Loreto, comune che ha l’onore di inaugurare le tre tappe previste, sono ancora più consapevole di quanto essa rappresenti per la nostra città una straordinaria, duplice occasione: continuare a far parte di un ‘circuito’ culturale di indubbia rilevanza e, anche, rappresentare a nostra volta un valore aggiunto per l’esposizione stessa.
E conclude Francesca Carli, Assessore alla cultura del Comune di Loreto: “Quando è stato proposto alla Città di Loreto di accogliere la prima tappa di questa magnifica esposizione, come Amministrazione e come Assessorato alla Cultura abbiamo abbracciato con entusiasmo l’idea. In questo momento storico in cui ci stiamo lasciando alle spalle gli anni difficili della pandemia, abbiamo deciso di guardare avanti scommettendo, ancora una volta, nella bellezza e nella cultura. Abbiamo creduto in questo progetto che crea una sinergia forte tra tre importanti città, una vera e propria ‘rete’ culturale’ grazie alla quale l’esperienza di questo evento si moltiplica, letteralmente, nello spazio e nel tempo. È così che si condivide la cultura, è così che la si può rendere un veicolo reale di promozione dei luoghi e di crescita.
Altro aspetto importante è il legame privilegiato tra la città di Loreto e il progetto scientifico di questa mostra: il pellegrinaggio. Le 22 opere esposte ci portano in un ‘cammino’ – è proprio il caso di dirlo – che va dal Medioevo al Rinascimento, passando da Crivelli a Caravaggio e molti altri. Un cammino che racconta, attraverso la devozione a San Michele Arcangelo, la figura del pellegrino. È un tema che ci appartiene profondamente. Come è noto, Loreto è una delle mete di pellegrinaggio più antiche e più conosciute al mondo. Dopo l’anno Mille furono proprio i pellegrinaggi il motore della ritrovata mobilità delle persone. Vogliamo pensare che, anche nell’attualità dell’oggi, dove c’è tanta necessità di ‘rimettersi in moto’, il pellegrinaggio e i pellegrini rappresentino la chiave di volta di una nuova voglia di partire e di un nuovo tipo di turismo, nel quale spiritualità e cultura si fondono armonicamente. Proprio come, da secoli, accade nella nostra Loreto”.
I pellegrini ed i devoti che in grande numero percorrevano gli itinerari di fede europei sono stati più volte rappresentati dagli artisti che ne hanno messo in evidenza le particolarità dell’abbigliamento, con i segni caratteristici dell’avvenuto pellegrinaggio che consentiva di riconoscerli. I santi invocati durante il percorso, come san Rocco e san Giacomo maggiore, venivano dunque effigiati dagli artisti con le vesti tipiche dei pellegrini al pari dei santi che nel Medioevo avevano portato la parola di Cristo in luoghi lontani e pericolosi, come san Giacomo della Marca raffigurato sempre con il bordone. A Loreto, dove non a caso inizia questo percorso espositivo, il santuario mariano venne riconosciuto nel 1520 come centro di pellegrinaggio universale al pari di Gerusalemme, Roma e Santiago di Compostela, richiamando così fedeli da tutto il mondo.
Si tratta per la maggior parte di opere provenienti dalle collezioni civiche marchigiane, dove non mancano capolavori di autori come Antonio da Fabriano, Carlo Crivelli, Pietro Alamanno, Guercino, Francesco Guerrieri, Pietro Liberi e Ferdinand Voet che tra il XV e il XVII secolo hanno testimoniato questo fenomeno di culto, dedicando le rappresentazioni soprattutto a san Giacomo Maggiore e san Rocco, patroni dei pellegrini, e illustrando l’abbigliamento tipico dei devoti sia prima che dopo il periodo della Controriforma.
Nel percorso sono esposti anche alcuni importanti stendardi processionali conservati nelle Marche, a testimonianza di oggetti che erano fondamentali per il culto e che rappresentano anche un genere pittorico di grande impegno, la cui realizzazione era resa nota già dal celebre trattato di Cennino Cennini nel XIV secolo.
Ad Ascoli Piceno la mostra sarà caratterizzata da un focus di approfondimento legato alla devozione territoriale, in omaggio al culto micaelico presente fin dal tempo dei Longobardi: saranno esposti importanti dipinti, oreficerie e sculture medievali, rinascimentali e barocche che testimoniano la devozione popolare verso la figura di san Michele Arcangelo. L’itinerario, che partendo da Mont Saint-Michel passa in Piemonte per la Sacra di san Michele e giunge sino al santuario di san Michele Arcangelo nel Gargano, tocca infatti anche la città di Ascoli ed il territorio Piceno, come attestano vari edifici di culto medievali dedicati all’angelo guerriero.
La persistenza nelle Marche meridionali del culto micaelico è testimoniata anche dall’opera del maggiore artista piceno del Novecento, Osvaldo Licini, che a partire dalla tela del 1919 intitolata “Arcangelo” – che sarà esposta in mostra – si è dedicato ad approfondire questo tema sino ad elaborare le celeberrime icone degli Angeli Ribelli che riassumono in loro il contrasto fra il Bene e il Male.
Recanati protagonista alla Borsa internazionale del Turismo La citta dell’infinito come esempio virtuoso di accoglienza turistica domenica 10 alla BIT di Milano
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Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 8 aprile 2022
Recanati protagonista alla Borsa internazionale del Turismo La citta dell’infinito come esempio virtuoso di accoglienza turistica domenica 10 alla BIT di Milano
Recanati, città dell’infinito, ricca d’arte e di cultura, sarà protagonista alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, domenica 10 aprile, come eccellenza delle Marche ed esempio virtuoso di accoglienza turistica nel territorio.
Alle ore 12,30 presso lo stand della Regione Marche, presente alla Borsa Internazionale del Turismo ( Bit), l’Assessora alla Cultura e al Turismo Rita Soccio presenterà le strategie di sviluppo della città leopardiana e i nuovi programmi turistici culturali alle porte dell’apertura della stagione estiva 2022.
ANTEPRIMA PRESENTAZIONE OPERA “The last supper. The living tableau” SABATO 9 APRILE 2022 ORE 15 ALL’ INTERNO DELLE GROTTE DI FRASASSI – GENGA
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Roberto Tanoni
INVITO STAMPA INAUGURAZIONE
ANTEPRIMA PRESENTAZIONE OPERA
“The last supper. The living tableau”
SABATO 9 APRILE 2022
ORE 15 ALL’ INTERNO DELLE GROTTE DI FRASASSI – GENGA
di Cristina Tilio
INAUGURAZIONE DELLA PROIEZIONE
“The last supper. The living tableau”
Inaugurazione e presentazione anteprima stampa dell’opera “The last supper. The living tableau” ispirata al capolavoro di Leonardo da Vinci “L’Ultima Cena” e realizzato dal regista di fama internazionale Armondo Linus Acosta con i tre grandi maestri italiani della cinematografia mondiale vincitori di Premi Oscar: il direttore della fotografia Vittorio Storaro, lo scenografo Dante Ferretti e la set decorator Francesca Lo Schiavo.
Dopo l’anteprima di sabato 9 aprile l’opera verrà mostrata al pubblico dal 10 al 18 aprile nell’ eccezionale scenografia naturale delle Grotte di Frasassi e dal 15 aprile nella suggestiva cupola del Tempio del Valadier, vicino le Grotte di Frasassi, a Genga.
APIRO. Panatta fitness diventa fornitore ufficiale della catena Powerhouse Gyms International
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Roberto Tanoni
APIRO. Panatta fitness diventa fornitore ufficiale della catena Powerhouse Gyms International e di Yasir Khan
radio_erre 6 Aprile 2022
pANATTA è L’azienda di Apiro, brand di riferimento del mercato del fitness. hA Siglato un importante accordo come fornitore ufficiale di Powerhouse Gym, storica catena americana di centri fitness. Fondata nel 1974 in Michigan dai fratelli William and Norman Dabish, Powerhouse Gym è oggi una delle catene di palestre più importanti al mondo. Oltre 300 club in 39 stati diversi – le aree di maggior concentrazione di club: America e Asia.
Victor e Michael Dabish hanno provato le attrezzature Panatta alla fiera IHRSA dello scorso anno in Texas ed hanno subito riferito alla mia famiglia che dovevamo inserire questi macchinari nelle nostre palestre. Recentemente abbiamo fatto un ordine per la nostra nuova sede aziendale in Michigan e non vediamo l’ora di introdurre Panatta ai nostri soci e proprietari di palestre.
Edoardo Panatta, Vice Presidente Panatta srl “siamo orgogliosi di aver siglato questo accordo così importante con Powerhouse Gyms International. Questa collaborazione rafforzerà la crescita internazionale della Panatta con focus principale Stati Uniti e Asia”.
E’ ad Apiro in questi giorni, in visita alla Panatta, brand storico del fitness Made in Italy da sei decenni, Yasir Khan, prestigioso personal trainer degli Emirati Arabi Uniti, a Dubai.
Yasir Khan, di origini indiane, è stato il personal trainer di numerose stelle del cinema indiano, la più grande industria cinematografica al mondo, che prende familiarmente il nome di Bollywood.
Yasir Khan ha scelto le attrezzature Panatta per il suo nuovo centro fitness proprio a Dubai.
Nonostante la sua giovane età, 33 anni, Yasir Khan vanta una quasi ventennale esperienza nel campo del fitness, tanto da aver ideato un programma che si chiama TYB (Trasform your body, trasforma il tuo corpo).
OGGI è Carbonara Day
PASTA ALLA CARBONARA (RICETTA TRADIZIONALE)
La pasta alla carbonara è una ricetta di origine romana, tradizionale e sempre deliziosa. Preparare una buona carbonara è facile e veloce, vediamo come farlo.
Gli spaghetti alla carbonara sono un gustoso primo piatto originario della regione Lazio, più precisamente di Roma che si cucina con ingredienti rustici dai gusti forti e decisi.
Incerte invece sono le origine degli spaghetti alla carbonara: c’è chi sostiene che provenga dai carbonari umbri che nell’Ottocento l’avrebbero fatta conoscere ai romani.
Preparare questo piatto è semplice e veloce. Per prima cosa, munitevi di ingredienti freschi e di qualità: pasta, pecorino romano DOP stagionato, guanciale e pepe nero.
Nonostante questo, però, esistono molte varianti della pasta alla carbonara, tutte molto prelibate e succulente come quella di zucchine quella alla salsiccia e piselli o quella ai carciofi.
Il formato di pasta ideale per fare la carbonara sono gli spaghetti, ma anche i vermicelli, più grossi, o i bucatini (che hanno un buco in mezzo), risultano gradevoli allo stesso modo. L’ideale per questo condimento, in ogni caso, è la pasta lunga: da provare anche gli spaghetti alla chitarra, la cui sezione non è tonda ma quadrata.
Dalle Grotte di Frasassi parte il messaggio di pace di tre Premi Oscar: Vittorio Storaro, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo
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Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 4 aprile 2022
Dalle Grotte di Frasassi parte il messaggio di pace di tre Premi Oscar: Vittorio Storaro, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo
L’ultima cena di Da Vinci nelle immagini del regista Acosta “The last supper. The living tableau” alle Grotte di Frasassi
Per la prima volta verrà mostrato al pubblico dal 10 al 18 aprile 2022 all’interno delle Grotte di Frasassi e nel Tempio del Valadier
Dal ventre della madre terra delle Grotte di Frasassi parte il messaggio di pace del regista di fama internazionale Armondo Linus Acosta “The last supper. The living tableau” ispirato al capolavoro di Leonardo da Vinci “L’Ultima Cena” e realizzato con i tre grandi maestri italiani della cinematografia mondiale vincitori di Premi Oscar: il direttore della fotografia Vittorio Storaro, ( tre Premi Oscar ) lo scenografo Dante Ferretti (tre Premi Oscar ) e la set decorator Francesca Lo Schiavo ( tre Premi Oscar ).
In lizza nei principali Festival cinematografici e presentato in anteprima all’interno della volta della basilica di Santa Maria in Montesanto, la Chiesa degli Artisti di Roma, il cortometraggio verrà mostrato al pubblico per la prima volta dal 10 al 18 aprile tra le gigantesche stalattiti e stalagmiti dell’eccezionale scenografia naturale delle Grotte di Frasassi nella catena degli Appennini e dal 15 aprile nella suggestiva cupola del Tempio del Valadier, vicino le Grotte di Frasassi, a Genga ( An) .
“L’imponente e viva natura millenaria delle Grotte di Frasassi si unisce alla grande arte italiana dei più famosi vincitori di Premi Oscar per lanciare un messaggio di pace e di unione a tutti gli esseri umani con l’emozionante opera del regista americano Armondo Linus Acosta. – Ha dichiarato il Sindaco di Genga Marco Filipponi –Nel periodo buio dell’umanità, oggi più che mai arte natura e spiritualità ci invitano alla riscoperta del sacro e della bellezza che c’è nel mondo ed in ognuno di noi.”
Un invito alla preghiera universale girato, nei nove minuti di cortometraggio, in un unico piano sequenza al rallentatore, dove il dipinto prende vita. Si scorgono lentamente gli apostoli, seduti a tavola, in un paesaggio debolmente illuminato. Al centro, si staglia Gesù, nell’atto di benedire il pane ed il vino, mentre annuncia il tradimento da parte di uno di loro. C’è una meticolosa attenzione ad ogni dettaglio, ricostruito fedelmente e messo in risalto dalla luce che sublima la scena proposta. Tutti i particolari dell’opera – datata 1494-1498 e realizzata nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano – sono così esaltati.
Nessuno degli attori coinvolti è un professionista: si tratta di tecnici che lavoravano sul set e che sono stati notati da Acosta per la somiglianza con i personaggi raffigurati da Leonardo. L’apostolo Taddeo è impersonato dallo stesso regista. Per i costumi sono stati creati calchi di gesso di supporto, in modo che gli attori potessero mantenere con più facilità le posizioni rappresentate da Leonardo.
Spiega Linus Acosta, regista americano di fama internazionale: “Il presupposto del credere in Dio è un’antica ed eterna realtà umana. Poter proiettare la qualità di questo significato in un luogo che è primordiale e risale a quando il mondo fu creato da Dio, è armonia assoluta. L’ho percepito quando sono entrato nelle Grotte. Puoi semplicemente sentire che è il posto giusto per mostrarlo. Ed il risultato finale è che le persone del nostro tempo possono sperimentare un sentimento primordiale e un senso primordiale di Dio in un luogo molto divino”.
Aggiunge Vittorio Storaro: “Leonardo mette Gesù al centro della scena perché in questo modo vuole dire: Gesù è Dio che diventa uomo, e quest’uomo è comunque il centro del mondo, dell’universo.”
“Come il carrello di Vittorio Storaro che arriva proprio dentro il set, noi facciamo la stessa cosa – osserva Francesca Lo Schiavo –: andiamo dentro il quadro, dentro l’anima degli apostoli e assistiamo al miracolo di Gesù. Io credo che questo interessi tutto il mondo. Mi ha molto toccato l’idea di partecipare a questa operazione”. Entusiasta del progetto anche Dante Ferretti: “Tutto è nato da quando Armondo mi ha chiamato a Roma e mi ha proposto di ricostruire l’Ultima Cena di Leonardo – spiega –. Dovevamo far diventare viva la pittura, con personaggi veri, che si muovono. Mi è sembrato molto interessante e ho detto subito di sì.”
Con un percorso turistico di 1 chilometro e mezzo, accessibile a tutti, le Grotte di Frasassi, uniche per la loro spettacolarità, sono ad oggi uno degli itinerari sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo, dove è possibile viaggiare lungo i milioni di anni del passato e scoprire la storia dell’evoluzione della vita sul pianeta.
Classifica libri settimanale: Erin Doom di nuovo al primo posto
1. Come già annunciato torna al primo posto Fabbricante di lacrime di Erin Doom, edito da Magazzini Salani. Il fabbricante di lacrime è il protagonista di una leggenda che circolava all’orfanotrofio dove Nica è cresciuta. Ma quanto c’è di vero nella sua storia?
Fabbricante di lacrime
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2. Scende invece al secondo posto il titolo vincitore della medaglia d’oro la scorsa settimana, stiamo parlando di Limes. Rivista italiana di geopolitica (2022). Vol. 2: La Russia cambia il mondo edito da Gedi. Un libro contemporaneo che svela i retroscena della guerra che sta sconvolgendo l’Occidente.
Limes. Rivista italiana di geopolitica. La Russia cambia il mondo (2022) (Vol. 2)
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3. Al terzo posto della classifica di libri più letti in questa settimana di marzo troviamo un romanzo davvero incredibile: La mascella di Caino. Il puzzle letterario più diabolico del mondo, scritto da Torquemada nel 1934 ed edito Mondadori. Un libro giallo che racconta le storie di sei assassini e di sei vittime. La particolarità? Dopo l’acquisto starà al lettore dare ordine alle pagine e trovare un filo conduttore tra le varie storie narrate.
La mascella di Caino. Il puzzle letterario più diabolico del mondo
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4. Anche questa settimana troviamo nella nostra classifica il libro del grande Gino Strada, fondatore dell’ONG Emergency, recentemente scomparso, dal titolo Una persona alla volta. Il racconto dell’impegno e delle esperienze che hanno condotto Gino Strada, giovane chirurgo di Sesto San Giovanni, fino ai Paesi più lontani, con un’idea semplice: i diritti sono di tutti o sono privilegi.
Una persona alla volta
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5. Sale di nuovo e guadagna una posizione Violeta, il nuovo romanzo di Isabel Allende edito da Feltrinelli, che questa settimana perde una posizione. In questo nuovo romanzo l’autrice cilena racconta la vita di una donna: ricca e lunga un secolo, che si apre e si chiude con una pandemia.
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6. Al sesto posto troviamo il libro dal titolo La Russia di Putin di Anna Politkovskaja, edito Adelphi. Un saggio del 2005 scritto dalla giornalista russa che ha avuto il coraggio di mettere nero su bianco una lunga critica al presidente più controverso dell’epoca contemporanea.
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7. Al settimo posto troviamo un romanzo che popola la classifica ormai da diverse settimane: stiamo parlando di It ends with us. Siamo noi a dire basta scritto da Colleen Hoover , edito da Sperling & Kupfer. Questo libro racconta di una storia d’amore all’apparenza perfetta, ma che con il passare del tempo si rivela tossica e pericolosa. Riuscirà la nostra protagonista a dire basta e ad allontanarsi da ciò che la fa stare male?
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8. Una piccola questione di cuore di Alessandro Robecchi edito da Sellerio Editore Palermo scende all’ottavo posto della nostra classifica settimanale. Dopo il successo della serie tv, tornano le avventure del commissario Monterossi, che in questo romanzo si trova ad affrontare un nuovo caso giallo tutto da decifrare.
Una piccola questione di cuore (Le avventure di Carlo Monterossi Vol. 11)
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9. La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia di Gemma Calabresi Milite, edito Mondadori è invece il romanzo che occupa la nona posizione. Questo libro è il racconto di un cammino, quello che Gemma Capra, vedova del commissario Calabresi, ha percorso dal giorno dell’omicidio del marito, cinquant’anni fa.
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10. Alla decima posizione una new entry di questa classifica: La scelta, il nuovo romanzo di Walter Veltroni, edito Rizzoli. Un racconto ambientato in una Roma degli anni ’40, spaccata dalle lotte politiche e dalle bombe che cadono su San Lorenzo.
Un romanzo incentrato sulle generazioni diverse che, ieri come oggi, devono ricominciare a parlarsi. Perché solo quando i figli affrontano i padri, e i padri, almeno per un attimo, si ricordano di essere stati figli, è possibile lasciarsi il buio alle spalle, aprire porte e finestre al futuro.
La scelta
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Una Poesia al giorno. ‘Una sera di marzo’ è una lirica del poeta Alfonso Gatto
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Roberto Tanoni
Una sera di marzo è una lirica del poeta Alfonso Gatto (Salerno, 17 Luglio 1909 – Orbetello, 8 Marzo 1976) contenuta nella raccolta La storia delle vittime (Mondadori, 1966).
La poetica di Gatto si inserisce a pieno titolo nella corrente ermetica, di cui si fa portavoce tramite il proprio stile connotato da frequenti ricorsi all’uso dell’analogia (che accosta due elementi che apparentemente non sono collegati, dell’ellissi e dell’allitterazione per sottolineare il valore fonico della parola.
La raccolta Storia delle vittime segna un punto di svolta nella produzione poetica di Alfonso Gatto: per la prima volta l’autore abbandonava il disimpegno ermetico a favore di una poesia di resistenza che si faceva promotrice di valori civili.
Le sue opere furono apprezzate in particolar modo da Eugenio Montale, che lasciò sulla tomba del poeta una dedica straziante:
Ad Alfonso Gatto/ per cui vita e poesie/ furono un’unica testimonianza/ d’amore.
Una sera di marzo evoca il legame profondo che, nella scrittura di Gatto, univa inestricabilmente vita e poesia.
Fu in quel tempo di marzo che nel cielo
guardando alla città di sera, al volo
delle sue prime rondini, più solo
mi vidi, ma con tutti.
Come a un gelo
dischiuso dal tepore, gli occhi fissi
all’accadere di quel mutamento,
ricordavo nel vivere che vissi.
E distratto così nel farmi intento
al mio segreto sorgere dal nulla,
trovavo nella voce le parole
da raggiungere, padre, madre, culla,
la terra che s’illumina nel sole.
Nel cielo di Milano d’agro e d’oro
nella sera di marzo, per l’oriente
affacciata a guardare era la gente
della mia voce e del mio volto, coro
di povertà che invoca dalle cose
il suo nome perpetuo. Non rispose
l’azzurro che vedevo farsi oscuro
presentimento, non rispose il muro.
Le sue atmosfere ricordano la crepuscolare Ed è subito sera di Salvatore Quasimodo. Anche Gatto osservando l’imbrunire e il cielo di marzo invaso da uno stormo di rondini percepisce l’ineludibile solitudine dell’uomo e la rende con un’espressione per certi versi antitetica: “più solo, mi vidi, ma con tutti”.
…il poeta sembra chiedere quella ragione al cielo. Pone al cielo una domanda esistenziale, ma il cielo non risponde: anzi l’azzurro sfuma rapidamente nella notte, come un presentimento oscuro.
Proprio in una sera di marzo Alfonso Gatto perse la vita. L’8 marzo del 1976 si mise in viaggio lungo l’Aurelia diretto a Roma, a bordo di una Mini Minor. L’auto sbandò andando fuori strada nei pressi della Torba di Capalbio e il poeta spirò poco dopo, sul far della sera
Si è spenta ieri a Roma Maria Romana De Gasperi, figlia di Alcide De Gasperi; nota di Antonella Fornaro
written by
Roberto Tanoni
Si è spenta ieri a Roma Maria Romana De Gasperi, figlia di Alcide De Gasperi.
Anche l’UDC di Macerata vuol ricordare questa donna che ha collaborato con suo padre, lo ha assistito come segretaria privata senza stipendio, lo ha accompagnato nei viaggi storici: Parigi nel ’46 alla Conferenza di Pace; Stati Uniti nel ’47, quando l’Italia ottenne gli aiuti per la rinascita.
Maria Romana con la sua vita ha tenuto costantemente desto il ricordo dell’opera di suo padre, il suo messaggio di onestà, di moralità, di coraggio nel “tenere fede alle proprie idee”.
Alcide De Gasperi, primo Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, fu dapprima esponente del Partito Popolare Italiano, fondatore poi della Democrazia Cristiana e fu uno dei fondatori
dell’Unione Europea, un’Europa che ci ha dato pace e libertà.
Noi dell’UDC sentiamo il dovere umano e morale di ringraziare Maria Romana per il ricco bagaglio letterario che ci parla ancora oggi dello statista “intelligente ed umile”.
Devoto cattolico, la chiesta cattolica lo ha insignito del titolo di servo di Dio nel 1993, quando ne venne
avviata la causa di beatificazione.
