Sabato 4 dicembre ore 21 va in scena al Teatro Misa di Arcevia “Ubu Re Ubu chi?” da “Ubu Roi” di Alfred Jarry, drammaturgia e regia Simone Martini. Uno spettacolo adatto anche ai ragazzi, che attraverso i meccanismi comici della farsa e del grottesco parla di politica, di colpi di stato e di guerre, di salite e veloci discese.
Si chiude sabato 4 dicembre ore 21 la prima parte della Stagione teatrale del Teatro Misa di Arcevia con lo spettacolo “Ubu Re Ubu chi?” da “Ubu Roi” di Alfred Jarry, drammaturgia e regia Simone Martini e con l’interpretazione di Daniele Bonaiuti, Simone Martini, Alessio Martinoli, per una produzione KanterStrasse sostenuta dalla Regione Toscana.
Il cartellone 2021, ispirato allo slogan “Fame di teatro”, riprenderà poi a gennaio, e fino ad maggio, con proposte inedite e curiose. La proposta del Comune di Arcevia è firmata nella direzione artistica ed organizzativa dell’Atgtp associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, in collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana attività Teatrali, e con il sostegno di “Alte Marche Creative-Cuore accogliente dell’Appennino” bando POR MARCHE FESR 2014/2020 – ASSE 3, Ministero della Cultura, Regione Marche e CMS Consorzio Marche Spettacolo.
“Ubu Re Ubu chi?” è uno spettacolo adatto anche ai ragazzi, che attraverso i meccanismi comici della farsa e del grottesco ripercorre le vicende narrate nell’Ubu Re di Alfred Jarry, scrittore, poeta e drammaturgo francese inventore della Patafisica, rileggendo con un lessico che richiama volutamente quello de “i picari” di Mario Monicelli. “Ubu Re Ubi chi?” parla di politica, di colpi di stato e di guerre, di salite e veloci discese, parla di noi e a noi. Un testo sempre attuale, perché in fin dei conti le regole alla base del gioco sono sempre le stesse: il potere, la ricchezza e l’ingordigia che porta a consumare e a consumarsi sempre troppo velocemente.
“Ubu Re” di Jarry, andato in scena per la prima volta nel 1896, è un testo che ha cambiato il teatro, un classico moderno capace di parlarci ancora oggi. La pièce segue le avventure dell’assurdo e cattivissimo Padre Ubu, capitano dei dragoni, officiale di fiducia di Venceslao Re di Polonia, e della perfida e ingannevole Madre Ubu, sua moglie. Padre Ubu, spinto dalla Madre e con l’aiuto del Capitan Bordure, uccide il Re Venceslao impossessandosi del trono di Polonia ma, una volta conquistato il potere, non si preoccupa minimamente di conservarlo finendo in fuga dalla sua terra a bordo di una nave.
“La nostra versione – scrive Simone Martini, drammaturgo, regista e attore – è dedicata sia ai grandi che ai piccoli, parte dall’inizio della storia, dal racconto di quel clamoroso debutto al teatro dell’opera di Parigi dove il pubblico in sala vide quell’incredibile personaggio avanzare verso di loro al grido di ‘MERDRE!’. Da qui partiamo per raccontare il primo dei capitoli della saga di Padre e Madre Ubu, da quella parola, da quel grido capace di rompere qualsiasi equilibrio, qualsiasi immagine di elegante compostezza, un grido capace di rianimare ancora una volta i due protagonisti, bloccati all’interno di un classico dipinto del ‘600, in abiti storici accanto ad una natura morta, pallidi in viso e pur sempre maschere dell’infinita commedia del potere e della sua gestione, annosa vicenda su cui, tutti noi, ancora ci interroghiamo”.
Lo spettacolo si svolgerà nel rispetto delle normative vigenti in termini di distanziamento e misure di sicurezza. Green pass obbligatorio.
BIGLIETTI
Palchi laterali intero € 12, ridotto € 10 (riduzione valida per under 25, over 65 e convenzionati vari)
INFORMAZIONI:
– Ass.ne Teatro Giovani Teatro Pirata 0731.56590 / 334.1684688
– AMAT/biglietterie del circuito – www.amatmarche.it
– Prevendita online www.vivaticket.it / Call center 071.2133600
– il giorno dello spettacolo dalle ore 20.00