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UNA NOTA STORICA DI ANTONELLA MAGGINI…L IMMAGINE DELLA IMMACOLATA CONCEZIONE DI PORTA MARINA

by Roberto Tanoni
UNA NOTA STORICA DI ANTONELLA MAGGINI dalla sua pagina fb
… voglio dedicare questo trafiletto alla nostra Madonna di Porta Marina.
         8 dicembre l’Immacolata Concezione di Porta Marina
Recanati è ricca di pinture e edicole sacre, dedicate alla devozione mariana, tanto che un tempo ogni porta doveva avere una effigie della Madonna. Una di esse è proprio la bellissima Maria Immacolata posizionata sotto l’arco di Porta Marina. L’iconografia sacra nei secoli più volte ha riproposto questo tema.
La Madonnina, sotto l’arco, di fine settecento, si ipotizza sia opera del pittore recanatese Francesco Saverio Moretti (1800 -1866) oppure fu lui a operare un significativo recupero dell’edicola sacra che poteva preesistente già dalla costruzione della porta stessa. Probabilmente fu realizzata dopo il 1837, quando Saverio Moretti ritornò da Roma dopo essersi formato all’Accademia di San Luca, o addirittura dopo la proclamazione nel 1854, del dogma dell’Immacolata, lo stesso anno delle apparizioni di Lourdes.  La committenza dell’opera potrebbe essere nata sull’onda della devozione popolare, proprio tra gli anni 1856-1858. Quello fu periodo in cui sarebbe stato chiamato a Roma a restaurare gli affreschi delle Logge Vaticane del grande Raffaello. Il Moretti, però, preferì rimanere nel suo paese dove godeva di stima e buona fama e dove lavorava sia per le grandi casate che per gente comune. A lui si debbono i lavori a palazzo Carradori per le nozze Carradori –Simonetti, per la villa di campagna poi Koch, i quadri all’interno della chiesa dell’Addolorata e vari restauri. Il restauro, infatti, era una elle sue attività preferite tanto che si dedicò al “risarcimento” delle decorazioni murali della galleria di Palazzo Antici. Tornando alla nostra Immacolata, questo grande ovale, unico nel suo genere qui a Recanati, racconta tutta la raffinatezza dell’artista, la grazia delle sue composizioni ben calibrate, rigorose nel disegno ed armoniose nella scelta cromatica. Lo spazio dipinto presenta pochi colori essenziali che danno luce alla rappresentazione: il giallo dello sfondo esalta la figura della Madonna e quell’azzurro del manto ha una buona plasticità in cui si avvolge Maria. Lei tiene sotto i suoi piedi la luna, simbolo della morte e della mortalità, mentre schiaccia il serpente simbolo del male. Sopra la sua testa la Corona con 12 stelle, le dodici stelle dell’Apocalisse o, secondo altre interpretazioni i dodici privilegi di Maria Santissima. Non sappiamo se quella attuale sia la collocazione originaria poiché qualche “artiere” recanatese ipotizzava che la pittura poteva essere inizialmente posta nel grande ovale, al centro, all’interno della volta e poi traslata. Il restauro verso la metà del secolo scorso porta il tocco del pennello del pittore Cesare Peruzzi. L’artista abitava poco distante dalla porta e forse, come la maggior parte dei recanatesi, quando passava lì sotto non poteva fare a meno di un segno di croce o di un pensiero alla Madonna, una consuetudine che si perpetua.
Antonella Maggini

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