Macerata, 31 marzo 2022
Antonella Fornaro
capogruppo UDC Macerata
STAGIONE CAEM/SCARFIOTTI AL VIA: LA “240 MINUTI SOTTO LE STELLE” VINTA DA PACIARONI
written by
Roberto Tanoni
Comunicato stampa n° 8-2022
STAGIONE CAEM/SCARFIOTTI AL VIA: LA “240 MINUTI SOTTO LE STELLE” VINTA DA PACIARONI
L’evento di regolarità per auto d’epoca valido per il campionato Formula Crono ASI è partito da Treia per un lungo percorso disegnato nel maceratese
Treia (Macerata) – Il CAEM/Scarfiotti ha dato il via alla stagione organizzativa con la “240 minuti sotto le stelle”, recuperata un paio di mesi dopo la data originaria. Sabato scorso 47 equipaggi provenienti dal centro Italia si sono sfidati su 53 prove di abilità lungo un percorso di circa 135 km che ha attraversato buona parte della provincia maceratese. La cittadina di Treia ha confermato la collaborazione con gli organizzatori del CAEM/Scarfiotti ospitando le fasi di partenza e di arrivo, con il saluto del sindaco Franco Capponi in Piazza della Repubblica dove ha dato il benvenuto assieme al Commissario ASI Marco Poponi ed al presidente CAEM Roberto Carlorosi.
Il lungo, suggestivo ed impegnativo percorso è stato affrontato dai protagonisti in questa occasione “fuori stagione” con un paio di ore di luce in più rispetto al consueto e si sono potuti così ammirare grazie anche al bel tempo i percorsi da Treia verso Cingoli, poi Abbadia di Fiastra, Urbisaglia, Tolentino, Serrapetrona, San Severino per fare appunto ritorno a Treia con il traguardo, la cena finale e le premiazioni. Apprezzato l’intermezzo gastronomico a metà percorso, tra le numerose scelte felici dello staff organizzatore. Sei le sezioni di prove di abilità che hanno concorso a definire la classifica per l’evento inserito nel calendario Formula Crono ASI. I cronometri hanno premiato il veterano settempedano Gianpaolo Paciaroni su A112 del 1974, al sesto alloro nella “240 minuti” con una media di penalità inferiore ai 4 centesimi. Sul podio ha preceduto il treiese Andrea Carnevali con il giovanissimo figlio Francesco su Lancia Fulvia Coupé Montecarlo e i ferraresi Davide Tondelli-Maurizio Marchesini su Mini Cooper. Ad imporsi nella femminile l’equipaggio toscano Magnanini-Valentini su Lancia Fulvia Coupé e tra gli Young gli umbri Alessandrelli-Alessandrelli su Fiat 850S. La manifestazione ha ricevuto il supporto di Tecnostampa, Rotopress, BCC Credito Cooperativo Recanati e Colmurano, GM Meccanica, Ca.Bi. Gomme, Water M, Autofficina F.lli Zacconi e Syneco.
Classifica assoluta: 1° Paciaroni (A112-1974) p.353,22; 2° Carnevali-Carnevali (Lancia Fulvia Coupé Montecarlo-1973) p.471,28; 3° Tondelli-Marchesini (Innocenti Mini Cooper-1970) p.562,70; 4° Chiarolla-Caruana (Lancia Fulvia Coupé-1971) p.766,08; 5° Magnanini-Valentini (Lancia Fulvia Coupé-1966) p.959,48; 6° Alessandrelli-Alessandrelli (Fiat 850S-1965) p.1067,55; 7° Corona-Felice (Lancia Fulvia Coupé Montecarlo-1975) p.1288,75; 8° Casimirri-Furini (FiatX1/9-1974) p.1313,70; 9° Finardi_Finardi (alfa Romeo Spider-1976) p.1346,40; 10° Mambrini-Mambrini (Alfa Romeo 2000 Spider Veloce-1971) p.1352,61. Classifica femminile: 1° Magnanini-Valentini. Classifica Young: 1° Alessandrelli-Alessandrelli.
ufficio stampa CAEM/Scarfiotti – Giuseppe Saluzzi – 3356175593 – 27 marzo 2022
www.caemscarfiotti.it – caem.scarfiotti@gmail.com – facebook: caem lodovico scarfiotti
DANTEDI’-Le frasi più famose diventate oggi modi di dire
Oggi 25 marzo ricorre il Dantedì, la giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta Dante Alighieri. Celebriamo Dante attraverso i versi più celebri della Divina Commedia diventati a tutti gli effetti dei modi di dire che sono ormai parte integrante del nostro parlato quotidiano.
Le frasi più famose di Dante Alighieri che oggi sono diventate dei modi di dire.
- Nel mezzo del cammin di nostra vita
Lo straordinario incipit della Divina Commedia è certamente uno dei versi più citati della letteratura mondiale. Con questa frase, citata nel primo canto dell’Inferno, Dante introduce il lettore all’opera, lo rende immediatamente partecipe: l’uso del termine “nostra” infatti vuole sottolineare che Dante intraprende questo viaggio rappresentando l’intera umanità.
Oggi la frase nel parlato comune viene utilizzata soprattutto come metafora per sottolineare il percorso della vita: “siamo nel mezzo del cammino della vita”, o per intendere la fascia d’età tra i trenta e i quarant’anni, considerata appunto la fase di mezzo tra gioventù e vecchiaia.
- Per me si va ne la città dolente
Siamo nel Canto III dell’Inferno. Dante e Virgilio si trovano nell’Antinferno dove scorre il macabro fiume Acheronte.
Le parole impresse sulla porta ammoniscono i due viandanti che stanno per varcare un luogo di pena e di dolore dal quale non si fa ritorno.
Oggi l’espressione è utilizzata come metafora per indicare l’inizio di un periodo di pene o il dovere di recarsi a un appuntamento sgradito.
- Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate
Gli ultimi versi scolpiti sulla porta d’ingresso dell’Inferno recitano queste parole che suonano come una condanna. Siamo nel Canto III dell’Inferno e Dante e Virgilio si apprestano a varcare la soglia della porta infernale. L’iscrizione li ammonisce ricordando loro che le pene infernali sono eterne, le anime che si accingono a entrare in quel luogo si preparano a vivere punizioni e tormenti senza fine.
Oggi la frase viene usata soprattutto con ironia per indicare una situazione “senza speranza” oppure la fine di ogni speranza e consolazione. - Vuolsì così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare
Canto III dell’Inferno. La frase viene ripetuta da Virgilio per ben due volte nel dialogo con il traghettatore infernale Caronte.
Caronte aveva invitato Dante a tornare indietro e a non inoltrarsi nell’esplorazione del regno dei morti, ma Virgilio lo redarguisce con queste parole ammonendolo a non chiedere altro.
La perifrasi “colà dove si puote ciò che si vuole” indica il Paradiso, dove si trovano coloro che hanno comandato il viaggio di Dante.
Il significato traducibile nell’espressione: “Questa è la volontà di chi detiene il potere, non chiedere altro”.
Nel linguaggio comune oggi viene utilizzata per invitare, in maniera elegante, una persona a non insistere e a non fare troppe domande su una determinata questione.
- Non ragioniam di lor, ma guarda e passa (specificare che non è Non ti curar di loro, ma guarda e passa)
Si tratta della diciassettesima terzina del Canto III dell’Inferno. La frase è pronunciata da Virgilio per consolare Dante. I due si trovano nel cerchio degli Ignavi, coloro che nella vita non hanno mai preso decisioni o affrontato responsabilità. Lo spirito di Dante disprezza fortemente persone di tal fatta, e il suo disprezzo passa attraverso le parole di Virgilio che lo invita a non lasciarsi prendere dal rancore ma ad andare oltre.
Oggi la frase è spesso citata con la variante errata “Non ti curar di loro” che è entrata nel lessico comune, tuttavia non corrisponde all’originale.
L’espressione viene utilizzata per invitare a non perdere tempo con persone meschine o non degne della nostra considerazione. - Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende
Siamo nel Canto V dell’Inferno e Dante, guidato da Virgilio, ha appena incontrato la coppia di amanti Paolo e Francesca condannati nel cerchio dei Lussuriosi a vagare trasportati da un vento perenne.
Con questo verso Dante vuole sottolineare la potenza dell’amore. “Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende”, e cioè “l’amore, che divampa in un attimo nel cuore gentile”, è una forza potentissima, che supera la volontà dell’individuo e vince tutte le resistenze.
Ancora oggi la frase viene citata nel linguaggio comune per descrivere l’amore come una forza inevitabile che tutto travolge e alla quale non è possibile opporsi. - Amor, ch’a nullo amato amar perdona
Verso citatissimo e spesso riadattato in molte poesie e canzoni contemporanee. L’estratto è parte della celebre terzina del Canto V dell’Inferno che vede protagonista la coppia di amanti più tragica della letteratura, Paolo e Francesca.
Il significato del celebre verso è che chi è amato è inevitabilmente condannato ad amare a sua volta. “Amore non perdona”, nel senso che non risparmia a nessuno che sia amato, e che quindi abbia ricevuto amore, di amare a sua volta.
Una frase che racchiude la potenza inesorabile dell’amore e che continua a far struggere gli animi romantici. - Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse
Siamo sempre nel Canto V dell’Inferno, nel cerchio dei lussuriosi. La celebre dichiarazione viene fatta per bocca di Francesca da Rimini che racconta a Dante la storia del suo amore per Paolo.
Francesca narra la passione adultera per Paolo scoppiata all’improvviso mentre leggevano per diletto dell’amore tra Lancillotto e Ginevra. Il bacio adultero dei due personaggi invita i due lettori a imitarlo. Per questo Francesca afferma che «il libro» (il romanzo cavalleresco) è stato il “Galeotto” (era il siniscalco, il servitore della regina, che faceva da intermediario tra lei quest’ultima e i cavalieri, Ndr) tra lei e Paolo.
Oggi usiamo la parola “galeotto” per indicare un “intermediario amoroso”.
- La celebre terzina pronunciata da Ulisse nel Canto XXVI dell’Inferno: Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza” è la sintesi del profondo pensiero di Dante, il quale considerava la ricerca e il conseguimento delle virtù e della conoscenza, cioè del sapere trascendente, la vera ragione dell’esistenza umana.
Oggi il verso viene più volte ripetuto come ammonimento per ricordare l’importanza dello studio e della cultura nella vita umana. - E quindi uscimmo a riveder le stelle
Siamo nel Canto XXXIV dell’Inferno, per la precisione si tratta dell’ultimo verso dell’Inferno.
Dante e Virgilio si sono lasciati alle spalle i gironi infernali, finalmente i due riescono a contemplare il cielo notturno e stellato dell’altro emisfero. Le stelle simboleggiano la speranza, da lì è visibile il cielo stellato: la tenebra infernale è ormai lontana. Da qui il percorso proseguirà verso il Purgatorio.
Nel linguaggio comune la frase oggi indica l’inizio di una nuova speranza, la visione di un barlume di luce dopo le tenebre, la fine di un brutto periodo. - L’amor che move il sole e l’altre stelle
Siamo in Paradiso, nel XXXIII Canto della Divina Commedia. Dopo una fugace visione di Dio, Dante sente che l’Amore divino sta ormai muovendo anche il suo desiderio e la sua volontà.
In questo verso Dante racchiude il significato dell’intera opera, di Dio, dell’universo, del fatto che l’amore è il meccanismo all’origine del mondo e dell’esistenza stessa.
Oggi la frase viene utilizzata come metafora dell’amore divino per descrivere l’esperienza di comunione totale con la vita e con l’universo.
RECANATI. Vincenzo Petrillo della classe 4^D Indirizzo Informatica dell’Istituto andrà alla finale nazionale 2022 delle Olicyber
written by
Roberto Tanoni
RECANATI. Vincenzo Petrillo della classe 4^D Indirizzo Informatica dell’Istituto ha superato la selezione territoriale del 19 marzo e andrà alla finale nazionale 2022 delle Olicyber
Quest’anno lo studente , a cui parteciperanno 100 studenti selezionati da tutta Italia, che si svolgerà a Torino dal 27 al 29 maggio 2022.
Le Olimpiadi Italiane di Cybersicurezza sono il programma di valorizzazione delle eccellenze in cybersecurity, organizzato dal Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) mirato a favorire e incentivare l’avvicinamento degli studenti degli istituti superiori di secondo grado alla sicurezza informatica sia in chiave di consapevolezza personale sia per aiutare i giovani più talentuosi a orientarsi nel mercato IT.
L’Istituto di Istruzione Superiore “E.Mattei” di Recanati aderisce alle Olimpiadi Italiane di Cybersicurezza fin dalla prima edizione, permettendo così ai suoi studenti di avvicinarsi ad un programma formativo altamente qualificante nel settore. Attraverso la partecipazione a Olicyber, lo studente, infatti, ha l’opportunità di essere maggiormente sensibilizzato rispetto ai temi della sicurezza informatica, oltre a incrementare la propria visibilità verso organizzazioni nazionali e aziende del settore.
ERMAL META, LE DATE APPROFONDIMENTO. Il 31 luglio a PORTORECANATI
ERMAL META, LE DATE
Il cantautore ha annunciato il suo prossimo tour con un post su Instagram. “Finalmente si ritorna – ha scritto l’artista – Date certe e l’estate davanti. Non ho mai patito la mancanza di qualcosa come mi è successo per il palco. Io sarò lì e lo sarete anche voi. Tremo solo all’idea. Mi siete mancati e adesso che riesco a visualizzare quello che succederà lo sento più che mai. Si, mi siete mancati. A presto”.
- tutte le date tour
- 6 Luglio 2022, Teatro Ai Parchi Di Nervi (Genova)
- 8 Luglio 2022, Villa Ada A Roma
- 13 Luglio 2022, Arena Campo Di Marte A Brescia
- 15 Luglio 2022 Castello Scaligero A Villafranca Di Verona
- 16 Luglio 2022 Astimusica Ad Asti
- 21 Luglio 2022 Ferrara Summer Festival
- 30 Luglio 2022 Suoni Controvento A Pian Di Spilli Al Parco Del Monte Cucco (Perugia)
-
31 Luglio 2022 Arena Beniamino Gigli A Porto Recanati (Macerata)
- 8 Agosto 2022 Teatro Delle Rocce Di Gavorrano (Grosseto)
- 9 Agosto 2022 Villa Bertelli A Forte Dei Marmi (Lucca)
- 17 Agosto 2022 Anfiteatro Falcone E Borsellino A Zafferana Etnea (Catania)
I biglietti saranno disponibili in prevendita a partire dalle ore 16 del 23 marzo. Ermal Meta lo scorso novembre ha pubblicato il singolo Milano non esiste, seguito dal brano Una cosa più grande, registrato con la collaborazione del leader dei Negramaro Giuliano Sangiorgi.
COMUNICATO STAMPA 22 marzo 2022
Recanati: la poesia di Leopardi come messaggio di forza e di passione per unire popoli e nazioni in un cammino
Da Loreto al Colle dell’Infinito nasce “Il Cammino della poesia”
Parte da Recanati il messaggio di pace nella Giornata mondiale della Poesia con il progetto “Il Cammino della poesia” presentato e promosso dal Centro Studi Leopardiani in collaborazione con La Repubblica Nomade presieduta dal noto scrittore e saggista Antonio Moresco e con il patrocinio del Comune di Recanati,
“Un’idea nata nel 2019, con l’arrivo di Antonio Moresco e delle centinaia di persone al seguito del cammino partito da Firenze e arrivato sul Colle dell’Infinito in occasione delle celebrazioni del bicentenario de l’Infinito, la prima edizione prevista per il 21 marzo 2020 è stata rinviata a causa della pandemia – Ha dichiarato Fabio Corvatta Presidente del Centro Nazionale degli Studi Leopardiani. – Quale migliore occasione della Giornata mondiale della Poesia per presentare questo nuovo progetto che oggi assume più che mai un’urgenza nel veicolare il messaggio di pace, denso della forza della poesia di Leopardi, strumento per unire popoli e nazioni nella condivisione di sentimenti di pace e di collaborazione tra tutti i paesi del mondo.”
Il Cammino della poesia partirà ogni anno il 21 marzo da Loreto e dopo circa quattro ore a piedi, attraversando la bellezza della natura e l’arte dei borghi marchigiani, prevede l’arrivo sull’Orto del Colle dell’Infinito, il celebre luogo che ha ispirato il genio di Leopardi nella lirica L’infinito.
“Il messaggio di Recanati per la giornata mondiale della poesia è cominciata con le “invasioni poetiche” degli alunni dell’Istituto comprensivo Nicola Badaloni, con il suggestivo flash mob degli allievi che si sono disposti fisicamente nella Piazza Giacomo Leopardi fino a formare la fondamentale parola “Pace”.– Ha dichiarato l’Assessora alla Cultura Rita Soccio – E sempre oggi nella città della poesia per eccellenza e proprio dal Centro Studi Leopardiani abbiamo il piacere di lanciare il nuovo progetto intriso del messaggio Leopardiano sull’unione dei popoli con Antonio Moresco “Il cammino della Poesia”. L’idea di unire la poesia ad un cammino vero e proprio in sinergia con i Comuni circostanti in mezzo alla natura e alla bellezza artistica dei luoghi, rientra nel nostro progetto nazionale di welfare culturale per il benessere sociale delle nostre comunità.”
Non un semplice cammino, ma un vero e proprio viaggio fisico e spirituale che coinvolge le menti e i corpi dei partecipanti, le loro passioni, i loro aneliti e i loro sogni all’insegna della pace e dell’amore per il bello.
“ La Poesia e la Pace, una poesia nata dal traboccamento dell’anima e dall’affratellamento tra chi vive la propria irripetibile vita su questo irripetibile pianeta. – Ha detto Antonio Moresco – Una pace nata dalla libertà, dall’intensità esistenziale e dalla pienezza, come quella dal pensiero del nostro Leopardi. Questo animerà la volontà e il cuore dei partecipanti de Il Cammino della poesia.”
Antonio Moresco, tra gli scrittori italiani più apprezzati è autore di moltissime opere narrative, teatrali e di saggistica.
Nel 2011 Antonio Moresco e un gruppo di scrittori della rivista Il Primo Amore, da lui fondata, hanno dato vita a La Repubblica Nomade organizzando ogni anno una serie di cammini in lungo e in largo per l’Italia e l’Europa animati dal messaggio di speranza e dal il desiderio di nascita de “Il sogno dell’Europa”.
World Water Day. Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua, intesa come sorgente di vita e filo conduttore dell’esistenza umana
written by
Roberto Tanoni
Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua, intesa come sorgente di vita e filo conduttore dell’esistenza umana. L’acqua è un bene prezioso e il World Water Day, istituito dalle Nazioni Unite nel 1993, sottolinea l’importanza di preservarla e renderla accessibile a tutti gli esseri umani in ogni parte del mondo.
Per rendere omaggio a questa ricorrenza scopriamo insieme una bella poesia di Emily Dickinson dal titolo emblematico L’acqua, la insegna la sete.
La poesia, che in originale reca il titolo Water, is taught by thirst, fu pubblicata nel 1859 all’interno della raccolta di versi Silenzi edita dopo la morte dell’autrice.
Nei versi di Dickinson l’acqua diventa simbolo di sete e con essa metafora di vita.
‘L’acqua, la insegna la sete’ di Emily Dickinson: testo originale
Water, is taught by thirst.
Land-by the Oceans passed.
Transport-by throe-
Peace-by its battles told-
Love, by Memorial Mold-
Birds, by the Snow.
‘L’acqua, la insegna la sete’ di Emily Dickinson: testo
L’acqua, la insegna la sete.
La terra – gli oceani trascorsi.
Lo slancio – l’angoscia –
La pace – la raccontano le battaglie –
L’amore, i tumuli della memoria –
Gli uccelli, la neve.
‘L’acqua la insegna la sete’ di Emily Dickinson
Il messaggio implicito contenuto nei versi di Emily Dickinson è che non potremo mai comprendere veramente qualcosa senza aver sperimentato il suo opposto. L’acqua infatti viene insegnata dalla sete, dunque dalla sua necessità. Allo stesso modo, spiega la poetessa con una similitudine, non possiamo comprendere la felicità senza aver imparato il dolore.
Il 21 marzo è la Giornata Mondiale della Poesia, una ricorrenza istituita dall’UNESCO
written by
Roberto Tanoni
Il 21 marzo è la Giornata Mondiale della Poesia, una ricorrenza istituita dall’UNESCO e volta a celebrare una delle forme espressive più belle e antiche utilizzate dall’uomo. Molti sono i poeti che hanno scritto poesie sulla Poesia, cogliendone tutta l’essenza e la bellezza e facendo sì che quelle sensazioni da loro provate siano potute arrivare fino a noi in modo nitido e diretto.
Il genere poetico oggi è spesso sottovalutato e raramente i volumi di vendita premiano questo tipo di forma d’arte, tanto che sono poche le persone che ritengono che si possa vivere lavorando con la Poesia.
Come, quando e perché nasce la Giornata Mondiale della Poesia
La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita nel 1999 proprio per promuovere e far diffondere la poesia, troppo spesso sottovaluta nell’epoca contemporanea e che non sempre viene premiata nei volumi di vendita.
Per tale motivo, l’UNESCO ha istituito questa giornata con l’intento di valorizzare questa forma di comunicazione così universale.
I componimenti poetici, infatti, hanno la rara capacità di trascendere le lingue dei singoli autori e di riuscire a comunicare con tutti non solo con il senso delle parole, ma anche attraverso la loro musicalità.
Proprio per questa sua caratteristica, la poesia è diventata patrimonio dell’UNESCO: perché in grado di andare oltre i confini, le lingue e le differenze, portando con sé un ideale di bellezza che diventa globale.
Per festeggiare al meglio questa ricorrenza alcune delle più belle poesie sulla Poesia.
- La pistola che ho puntato alla tempia si chiama Poesia. (Alda Merini)
- Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita. (Alda Merini)
- Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole. (Goethe)
- La poesia bisogna sentirla, non capirla. (Giovannino Guareschi)
- La poesia malinconica e sentimentale è un respiro dell’anima. (Giacomo Leopardi)
- Il poeta comincia dove finisce l’uomo. (Josè Ortega Y Gasset)
- La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell’Universo. (Jorge Luis Borges)
- La poesia è la pelle del poeta. (Alda Merini)
- Ogni poesia è misteriosa. Nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere. (Jorge Louis Borges)
- La poesia ha eco profonda ed intensa nel cuore della gioventù, in cui l’amore deve ancora nascere. È allora come il presagio di tutte le passioni, mentre più tardi non ne è più che il ricordo e il rimpianto. Fa piangere così ai due stadi estremi della vita: giovani, di speranza; vecchi, di rimpianto. (Alphonse de Lamartine)
- Che cos’è un poeta? Un uomo infelice che nasconde profonde sofferenze nel cuore, male cui labbra sono fatte in modo che se il sospiro, se il grido sopra vi scorre, suonano come una bella musica. (Søren Kierkegaard)
- Ti aspetti di trovare poesia in una rivista di poesia? Le cose non sono così semplici. (Charlese Bukowski)
- La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia. (Platone)
- Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri. (Maria Grazia Deledda)
- La poesia diventa essa stessa un paradosso, si potrebbe dire enfaticamente che diventa la massima libertà nel minimo spazio. Tutto può trovarvi posto. (Jan Wagner)
- Il senso della poesia è nell’umanità quale è stato sempre e quale sempre sarà. La umanità vive inconsciamente la sua parte di poesia, o ne ha percezioni vaghe e fugaci, inafferrabili e informi. La poesia è nell’umanità come l’oro nelle grandi sabbie aurifere: tocca al poeta individuarlo, raccoglierlo e formarlo in piccole sbarre. (Aldo Palazzeschi)
- La poesia è una lettera d’amore indirizzata al mondo. (Charlie Chaplin)
- La poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere. (Italo Calvino)
- Una buona educazione poetica non è che la scienza di essere scontenti. (Ezra Pound)
- Chi desidera capire la poesia Deve recarsi nella terra della poesia, chi desidera capire il poeta deve andare nella terra del poeta. (Goethe)
- La poesia è in tutti e di tutti, è patrimonio comune e universale. Per il poeta è l’essenza della vita, per gli altri il profumo, profumo che tutti avvertono vagamente e inafferrabilmente. Il poeta ha la facoltà di fissare con la immagine o nelle parole l’istante che fugge e di poterlo comunicare agli altri. Ma mentre l’immagine si espande, si logora, e proprio come un profumo diventa sempre più debole e evanescente. Somiglia a quelle acque che bevute alla sorgente hanno un potere radioattivo sul nostro organismo, messe in bottiglia e servite sulle tavole delle città sono della buona acqua potabile, e nulla più. (Aldo Palazzeschi)
- La poesia fu nell’infanzia una pratica furtiva, mi nascondevo nel cesso, mi sentivo colpevole. Scrivere da allora significò vergogna, infrazione, empietà: un vizio solitario che, come l’altro, aveva per confuso traguardo la morte. (Gesualdo Bufalino)
- Se mi sento fisicamente come se una parte della mia testa mi venga asportata, io so che questa è poesia. (Emily Dickinson)
- Odio l’usata poesia: concede | comoda al vulgo i flosci fianchi e senza | palpiti sotto i consueti amplessi | stendesi e dorme. (Giosuè Carducci)
- In tutti i casi, la poesia è precedente alla prosa: si direbbe che l’uomo canti prima di parlare. (Jorge Luis Borges)
- I più grandi brani di poesia vanno accostati solamente a una certa distanza, a quel modo che talvolta cerchiamo di notte le stelle, non fissandole direttamente, ma spostando lo sguardo da una parte. (Walt Whitman)
- La poesia non è stata scritta per essere analizzata. Deve ispirarci al di là della ragione, deve commuoverci al di là della comprensione. (Nicholas Sparks)
- La poesia è un atto di pace. La pace costituisce il poeta come la farina il pane. (Pablo Neruda)
- La poesia è la prova della vita. Se la tua vita arde, la poesia è la cenere. (Leonard Cohen)
- Non c’è Vascello che eguagli un Libro | per portarci in Terre lontane | né Corsieri che eguaglino una Pagina | di scalpitante Poesia – | è un Viaggio che anche il più povero può fare | senza paura di Pedaggio – | tanto frugale è il Carro | che porta l’Anima dell’Uomo. (Emily Dickinson)
- La poesia non cerca seguaci, cerca amanti. (Federico Garcia Lorca)
- La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina. (Edoardo Sanguineti)
- Se leggo un libro che mi gela tutto il corpo tanto che nessun fuoco potrebbe mai scaldarmi so che quella è poesia. Se avverto concretamente come se il culmine della testa mi fosse strappato via, so che quella è poesia. Sono questi i soli modi che conosco. Non ce ne sono altri. (Emily Dickinson)
- Preferisco il ridicolo di scrivere poesie | al ridicolo di non scriverne. (Wisława Szymborska)
- Siamo qui, nell’oscurità, sospesi tra la poesia delle lucciole e il fuoco divampante delle stelle. (Susanna Tamaro)
- Simile a un colombo viaggiatore, il poeta porta sotto l’ala un messaggio che ignora. (Gesualdo Bufalino)
- La poesia comincia nel piacere e termina nella saggezza. (Robert Frost)
- La casa della poesia non avrà mai porte. (Alda Merini)
- Non vi è una particella di vita che non abbia poesia all’interno di essa. (Gustave Flaubert)
- Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza. (Charles Bukowski)
- La poesia, questa esitazione prolungata tra il suono e il senso. (Paul Valery)
- Preferisco il ridicolo di scrivere poesie al ridicolo di non scriverne. (Wisława Szymborska)
- La poesia è al minimo eleganza e al massimo rivelazione. (Robert Fitzgerald)
- Tutto si è perfezionato da Omero in poi, ma non la poesia (Giacomo Leopardi)
- Il poeta sottrae tutto il meglio della vita per trasferirlo nella sua scrittura. Perciò la sua scrittura è così splendida e la vita così brutta. (Lev Tolstoj)
- Tutti gli uomini, da Adamo in giù fino al calzolaio che ci fa i begli stivali, hanno nel fondo dell’anima una tendenza alla poesia. (Giovanni Berchet)
CENTRO NAZIONALE STUDI LEOPARDIANI – RECANATI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO: IL CAMMINO DELLA POESIA
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Roberto Tanoni
CONFERENZA STAMPA PRESENTAZIONE
IL CAMMINO DELLA POESIA
DOMANI LUNEDI’ 21 MARZO 2022
ORE 16,30 – CENTRO NAZIONALE STUDI LEOPARDIANI – RECANATI
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO:
IL CAMMINO DELLA POESIA
In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, il 21 marzo, verrà presentato il progetto promosso dal Centro Nazionale Studi Leopardiani, dalla Repubblica Nomade di Antonio Moresco e dal Comune di Recanati “Il cammino della poesia” con la partecipazione del noto scrittore Antonio Moresco.
Interverranno:
Fabio Corvatta Presidente del Centro Studi Leopardiani
Antonio Moresco scrittore saggista drammaturgo
Rita Soccio Assessora alla Cultura Comune di Recanati
Equinozio di Primavera 2022. Oggi 20 Marzo inizia la Primaveraa e non il 21
written by
Roberto Tanoni
Equinozio di Primavera 2022. Oggi 20 Marzo inizia la Primaveraa e non il 21,
Le stagioni non iniziano sempre il giorno 21, in realtà le date esatte di equinozi e solstizi dipendono dalla rivoluzione della Terra
All’Equinozio di Primavera 2022 è l’inizio della primavera astronomica e scatta il 20 Marzo alle 15:33 UTC (16:33 ora italiana).
Comunemente si ritiene che le stagioni comincino sempre il giorno 21 di marzo, giugno, settembre e dicembre, ma in realtà le date esatte di equinozi e solstizi dipendono dalla rivoluzione della Terra: fino al 2102 l’equinozio di primavera non sarà il 21 marzo, ma il 20 o il 19.
Nel momento dell’equinozio, il Sole, nel suo moto apparente nel cielo, da Sud verso Nord lungo lo Zodiaco, viene a trovarsi all’incrocio tra equatore celeste ed eclittica, che è la proiezione nel cielo dell’orbita terrestre.
La data non è sempre uguale ma varia tra il 19 e il 21 marzo a causa del calendario: l’introduzione di un giorno ogni 4 anni nell’anno bisestile può far oscillare questa data anche di molte ore, ecco perché per tutto il secolo l’equinozio di primavera si verificherà il giorno 19 e 20 marzo e perché accada di nuovo il 21 marzo bisognerà attendere il 2102.
LORETO. Il Santuario Pontificio della Santa Casa di Loreto e la Prelatura Lauretana comunicano che SABATO 19 marzo alle ore 16.00 in Piazza della Madonna
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Roberto Tanoni
Il Santuario Pontificio della Santa Casa di Loreto e la Prelatura Lauretana accolgono l’accorato invito della Presidenza CCEE (Consiglio Conferenze Episcopali Europee) ad unirsi in preghiera con la celebrazione di una S. Messa, per invocare la pace in Ucraina e pregare per tutte le vittime della guerra e per i tanti morti a causa della pandemia da Covid-19.
Il Santuario Pontificio della Santa Casa di Loreto e la Prelatura Lauretana comunicano che SABATO 19 marzo alle ore 16.00 in Piazza della Madonna, i ragazzi e i giovani di tutte le parrocchie della Prelatura con i loro sacerdoti si uniranno in preghiera secondo le intenzioni di Papa Francesco per invocare il dono della pace in Ucraina.
Tutti coloro che saranno impossibilitati a partecipare alla celebrazione, potranno seguirla in streaming su YouTube “Santa Casa Loreto” e su www.santuarioloreto.va
Dal 6 luglio 2022, il nuovo regolamento Ue 2019/2144 imporrà alle case automobilistiche l’installazione della scatola nera.
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Roberto Tanoni
Dal 6 luglio 2022, il nuovo regolamento Ue 2019/2144 imporrà alle case automobilistiche l’installazione della scatola nera. Con questo nuovo provvedimento, si intende diminuire il numero di morti sulle strade dell’Unione Europea.
Le case Automobilistiche avranno l’obbligo di installazione sulle proprie autovetture, da quest’anno, per le nuove omologazioni e dal 2024 su tutte le immatricolazioni. Solo le nuove autovetture avranno quindi l’obbligo, ma molti utenti già montano strumenti similari nei propri veicoli, sia per aumentarne la sicurezza, ma anche per trarne vantaggio sul prezzo della polizza auto. Devono attenersi alle nuove direttive anche Autocarri, Bus e mezzi di grande dimensione.
Recanati. Sabato 19 marzo 2022 alle ore 22:30 sulla rete LA7 nel programma televisivo di LICIA COLO’ “EDEN, UN PIANETA DA SALVARE”,
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Roberto Tanoni
Recanati. Sabato 19 marzo 2022 alle ore 22:30 sulla rete LA7
nel programma televisivo
“EDEN, UN PIANETA DA SALVARE”,
di LICIA COLO’
sarà possibile visionare
la puntata dedicata alla Città di Recanati
(le riprese sono state effettuate lo scorso mese di luglio)
Recanati. L’Istituto Comprensivo Badaloni in Piazza Leopardi per la Festa della Poesia
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Roberto Tanoni
Recanati. L’Istituto Comprensivo Badaloni in Piazza Leopardi per la Festa della Poesia
radio_erre 17 Marzo 2022
In occasione della Giornata mondiale della Poesia, che si celebra il 21 Marzo, l’Istituto Comprensivo Badaloni torna ad irrompere nella piazza di Recanati con i versi scelti dagli alunni ed il loro desiderio di pace e libertà.
Quest’anno il programma de Le invasioni poetiche – così il nome della ormai nota iniziativa del Badaloni patrocinata dall’Amministrazione comunale – prevede l’arrivo in mattinata degli alunni dell’Istituto nel centro storico di Recanati e la disseminazione per le vie di poesie d’autore, i cui versi sono stati trascritti ed illustrati dai ragazzi stessi su una speciale carta intestata, realizzata per l’occasione dall’animatrice artistica dell’Istituto; seguirà un flashmob in piazza Giacomo Leopardi, durante il quale gli alunni, disposti in modo tale da formare la parola “PACE”, in un tripudio di mascherine e bandierine colorate a tema, reciteranno la poesia “Promemoria” di G. Rodari, il cui messaggio, tanto semplice quanto potente, e cioè che la guerra è una cosa da non fare mai, è oggi tristemente attuale.
Pesaro è la capitale italiana della cultura 2024: obiettivi e curiosità
La capitale italiana della cultura per il 2024 è Pesaro, lo ha annunciato oggi il ministro Dario Franceschini. Scopriamo di più sulla città marchigiana e la sua storia.
La giuria ha conferito la vittoria alla città marchigiana con la seguente motivazione:
Pesaro offre al Paese un’eccellente candidatura basata su un progetto culturale che, valorizzando un territorio già straordinariamente ricco di testimonianze storiche e preziosità paesaggistiche ambientali, propone azioni concrete attraverso le quali favorire anche l’integrazione, innovazione, sviluppo socio economico.
Pesaro è stata selezionata tra altre nove città finaliste: Ascoli Piceno, Chioggia (VE), Grosseto, Mesagne (BR), Sestri Levante con il Tigullio (GE), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU) e Vicenza.
DA LEGGERE…Riportiamo, col suo permesso, un interessante intervento su FB di Tatiana Ilchuk che è una sintesi storica del suo, da decenni, martoriato paese: l’UCRAINA
written by
Roberto Tanoni
DA LEGGERE…Riportiamo, col suo permesso, un interessante intervento su FB di Tatiana Ilchuk che è una sintesi storica del suo, da decenni, martoriato paese: l’UCRAINA. Tatiana vive a Recanati e se ha bisogno di pubblicare altro siamo a sua disposizione:
Mi rivolgo a voi, amici italiani. Dai molteplici post che vedo sui social media, posso concludere che molte informazioni, che arrivano in Italia sono limitate e spesso fabbricate. La convinzione più sbagliata è il fatto che la guerra è scoppiata a causa della volontà dell’Ucraina di entrare nella NATO, ma questo è vero solo in parte, mentre alla radice del tutto c’è la storia che intercorre tra Moscovia (l’allora Russia del 1720) e Kievska Rus (l’allora Ucraina). A cominciare da questi anni l’Ucraina ha subito più di 150 leggi contro la propria ricca cultura. Venivano chiuse le scuole e le chiese, l’Intellighenzia ucraina era costantemente spedita in Siberia, se non uccisa direttamente. Successivamente si è instaurato il comunismo e ha avuto luogo il tragico Holodomor, il genocidio non ammesso dalla Russia, durante il quale morirono circa 10 milioni di persone, più del 40% dei quali bambini. In questo periodo (gli anni 1931-1933) Stalin e il suo governo opprimevano i pacifici contadini ucraini, costringendoli a consegnare tutto il grano, cibo e bestiame al Regime. Il grano veniva venduto all’estero, Mosca prosperava e la povera Ucraina moriva di fame a porte chiuse. Non era possibile per loro uscire dai confini ucraini o raccontare la verità, perché la censura del Regime fu onnipresente (basti cercare su google Gareth Jones contro Walter Duranty).
Negli anni della Seconda guerra mondiale l’Ucraina perse milioni di soldati che erano lasciati in prima linea a combattere contro il fascismo. Nonostante questo, gli ucraini riuscirono ad organizzare la propria armata partigiana nazionale per lottare contro i fascisti ed i comunisti, l’esistenza di questa forma di resistenza si protrasse fino all’anno 1956 e per questo dava molto fastidio alla Russia non in grado di dissiparla.
Torniamo ai giorni nostri. A causa della caduta del Regime comunista, l’Ucraina ottenne la tanto desiderata e combattuta per secoli indipendenza nel 1991. Nonostante questo, l’influenza e il controllo della Russia sono sempre stati nell’ombra della nostra politica, dove vi erano diversi “politici marionette”, ovvero controllati dalla Federazione Russa.
Per questo abbiamo portato avanti 2 rivoluzioni civili, per avere riconosciuta la democrazia nel nostro Stato sovrano, civile e pacifico, ma come potete già intuire, questo non è stato digerito da Mosca. La verità è che si stavano preparando all’attuale guerra da anni, prima con l’annessione della Crimea e successivamente con la creazione di due governi fantocci nelle “Repubbliche” di Donetsk e Lugansk. L’obbiettivo dell’Ucraina è sicuramente quello di impedire l’avanzamento del nemico e quindi venne creata la linea di guerra sul confine, che dal lontano 2014 ha portato a migliaia di vittime. Noi ucraini sapevamo fin dall’inizio quale sarebbe stato il prossimo passo di Moscovia e per questo, disperatamente, abbiamo fatto di tutto per entrare nella NATO. Non perché volevamo la guerra, ma perché sapevamo, che arriverà il giorno dell’invasione, ma non abbiamo avuto abbastanza tempo per realizzare questo sogno. All’instaurarsi dell’indipendenza dell’Ucraina, ci siamo fidati della buona volontà degli Stati Uniti e, come da patto di Budapest, abbiamo smantellato le nostre 3 stazioni di armi nucleari in cambio di protezione in caso di attacchi. Volevamo la pace non solo al nostro interno, ma anche con le altre nazioni nel mondo. Abbiamo rispettato la nostra parte dell’accordo, ma ora che è in atto un conflitto perpetrato dalla Russia, combattiamo da soli.
Vi ho raccontato brevemente, davvero in estrema sintesi la relazione tra i paesi Russia e Ucraina, ma in realtà la tragedia che ci unisce e dalla quale non troviamo riparo è molto più contorta di così. Su queste tematiche sono stati scritti molti libri e saggi. Il mio intento era quello di farvi capire che nella situazione attuale non vi è colpa né della NATO, né dell’America, né di nessun altro Stato oltre alla Russia. La Russia è l’unica potenza colpevole e il suo obbiettivo è di annientare completamente il popolo ucraino e radere al suolo la nostra cultura e la nostra orgogliosa storia. In ultimo, ripeto che combattiamo soltanto per la nostra indipendenza, la nostra libertà ed i nostri diritti.
Gloria all’Ucraina, gloria agli Eroi!
Oggi 15 marzo, Idi di Marzo, ricordiamo l uccisione di Cesare attraverso la poesia del greco Costantino Kavafis contenuto nella raccolta Poesie d’amore e della memoria.
written by
Roberto Tanoni
Oggi 15 marzo, Idi di Marzo, ricordiamo l uccisione di Cesare attraverso la poesia del greco Costantino Kavafis contenuto nella raccolta Poesie d’amore e della memoria.
Costantino Kavafis, oggi considerato uno dei maggiori poeti greci, nel corso della sua vita pubblicò in totale 154 poesie, spesso ispirate all’antichità ellenistica, romana e bizantina di cui fu grande studioso. Molte altre poesie, non comprese nel canone, furono riscoperte e pubblicate solo dopo la sua morte avvenuta nel 1933.
Kavafis tramite le sue poesie indaga la storia di Roma e dell’antica Grecia attraverso l’ethos dei suoi principali protagonisti. È esattamente quanto accade con Idi di Marzo, la poesia dedicata al tragico evento della morte di Giulio Cesare.
Idi di Marzo di Costantino Kavafis
Le grandezze paventa,
anima. Le ambizioni, se vincerle non puoi,
secondale, ma sempre cautelosa, esitante.
Quanto più in alto sali,
tanto più scruta, e bada.
E quando all’acme sarai giunto, ormai,
Cesare, quando prenderai figura
d’uomo così famoso, allora bada,
quando cospicuo incedi per via col tuo corteggio:
se mai, di tra la massa, ti s’accosti
un qualche Artemidoro, con uno scritto in mano,
e dica in fretta: «Lèggi questo súbito,
è cosa d’importanza, e ti riguarda»,
allora non mancare di fermarti, non mancare
di differire colloqui e lavori,
di rimuovere i tanti che al saluto
si prostrano (più tardi li vedrai).
Anche il Senato aspetti. E lèggi súbito
il grave scritto che ti reca Artemidoro.
Idi di Marzo fa parte delle poesie storiche e filosofiche di Costantino Kavafis, che si propongono di mettere in risalto gli aspetti meno noti della personalità dei protagonisti della Storia mondiale.
Nel componimento, come in tutta la produzione del poeta greco, emerge la percezione inconfondibilmente tragica e classica del destino umano che è propria di Kavafis. L’inquietudine umana è una delle tematiche che ricorrono più spesso nelle liriche del poeta, che descrive il tentativo dell’uomo di sfidare la sorte ineluttabile prescritta dagli Dei.
Al centro della poesia di Costantino Kavafis vi è l’uomo, nella sua lotta terrena contro la condanna inevitabile della morte, che tuttavia lo coglie di sorpresa come un destino. È proprio in questa battaglia ambigua e disperante che Kavafis declina l’eroismo dei suoi protagonisti.
È il caso di Giulio Cesare, protagonista della lirica Idi di Marzo, che è qui ritratto proprio nel momento che precede la sua morte. La poesia è una sorta di avvertimento.
Da wikipedia.
Konstantinos Petrou Kavafis, noto anche col nome anglicizzato Constantine P. Kavafy, o in italiano, come Costantino Kavafis, nacque ad Alessandria d’Egitto da genitori greci facenti parte della comunità ellenica d’Istanbul. Suo padre, Petros Ioannis Kavafis, aveva una ben avviata ditta di import–export. Nel 1872, dopo la morte del padre avvenuta due anni prima, Kavafis e la sua famiglia furono costretti a trasferirsi a Liverpool e a Londra.[2]
Kavafis tornò ad Alessandria nel 1879.[2]
Lo scoppio delle rivolte nazionaliste nel 1885 costrinse la famiglia a muoversi ancora, questa volta a Costantinopoli. In quell’anno stesso, però, Kavafis ritornò ad Alessandria, dove visse per il resto della sua vita.[2]
Inizialmente lavorò come giornalista; successivamente divenne agente di Borsa (occupazione che mantenne fino al 1902); poi, dal 1892 per circa trent’anni, lavorò anche al Ministero egiziano dei lavori pubblici, nel settore delle Immigrazioni, come interprete.[2]
Dal 1891 al 1904 pubblicò alcune poesie, che gli fruttarono una certa fama per tutta la vita. Morì di tumore alla laringe il 29 aprile 1933, il giorno del suo 70º compleanno.
Dalla sua morte, la fama di Kavafis è cresciuta e oggi egli è considerato uno dei più grandi poeti greci.
Ecco i dieci libri più venduti.
Classifica libri settimanale: Erin Doom ancora protagonista
1. Al primo posto troviamo Fabbricante di lacrime di Erin Doom, edito da Magazzini Salani. Il fabbricante di lacrime è il protagonista di una leggenda che circolava all’orfanotrofio dove Nica è cresciuta. Ma quanto c’è di vero nella sua storia?
Fabbricante di lacrime
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Il mistero Erin Doom: chi è la scrittrice in cima alle classifiche libri?
2. Al secondo posto ancora una conferma: Violeta, il nuovo romanzo di Isabel Allende edito da Feltrinelli. In questo nuovo romanzo l’autrice cilena racconta la vita di una donna: ricca e lunga un secolo, che si apre e si chiude con una pandemia.
Violeta
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3. Al terzo posto una new entry: stiamo parlando del nuovo romanzo di Colleen Hoover dal titolo It ends with us. Siamo noi a dire basta, edito da Sperling & Kupfer. Questo libro racconta di una storia d’amore all’apparenza perfetta, ma che con il passare del tempo si rivela tossica e pericolosa. Riuscirà la nostra protagonista a dire basta e ad allontanarsi da ciò che la fa stare male?
It Ends With Us (versione italiana): Siamo noi a dire basta
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4. Al quarto posto della nostra classifica il libro del grande Gino Strada, fondatore dell’ONG Emergency, recentemente scomparso, dal titolo Una persona alla volta. Il racconto dell’impegno e delle esperienze che hanno condotto Gino Strada, giovane chirurgo di Sesto San Giovanni, fino ai Paesi più lontani, con un’idea semplice: i diritti sono di tutti o sono privilegi.
Una persona alla volta
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5. La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia di Gemma Calabresi Milite, edito Mondadori è il romanzo che troviamo al quinto posto della nostra classifica settimanale. Questo libro è il racconto di un cammino, quello che Gemma Capra, vedova del commissario Calabresi, ha percorso dal giorno dell’omicidio del marito, cinquant’anni fa.
La crepa e la luce: Sulla strada del perdono.La mia storia
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6. Al sesto posto della nostra classifica troviamo ancora una volta l’autrice italiana Erin Doom con Nel modo in cui cade la neve, edito da Magazzini Salani. Un romanzo che racconta la storia di Ivy, cresciuta fra laghi ghiacciati e boschi incontaminati, circondata dalla neve che tanto ama, e costretta a trasferirsi dal Canada alla California.
Nel modo in cui cade la neve
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7. Scende alla settima posizione Madeleine Miller con il romanzo edito da Marsilio e intitolato La canzone di Achille. Tra queste pagine troveremo una storia antica: la storia d’amore e di morte di Achille e Patroclo.
La canzone di Achille
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8. L’ottava posizione è occupata dal romanzo di Eshkol Nevo, Le vie dell’Eden, edito da Neri Pozza. Un libro con cui l’autore di fama internazionale indaga dietro le maschere che vestiamo per gli altri, ma anche su quelle che indossiamo quando ci troviamo di fronte a verità troppo difficili, o pericolose, da accettare.
Le vie dell’Eden
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9. Sulla tua parola. Messalino. Letture della messa commentate per vivere la parola di Dio. Marzo aprile (2022) di Serafino Tognetti è il titolo che occupa l’ottava posizione della nostra classifica settimanale. Un sussidio bimestrale semplice che favorisce nel credente una partecipazione attiva e proficua alla celebrazione quotidiana dell’Eucaristia.
Sulla tua parola. Messalino. Santa Messa quotidiana e letture commentate per vivere la parola di Dio. Marzo-aprile 2021
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10. Al decimo e ultimo posto troviamo il quarto capitolo dell’amatissima saga di Elena Ferrante, Storia della bambina perduta. L’amica geniale. Vol. 4, edito E/O. Proseguono le avventure di Lenù e Lila le amiche che hanno appassionato non solo l’Italia ma tutto il mondo, e che si concluderanno in questo ultimo romanzo
Storia della bambina perduta (L’amica geniale Vol. 4)
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Giancarlo TRAPANESE al PREMIO MILANO con l ‘ultimo suo lavoro ’73 e 1 giorno’. SERATA MEMORABILE….
written by
Roberto Tanoni
PREMIO MILANO
SERATA MEMORABILE-
Premiato il suo ‘73 anni e 1 giorno’
Ricevere il premio della Giuria a Milano, nel prestigioso Salone Dell’Istituto dei Ciechi (dove si tengono tante sfilate di moda) è già di per se una soddisfazione grande. Se considero che alla edizione 2021 (la premiazione doveva essere il 27 nov poi rinviata per Covid) erano iscritti 1800 LAVORI PROVENIENTI DA 14 NAZIONI la soddisfazione aumenta. Ma quello che mi ha davvero colpito, oltre al livello della serata e la presenza di autori provenienti da diversi paesi europei è stata invece un’assenza. Quella dello scrittore UCRAINO ALEXANDER KOROTKO che non ce l’ha fatta a lasciare il suo paese per ritirare il secondo premio della sezione in cui aveva partecipato con il suo Moon boy ( e ha mandato una rappresentante del consolato). Ecco: ricevere questo premio al Concorso Letterario internazionale Milano per un libro (73 anni e 1 giorno) che parla soprattutto di Libero arbitrio, di Autodeterminazione di un popolo e del futuro di una umanità sempre più feroce con se stessa, mi sembra doppiamente bello. Un momento per me importante.
(nb le foto del momento della premiazione arriveranno tra qualche giorno per scelta dell’organizzazione che ha evitato la ressa sotto il palco)
Bravo Giancarlo e complimenti…
OMUNICATO STAMPA 9 marzo 2022
RECANATI: EMERGENZA UMANITARIA UCRAINA
Il Comune di Recanati sta lavorando in stretto contatto con Prefettura di Macerata, la Questura di Macerata e l’ASUR Marche per organizzare le risposte necessarie a fronteggiare l’emergenza umanitaria, conseguenza della guerra in Ucraina, e il conseguente arrivo di profughi in fuga dal Paese. Al contempo, l’Amministrazione sta operando in sinergia con associazioni e Terzo settore per organizzare una rete di supporto all’accoglienza e per supportare le famiglie ospitanti cittadini ucraini.
Si avvisa la cittadinanza che è necessario che tutti coloro che stanno fornendo ospitalità agli esuli Ucraini, comunichino al Comune di Recanati i relativi nominativi e i dati anagrafici. La registrazione dei cittadini ucraini sarà fondamentale per la formazione di una banca dati utile non solo per il monitoraggio delle presenze e per la necessaria comunicazione di ospitalità alla Questura, ma anche per dare il via ad azioni ed interventi di tipo sanitario (tamponi, vaccini, cure mediche).
Le suddette segnalazioni dovranno essere inviate ai seguenti indirizzi:
– segretariatosociale@comune.recanati.mc.it;
– comune.recanati@emarche.it (PEC).
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Comando di Polizia Locale 0717587243 (centrale operativa), il Punto Unico di Accesso (PUA) 071/7587478, i Servizi Sociali 071/7587293 – 071/7587204.
M’illumino di meno Rai Radio 2 Caterpillar Nella Casa di Giacomo Leopardi suggestive visite a lume di candela con i versi de Le ricordanze
written by
Roberto Tanoni
OMUNICATO STAMPA 9 Marzo 2022
M’illumino di meno Rai Radio 2 Caterpillar
Nella Casa di Giacomo Leopardi suggestive visite a lume di candela con i versi de Le ricordanze
A Recanati, Casa Leopardi aderisce all’iniziativa “M’illumino di meno”, proposta dalla trasmissione ‘Caterpillar’ di Rai Radio2, organizzando suggestive visite “a lume di candela” nella casa del Poeta.
“Siamo lieti di sostenere l’opera di sensibilizzazione di Caterpillar e Rai Radio 2 sui temi del risparmio energetico con una iniziativa simbolica ed emozionante – ha dichiarato la contessa Olimpia Leopardi discendente del Poeta –sarà l’occasione per rivivere la stessa atmosfera vissuta da Giacomo nel 1800 nei luoghi dell’infanzia a lui cari, nella Biblioteca, nei saloni di casa e soprattutto nella sua camera dove a “lume di candela” ha composto tante opere.”
L’11 marzo, dalle ore 18 i visitatori potranno accedere a Palazzo Leopardi con le lanternine messe a disposizione per vivere suggestivi momenti a “lume di candela” nella casa paterna del Poeta.
La suggestiva visita si snoderà tra le antiche sale della Biblioteca che hanno visto formarsi il suo genio tra gli oltre venti mila volumi presenti e nei piani nobili del Palazzo, nel nuovo percorso “Ove abitai fanciullo” che a distanza di 200 anni ha svelato al pubblico per la prima volta gli appartamenti privati di Giacomo Leopardi.
In alcuni momenti verranno letti i versi de Le ricordanze con i suoi numerosi riferimenti a oggetti presenti in casa, come i quadri dei “figurati armenti”, la serie di quattro tele raffiguranti animali al pascolo attribuite al pittore tedesco Philipp Peter Roos (Sankt Goar 1657 – Roma 1706), detto Rosa da Tivoli presenti nella Galleria
Quella loggia colà, volta agli estremi
Raggi del dì; queste dipinte mura,
Quei figurati armenti, e il Sol che nasce
Su romita campagna
fino alla camera del Poeta dalla cui finestra contemplava le vaghe stelle dell’Orsa scintillare sul paterno giardino.
Vaghe stelle dell’Orsa, io non credea
Tornare ancor per uso a contemplarvi
Sul paterno giardino scintillanti,
E ragionar con voi dalle finestre
Di questo albergo ove abitai fanciullo,
E delle gioie mie vidi la fine.
Dai Canti Le ricordanze 1829
Il 7 marzo 1785 nasceva a Milano Alessandro Manzoni, illustre scrittore, poeta e drammaturgo, considerato un caposaldo della letteratura italiana.
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Roberto Tanoni
Il 7 marzo 1785 nasceva a Milano Alessandro Manzoni, illustre scrittore, poeta e drammaturgo, considerato un caposaldo della letteratura italiana.
Per l’occasione ricordiamo una delle sue odi più celebri, Marzo 1821, un poema civile che intende rimarcare il diritto inalienabile di ogni popolo alla libertà.
Marzo 1821: l’origine
Marzo 1821 è un componimento che rientra nella fase poetica manzoniana civile e patriottica in seguito raggruppata ne Le Odi Civili. Il testo fu ispirato a Manzoni dall’ardore dei primi moti rivoluzionari italiani.
Nel 1821 sembrava che fosse imminente la liberazione della Lombardia dagli austriaci grazie all’intervento dell’erede al trono sabaudo, Carlo Alberto, che aveva guardato con favore ai moti carbonari. Le speranze furono tuttavia deluse e soffocate dalla dura repressione austriaca.
Nell’ode Manzoni immagina che l’esercito piemontese, una volta varcato il fiume Ticino, stia raggiungendo la Lombardia.
Si narra l’autore che scrisse il lungo poema in soli tre giorni, tra il 15 e il 17 marzo 1821, trasportato dall’entusiasmo per la liberazione auspicata.
Marzo 1821
Soffermàti sull’arida sponda,
vòlti i guardi al varcato Ticino,
tutti assorti nel nuovo destino,
certi in cor dell’antica virtù,
han giurato: Non fia che quest’ondascorra più tra due rive straniere;
non fia loco ove sorgan barriere
tra l’Italia e l’Italia, mai più!
L’han giurato: altri forti a quel giuro
rispondean da fraterne contradeaffilando nell’ombra le spade
che or levate scintillano al sol.
Già le destre hanno strette le destre;
già le sacre parole son porte:
o compagni sul letto di morte,o fratelli su libero suol.
Chi potrà della gemina Dora,
della Bormida al Tanaro sposa,
del Ticino e dell’Orba selvosa
scerner l’onde confuse nel Po;chi stornargli del rapido Mella
e dell’Oglio le miste correnti,
chi ritogliergli i mille torrenti
che la foce dell’Adda versò,
quello ancora una gente risortapotrà scindere in volghi spregiati,
e a ritroso degli anni e dei fati,
risospingerla ai prischi dolor:
una gente che libera tutta,
o fia serva tra l’Alpe ed il mare;una d’arme, di lingua, d’altare,
di memorie, di sangue e di cor.
Con quel volto sfidato e dimesso,
con quel guardo atterrato ed incerto,
con che stassi un mendico sofferto
per mercede nel suolo stranier,star doveva in sua terra il Lombardo;
l’altrui voglia era legge per lui;
il suo fato, un segreto d’altrui;
la sua parte servire e tacer.O stranieri, nel proprio retaggio
torna Italia, e il suo suolo riprende;
o stranieri, strappate le tende
da una terra che madre non v’è.
Non vedete che tutta si scote,dal Cenisio alla balza di Scilla?
Non sentite che infida vacilla
sotto il peso de’ barbari piè?
O stranieri! sui vostri stendardi
sta l’obbrobrio d’un giuro tradito;un giudizio da voi proferito
v’accompagna all’iniqua tenzon;
voi che a stormo gridaste in quei giorni:
Dio rigetta la forza straniera;
ogni gente sia libera, e pèradella spada l’iniqua ragion.
Se la terra ove oppressi gemeste
preme i corpi de’ vostri oppressori,
se la faccia d’estranei signori
tanto amara vi parve in quei dì;chi v’ha detto che sterile, eterno
saria il lutto dell’itale genti?
Chi v’ha detto che ai nostri lamenti
saria sordo quel Dio che v’udì?
Sì, quel Dio che nell’onda vermigliachiuse il rio che inseguiva Israele,
quel che in pugno alla maschia Giaele
pose il maglio, ed il colpo guidò;
quel che è Padre di tutte le genti,
che non disse al Germano giammai:va, raccogli ove arato non hai;
spiega l’ugne; l’Italia ti do.
Cara Italia! dovunque il dolente
grido uscì del tuo lungo servaggio;
dove ancor dell’umano lignaggio,ogni speme deserta non è:
dove già libertade è fiorita,
dove ancor nel segreto matura,
dove ha lacrime un’alta sventura
non c’è cor che non batta per te.Quante volte sull’Alpe spïasti
l’apparir d’un amico stendardo!
Quante volte intendesti lo sguardo
ne’ deserti del duplice mar!
Ecco alfin dal tuo seno sboccati,stretti intorno a’ tuoi santi colori,
forti, armati de’ propri dolori,
i tuoi figli son sorti a pugnar.
Oggi, o forti, sui volti baleni
il furor delle menti segrete:per l’Italia si pugna, vincete!
Il suo fato sui brandi vi sta.
O risorta per voi la vedremo
al convito de’ popoli assisa,
o più serva, più vil, più derisa,sotto l’orrida verga starà.
Oh giornate del nostro riscatto!
Oh dolente per sempre colui
che da lunge, dal labbro d’altrui,
come un uomo straniero, le udrà!Che a’ suoi figli narrandole un giorno
dovrà dir sospirando: io non c’era;
che la santa vittrice bandiera
salutata quel dì non avrà.
Audizioni live dei 61 artisti in gara a Musicultura in diretta sui social e su ÉTv Marche MUSICULTURA: a Emit il Premio del pubblico la Targa Banca Macerata Walter Costantini e il valore delle parole nella negoziazione della pace
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Roberto Tanoni
Audizioni live dei 61 artisti in gara a Musicultura in diretta sui social e su ÉTv Marche
MUSICULTURA: a Emit il Premio del pubblico la Targa Banca Macerata
Walter Costantini e il valore delle parole nella negoziazione della pace
“Nel teatro la parola è doppiamente glorificata: è scritta, come nelle pagine di Omero, ma è anche pronunciata, come avviene fra due persone al lavoro: non c’è niente di più bello.”
Con questa frase di Pier Paolo Pasolini, nel giorno della ricorrenza della sua nascita ( 5 marzo 1922) Walter Costantini formatore, docente di comunicazione, esperto di intelligenza emotiva e risoluzione di conflitti, ha aperto la nona serata delle Audizioni live di Musicultura con una copertina sul valore delle parole. Un affascinante viaggio sul linguaggio attraverso il pensiero di grandi filosofi e poeti della storia, passando attraverso Noam Chomsky, Martin Heidegger, Stefan George, e Ludwig Wittgenstein fino ad arrivare all’ era digitale, caratterizzata dall’utilizzo del linguaggio numerico, a scapito della bellezza, con il conseguente depauperamento del vocabolario, usiamo solo l’1% dei 2 milioni di vocaboli a disposizione.
“Le parole sono agenti vivi e attivi, producono stati d’animo e azioni – ha detto Walter Costantini – mai come in questo momento storico l’uso delle parole assume un valore fondamentale nella negoziazione della terribile realtà di guerra che stiamo vivendo. L’augurio è che attraverso la forza delle parole si possa giungere ad una risoluzione vera concreta ed immediata.”
Emit di Lodi ha conquistato il favore del pubblico, grazie agli applausi in teatro e ai like sui social si è aggiudicato la Targa Banca Macerata, consegnata dal Dirigente del Servizio Welfare e Cultura del Comune di Macerata Gianluca Puliti.
Emit all’anagrafe Emanuele Conte, con un set voce e chitarra ha offerto le canzoni poetiche “Vino” e “Mare” un brano intenso e autobiografico che parla dei rapporto con genitori nel corso della vita. Emit sta per Economia e management of innovation technology la laura specialista dell’artista che scrive canzoni dall’età di 12 anni e ha alle spalle oltre 500 ore di performance dal vivo tra locali, house-concerts e musica di strada durante i viaggi in Europa. Dal 2018 collabora con Officine Buone, ha vinto diversi premi e tra le numerose esperienze nel 2015 è stato ospite alla BBC Radio Merseyside, a Liverpool, nel 2019 si è esibito allo Stupinigi Sonic Park, in apertura agli Eugenio in Via di Gioia, ed è stato in finale allo Special Stage al teatro Zelig di Milano; nel 2021 è stato ospite del Magna Graecia Film Festival, a Catanzaro.
Sul palcoscenico di Musicultura la voce calda e graffiante di Luca Maggiore di Forlì, in una performance elegante e coinvolgente ha proposto i brani “Sei Andrea” scritta per il figlio e “L’odore di noi” . Cantautore, musicista e attore, protagonista di opere quali Notre Dame de Paris di Cocciante, Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo, Luca Maggiore ha studiato canto, pianoforte classico, jazz e soul. Debutta con il suo primo singolo nel 2001 e prosegue con la pubblicazione di numerosi altri lavori. Vanta più di vent’anni di carriera alle spalle, è stato corista di Mango, Biagio Antonacci, Marco Masini, Fabio Concato e delle orchestre di Beppe Vessicchio e Pippo Caruso. “Mango è stato l’artista che mi ha insegnato di più, i suoi consigli durante le cene dopo gli spettacoli mi hanno fatto crescere molto” ha raccontato l’artista che recentemente ha pubblicato tre singoli e sta lavorando al suo prossimo album “Felice di dare”
Da Genova G Pillola, all’anagrafe Guglielmo Perri, si è esibito con “La notte” e “Lo specchio” testi poetici basati su semplicità, verità e ironia su musiche pop e disco dance. Le sue canzoni, istantanee di quotidianità, sono una via di fuga dalle grandi cose del mondo. G Pillola affonda le sue radici musicali nell’universo rap, nel 2015 si orienta verso il cantautorato pop moderno. Accompagnato dalle produzioni di Blue Jeans, surfa tra le onde della musica Italiana degli anni ’70 e’80, del pop francese e dell’indie rock europeo.
Al suo debutto con canzoni proprie di fronte ad un pubblico giuliettacome, all’anagrafe Illari Giulia classe 1996 di Forlì, ha presentato “Lo fi – love” dedicata alla sorella e “Adele” uscito la settimana scorsa, due brani sinceri, irriverenti e unisex.
Illari Giulia, con un passato alle spalle di diciassette anni di danza e una laurea da giornalista, nel 2021 diventa “giuliettacome” e pubblica i singoli “Vero”, “Catcalling” e la sua canzone più recente, “Catcalling- Garrido Remix”, per Visory Records con distribuzione Universal Italia.
Sir Jane è lo pseudonimo della cantautrice elettronica bolognese Susanna Regazzi che con la sua band ha proposto “Trigger” l’analisi della radice di un conflitto in un sogno e “Cappellaio matto”. Brani popolati di immagini potenti, seminati di archetipi e messaggi subconsci dove impiega la voce come una ritrovata preghiera per guarire i paesaggi interiori.
Il nome Sir Jane unisce la dualità tra maschile e femminile, le sue canzoni nascono durante anni di malattia in cui trova nella musica un processo onirico, volto a guardarsi dentro con la chiarezza dei sogni lucidi.
Sul palco di Musicultura Ganugi classe 1988 di Prato con “Le zanzare” e “Pezzo quasi bello” dove l’artista crea l’atmosfera esistenziale di una generazione, che nel “quasi”, ovvero in bilico, ripone la sua stessa ironica essenza.
Fabrizio Ganugi, polistrumentista, appassionato di world music, è uno degli ultimi poeti estemporanei in ottava rima, ha una laurea in Lettere moderne e fa il cuoco. Inizia a scrivere a quattordici anni e a sedici fonda il gruppo Fantasia Pura Italiana, band vincitrice dell’Arezzo Wave Toscana 2014, che nel 2016 finisce sul palco di Italia’s Got Talent. Tre gli album pubblicati; quattro gli anni di tour in Italia. Nel 2020 inizia il suo percorso da solista e nell’estate dello stesso anno è finalista del Premio Bindi.
L’esilarante esibizione del Maestro Massimo Viganò Fumagalli sull’origine storica delle frasi e dei gesti scaramantici teatrali ha chiuso la penultima serata delle Audizioni Live del Festival.
Oggi domenica 6 marzo ultimo giorno di ascolti, alle ore 17 si esibiranno:
Martina Vinci di Genova, Stefania Tasca di Torino, Maestral di Venezia, Apu di Forlì, Tano e l’Ora d’Aria di Bari, Pecci di Milano
Giacomo Leopardi e il PESSIMISMO. Abbiamo raccolto alcune delle sue frasi più significative …
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Roberto Tanoni
Giacomo Leopardi e il PESSIMISMO. Abbiamo raccolto alcune delle sue frasi più significative …
Ecco le frasi più celebri di Giacomo Leopardi sulla vita. Il poeta è famoso per il suo profondo pessimismo: queste sono le citazioni divenute celebri tratte dalle sue opere.
Desiderar la vita, in qualunque caso, e in tutta l’estensione di questo desiderio, non è insomma altro che desiderare l’infelicità; desiderar di vivere è quanto desiderare di essere infelice.
Il mezzo più efficace di ottener fama è quello di far creder al mondo di esser già famoso.
Il passato, a ricordarsene, è più bello del presente, come il futuro a immaginarlo. Perché? Perché il solo presente ha la sua vera forma nella concezione umana; è la sola immagine del vero; e tutto il vero è brutto.
Anche il dolore che nasce dalla noia e dal sentimento della vanità delle cose è più tollerabile assai che la stessa noia.
Dicono che la felicità dell’uomo non può consistere fuorché nella verità. Così parrebbe, perché qual felicità in una cosa che sia falsa? E come, se il mondo è diretto alla felicità, il vero non deve render felice? Eppure io dico che la felicità consiste nell’ignoranza del vero.
Certamente il vero non è bello. Nondimeno anche il vero può spesse volte porgere qualche diletto: e se nelle cose umane il bello è da preporre al vero, questo, dove manchi il bello, è da preferire ad ogni altra cosa.
Certo l’ultima causa dell’essere non è la felicità; perocché niuna cosa è felice.
Chi ha perduto la speranza d’esser felice, non può pensare alla felicità degli altri, perché l’uomo non può cercarla che per rispetto alla propria. Non può dunque neppure interessarsi dell’altrui infelicità.
Chi non ha uno scopo non prova quasi mai diletto in nessuna operazione.
Audizioni live dei 61 artisti in gara a Musicultura in diretta sui social e su ÉTv Marche MUSICULTURA: a Sofia Rollo il Premio del pubblico la Targa Banca Macerata
written by
Roberto Tanoni
OMUNICATO STAMPA 5 marzo 2022
Audizioni live dei 61 artisti in gara a Musicultura in diretta sui social e su ÉTv Marche
MUSICULTURA: a Sofia Rollo il Premio del pubblico la Targa Banca Macerata
Rush finale per le dieci serate di Audizioni Live di Musicultura, al sempre gremito Teatro Lauro Rossi di Macerata, in diretta streaming sulla pagina Facebook del Festival e su ÉTv Marche per gli ascolti dei 61 artisti in gara 2022, che si concluderanno domani sera domenica 6 marzo.
Nel giorno del compleanno di Lucio Dalla, 4 marzo 1943, l’ottava serata delle Audizioni Live di Musicultura ha visto il collegamento con la città di Bologna con la cantautrice Roberta Giallo, tra i giurati del Festival e con il critico musicale Ernesto Assante, impegnati in un omaggio al grande artista bolognese scomparso. Roberta Giallo per l’occasione ha presentato il suo nuovo brano dedicato all’amico e maestro “La città di Lucio Dalla”.
Sofia Rollo di Lecce si è conquistata il premio del pubblico presente a Teatro e sui social, la Targa Banca Macerata consegnata dal Prof. Claudio Pettinari Rettore dell’Università di Camerino, tra i partner culturali di Musicultura insieme all’Università di Macerata e all’Accademia delle belle Arti. “La musica è fondamentale per la formazione dei nostri ragazzi e ragazze – ha affermato il Rettore Pettinari – noi abbiamo il compito di prepararli e di accompagnarli nel futuro che meritano e siamo ben felici che i nostri studenti possano vivere queste esperienze nei laboratori di Musicultura con tanta musica, tanta armonia e tanta gioia.”
Gli studenti delle Università di Camerino e Macerata sono infatti presenti ogni anno a Musicultura nella giuria e nella redazione giornalistica e social del Festival, in questa edizione 2022 partecipano: Massimo Mounir Lattanzi, Maicol Moretti, Francesco Pio Stelluti, Leonardo Curzi, Jessica Piccioni, Ivan Compagnucci, Maria Teresa Monorchio, Beatrice Elci, Federico Micucci, Alessio Galassi, Federica Lattanzio, Valeria De Minicis, Sara Della Mora, Francesca Pastò, Edoardo Angeletti, Alessandro Grasso, Federica Guardiani, Stefan Tronelli, Chiara Fioravanti, Roberto Capponi, Alice Riderelli Belli, Martina Di Marco, Benedetta Rucci, Vittoria Sigismondo, Serena Grosso, Maria Michela Perna, Ilaria Pilone, Claudia Santasiero, Sabino Virgilio e Michele Milozzi.
A Musicultura Sofia Rollo, classe 1999 di Lecce, si è esibita per la prima volta con le sue canzoni di fronte ad un pubblico, offrendo “Da sola” e “Malabene” con uno stile urban pop nato dall’incontro tra una produzione elettronica e la sua timbrica vocale calda e rotonda che rimanda all’universo del soul, il mondo musicale in cui è cresciuta. Testi dove l’artista indaga su se stessa rapportandosi con gli altri in diverse forme.
Salentina trapiantata a Milano, Sofia comincia presto a coltivare il suo talento artistico, a 16 anni approda sul palco televisivo di X-Factor 10. “Un’esperienza importante che mi ha dato molta carica e sicurezza,- ha raccontato l’artista – da qual momento ho pensato seriamente alla musica.”
L’esibizione più applaudita dal pubblico presente al Teatro Lauro Rossi è stata quella offerta dal rapper Themorbelli di Alessandria che con testi ironici e compenetrati nella musica ha proposto “Il giardino dei Finzi Contini” e “Therinascimento” brani ricchi di citazioni storiche, artistiche e letterarie. Rapper, videomaker e storyteller Themorbelli gravita nel mondo dell’arte contemporanea e della musica. Ha pubblicato diversi racconti, un documentario sulla musica di provincia e un romanzo. Con il progetto presentato a Musicultura spalanca le porte a un mondo tutto nuovo.
Da Lucca il cantautore Effemberg nome d’arte di Stefano Pomponi con i brani “Presepe” e “Il Cielo era un corpo coperto” ha proposto un viaggio all’interno dell’animo umano dove racconta la sua visione del mondo, per sensibilizzare e denunciare, nella certezza che i piccoli gesti fanno la differenza. Esordisce nel 2017 con il disco “Elefanti per Cena”, di cui alcuni brani fanno da colonna sonora al film “Ricordi?” di Valerio Mieli. Nel 2019 pubblica l’album “Il cielo era un corpo coperto” e nel 2021 i singoli “Mini Universo”, “Atto di Rivolta” e “Sirene Alate”.
Ritorna a Musicultura Lorenzo Disegni di Roma con le canzoni libere da schemi e preconcetti “Oi mà” e “70” dove le sensibilità e la sincerità dell’artista si riflettono sia nelle melodie che nei testi. Disegni ha da poco pubblicato i suoi primi due singoli “Come ci pare” e “VHS” che precedono l’uscita del disco d’esordio, un album caratterizzato da dieci brani che definisce come “figli dell’amore e della voglia di non ricalcare alcun modello predefinito”.
Valeria Sturba, polistrumentista, cantante e compositrice di Bologna ha presentato “Anti amore” e “Mille” dove evoca richiami alle arti e alla letteratura, in un’immersione sonora sperimentale e minimalista in cui la sua voce funge da strumento.
Valeria suona violino, theremin, tastiere, synth e looper, sonorizza film muti, registra colonne sonore originali e musiche per spettacoli teatrali. Tra i vari progetti all’attivo OoopopoiooO, duo surreale e dadaista che condivide con Vincenzo Vasi.
Da Trieste sul palco del Lauro Rossi Caspio, cantautore “elettronico ed elettrico” come ama definirsi, con “Domani” e “Mai”, un vero e proprio manifesto che descrive la voglia di riscatto della generazione dei trentacinquenni su musiche elettroniche in stile anni 90. La sua storia artistica inizia da adolescente, nel 2019 pubblica “Giorni Vuoti” e nel 2021 il suo ultimo EP “fugit”.
Questa sera sabato 5 marzo si esibiranno :
giuliettacome di Forlì, Sir Jane di Bologna, Luca Maggiore di Forlì, G Pillola di Genova, Ganugi di Prato, Emit di Lodi
Domani domenica 6 marzo ultimo giorno di Audizioni live alle ore 17 saliranno sul palco del Lauro Rossi::
Martina Vinci di Genova, Stefania Tasca di Torino, Maestral di Venezia, Apu di Forlì,
Tano e l’Ora d’Aria di Bari, Pecci di Milano
Audizioni live dei 61 artisti in gara a Musicultura in diretta sui social e su ÉTv Marche MUSICULTURA: Vena si aggiudica il Premio del pubblico la Targa Banca Macerata
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Roberto Tanoni
Audizioni live dei 61 artisti in gara a Musicultura in diretta sui social e su ÉTv Marche
MUSICULTURA: Vena si aggiudica il Premio del pubblico la Targa Banca Macerata
Continuano a ritmo serrato le Audizioni live di Musicultura nell’ascolto dei 61 artisti ammessi in gara per la selezione dei 16 finalisti della XXXIII edizione del festival in diretta sui social e su ÉTv Marche.
Tra le novità di successo delle Audizioni 2022 spiccano le applauditissime performance di Massimo Viganò Fumagalli, l’espressione di diversi personaggi teatrali , condensata in un elegante attore in pensione che svela al pubblico, con ironia, i segreti del linguaggio e dei termini gergali legati al mondo del Teatro.
Nella settima serata consecutiva di spettacoli Vena ha conquistato l’ambita Targa Banca Macerata grazie agli applausi del pubblico in sala e ai like degli utenti collegati alla diretta streaming sui social di Musicultura.
A consegnare all’artista milanese il Premio del pubblico Il Vice Direttore di Banca Macerata Rodolfo Zucchini e l’Assessore agli Eventi del Comune di Macerata Riccardo Sacchi. “Sono serate bellissime con un’ alta qualità di esibizioni che ogni sera vedono il Teatro Lauro Rossi gremito di appassionati per un totale fino ad oggi che supera le 2000 presenze in sala – ha commentato l’Assessore Sacchi – un grande successo per la tutta la città che ogni giorno accoglie con piacere i numerosi artisti, musicisti e gli accompagnatori al seguito, negli alberghi, nelle piazze e nei negozi del centro.”
Vena, cantautore e polistrumentista di Milano, accompagnato dalla sua chitarra e da un set acustico tutto al femminile composto da contrabbasso, violoncello, pianoforte e voce, ha eseguito “Niente selfie” e “Brianza” la dolorosa presa di coscienza delle errate convinzioni sui valori materiali appresi nell’infanzia. Domenico Vera affianca all’attività chitarristica quella di direttore di formazioni vocali e di tastierista. Dal 2018 al 2020 insegna all’Università degli Studi di Napoli Federico II per il master in “Fisiopatologia, didattica e riabilitazione della voce cantata e recitata”. Nel 2021 pubblica il suo primo EP, “Sui trenta”.
Sul bollente palcoscenico di Musicultura Valentina Brozzu classe 1999 di Milano, studia musica dall’età di 5 anni, canta nei cori delle grandi opere liriche nei teatri lombardi, a 13 anni suona la chitarra e studia pianoforte e canto pop rock. Valentina, influenzata dalla musica anni ’70 e dal cantautorato, accompagnata dal sound raffinato della sua chitarra e dei suoi musicisti ha presentato a Musicultura in anteprima un assaggio del disco che sta per pubblicare con i brani “Sbronza” e “Dinamite”.
I Popforzombie di Torino sono Paolo Passera “Poli” (voce), Michele Battaggia “Bozzi” (chitarra), Fausto Belardinelli “Lypocondium” (chitarra), Davide Costa (basso), Roberto Zaffaroni (batteria). Un po’ rock, un po’ indie, ma soprattutto pop la band ha proposto:
“Reitia” e “Canzone inutile” con un suono acustico cantautorale arricchito con arrangiamenti orchestrali e progressive. La band nasce nel 2016, l’anno successivo pubblica l’ album omonimo. Nel 2020 esce “EP”, un mini album registrato, mixato e prodotto da Max Casacci dei Subsonica. Durante il lockdown registrano l’album “Cose Piccole”.
Gradito ritorno a Musicultura della cantautrice di Parma Sara Loreni con una vocalità limpida e potente ha proposto brani che hanno come punto di partenza la canzone: “Amanda” ed “Eroticamente” dove tratta l’erotismo dal punto di vista femminile. Performer, producer e cantautrice, Sara Loreni, diplomata in Canto Jazz indirizzo Pop insegna musica e canto. Esordisce con l’EP “Loop solo” nel 2012, pubblica singoli e collabora con Cristina Donà; nel 2010 vince il Premio Ciampi. E’ in tour come corista e solista con Capossela nel 2016 e nel 2020, anno in cui è anche performer al “The sky in a Room” al Barezzi Festival. Nel 2021 suona alla Triennale e partecipa alla residenza “Tagli”.
Da Chieti Luigi Friotto con un importante set acustico ha proposto “Villana Pianura” e “Tutte le stelle dell’altro polo” il racconto musicato della storia di Ulisse, narrata da Dante Alighieri, per descrivere gli uomini fra talenti e contraddizioni, costretti a scontare una pena non compresa. Friotto pubblica nel 2012 il primo singolo “Silenzi da un temporale”, il 2013 è l’anno del primo Concerto sull’Acqua: con 9 musicisti suona su una zattera nelle acque della Costa dei Trabocchi. È del 2015 l’EP “Lucernario”; del 2016 “Canto di passaggio”, singolo inciso in una faggeta. A luglio del 2018 si esibisce alla Lanterna di Genova con lo spettacolo “Mirecah faro senza oscurità”. Nel 2020 incide la colonna sonora per la pièce teatrale “La Contesa”. Esce a luglio il singolo “Tutte le stelle dell’altro polo”.
Ha chiuso la serata l’onda travolgente dei Toolbar cinque ragazzi dell’Alto Garda trentino che hanno offerto al Lauro Rossi un live energico e trascinante, con grande interazione tra groove e sezioni improvvisate nei brani, tra rock e hip hop su testi autoironici :“Sedia” e “Borghese”. Nel 2021 la band partecipa ad Upload School Music Production, prende parte alla line up di Poplar Festival 2021 e si aggiudica il primo posto alla 16 edizione di Suoni Universitari. Con sei singoli all’attivo i Toolbar, nome fittizio del garage in cui creano, sono in uscita con il nuovo brano in primavera.
Questa sera venerdì 4 marzo si esibiranno:
Valeria Sturba di Bologna, Sofia Rollo di Lecce, Lorenzo Disegni di Roma, Themorbelli Alessandria, Caspio di Trieste, e Effemberg di Lucca
Domani sabato 5 marzo:
giuliettacome di Forlì, Sir Jane di Bologna, Luca Maggiore di Forlì, G Pillola di Genova, Ganugi di Prato, Emit di Lodi
Oggi è Mercoledì delle ceneri. Perché e cosa significa nella religione cristiana
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Roberto Tanoni
Oggi è Mercoledì delle ceneri. Perché e cosa significa nella religione cristiana
Il 2 marzo 2022 cade il Mercoledì delle ceneri, un momento molto importante nella religione cristiana, che indica l’inizio dei preparativi per la Pasqua. Di seguito vediamo perché si chiama così e quali sono le tradizioni legate a questa giornata
Perché si chiama Mercoledì delle ceneri? Nella vita è capitato a tutti di porsi questa domanda, dal momento che questa giornata risulta essere un momento molto importante nel calendario cristiano. Si tratta infatti del mercoledì che precede la prima domenica di Quaresima, un periodo di 40 giorni di preghiera, digiuno ed elemosina che termina al tramonto del Giovedì Santo. La Quaresima rappresenta una fase di preparazione e purificazione in vista della Pasqua.
Nel corso del tempo il Mercoledì delle ceneri è stato chiamato in differenti modi, ma la denominazione originale è quella latina Feria quarta cinerum.
E’ l ‘inizio al digiuno e alla purificazione.
Mercoledì delle ceneri: perché si chiama in questo modo?
Il Mercoledì delle ceneri è una giornata che ha origini molto antiche, che risalgono all’inizio del cristianesimo, per cui nel corso dei secoli si sono stabilite tradizioni e riti differenti, che hanno però avuto sempre un comun denominatore: la cenere.
Il rito romano prevede infatti che durante la messa del mercoledì che dà inizio alla Quaresima il celebrante sparga sul capo e la fronte dei fedeli presenti un pizzico di cenere. La cenere in questione viene ricavata bruciando i rami di ulivo benedetti durante la Domenica delle Palme dell’anno precedente.
In passato, mentre si ponevano le ceneri sulla testa dei fedeli, il celebrante e le persone presenti ripetevano il versetto, tratto da Genesi 3,19:
“Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris“
che tradotto significa
“Ricordati, oh uomo, che polvere sei e in polvere ritornerai”.
Durante la celebrazione del Mercoledì delle ceneri adesso il verso è ripetuto in italiano da celebrante e dai fedeli.
Questo era un momento in cui i fedeli si concentravano sulla caducità della vita e su quanto la propria esistenza fosse un dono del Signore.
Digiuno e astinenza dalle carni
Il mercoledì delle ceneri sono previsti:
- obbligo di consumare un unico pasto durante la giornata (ma non è proibito prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera), per i credenti dai 18 ai 60 anni.
- astinenza dalle carni (divieto di mangiare carne) per tutta la giornata, a partire dai 14 anni. Possono essere mangiati uova, latticini e qualsiasi condimento anche di grasso di animale.
Queste indicazioni sono contenute nella Costituzione apostolica “Paenitemini” di papa Paolo VI del 17 febbraio 1966.
Digiuno e astinenza delle carni sono di precetto anche il Venerdì Santo, mentre per i venerdì del tempo quaresimale che non siano quello Santo va rispettata soltanto l’astinenza delle carni.
Sono esentati dal digiuno coloro che soffrono di malattie fisiche e mentali, le donne in gravidanza, in allattamento o coloro che soffrono di malattie croniche come il diabete.
MUSICULTURA: domani 1 marzo Irene Grandi al Lauro Rossi Vito si aggiudica la Targa Banca Macerata
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Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 28 febbraio 2022
Audizioni live dei 61 artisti in gara a Musicultura 2022
MUSICULTURA: domani 1 marzo Irene Grandi al Lauro Rossi
Vito si aggiudica la Targa Banca Macerata
A pochi mesi di distanza dalla partecipazione alle serate finali del Festival,
Irene Grandi torna domani sera martedì 1 marzo a Macerata alle Audizioni Live di Musicultura.
Artista eclettica dal timbro inconfondibile, tra le più amate del pop-rock italiano, vanta una carriera lunga tre decenni. L’album della consacrazione “In vacanza da una vita” esce nel 1995 ed ottiene subito un grande successo commerciale ‒ oltre a vantare collaborazioni illustri con artisti quali Pino Daniele, Vasco Rossi e Jovanotti. Da qui ha inizio una carriera che la vede incessantemente impegnata tra tour in Italia e all’estero, importanti progetti discografici e la partecipazione a ben cinque edizioni del Festival di Sanremo, l’ultima nel 2021 con “Finalmente io”. Nel 2021 l’artista inaugura un nuovo tour, “Io in blues” che la vede protagonista nella veste inedita di cantante blues.
Con Irene Grandi, sul palcoscenico del Festival si sfideranno a suon di note gli artisti in gara: Isotta di Siena, Ponente di Palermo, Sandri di Cesena, Moretti di Milano,
Filippo Bubbico di Lecce e Moriel di Modena
Le Audioni live di domenica hanno visto l’assegnazione del Premio del pubblico presente e collegato ai social, Targa Banca Macerata, al giovane palermitano Vito. L’ambito riconoscimento è stato consegnato all’artista dalla responsabile dell’Area Commerciale di Banca Macerata Debora Falcetta.
Canzoni d’amore schiette che vanno dritte al cuore quelle proposte da Vito, 22 anni di Palermo nei brani “ Quanto costa l’amore” e “Apocalisse”.
Vito canta da quando aveva 9 anni, a 13 anni entra nel cast dello show Ti Lascio Una Canzone su Rai Uno e condivide il palco con i Pooh, Riccardo Fogli, i Nomadi, Amii Stewart.
E’ stata un’esperienza bellissima ma anche molto forte, ero solo un bambino, sentivo addosso molte pressioni – ha raccontato Vito. Il suo nuovo singolo “Quanto costa l’amore” anticipa un EP di prossima uscita.
L’artista più appladito della serata al Teatro Lauro Rossi è stato Matteo Leone di Calasetta (SU). Cantautore giramondo e batterista jazz, Matteo Leone con voce affilata e suono potente ha proposto atmosfere blues con sonorità mediterranee nei brani “In mézu ô mò” e “Ràixe”. Testi scritti nel dialetto del suo paese il tabarchino, un misto di ligure, arabo e un pizzico di maltese dove narra storie di viaggi, di mare e le gesta di donne e uomini che cercano dal 1400 un posto da chiamare Casa.
Sul palco del Festival l’energia contagiosa di Anna e l’appartamento, l’alter-ego musicale di Anastasia Brugnoli cantautrice veronese classe 1991 con i brani “Provvisoria” e “Edera”. “Io sono Anna – ha detto l’artista – l’appartamento è l’enorme brusio di idee e di immagini che c’è nella mia testa e che prende forma per magia nelle canzoni.” Nel 2020, Anna è uscita dall’Appartamento con l’EP Anna/Piano/Caos; l’anno successivo è tra le dieci finaliste del Premio Bianca d’Aponte e pubblica il primo album omonimo, “Anna e L’Appartamento”.
Hurricane all’anagrafe David Maria Campese, classe 1995 cantautore e produttore di Vicenza ha proposto i brani “Diavoli nel deserto” e “Rum” “nata di getto a seguito di una serata solitaria in compagnia di una bottiglia di Rum ”, confessa l’artista all’inizio della performance.Dopo gli studi in chitarra classica e musica elettronica, Hurricane si trasferisce a Londra suona con i Nysza, e si diploma in songwriting al BIMM. Nel 2020 esordisce con il singolo “Wide Open” e da Red Ronnie, al Premiato Circo Volante, presenta il suo secondo singolo, “Magical (Invisible)”. Nel 2021 è uscito il suo primo EP, “Dharma”.
Ritorna a Musicultura Costanza, cantautrice e logopedista di Livorno, accompagnata dalla sua band, con le canzoni “Ricordi di Thè” e “Acqua che bolle” due brani che ricordano la felicità e la spensieratezza della sua infanzia “dove tutto era più semplice e senza pensieri.” Tra i finalisti di Musicultura 2020 con il brano “100 maglioni” Costanza, nello stesso anno, pubblica il suo primo disco “A piedi nudi”.
Francesco Forni, di Roma, ha presentato in anteprima due brani del suo nuovo disco scritto e cantato interamente in napoletano, la sua lingua originale. “Spacciatore” e
“Pure si fosse” dove narra di bugie e di verità dette alla società e all’amata lontana.
Francesco Forni ha alle spalle una carriera ricca di produzioni, dalla composizione di colonne sonore per il teatro e il cinema ad una copiosa discografia in cui figura come cantautore, chitarrista e produttore.
COMUNICATO STAMPA 27 febbraio 2022
Audizioni live dei 61 artisti in gara a Musicultura 2022
MUSICULTURA: Iosonorama si aggiudica la Targa Banca Macerata
Irene Grandi attesa ospite martedì 1 marzo alle Audizioni live del Festival
John Vignola, giornalista e critico musicale di Rai Radio1,ha aperto la terza serata delle Audizioni live di Musicultura con un viaggio alla scoperta dei personaggi che hanno contribuito in maniera fondamentale al successo delle star musicali. Le figure dei grandi manager: dal Colonnello Tom Parker di Elvis Presley, a Brian Samuel Epstein che porto al successo i Beatles, fino al personaggio quasi malavitoso di Peter Grant dei Led Zeppelin, passando attraverso la figura del manager “illuminato” di Bruce Springsteen Jon Landau.
Raffaella De Falco, in arte Iosonorama, di Napoli si è aggiudicata il Premio del pubblico Targa Banca Macerata consegnata da John Vignola e dall’Assessore al Turismo ed Eventi del Comune di Macerata Riccardo Sacchi.
Iosonorama ha una carriera alle spalle fatta di ballo e di musica e nel brano “Zero volume”, un’intensa preghiera atipica rivolta alla città di Napoli, si è esibita con la coreografia di una ballerina, la sua migliore amica Marzia. Iosonorama accede all’Accademia Spettacolo Italia e nel 2020 apre il concerto di Tony Esposito per il Wine Art Jazz Fest. Nel 2021 pubblica 3 inediti tra cui “Pos/To/ Me”, secondo brano presentato a Musicultura, con il quale si aggiudica un posto al Deejay On Stage di Riccione. A gennaio 2022 arriva semifinalista al premio Fabrizio De André; è in uscita il suo primo EP “Fenomeni Paranormali”.
L’artista più applaudito dal pubblico del teatro è stato Guido Maria Grillo discendente del grande Totò e originario di Salerno. Guido Maria Grillo ha omaggiato con uno stile personalissimo e ricercato la canzone napoletana, con echi del Mediterraneo, tracce di elettronica e di musica araba nei brani “Chi ci salverà ” e “Tramonto”. Laureato in filosofia, Guido Maria Grillo ha pubblicato, due EP e un singolo, collabora con Levante, Musica Nuda, Cristiano Godano, Paolo Benvegnù e ha aperto i concerti di Rufus Wainwright, Anna Calvi, Avion Travel, Marlene Kuntz, Musica Nuda e Niccolò Fabi. Ospite del Premio Tenco nel 2011 e vincitore del Premo Lauzi nel 2017, è co-autore ed interprete di due spettacoli teatrali: “ME-DEA della sua grazia” e “La Maledizione dei puri – Se Pasolini e De André”. “Questa nostra guerra” è il titolo del suo primo libro. Dal palco di Musicultura Guido Maria Grillo ha lanciato un messaggio: “Non rassegnarmoci all’involuzione dell’essere umano, la rassegnazione è il preambolo dell’abitutide, cerciamo di essere empatici e resistiamo finche e possibile.”
A musicultura il sound di Scuro che di scuro ha solo il nome, ha precisato il cantautore e chitarrista leccese che ha presentato “Da un’altra vita” e “Non ci credo” brani dalle sonorità incisive e spirito rock, mescolati con elettronica e melodie pop su testi ironici e ricercati “Mi piace giocare con i testi e con i modi di dire, lavoro molto sulla scelta delle parole” ha raccontato l’artista, allievo del CET e laureato in composizione pop al conservatorio. Scuro lancia il primo EP nel 2019, anticipato dal singolo “Niente di così importante”. L’anno successivo pubblica il brano “Da Un’Altra Vita” e la sua ultima uscita è “Non ci credo”. Oltre al progetto solista, Stefano Scuro è il leader dei Logo e membro della band Moods.
Avorio è il nome d’arte di Alessandro Femminella di Lanciano che ha proposto con la sua chitarra acustica “L’imprevisto” e “Mamma” canzoni espresse con passione e ardente fuoco primordiale “Parto sempre dalla melodia – ha detto l’artista – poi il testo viene adattato il più possibile all’emozione che crea il suono.”
Avorio è un collettivo musicale, figurativo e teatrale nato a Vasto con l’intento di riportare l’artigianato artistico italiano tra i vanti dell’era contemporanea. Nell’estate 2020, il collettivo inizia la scrittura dei brani del primo disco di musica leggera italiana, melodie retrò miste a ritmiche moderne.
Sonorità pop rock quelle offerte da Zerella di Avellino con le canzoni “Tutta Bianca” e “Prenderti o perderti” dove il ruolo dei testi è predominante “La scrittura è la parte della canzone in cui mi sento più a mio agio e poi ho la fortuna di lavorare con bravissimi musicisti” ha spiegato Ciro Zerella che esordisce nel mondo musicale nel 2018 con “Sotto Casa Tua”. Nel 2019 è tra i 130 nomi selezionati da 1MNext , tra i 25 semifinalisti del Premio De André e in finale al Premio Ugo Calise.Nel 2020 partecipa a Esordi su RaiRadio 2 e RaiPlay, e al format “Musica e Parole” del Premio Tenco. Nel 2021 il cantautore irpino è finalista al Premio Brassens e torna sulla scena musicale con “All’una con te” e “Se Dio vuole”.
Il rapper romano Faax, al secolo Fabio Cannavale, ha cantato “Autotune” e “Ora d’aria” brani caratterizzati da un flow icastico e incisivo e capacità autorale.
Faax pubblica il singolo “Autotune” nel 2020 e l’anno successivo ”2G” e “Ora d’Aria”. In seguito il rapper capitolino comincia una sperimentazione che porta alla nascita di “Giornate Storte”, brano che intreccia dinamismo e introspezione innovando e rivoluzionando le prerogative insite nel rap game italiano.
Franz e i pensieri molesti è il nome della band di Torino nata nel 2016 e composta da Francesca, Lorenzo, Jacopo, Roberto ed Enrico che si è esibita con “Mania” una canzone sulle “ansie” provocate dai sentimenti e con “Come la vita” il loro ultimo singolo sul tema dell’imprevedibilità della vita.
Nel 2016 la band pubblica il primo album “Col senno di poi” è di tre anni dopo l’uscita di “Anomalia”, la raccolta che segna la loro evoluzione dal folk cantautorale al pop.
La musica di Franz e i pensieri molesti, nel limbo tra il mainstream e l’alternativo è sempre impegnata a sostegno della causa LGBT, di cui porta sul palco i colori e i messaggi di amore e uguaglianza.
Oggi domenica 27 febbraio alle ore 17 si esibiranno:
Costanza di Livorno, Anna e l’appartamento di Verona, Matteo Leone di Calasetta (SU)
Francesco Forni di Roma, Vito di Palermo e Hurricane di Vicenza
Martedì 1 marzo ore 21 – ospite Irene Grandi
si esibiranno: Isotta di Siena, Ponente di Palermo, Sandri di Cesena, Moretti di Milano,
Filippo Bubbico di Lecce e Moriel di Modena
XXXIII Edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore Musicultura 2022: Cristina Donà madrina delle Audizioni Live al Teatro Lauro Rossi di Macerata
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Roberto Tanoni
XXXIII Edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore
Musicultura 2022: Cristina Donà madrina delle Audizioni Live al Teatro Lauro Rossi di Macerata
Dal 24 febbraio al 6 marzo spettacoli aperti al pubblico al Teatro Lauro Rossi e in diretta su ÉTv Marche e sui social.
Countdown finale per l’apertura delle Audizioni Live della XXXIII ed. di Musicultura, domani giovedì 24 febbraio alle ore 21, il Teatro Lauro Rossi di Macerata aprirà le sue porte all’affezionato pubblico del Festival per la serata inaugurale, la prima di dieci serate consecutive ad ingresso gratuito, che vedranno l’esibizione dei 61 artisti ed artiste, selezionati sugli 1086 iniziali ed entrati in gara nell’edizione 2022 di Musicultura.
Sarà possibile seguire le Audizioni Live anche in diretta su ÉTv Marche e sulla pagina Facebook di Musicultura.
Ospite speciale e madrina della serata di apertura la cantautrice Cristina Donà: “ Musicultura rappresenta un’occasione preziosa dove fisicamente si incontrano altri musicisti artisti e mondi musicali diversi E’ un grande arricchimento per chi partecipa e sono felicissima e onorata di essere presente nella prima serata delle Audizioni live.”
Il lungo e felice percorso artistico che fa di Cristina Donà una delle voci più originali della scena musicale italiana, inizia nei primi anni novanta. Cristina, che ha contribuito a definire una nuova stagione del rock di matrice mediterranea, è una delle poche artiste italiane capaci di “rivaleggiare” con le grandi colleghe che all’estero hanno reinventato il modello di interprete e autrice. Sempre in grado di rinnovarsi, la Donà è divenuta prima punto di riferimento, poi figura ispiratrice per le nuove generazioni di musicisti italiani.
Lo scorso dicembre Cristina Donà ha pubblicato il suo nuovo album “deSidera”, anticipato dai primi estratti “Desiderio” e “Colpa”.
“deSidera” è un lavoro discografico che ha visto la luce dopo una fortunata campagna crowdfunding e gravita intorno al tema del “desiderio” che cuce i brani con un sottile filo rosso. Il desiderio come motore indispensabile delle nostre vite, ma anche fonte di un incolmabile vuoto, di un’insoddisfazione perenne che porta con sé le sue conseguenze. Il titolo stesso indica liberamente l’etimologia della parola desiderio, letteralmente “mancanza di stelle”.
Allo start di partenza di Musicultura 2022, sul palcoscenico del Lauro Rossi si esibiranno i primi sei artisti in gara:
Chiara Vidonis di Trieste, Helen Aria di Aosta, Ilclassico di Bologna, Barriera di Capua,
Malvax di Modena, Kamahtma di Trecate (NO).
Gli artisti si esibiranno con due brani ciascuno di fronte al pubblico che verrà chiamato ad esprimere le proprie preferenze con il voto e alla giuria di Musicultura, presieduta dal direttore artistico Ezio Nannipieri e composta da Stefano Bonagura, Marco Maestri, Roberta Giallo, Natascia Mattucci e Roberto Giambò.
La macchina organizzativa del Festival coinvolge attivamente anche tantissimi studenti, delle Università di Macerata, dell’Università di Camerino e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata che danno il loro contributo partecipando a laboratori, stage e percorsi professionali nelle varie sezioni del Festival.
Al termine delle Audizioni Live, la giuria di Musicultura selezionerà la rosa dei sedici finalisti, che saranno protagonisti di due concerti al Teatro Persiani di Recanati, in collaborazione con Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura, nel prossimo mese di maggio. Le loro canzoni comporranno inoltre il CD compilation della XXXIII edizione. Parallelamente le canzoni finaliste godranno di un’ampia diffusione radiofonica e il pubblico avrà modo di votarle per designare due degli otto vincitori. I restanti sei vincitori saranno espressi dalle scelte insindacabili del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, che nell’edizione in corso è composto da: Vasco Rossi, Roberto Vecchioni, La Rappresentante di Lista, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Francesco Bianconi, Giorgia, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Sandro Veronesi, Niccolò Fabi, Dacia Maraini, Gaetano Curreri, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Diego Bianchi, Teresa De Sio, Francesca Archibugi, Mariella Nava, Antonio Rezza, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Ron.
Gli otto vincitori di Musicultura saranno protagonisti nel prossimo mese di giugno, con i prestigiosi ospiti italiani ed internazionali, delle serate di spettacolo finali del Festival, all’Arena Sferisterio di Macerata. Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del Concorso, al quale andrà il Premio Banca Macerata di 20.000 euro.
Gli spettacoli delle Audizioni live si terranno tutte le sere al Teatro Lauro Rossi dal 24 al 6 marzo ( con esclusione di lunedì 28 febbraio ) avranno inizio alle ore 21, salvo la domenica, quando si andrà in scena alle ore 17. L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria su www.musicultura.it. E’ richiesto il super green pass e l’utilizzo della mascherina FFP2.
Il 17 febbraio si celebra la Giornata Nazionale del Gatto, istituita in Italia nel 1990 dopo un referendum tra i lettori di una rivista specializzata, Tuttogatto, dedicata ai cosiddetti “gattari”, gli amanti dei gatti.
Il carattere indipendente e solitario dei gatti ha sempre esercitato un certo fascino anche su scrittori e scrittrici che hanno dedicato ai felini le loro opere. I gatti sono spesso fotografati al fianco di grandi artisti, basti pensare a Ernest Hemingway o alla meravigliosa Elsa Morante, che appaiono nei loro ritratti più intensi circondati da felini.
Lo scrittore americano Charles Bukowski era solito dire:
Più gatti hai, più a lungo vivrai. Se hai cento gatti, vivi dieci volte di più che se ne hai dieci.
E ancora:
Avere una banda di gatti intorno è bello, se ti senti giù, basta guardare i gatti e ti senti meglio, perché loro sanno che tutto è semplicemente com’è.
Le frasi e gli aforismi di Bukowski dedicate ai suoi amati felini sono state raccolte in un’antologia Sui gatti a firma dello scrittore, pubblicata in Italia dalla casa editrice Guanda nel 2016.
Non v’è dubbio, i gatti sono i migliori amici degli scrittori forse perché condividono la stessa indole schiva, sfuggente e fiera di chi è sempre a caccia di una nuova ispirazione o di una nuova preda.
Non è certamente un caso che sia stato proprio lo scrittore francese Charles Perrault, nel Seicento, a regalarci la storia del gatto più celebre della letteratura: il gatto con gli stivali.
Vi è davvero un binomio indissolubile tra gatti e letteratura che prosegue ancora oggi.
QUESTA SERA. Il Volo e Storaro presentano il corto girato nelle Grotte di Frasassi a “Porta a Porta” su Rai 1
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Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 16 febbraio 2021
Il Volo e Storaro presentano il corto girato nelle Grotte di Frasassi a “Porta a Porta” su Rai 1
Domani da Bruno Vespa in anteprima televisiva il cortometraggio diretto da Storaro con i ragazzi de Il Volo nelle Grotte di Frasassi
Domani sera giovedì 17, nella celebre trasmissione televisiva di RAI 1 condotta da Bruno Vespa “Porta a Porta” Piero, Gianluca e Ignazio de Il Volo e il Maestro Vittorio Storaro presenteranno in anteprima televisiva il cortometraggio, tributo a Morricone, realizzato durante la pandemia nelle Grotte di Frasassi.
Diretto dal pluripremiato Vittorio Storaro, tre volte Premio Oscar per Reds, Apocalypse Now e L’ultimo imperatore, il cortometraggio che vede protagonisti i tre tenori in un’emozionante interpretazione di “Your Love” (da C’era Una Volta Il West) tra le favolose forme calcaree delle Grotte, verrà presentato per la prima volta al grande pubblico di Rai 1 che potrà ammirare la bellezza e la maestosità del complesso ipogeo marchigiano.
Ad accompagnare in trasmissione Il Volo e Storaro, il Sindaco di Genga Marco Filipponi che ha invitato personalmente Bruno Vespa a visitare la meraviglia delle Grotte di Frasassi.
“ I ragazzi de il Volo hanno raccontato a Vespa la loro grande emozione nel girare il corto con Storaro all’interno della bellezza e della maestosità delle Grotte – ha commentato il Sindaco Marco Filipponi appena uscito dalla registrazione della puntata di Porta a Porta –Un filmato di Storaro che esprime la rinascita dell’essere umano dal vuoto degli anni della pandemia con le arti: la musica di Your Love di Morricone, il canto de Il Volo e l’arte del cinema rinascono dal simbolo arcaico per eccellenza, il ventre della terra. Una importante iniziativa fortemente voluta dalla nostra Amministrazione per la celebrazione dei 50 anni dalla scoperta delle Grotte di Frasassi che ci ha permesso di accendere i riflettori nazionali ed internazionali sul nostro immenso patrimonio naturalistico e sulle Marche. Gianluca Ginoble ha annunciato che sarà un loro piacere promuovere la bellezza delle Grotte di Frasassi nei loro concerti in giro per il mondo. Ai ragazzi de Il Volo e a Storaro va il mio più sentito ringraziamento personale.”
Nel cortometraggio diretto da Storaro, il trio Il Volo si cala all’interno delle Grotte di Frasassi, simbolicamente tra le gigantesche stalattiti e stalagmiti, come fecero 51 anni fa gli speleologi che le scoprirono, ma lo fanno in smoking, pronti per uno spettacolo. Attraverso la loro arte, come un nuovo seme nel grembo della natura, il loro canto li riproduce … trio dopo trio e l’energia delle arti rigenera così ogni forma di vita.
Il cortometraggio è stato girato con una particolare illuminazione di ultima tecnologia, nel pieno rispetto della conservazione dell’opera naturalistica, studiata dalla creatività del Maestro Storaro e della figlia Francesca.
Un progetto di lighting design altamente artistico che potrebbe nel futuro sostituire l’attuale illuminazione delle Grotte di Frasassi e raccontarle attraverso il meraviglioso linguaggio della luce di Storaro, creando ambienti unici nei diversi scenari, in una straordinaria atmosfera di grande emozione e suggestione.
XXXIII Edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore Musicultura 2022: svelati i nomi dei 61 artisti in gara su oltre mille candidati
written by
Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 16 febbraio 2022
XXXIII Edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore
Musicultura 2022: svelati i nomi dei 61 artisti in gara su oltre mille candidati
In collegamento Roberto Vecchioni e Cristina Donà
Dal 24 febbraio le Audizioni Live al Teatro Lauro Rossi di Macerata in diretta su ÉTv Marche e sui social. Cristina Donà ospite della serata di apertura.
Svelati i nomi degli artisti ed artiste in gara nell’edizione 2022 di Musicultura nella conferenza stampa tenutasi nella Gran Sala Piero Cesanelli allo Sferisterio di Macerata.
Sono sessantuno, sono stati selezionati a partire da una rosa iniziale di 1086 candidature, numero record di partecipazioni al celebre Festival della Canzone Popolare e d’Autore. Tutti autori ed autrici delle loro canzoni, essi accedono ora alle Audizioni Live del Concorso, in programma dal prossimo 24 febbraio e fino al 6 marzo ogni sera (con esclusione di lunedì 28 febbraio) al Teatro Lauro Rossi di Macerata, con ingresso libero, in diretta su ÉTv Marche e in streaming sui canali social di Musicultura.
La serata di apertura avrà una graditissima ospite, Cristina Donà.
“È un vero piacere che un’artista coerente e coraggiosa come Cristina, le cui canzoni hanno la rara virtù di unire generazioni diverse, sia con noi in questa festa della musica live e dell’arte dell’incontro che sono le audizioni di Musicultura. E ci aspettano anche altre belle sorprese – ha dichiarato il direttore artistico Ezio Nannipieri – Cosa ci dicono le canzoni dei giovani artisti e artiste che ora ci accingiamo a testare nella loro resa dal vivo? Che l’ironia, la sensibilità, l’onestà di mente e la pulizia di cuore di chi scrive e canta non si sono perse per strada, solo si esprimono con meno perentorietà di un tempo, cercando modi di sfuggire al già detto, per non rimanerne inghiottite sul nascere.”
“Seguo la realtà del Festival da anni – ha detto Cristina Donà in collegamento – partecipare a Musicultura è una grande occasione per entrare nella collettività, in un momento storico dove si premia l’individualità Musicultura rappresenta un’occasione preziosa dove fisicamente si incontrano altri musicisti artisti e mondi musicali diversi E’ un grande arricchimento per chi partecipa e sono felicissima e onorata di essere presente nella prima serata delle Audizioni live.”
L’emozionante interpretazione di Roberto Vecchioni a Musicultura 2020 di “Sopra Milano” la canzone di Piero Cesanelli, fondatore e direttore artistico storico del Festival, ha aperto il collegamento in conferenza stampa con il grande cantautore, nonché decano del Comitato Artistico di Garanzia del Festival.
“Da Musicultura mi arrivano sempre cose bellissime – ha raccontato Roberto Vecchioni – chi si iscrive e manda le canzoni al Festival vive un mondo di valori sia linguistici che musicali che non vuol far morire, l’importante è la qualità della canzone, quello che resta e che non sfugge via.
E’ fondamentale che Musicultura viva sempre, è una specie di sentinella una custode e una testimone di quanto si può fare in emozionalità con un mezzo così importante come la canzone”
A portare il saluto della città di Macerata il Sindaco Sandro Parcaroli:
“I cittadini di Macerata amano Musicultura, la città in questi prossimi giorni di grande musica tornerà ad animarsi grazie anche all’arrivo nelle nostre vie e piazze di oltre 400 persone tra artisti musicisti e accompagnatori. Musicultura è uno dei più bei festival d’Italia che fa emergere tante promesse musicali e noi siamo felici di dare spazio ai giovani che si mettono in gioco. Grazie a Musicultura e a tutti gli sponsor che la supportano, perché insieme facciamo grandi cose.”
Per il secondo anno consecutivo Banca Macerata è Main Partner di Musicultura.
“Sono orgoglioso di essere qui perché Musicultura è una manifestazione che annuncia sempre un successo. – Ha detto il Presidente di Banca Macerata Ferdinando Cavallini– Abbiamo riconfermato con piacere il sodalizio, come Banca locale siamo sempre vicini alle imprese di successo come Musicultura, condividiamo con il Festival il supporto ai giovani e la capacità di fare sistema con tutti i principali attori economici e culturali del territorio.”
Dalla Regione Marche l’intervento dell’Assessora alla Cultura Giorgia Latini: “Musicultura è molto importante per la regione Marche perché oltre a sostenere gli artisti promuove il nostro territorio grazie alla forza della sua comunicazione. Per noi è un orgoglio poter proseguire il sostegno al Festival, ringrazio il Comune di Macerata, gli organizzatori e gli artisti che si iscrivono sempre più numerosi e che trovano nel Festival un importante trampolino di lancio.”
“ Crediamo fortemente in Musicultura – ha affermato Riccardo Sacchi Assessore al Turismo e Grandi eventi del Comune di Macerata –sia nella sua grande forza di sostenere la passione per la canzone e sia nella sua capacità di creare una promozione e valorizzazione del territorio con un importante ritorno economico per la città.”
Partner culturali del Festival le Università di Camerino, Macerata e l’Accademia di Belle Arti di Macerata.
“Sono più di 20 anni che l’Università di Camerino collabora con Musicultura – ha detto il Pro Rettore dell’Università di Camerino Graziano Leoni – un rapporto molto importante perché permette ai nostri ragazzi di partecipare attivamente alle varie fasi dell’evento artistico. Ringraziamo gli organizzatori che ci danno questa possibilità e auguriamo a Musicultura sempre il meglio nei suoi continui successi nazionali ed internazionali.”
“La novità di quest’anno – ha annunciato la delegata del Rettore dell’Università di Macerata Prof.ssa Pamela Lattanzi – è che l’Università di Macerata riconosce i laboratori di Musicultura, nella forma di partecipazione dei studenti sia in giuria che nella redazione giornalistica del Festival, come crediti formativi che i ragazzi possono inserire nel loro curriculum e spendere nel mondo del lavoro.”
“Il contribuito dell’Accademia a Musicultura è di carattere artistico – ha spiegato la direttrice dell’Accademia di Belle Arti Rossella Ghezzi – i nostri studenti vengono coinvolti nell’elaborazione dell’immagine grafica del Festival e nei vari laboratori scenografici. Grazie alle esperienze fatte con Musicultura i ragazzi possono realizzare i loro sogni e obiettivi professionali.”
Gli artisti convocati a Macerata per le Audizioni si esibiranno con due brani ciascuno di fronte alla giuria di Musicultura e al pubblico presente in teatro e nelle dirette dei social in un rigenerante viaggio di dieci serate live nella musica italiana.
La rosa delle 61 proposte in corsa è composta da 8 band e da 53 solisti e soliste, di un’età compresa tra i 21 e i 59 anni; tra le regioni di provenienza più rappresentate troviamo al primo posto l’Emilia-Romagna con 12 proposte, seguita dal Lazio con 7 e dalla Lombardia con 6.
Al termine delle Audizioni Live, la giuria di Musicultura selezionerà la rosa dei sedici finalisti, che saranno protagonisti di due concerti al Teatro Persiani di Recanati, in collaborazione con Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura, nel prossimo mese di maggio. Le loro canzoni comporranno inoltre il CD compilation della XXXIII edizione. Parallelamente le canzoni finaliste godranno di un’ampia diffusione radiofonica e il pubblico avrà modo di votarle per designare due degli otto vincitori. I restanti sei vincitori saranno espressi dalle scelte insindacabili del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, che nell’edizione in corso è composto da: Vasco Rossi, Roberto Vecchioni, La Rappresentante di Lista, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Francesco Bianconi, Giorgia, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Sandro Veronesi, Niccolò Fabi, Dacia Maraini, Gaetano Curreri, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Diego Bianchi, Teresa De Sio, Francesca Archibugi, Mariella Nava, Antonio Rezza, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Ron.
Gli otto vincitori di Musicultura saranno protagonisti nel prossimo mese di giugno, con i prestigiosi ospiti italiani ed internazionali, delle serate di spettacolo finali del Festival, all’Arena Sferisterio di Macerata. Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del Concorso, al quale andrà il Premio Banca Macerata di 20.000 euro. Verranno inoltre assegnati la Targa della Critica Piero Cesanelli (€ 3.000), il Premio AFI (€ 3.000), il Premio per il miglior testo (€ 2.000) e il Premio (€10.000) per la realizzazione di un tour, con il sostegno di NuovoImaie.
Premio Strega 2022: i primi titoli presentati
Al via il Premio Strega 2022! Sono stati resi pubblici i primi dodici libri presentati per la 76esima edizione del Premio Strega dagli Amici della Domenica, la giuria del blasonato riconoscimento letterario italiano. Oggi 15 febbraio è stata la volta di altri 12 libri presentati.
Ogni martedì mattina a mezzogiorno, infatti, sul sito internet e sui canali social della Fondazione Bellonci, storica organizzatrice del premio saranno pubblicati i titoli in concorso, procedendo di dozzina in dozzina.
Fino al prossimo 1° marzo ogni Amico della domenica avrà l’opportunità di segnalare, con il consenso dell’autore, un’opera di narrativa pubblicata tra il 1° marzo 2021 e il 28 febbraio 2022. Secondo il regolamento ogni opera potrà ricevere una sola segnalazione, che dovrà pervenire corredata da un breve giudizio critico.
Ogni martedì fino alla fine del mese di febbraio saranno dunque annunciati sul sito ufficiale del Premio Strega i titoli proposti.
1. Il cercatore di luce di Carmine Abate (Mondadori), proposto da Alessandro Masi;
Il cercatore di luce
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2. Randagi di Marco Amerighi (Bollati Boringhieri), proposto da Silvia Ballestra;
Randagi
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3. La vita adulta di Andrea Inglese (Ponte alle Grazie), proposto da Franco Buffoni;
La vita adulta
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4. Solo una canzone di Roberto Livi (Marcos y Marcos), proposto da Filippo La Porta;
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5. Nessuna parola dice di noi di Gaia Manzini (Bompiani), proposto da Maria Ida Gaeta;
Nessuna parola dice di noi
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6. Il sangue della Montagna di Massimo Maugeri (La nave di Teseo), proposto da Maria Rosa Cutrufelli;
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7. Emersione di Benedetta Palmieri (Nutrimenti), proposto da Alberto Rollo;
Emersione
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8. America non torna più di Giulio Perrone (HarperCollins), proposto da Elisabetta Mondello;
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9. Stradario aggiornato di tutti miei baci di Daniela Ranieri (Ponte alle Grazie), proposto da Loredana Lipperini;
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10. Gli invernali di Luca Ricci (La nave di Teseo), proposto da Guido Davico Bonino;
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11. La verità su tutto di Vanni Santoni (Mondadori), proposto da Edoardo Nesi;
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12. Poco a me stesso di Alessandro Zaccuri (Marsilio), proposto da Helena Janeczek
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Premio Strega 2022: i 12 titoli presentati martedì 15 febbraio
1. Nova di Fabio Bacà (Adelphi edizioni) presentato da Diego De Silva;
Nova
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2. Perché non sanno di Dario Buzzolan (Mondadori) presentato da Paolo Mieli;
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3. E poi saremo salvi di Alessandra Carati (Mondadori) presentato da Andrea Vitali;
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4. Spatriati di Mario Desiati presentato da Alessandro Piperno;
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5. Giuditta e il monsù di Costanza DiQuattro presentato da Franco Di Mare;
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6. Lingua madre di Maddalena Fingerle (Italo Svevo edizioni), presentato da Raffaele Manica;
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7. Il nostro meglio di Alessio Forgione (La nave di Teseo), presentato da Wanda Marasco;
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8. Atti di un mancato addio di Giorgio Ghiotti (Hacca edizioni), presentato da Sandra Petrignani;
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9. Quando le belve arriveranno di Alfredo Palomba (Wojtek), presentato da Riccardo Cavallero;
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10. La foglia di fico. Storia di alberi, donne, uomini di Antonio Pascale (Einaudi), presentato Francesco Piccolo;
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11. La parte di Malvasia di Gilda Policastro (La nave di Teseo), presentato da Romana Petri;
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12. È tardi! di Eduardo Savarese (Wojtek), presentato da Elisabetta Rasy
È tardi!
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L’Infinito di Giacomo Leopardi spiegato in pochi passi
L’infinito di Giacomo Leopardi: la spiegazione facile. Analisi del testo, figure retoriche e significato della poesia
L’Infinito di Giacomo Leopardi occupa la dodicesima posizione dei Canti, appartiene al genere dell’idillio, cioè è una poesia breve.
Al suo interno troviamo due infinti, temporale e spaziale, che si fondono insieme partendo da oggetti materiali, per esempio la siepe e il vento. Questo è importante perché l’infinito che ci troviamo di fronte non è di tipo mistico e spirituale ma è concreto.
La poesia è formata da 15 endecasillabi sciolti e ha un andamento ritmico reso possibile dai numerosi enjambement che tende a dilatare il verso, come se ognuno sconfinasse nel successivo.
In questi versi gli aggettivi occupano sempre il primo posto, rispetto al sostantivo a cui si riferiscono, creandone l’attesa.
Per Leopardi l’Infinito è il desiderio del piacere che nell’uomo è, appunto, infinito, per durata e per estensione e che non può essere soddisfatto da un oggetto finito ma solo dall’immaginazione.
L’autore si trova nella fase del pessimismo storico
L’esempio più classico di enjambement
interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo
“Mie notti con Qoelet”, le parole di David Maria Turoldo come Leopardi conoscitore di Qoelet
written by
Roberto Tanoni
“Mie notti con Qoelet”, le parole di David Maria Turoldo come Leopardi conoscitore di Qoelet
Il sacerdote-poeta morì trent’anni fa, lo stesso anno in cui pubblicò uno dei suoi ultimi libri. Un dialogo intenso con uno dei testi più anomali della Bibbia (quello di Qoelet), che ancora oggi fa parlare chi crede e chi no come appunto il sacerdote Turoldo ed Erri de Luca…
… è “Qoèlet” o “Kohèlet / Ecclesiaste” nella traduzione libera e poetica di Erri De Luca, o ancora “Qohélet. Colui che prende la parola”, splendido sottotitolo di una traduzione letteraria e misteriosa di Guido Ceronetti, forse la più bella. “La provvidenza ha voluto che questo libro rientrasse nel canone sacro. Lo si legge in forza di questa assunzione, ma sempre un lettore si chiede cosa ci stia a fare K. nell’Antico Testamento. E si risponde, se crede: ‘amen’, verità” scrive De Luca nell’introduzione di un libro che nel corpus biblico è definito – come altri: “Rut”, “Cantico dei cantici”, “Lamentazioni”, “Ester” – Sapienziale, “sì, qualora sia data alla Sapienza licenza piena di farneticare, di essere, da quanto si crede nel quotidie arcanamente altro” scrive senza troppo girarci intorno Ceronetti.
Ma cosa racconta “Qoelet”? Nulla, non racconta, dice. Una voce solitaria nel deserto, “sotto il sole”, pronuncia dodici meditazioni tragiche e dolenti su temi quali il bene e il male, la vanità della vita (“Vanità delle vanità, dice Qoèlet, / vanità delle vanità, tutto è vanità”) e il senso delle proprie azioni, suggerendo un anelito verticale come soluzione (“Abbi fiducia nel Padre e segui le sue indicazioni”), anelito che però non sembra rispondere del tutto alla sofferenza rabbiosa dell’uomo Qoèlet (“Gravarsi di conoscere / Fa traboccare il dolore” traduce Ceronetti gli ultimi due versi della prima meditazione). Quantomeno per chi ha fede, sarà il resto del Libro sacro a rispondere del tutto alla domanda che lo falcia, tracimando dalla bocca crocchiante di sabbia di Qoèlet.
Con “Qoelet” David Maria Turoldo intraprese un dialogo in forma di poesie e meditazioni che continuò anche con il “Cantico dei Cantici” e “Il libro di Giobbe”. Venne racchiuso nella raccolta “Mie notti con Qoelet”, pubblicata nel 1992, l’anno della morte di Turoldo, di cui ricorre il trentesimo anniversario (6 febbraio 1992). Sacerdote, mistico, intellettuale, profeta (nel senso di uomo capace con le proprie parole di trafiggere il proprio tempo e il nostro), Turoldo fu un poeta, tra i più grandi del Novecento e della poesia cristiana dello scorso secolo, al pari di Rebora e Testori. Visse dal 1964 a Fontanella, frazione di Sotto il Monte, dove fondò nell’antico Priorato cluniacense di Sant’Egidio una nuova esperienza religiosa comunitaria (qui una biografia dettagliata), che comprendeva anche persone laiche. Accanto fece costruire “Casa di Emmaus”, che dal 1967 dava ospitalità a credenti e non credenti in ricerca (oggi ha sede la casa editrice Servitium).
Con le sue parole, Turoldo sapeva parlare ai credenti ma anche a chi non crede, paradossalmente forte di una fede conturbante, contrastata, che non aveva mai pace. Ma era una fiamma che accendeva i suoi versi, avvicinandoli a tutti. “Padre David – ha scritto il critico letterario Carlo Bo – ha avuto da Dio due doni: la fede e la poesia. Dandogli la fede, gli ha imposto di cantarla tutti i giorni”.
“Mie notti con Qoelet” è un libro piccolo ma profondissimo, che trovai qualche anno fa in un Libraccio di Savona, ad un prezzo irrisorio, inversamente proporzionale alla sua potenza: Turoldo consuma otto notti sulle parole di Qoèlet, ne forgia nove poesie, dialoghi con Qoèlet come tentativi di illuminare la notte del “Tutto-Nulla che contiene l’universo” (come scrive nella prima sezione del libro, dal titolo programmatico “Mendicanti di Dio”). E alla fine chiude con una “Profezia antica”, annotando che fu quella “il primo spiraglio di luce a forare la tenebra della mia prima lettura dell’opera di Qohelet”.
Non possiamo pensare a Leopardi e alla sua ‘Vanità del tutto!!! e del Nulla eterno!!!. Giacomo aveva letto e approfondito Qoelet e Giobbe e si era sottomesso al volere del destino dotandosi della pazienza di Giobbe!
ROMA. Sala Sinopoli. “Lezioni di Letteratura”. Da Stephen King a Giacomo Leopardi
written by
Roberto Tanoni
ROMA. Sala Sinopoli. “Lezioni di Letteratura”. Da Stephen King a Giacomo Leopardi
La fondazione De Sanctis e la fondazione Musica per Roma presentano la seconda edizione di “Lezioni di Letteratura”, dieci lezioni di scrittori e intellettuali contemporanei che si confrontano con i grandi classici della letteratura mondiale.
Le Lezioni di Letteratura sono un’occasione per riscoprire capolavori, affrontare attraverso di essi grandi temi universali rendendoli strumenti utili per comprendere il presente, ma, soprattutto, un’occasione per riviverli attraverso la sensibilità e la voce di grandi autori contemporanei. Il ciclo è rivolto al grande pubblico di appassionati e lettori e a tutti coloro che hanno il desiderio di conoscere e approfondire alcune tra le opere più celebri dei grandi maestri della letteratura mondiale.
Gli scrittori e i libri protagonisti della seconda edizione sono: Giancarlo De Cataldo con “Le illusioni perdute” di Honoré de Balzac (26 febbraio), Melania Mazzucco con “Le metamorfosi” di Ovidio (7 marzo), Chiara Gamberale con “Peter Pan” di J.M. Barrie (21 marzo), Giulia Caminito con “Una donna” di Sibilla Aleramo (3 aprile) Giorgio Barberio Corsetti con “La Metamorfosi” di Franz Kafka (15 aprile), Silvia Avallone con “Lolita” di Vladimir Nabokov (24 aprile), Maurizio De Giovanni con “L’ombra dello scorpione” di Stephen King (2 maggio), Marco Balzano con “Le operette morali” di Giacomo Leopardi (15 maggio), Teresa Ciabatti con “Bel ami” di Guy De Maupassant (21 maggio) e Daniele Pitteri con “Mattatoio n.5 o La crociata dei bambini” di Kurt Vonnegut.
“
XXXIII Edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore Musicultura 2022: torna il pubblico alle Audizioni
written by
Roberto Tanoni
COMUNICATO STAMPA 10 febbraio 2022
XXXIII Edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore
Musicultura 2022: torna il pubblico alle Audizioni
Dieci serate di musica live al Teatro Lauro Rossi di Macerata, in diretta su ÈTv Marche e Facebook. Ingresso libero
Musicultura si prepara a riaprire al pubblico le porte del Teatro Lauro Rossi di Macerata per le Audizioni Live della XXXIII edizione del Festival.
Da giovedì 24 febbraio a domenica 6 marzo, ogni sera (con esclusione di lunedì 28 febbraio) gli spettatori avranno la chance di scoprire sei belle “primizie”, 60 complessivamente, della nuova canzone italiana, selezionate dalla direzione artistica a partire dal numero record di 1086 proposte iniziali.
Una maratona musicale, un emozionante viaggio tra le variegate realtà musicali del paese che finalmente potrà tornare ad essere condiviso col pubblico e gustato in presenza dagli spettatori.
“L’anno scorso, in piena zona rossa, Macerata ha saputo comunque accogliere in sicurezza i 250 giovani artisti convocati alle Audizioni, che si sono svolte regolarmente, salvo un <ma> grande come una casa: mancava il pubblico. – Ha affermato il Direttore Artistico di Musicultura Ezio Nannipieri – Il ritorno in teatro degli spettatori è il valore aggiunto delle Audizioni 2022. Soprattutto dal punto di vista di chi si esibirà sul palco, ragazze e ragazzi che in questi due anni di pandemia hanno continuato ad amare le canzoni e coltivare le loro passioni e che ora, con un po’ di ansia e parecchia emozione chiedono che la loro musica, le loro parole e le loro voci arrivino fino all’ultima fila.”
Le Audizioni live di Musicultura riaccendono i riflettori nazionali sulla città di Macerata e la trasformano in una vera e propria Città della Canzone. Oltre 400 persone, tra artisti in gara e musicisti al seguito provenienti da tutta Italia, accompagnatori e maestranze si preparano a convergere nel capoluogo marchigiano, con ricadute economiche che si sommano all’impatto comunicativo ed alla valenza promozionale per il territorio. Quel territorio il cui sviluppo e la cui valorizzazione sono elementi costitutivi del DNA di Banca Macerata, per il secondo anno consecutivo Main Partner di Musicultura. Un partner d’eccezione, che crede nel merito e nel talento giovanile, al punto da premiare con 20.000 euro il vincitore assoluto del Concorso e prevedere fin dalle audizioni il conferimento di ambiti riconoscimenti ai partecipanti più talentuosi.
Coloro che non potranno vivere in teatro lo spettacolo delle Audizioni Live potranno comunque seguirlo in diretta su ÉTv Marche e in streaming sui canali social di Musicultura.
Dopo oltre tre mesi di ascolti, la direzione artistica di Musicultura sta in questi giorni ultimando la composizione della lista delle 60 proposte che si cimenteranno dal vivo al Teatro Lauro Rossi. In attesa di conoscere i nomi degli artisti e delle artiste che vedremo sul palco fervono i preparativi per l’allestimento di quella che ormai è diventata una delle fasi del Festival più seguite dal pubblico regionale e in particolare di Macerata.
La macchina organizzativa coinvolge attivamente anche tantissimi studenti, sono infatti complessivamente oltre 100 gli studenti delle Università di Macerata, dell’Università di Camerino e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata che danno il loro contributo partecipando a laboratori, stage e percorsi professionali. Anche gli spettatori saranno parte attiva dello spettacolo, ogni sera saranno infatti chiamati ad esprimere le proprie preferenze col voto. Gli spettacoli avranno inizio alle 21, salvo la domenica, quando si andrà in scena alle 17. L’ingresso sarà gratuito, con prenotazione obbligatoria su www.musicultura.it. Sarà richiesto il super green pass e l’utilizzo della mascherina FFP2.
Al Teatro “99 Posti” di Mercogliano (AV), “Operette Morali”, tratta dall’omonima opera di Giacomo Leopardi
written by
Roberto Tanoni
Spettacolo in grande stile al Teatro “99 Posti” di Mercogliano, guidato da Paolo Capozzo e Gianni Di Nardo, dove domenica 13, alle 18, si alzerà il sipario sulla drammaturgia, scritta e diretta da Mirko Di Martino, “Operette Morali”, tratta dall’omonima opera di Giacomo Leopardi.
In scena Antonio D’Avino e Nello Provenzano. L’aiuto regia è di Angela Rosa D’Auria, la scenografia di Giorgia Lauro, la produzione del “Teatro dell’Osso” e del “Demiurgo”, in collaborazione con “Teatro TRAM e Classico Contemporaneo” di Napoli.
Tra i più apprezzati autori e registi del genere contemporaneo, Mirko Di Martino, fondatore del “Teatro dell’Osso” di Lioni, è approdato nel prestigioso scenario del “Teatro TRAM” napoletano, dove il suo talento e la tecnica espressiva ha conquistato pubblico e critica. Ritorna in Irpinia per presentare il suo ultimo lavoro, grazie alla felice intuizione e alla competenza di Paolo Capozzo e Gianni Di Nardo che, da artefici della sperimentazione contemporanea, offriranno al pubblico una performance innovativa. Le “Operette Morali” di Leopardi comprendono 24 prose. Mirko Di Martino ne ha scelto 10, che testimoniano l’attualità del pensiero del grande poeta nell’epoca contemporanea.
“E’ uno spettacolo che indaga diversi temi,- commenta Paolo Capozzo- come il rapporto dell’uomo con la felicità, con l’universo. Per la prima volta, uno dei capolavori di Giacomo Leopardi diventa spettacolo contemporaneo, estremamente fruibile, ma anche ricco di spunti poetici, che stimolano la sensibilità a riscoprire la forza delle proprie emozioni”-.
Con questa operazione culturale, l’istituzione culturale di Mercogliano promuove la letteratura universale, favorendo l’indagine introspettiva sulle questioni centrali dell’esistenza. “La capacità artistica di Mirko Di Martino- conclude Capozzo- penetra nel cuore degli spettatori, dando vita ad una rappresentazione in cui il linguaggio letterario si fonde con l’interpretazione e l’immedesimazione teatrale”-.
Al Teatro Vascello di Roma, per il suo primo concerto, l’Orchestra giovanile Fontane di Roma. Di Arturo Primavera
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Roberto Tanoni
Ha debuttato al Teatro Vascello di Roma, per il suo primo concerto, l’Orchestra giovanile Fontane di Roma, un complesso fondato lo scorso settembre, che si caratterizza per la giovanissima età dei suoi componenti (dai 16 a 25 anni) e per l’entusiasmo e il coraggio con cui hanno deciso di affrontare pezzi della letteratura musicali famosi, ma tutt’altro che facili.
Diretti da Luciano Siani, hanno eseguito un programma incentrato sulla musica sinfonica composta per l’opera o per la scena: le celebri ouvertures di Mozart (Don Giovanni), Beethoven (Fidelio e Coriolano), Rossini (Il Barbiere di Siviglia) e Verdi (La Traviata) sono state proposte al numeroso e attento pubblico presente in sala.
Altri appuntamenti sono previsti per il 28 marzo, il 16 maggio e il 2 giugno, nei quali saranno presentati altri programmi musicali.
Arturo Primavera
L’8 febbraio 1888 nasceva ad Alessandria d’Egitto, Giuseppe Ungaretti, uno dei principali poeti della letteratura italiana del Novecento. Quali sono le migliori poesie di Ungaretti? Ecco le sue poesie più belle e i migliori componimenti che tutti dovrebbero conoscere.
Le più importanti poesie di giuseppe Ungaretti
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Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie
,1918: questa poesia, il cui titolo reale è “Soldati”, è stata scritta verso la fine della Prima guerra mondiale ed è famosissima per essere una delle più corte poesie al mondo veicolando però un significato molto ampio. Come accennato, Giuseppe Ungaretti si è trovato in prima linea, nelle trincee della Grande guerra, precisamente nel Bosco di Courton, in Francia. Questa brevissima frase altro non fa che descrivere l’esperienza del poeta come soldato dando vita a uno dei componimenti chiave che meglio descrivono il pensiero e la poetica dell’autore.
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Mattina
Santa Maria La Longa il 26 gennaio 1917
M’illumino
d’immenso. - 1918: anche in questo caso il titolo originale della poesia è “Mattino”, anche se rimane maggiormente conosciuta come M’illumino d’immenso. Anch’essa tra le poesie più note dell’autore, in pochi versi Ungaretti riesce a spiegare la sua condizione esistenziale e l’intera corrente letteraria dell’Ermetismo, di cui è capostipite e uno degli autori più emblematici. Analizzando il testo emerge come il poeta altro non voglia fare se non descrivere l’esperienza di un uomo che assiste al sorgere del sole dopo la notte.
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I fiumi
Cotici, il 16 agosto 1916
Mi tengo a quest’albero mutilato
Abbandonato in questa dolina
Che ha il languore
Di un circo
Prima o dopo lo spettacolo
E guardo
Il passaggio quieto
Delle nuvole sulla lunaStamani mi sono disteso
In un’urna d’acqua
E come una reliquia
Ho riposatoL’Isonzo scorrendo
Mi levigava
Come un suo sasso
Ho tirato su
Le mie quattro ossa
E me ne sono andato - 1916: in questa poesia Ungaretti parla di un momento tutto suo sulle rive del fiume Isonzo, mentre si trova in Trincea. Il poeta decide, trasportato dalla notte, di fare un bagno e a contatto col fiume Isonzo ricorda altri tre fiumi che hanno rappresentato diverse fasi della sua vita: il Serchio le origini, il Nilo infanzia e adolescenza, la Senna gli studi e il diventare poeta e l’Isonzo, infine, la guerra e quel momento di pace in guerra.
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Non gridate più
Cessate d’uccidere i morti,
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.Hanno l’impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell’erba,
Lieta dove non passa l’uomo. - 1945: un breve compimento, ideato dopo il bombardamento del Verano durante la Seconda guerra mondiale. Il componimento fa parte della raccolta “Il dolore”, la poesia è un grido di dolore e soprattutto una preghiera a tutti gli uomini. Nelle poche righe del componimento Ungaretti chiede agli uomini di provare un sentimento che troppo spesso si dimentica: la pietà.
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Veglia
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amoreNon sono mai stato
tanto
attaccato alla vitaCima Quattro il 23 dicembre 1915
- 1915: la poesia è stata scritta da Ungaretti nel suo periodo passato come soldato nella Prima guerra mondiale, momento che è rimasto impresso in maniera traumatica nella sua memoria. Il poeta avverte vicino a sé la morte, un elemento che gli fa paura e che lo porta a riflettere sulla sua esistenza. Una poesia che rappresenta un vero e proprio inno alla vita, mentre il soldato Ungaretti ha davanti agli occhi la morte di soldati amici e nemici.
- Il porto sepolto, 1916: ancora oggi questa poesia è una delle più emblematiche dell’autore, la più rappresentativa del suo modo di scrivere. Il porto del titolo è il simbolo di un viaggio dello scrittore nel suo Io più profondo. Il porto inabissato del componimento diventa un simbolo del viaggio che ciascuno dovrà fare all’interno di se stesso.
- Risvegli, 1916: una delle poesie contenute nella raccolta Il porto sepolto, quella che maggiormente si lega alla religione e alla spiritualità. Questo componimento ancora una volta è ispirato dall’esperienza devastante che fu la guerra per lo scrittore, la poesia diventa un inno alla vita e alla bellezza di sentirsi vivi.
Due alunni del Morandi di Finale Emilia al Premio Nazionale Giacomo Leopardi
written by
Roberto Tanoni
Due alunni del Morandi di Finale Emilia al Premio Nazionale Giacomo Leopardi
Pubblichiamo un articolo scritto dagli studenti del liceo Morandi di Finale Emilia, Fabio Borghi (5M) e Andrea Rinaldi (5X), selezionati per partecipare alla prova regionale del Premio Nazionale Giacomo Leopardi.
Argomenta Luca Gherardi, coordinatore del Dipartimento di lettere e referente del progetto:
Uno degli obiettivi strategici del Liceo consiste nella valorizzazione delle eccellenze. Cogliendo l’interesse emerso da parte di alcuni studenti nei confronti del pensiero e dell’opera di Leopardi, abbiamo proposto alle classi quinte di partecipare al premio. Dal momento che ogni istituto può inviare alla selezione regionale soltanto due studenti e poiché gli interessati erano molti di più, io e alcuni colleghi abbiamo organizzato una prova di istituto e gli elaborati di Borghi e di Rinaldi hanno ottenuto le valutazioni più alte. Leopardi è così: non può lasciare indifferenti ed è per noi motivo di grande soddisfazione notare, ancora una volta, quanto la letteratura sia capace di suscitare nei nostri giovani alunni riflessioni, emozioni ma anche dubbi e curiosità.
L’ARTICOLO DEI DUE STUDENTI
Fabio Borghi (5M) e Andrea Rinaldi (5X) alla selezione regionale del Premio Leopardi
Il Liceo Morandi al Concorso Nazionale indetto dal Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati
Vi chiederete come mai due ragazzi all’ultimo anno di liceo, oberati di studio e impegni extrascolastici, si siano lanciati nel mondo della letteratura italiana, dovendosi confrontare con un poeta importante come Leopardi, ma che allo stesso tempo ha in comune con noi desideri, speranze, illusioni e amori non corrisposti. La domanda sorge spontanea e noi siamo qui per rispondere.
Fin dallo studio in classe, il nostro interesse si era rivolto alla letteratura di Leopardi, carica di temi attuali come quello dello scorrere inesorabile del tempo, da sempre nemico dell’uomo, ma collegato inevitabilmente alla sua natura umana, contro la quale Leopardi si scaglia più volte, sia in poesia che in prosa. Animati dal desiderio di scoprire qualcosa di più su un giovane come noi vissuto due secoli fa, abbiamo accettato la sfida proposta dai nostri docenti di Lettere, che consisteva nel prendere parte al Concorso nazionale suddiviso in fase d’istituto, regionale e nazionale proprio sull’autore recanatese.
La prova di Istituto, realizzata dai nostri docenti, consisteva nell’analisi di una strofa tratta dal Canto Le ricordanze, che non era stato affrontato a lezione. Le conoscenze da noi messe in campo riguardavano la comprensione e l’analisi del testo, i contenuti, le idee leopardiane e la produzione personale sul tema del ricordo, a partire dalle conoscenze da noi acquisite sul pensiero leopardiano.
Egli, oltre che un poeta lo possiamo definire un filosofo, identificando non solo una sua letteratura ma anche, e soprattutto, un suo pensiero indipendente e un suo modo di intendere la vita e la realtà.
Appresa la nostra promozione alla fase regionale (solo due studenti per ogni istituto possono partecipare alla fase regionale), è subito nato in noi il desiderio di conoscere le varie sfumature del suo pensiero, sapendo di trovarci davanti ad un ragazzo fragile che non ha saputo rinunciare al suo desiderio di grandezza, e a cui ha sacrificato giovinezza e salute, al suo amore per l’infinito, scoperto attraverso la letteratura e la filosofia.
Confrontarsi con autori come Leopardi permette di capire il valore di aspetti della vita quotidiana per noi scontati, quali gli amici, i ricordi dei momenti passati, la comunione dell’uomo con la natura e il desiderio di combattere per un ideale che si sente proprio, anche e soprattutto quando la sorte mostra la fredda e nuda «infinita vanità del tutto».
Ci auguriamo che dopo di noi altri possano trovare in Leopardi un amico oltre che un argomento di studio e che abbiano la possibilità di potersi cimentare in questa prova per scoprirsi anch’essi affini al primo dei grandi moderni italiani.
Fabio Borghi, 5M
Andrea Rinaldi, 5X
STRAORDINARIO! Il fiuto dei cani riconosce i positivi al Covid meglio dei test antigenici rapidi
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Roberto Tanoni
Riconoscono con il loro fiuto le persone positive al Covid con una sensibilità del 98-100%, superiore a quella dei ‘tradizionali’ test antigenici rapidi che è pari all’87%-98%. Si tratta dei cani da rilevamento al centro del progetto “Screendog” coordinato dall’Università Politecnica delle Marche (Univpm) e che coinvolge gli atenei di Macerata e Camerino (Unicam), unità sanitarie (una delle Marche e una della Sardegna) e cinofile.
Lo studio ha permesso di testare 1.251 soggetti e di mostrare, appunto, una sensibilità dal 98% al 100% nell’individuare i 206 positivi che si erano anche sottoposti a tampone molecolare.
Lo studio è stato condotto tenendo conto, grazie alla collaborazione dei veterinari di Unicam, del benessere degli animali, che non hanno fatto rilevare alcun comportamento di stress, stanchezza o esaurimento in tutte le fasi della ricerca.
Il potente olfatto del cani, come funziona il fiuto del cane. L’olfatto è sicuramente il senso più sviluppato nei cani. Grazie alle loro spiccate capacità, i cani possono rintracciare qualsiasi cosa o persona, servendosi esclusivamente del loro fiuto e dei loro circa 220 milioni di ricettori olfattivi. La quantità di ricettori varia ...
RECANATI. L’Associazione Gigli di Recanati ringrazia il Sig. Camillo Bertacchi di Milano per la cospiqua donazione di documenti originali e registrazioni 78 giri.
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Roberto Tanoni
Associazione Beniamino Gigli 62019 Recanati (MC)
associazionegiglirecanati@gmail.com
L’Associazione Gigli di Recanati ringrazia il Sig. Camillo Bertacchi di Milano per la cospiqua donazione di documenti originali e registrazioni 78 giri.
Il bellissimo incontro è avvenuto nella sede dell’Associazione Enrico Caruso di Milano nella
casa museo dedicata al grande tenore del presidente Cav. Luciano Pituello.
In questa occasione, l’amico Luciano ci ha fatto ascoltare interpretazioni Gigliane e Carusiane su dischi originali con grammofoni dell’epoca, in particolare una registrazione su disco “da brividi” realizzata nel 1922 della romanza “Improvviso” dall’Andrea Chenier che Beniamino Gigli debuttò a Filadelfia il 01/03/1921 ed al Metropolitan il 7 marzo in sostituzione del tenore
Caruso, già partito per l’Italia nel suo ultimo viaggio e ci ha donato la parrucca indossata nell’occasione della “Cena delle Beffe” di U.Giordano nella tournèè americana del 1925 (parrucca che gli aveva donato il fratello Catervo).
La donazione del Sig. Camillo Bertacchi consiste in diverse centinaia di documenti originali tra lettere, contratti, appunti dal 1914 al 1957; 66 dischi 78 giri con registrazioni complete; ritratto su grafite del 1934; ciondolo ricordo di Beniamino Gigli.
Ringraziamo anche l’amico Torsten Brander per aver favorito il collegamento tra la nostra associazione e gli splendidi ed indimenticabili amici di Milano.
Provvederemo alla catalogazione di tutto il materiale che sarà successivamente posto a disposizione di tutti.
Distinti saluti.
Il Presidente
Pierluca Trucchia
Candelora, de l’invernu semu fora; ma se piôe u tira vendu, de l’invernu semu drendu.
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Roberto Tanoni
Candelora, de l’invernu semu fora; ma se piôe u tira vendu, de l’invernu semu drendu. (Candelora, dall’inverno siamo fuori; ma se piove o tira vento, dell’inverno siamo dentro)
Candelora è il nome con cui è popolarmente nota in italiano (ma nomi simili esistono anche in altre lingue) la festa della Presentazione al Tempio di Gesù (Lc 2,22-39[2]), celebrata dalla Chiesa cattolica il 2 febbraio. Nella celebrazione liturgica si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi. Nel calendario tridentino la festa era chiamata “Purificazione della Beata Vergine Maria”. La riforma introdotta dal Concilio Vaticano II ha voluto manifestare più chiaramente la centralità della figura di Cristo ]
La festa viene osservata anche dalla Chiesa ortodossa e da diverse chiese protestanti. In molte zone e in diverse confessioni è tradizione comune che i fedeli portino le proprie candele alla chiesa locale per la benedizione.
Pandemia e Endemia. Cerchiamo di capire quali sono le differenze e facciamo chiarezza
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Roberto Tanoni
Pandemia e Endemia. Cerchiamo di capire quali sono le differenze e facciamo chiarezza
Pandemia Quando un virus altamente contagioso si diffonde nella maggior parte del pianeta coinvolgendo la gran parte della popolazione possiamo, secondo l’Istituto Superiore di sanità
Endemia Quando un virus ha raggiunto un tale livello di diffusione da essere considerato come stabilmente presente tra la popolazione, esattamente come l’influenza o il raffreddore.
Probabilmente col Covid-19 dovremo conviverci per questo oggi si può iniziare a parlare di Endemia e non più di Pandemia…
Quella dovuta al virus Sars-Cov-2 dura ormai da due anni e ha coinvolto gli stati a livello globale, contagiando 318.648.834 milioni di persone e provocando la morte di 5.518.343 milioni di cittadini nel mondo. In Italia 9.603.856 milioni di persone hanno contratto l’infezione da Covid-19 e nel corso di questi due anni sono morti 142.963 mila italiani.
La maggior parte degli italiani è ormai vaccinata e nonostante la variante Omicron continui a tenere alto il livello dei positivi, i vaccini riescono a proteggere bene dalla forma grave della malattia. Ecco perché, secondo quanto dichiarato dal Sottosegretario alla Salute Andrea Costa al Corriere della sera con una platea del 90 per cento di vaccinati, il sistema dei colori generalizzati non ha più senso. L’unico criterio che deve rimanere è quello della zona rossa.
Che si tratti ormai di presenza endemica del Sars-Cov-2 ne sono certamente convinti i governi di Gran Bretagna e Spagna. Per i britannici da giovedì prossimo addio alle restrizioni anti-covid, niente più mascherine nelle scuole o Green pass e smartworking,
Per il Premier spagnolo Pedro Sanchez la malattia causata da Sars-cov-2 è ormai da considerarsi un’influenza, una malattia endemica con cui imparare a convivere
La penisola iberica è quindi in procinto di abolire tutte le restrizioni anti-covid, la Francia di Macron, dove i contagi restano altissimi, valuta invece un calendario di uscita dall’emergenza.
TRAPANESE per PRESIDENTE
AUTOCANDIDATURA
A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Gentilissimi Grandi Elettori, con la presente il sottoscritto Giancarlo Trapanese (nato ad Ancona il 22.07.1954) dopo aver assistito all’inguardabile teatrino della Scheda Bianca e verificato che ognuno pensa solo per sé non riuscendo così a trovare un candidato accettabile da tutti, pongo umilmente la mia candidatura.
Se cercate un super partes credo che potrei andar bene. Sono 46 anni che nessuno riesce a darmi una collocazione partitica ( se non per escludermi dai vari giochi perché “poco affidabile sia per la destra che per la sinistra perché…pensa con la testa sua) . Sono in pensione e non ho nulla da fare, credo nell’ Europa e penso che ognuno dei leader potrebbe dire cose giuste o cose sbagliate, dal mio punto di vista, sono abbastanza anziano ma non troppo, ho tecnica della comunicazione, e conosco i meccanismi della TV, farò discorsi brevi (tempi televisivi) a Capodanno e non mi pare di avere scheletri nell’armadio. Amo la famiglia ma sono garante delle libertà individuali e delle scelte di ciascuno e di ciascuna. SECONDO ME SONO IO QUELLO CHE CERCATE 🙂 e sono anche Maestro del Lavoro per quello che può contare.
BASTA CHE VE LA FATE FINITA
…quello che ci propone il Parlamento Italiano in questi giorni e un vero teatrino ambulante da commedia napoletana… insomma una situazione o meglio un balletto di situazioni e sotterfugi per eleggere il nuovo Presidente degli Italiani che è fatto in maniera tale che ‘un italiano vero si sente preso per i fondelli’!!!
Questi Signori hanno tutti i priviligi e a nostre spese….e quindi sbrigatevi a fare ciò per cui siete chiamati per un risparmio comune visto che ci costate l’ira di dio!
Perchè? Perchè i problemi dell’italia oggi sono tanti compreso il Covid con gente che ancora muore e che non ha lavoro e ‘loro’ stanno lì in quella stanza dorata a menarsela giorno dopo giorno; in un luogo. quello del Parlamento. che dovrebbe essere l ‘espressione massima della SERIETA’ …e invece…
Scusate il mio sfogo, non prendo mai posizione, ma questo oltraggio al Popolo Italiano mi pare troppo. Se un Presidente viene eletto attraverso, sotterfugi, inganni e compromessi…sarà veramente un Presidente di tutti gli italiani..e senza macchia poi!
…e sinceramente, di questo gioco di ombre fatto di finti candidati poi bruciati mi hanno stufato e spero che abbiano stufato anche Voi…
“La villa del Poeta”, spettacolo itinerante a Villa delle Ginestre
da https://ecampania.it/event/la-villa-del-poeta-spettacolo-itinerante-a-villa-delle-ginestre/
Domenica 30 Gennaio, KARMA – Arte Cultura Teatro vi condurrà nella bellissima Villa delle Ginestre, dimora storica della famiglia Ranieri, che ospitò Giacomo Leopardi nel suo soggiorno a Torre del Greco.
Tra il Vesuvio e il golfo di Napoli, conoscerete gli ultimi giorni del poeta, nel luogo in cui compose la meravigliosa “La Ginestra” , e scoprirete il rapporto fra Leopardi e Antonio Ranieri, e sua sorella Paolina. Avrete la possibilità di visitare la terrazza che offre il panorama a 360° dal Vesuvio al Golfo. E visiterete la vera stanza in cui soggiornò il Poeta.
Testi e regia sono di Antonio Ruocco: “La villa del poeta è uno spettacolo itinerante dal sapore romantico.
Si entra nella storica cucina della villa e si respira un’atmosfera molto particolare, patinata, emozionante. Antonio e Paolina Ranieri accoglieranno le persone per poi condurle nella stanza che ospitò il Poeta. Ho voluto ricreare un clima che portasse lo spettatore all’epoca in cui visse il grande Leopardi, richiamando il rapporto con la natura, con Napoli, con i Ranieri e con la sua malattia. Il risultato è un incontro molto emozionante fra gli attori e gli spettatori”. L’organizzazione generale è a cura di Antonio Raia: “Villa delle Ginestre è un altro gioiellino appartenente alla Fondazione Ente Ville Vesuviane.
Questa villa, piccola, ma bellissima, fra il Vesuvio e il Golfo è il luogo ideale per questo tipo di spettacolo, e siamo felici di poterlo organizzare da un po’ di anni”
Previsti tre spettacoli, alle ore 10:00, 11:00 e 12:00, con Ciro Scherma (Antonio Ranieri), Emiliana Bassolino (Paolina Ranieri), Ottavio Buonomo (Giacomo Leopardi). Contributo di partecipazione 15,00 euro (compreso di biglietto d’ingresso) ridotto da 6 a 10 anni: 10,00 euro gratuito 1-5 anni. Durata dello spettacolo circa 1 h., prenotazione obbligatoria con un sms o whatsapp al 3427329719 Per partecipare all’evento è necessario essere in possesso di super Green Pass e mascherina FFP.
Phos Centro Fotografia Torino (Torino).
Prosegue lunedì 24 gennaio alle ore 19.00, presso il centro Phos di Torino, il ciclo di conferenze proposte in occasione della mostra “Mario Giacomelli e Giacomo Leopardi. Poetare per immagini“, realizzata in collaborazione con l’archivio CRAF di Spilimbergo.
Il quinto appuntamento, “Che cosa conosciamo attraverso le immagini?”, sarà dedicato ad un approfondimento delle caratteristiche del linguaggio iconico e alla domanda su quale idea di verità sia possibile attribuire alla fotografia e alle forme di espressione visiva contemporanee.
Phos è a Torino un centro polifunzionale per la fotografia e le arti visive. In base all’approccio interdisciplinare che Phos ha adottato, la mostra, che ha per oggetto le sequenze dedicate da Mario Giacomelli al componimento “A Silvia” di Giacomo Leopardi, costituisce l’occasione per un’estensione della riflessione ad altri ambiti della cultura.
La conferenza del 24 gennaio “Che cosa conosciamo attraverso le immagini?” condotta dai relatori: Guido Brivio e Federico Vercellone (entrambi dell’Università di Torino) riguarderà i seguenti temi:
Che cosa conosciamo attraverso le immagini?
Quale idea di verità è possibile attribuire alla fotografia e in genere alle forme di espressione iconica contemporanee?
Relatori: Guido Brivio (Università di Torino), Federico Vercellone (Università di Torino).
Mario Giacomelli
Mario Giacomelli (Senigallia, 1º agosto 1925 – Senigallia, 25 novembre 2000) è stato un tipografo, fotografo e pittore italiano.
Nasce nel 1925 da famiglia di umili origini contadine, aspetto che terrà custodito per sempre nell’animo come marchio di appartenenza e che si ripercuoterà nella sua produzione fotografica e nel suo guardare al mondo e alla natura nel rapporto con l’uomo.
Il periodo storico e le difficili vicende familiari (orfano di padre a soli 9 anni) costrinsero Mario a non continuare gli studi e aiutare la famiglia come garzone presso la Tipografia Giunchedi (aveva soli tredici anni) mentre la madre faceva la lavandaia all’ospizio di anziani della città. Dopo la guerra ritorna nella tipografia, dopo aver partecipato ai lavori di ricostruzione dai bombardamenti, come operaio tipografo. Nel 1950 decide di avviare in proprio l’attività, a permettergli il gran passo, prestandogli i suoi risparmi, sarà un’anziana dell’ospizio in cui la madre lavorava: nasce così la “Tipografia Marchigiana”, sotto i Portici Ercolani, in seguito trasferita in Via Mastai 5, negli anni divenuta punto di riferimento e luogo d’incontro con il fotografo, lui che, era risaputo, non amava spostarsi troppo dalla sua cittadina marittima.
Nel 1953, Giacomelli acquista una Bencini Comet S (CMF) modello del 1950, con ottica rientrante acromatica 1:11, pellicola 127, otturazione con tempi 1/50+B e sincro flash. Era Natale e va in spiaggia, scatta la sua prima foto L’approdo, la celebre fotografia della scarpa trasportata dalle onde sulla battigia, con la quale Giacomelli capisce di volersi esprimere d’ora in avanti con il mezzo fotografico. Inizia a fotografare parenti, colleghi e gente della sua cerchia amicale. In quegli anni si appoggia per la stampa allo studio fotografico di Lanfranco Torcoletti di via Mastai, il quale gli presentò Giuseppe Cavalli, maturo fotografo e grande teorico della fotografia. Il contatto frequente e intenso con Cavalli, un’amicizia reverenziale di tipo maestro/discepolo, fu fondamentale per la formazione culturale di Giacomelli… da Wikipedia
per pprofondire
Mario Draghi firmerà oggi il nuovo Dpcm legato al possesso obbligatorio del Green Pass per accedere ai negozi dal 1° febbraio 2022.
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Roberto Tanoni
Mario Draghi firmerà oggi il nuovo Dpcm legato al possesso obbligatorio del Green Pass per accedere ai negozi dal 1° febbraio 2022.
Oltre ai già annunciati parrucchieri, barbieri e centri estetici inoltre i pubblici uffici, i servizi postali, bancari e finanziari, oltre ai tabaccai e le librerie.
Poi farmacie, parafarmacie, negozi di prodotti per la cura del corpo, quelli igienico sanitari, gli ottici, i prodotti per animali, distributori di carburante (per i veicoli, ma anche per il riscaldamento) e le edicole all’aperto.
A rimanere esclusi saranno tutti i negozi di alimentari (al dettaglio e i supermercati), compresi quelli di surgelati, prodotti ittici, bevande e mercati rionali.
Dal 1° febbraio 2022 il Green Pass sarà valido per 6 mesi, sia per chi risulterà guarito dal Covid sia per chi si sarà vaccinato: alla scadenza dell’ultima somministrazione, la certificazione verrà automaticamente bloccata
L’asteroide 1994 PC1, questo il suo nome, passerà vicino (si fa per dire!) alla Terra il 18 gennaio
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Roberto Tanoni
L’asteroide 1994 PC1, questo il suo nome, passerà vicino (si fa per dire!) alla Terra il 18 gennaio
In considerazione delle sue dimensioni (un chilometro) e delle distanze minime rispetto alle quali può avvinarsi alla terra, l’asteroide 1994 PC1 è incluso nella lista degli asteroidi potenzialmente pericolosi, meglio nota come Potentially Hazardous Asteroi. Questi corpi celesti vengono monitorati in modo assiduo e costante e con estrema attenzione.
Inoltre, è stato segnalato che 1994 PC1 ha già sfiorato la Terra in passato. Prima di sfrecciare a 5 milioni di chilometri dal Pianeta (5 volte distanza terra-luna) nella serata di martedì 18 gennaio 2022, infatti, il passaggio dell’asteroide era avvenuto a soli 1,1 milioni di chilometri il 17 gennaio 1933. Una distanza analoga è prevista anche per il suo prossimo passaggio in prossimità della Terra, previsto per il 18 gennaio 2105. E’ osservabile con un buon telescopio…
Plastica monouso vietata dal 14 gennaio 2022: lo dice una direttiva europea
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Roberto Tanoni
Plastica monouso vietata dal 14 gennaio 2022: lo dice una direttiva europea
Dal 14 gennaio 2022 sarà attivata la direttiva SUP (Single use plastic) che vuole la plastica monouso e non biodegradabile vietata per legge. Questa la decisione presa dall’Unione Europea, che coinvolge anche l’Italia. L’obbiettivo è quello di vincere la lotta contro l’inquinamento causato da questo prodotto ancora molto diffuso, che secondo alcuni studi costituisce la metà di tutti i rifiuti dispersi sulle spiagge europee.
Scatola nera a bordo. Dal mese di luglio 2022 tutti i veicoli nuovi dovranno esserne dotati
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Roberto Tanoni
Scatola nera a bordo. Dal mese di luglio 2022 tutti i veicoli nuovi dovranno esserne dotati
Una novità che riguarda tutte le auto di prima immatricolazione, ma anche i bus, i camion e i furgoni, e che partirà dalla prossima estate- Esattamente dal mese di luglio. I veicoli dovranno essere dotati della famosa scatola nera, di cui da tempo di parla.
Si tratta di un dispositivo elettronico che deve essere installato a bordo e che registra e comunica dati di funzionamento e circolazione del mezzo.
Elezione Presidente della Repubblica, nominati i tre delegati delle Marche
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Roberto Tanoni
Elezione Presidente della Repubblica, nominati i tre delegati delle Marche
Il presidente della Giunta regionale delle Marche Francesco Acquaroli (Fdi), il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini (Udc), e il capogruppo del Partito democratico, Maurizio Mangialardi, sono i tre delegati designati dal Consiglio regionale per partecipare all’elezione del Presidente della Repubblica in rappresentanza della Regione Marche.
Misura men di 50 metri e ci gira intorno in modo ripetitivo, ma la sua orbita non è molto convenzionale perché distorta dalla forza gravitazionale del Sole. Il mistero che per un bel po’ ha attirato l’attenzione degli studiosi riguardava il materiale di cui era composta, stranamente complicato da determinare.
Alla fine siamo arrivati a capirlo per vie traverse, studiando i campioni lunari riportati dalla missione Apollo 14 nel 1971. Kamo’oalewa è un pezzo di Luna che probabilmente si è staccato in seguito a un impatto con qualche asteroide.
La parte più triste di questa storia però è che questo piccolo quasi-satellite terrestre rimarrà a farci compagnia solo per altri 300 anni, poi la sua instabile orbita cambierà e proseguirà il suo viaggio chissà dove. Intanto l’agenzia spaziale cinese sta progettando una missione robotica per raggiungerla e prenderne un pezzetto entro il 2024.
Dopo Rai e Mediaset, si aggiungono ulteriori canali che passano alla nuova codifica del Digitale Terrestre in Mpeg-4.
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Roberto Tanoni
Dopo Rai e Mediaset, si aggiungono ulteriori canali che passano alla nuova codifica del Digitale Terrestre in Mpeg-4.
Dallo scorso novembre, infatti, il nostro Paese sta procedendo ad attivare le nuove frequenze a seconda delle macroaree. La rivoluzione digitale, infatti, continua con tre nuove reti che cambiano frequenza: si tratta di TV8, Cielo e Sky TG24. I tre canali del gruppo Sky non saranno più disponibili nella modalità provvisoria con cui li abbiamo visti fino a oggi.
Molecolare, antigenico o salivare? Ecco il tampone più affidabile e quando è necessario farlo
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Roberto Tanoni
Molecolare, antigenico o salivare? Ecco il tampone più affidabile
Test molecolare
Il più affidabile di tutti, quello con il margine più basso di errore è senz’altro il tampone molecolare. Si prelevano due campioni, nel naso e in gola, per poi essere esaminati attraverso il metodo RT-PCR ed ha come bersaglio l’Rna del virus. Ha il minor numero possibile di falsi positivi e una altrettanto elevata capacità di identificare correttamente coloro che non hanno la malattia”, si legge sulla guida dell’Istituto Superiore di Sanità. L’esito di questo tampone si ottiene mediamente in tre-sei ore e dovrebbe essere la prima scelta in nel caso in cui si sospettano già i primi sintomi, se si è stati a stretto contatto con un positivo, negli screening degli operatori sanitari, nei soggetti a contatto con persone fragili o per l’ingresso in comunità chiuse o ospedali. Se si vuole fare un tampone molecolare bisogna recarsi in un laboratorio di analisi oppure ai drive in delle Asl.
Tamponi antigenici (o rapidi)
Un tampone antigenico, anche conosciuto come rapido, ricerca nel muco nasale o nella parte profonda della bocca (faringe) la presenza delle proteine virali del Sars-Cov-2. A differenza del Tampone nasofaringeo molecolare, che ricerca l’Rna del virus e necessita di maggior tempo per essere processato, il suo risultato è veloce tant’è che si conosce l’esito già dopo 15-30 minuti. Purtroppo, però, la loro affidabilità non è del 100% ma si possono avere falsi negativi “tra il 10 e il 25%,
I test salivari
Sono presenti sul mercato anche i test salivari ma non sono raccomandati perché non raggiungono “i livelli minimi accettabili di sensibilità (capacità di individuare i positivi, cioè i malati) e specificità (capacità di individuare i negativi)”. Ecco perché sono esclusi dai test europei validi per ottenere il green pass. “La qualità del campione di saliva è soggetta a molte variabili, per esempio il tempo trascorso dall’assunzione di cibo o bevande e il modo in cui si è tenuto in bocca il tampone — afferma Clerici — in generale i test di questo tipo offrono meno garanzie rispetto a quelli che analizzano un campione naso orofaringeo”.
Quando bisogna fare un tampone
Ci sono tre casi in cui è necessario ricorrere all’aiuto di un tampone per vedere se si è positivi alla malattia: il contatto stretto con un soggetto positivo; la presenza di sintomi che facciano pensare che si possa aver contratto il Covid; la prevenzione, ossia quando si incontrano persone fragili quali immunodepressi, pazienti oncologici, trapiantati ma anche semplicemente per avere una certezza in più e non mettere a rischio le persone che ci circondano. Ormai sappiamo che anche i vaccinati con due o tre dosi possono infettarsi ma infinitamente meno dei no vax; possono contagiare, sì, ma in misura ancora minore grazie agli anticorpi del vaccino e sono protetti al 95% circa dalla malattia grave.
Di villa delle Ginestre o ex villa Ferrigni, molti conoscono lo studiolo ove scriveva Giacomo Leopardi, pochi la cucina, luogo che amava tantissimo, oggi identica a 200 anni fa. Un pessimista filosofico ma a tavola anche gran buongustaio.
Basta pensare ai ‘desiderata‘ che ci ha lasciato scritti destinati al cuoco. L’amico Antonio Ranieri e sua sorella Paolina, ed il monzù Pasquale Ignarra, difficilmente riuscivano a placare la sua voglia di mangiare. Un ghiottone di tortellini di magro alla farinata di riso, di frittelle (borragine, di pere o mele), gnocchi, minestra maritata, polpette, pesce e fegatini, ed andava di matto per gelati e granite, confetti e caffè. Malgrado tutte le sue malattia, il suo, era un continuo via vai in cucina ad ogni ora del giorno. Un pò come facciamo tutti quando siamo in casa nelle feste.
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