Benigno Capodaglio, denuncia lo stato di degrado del crinale del Monte Tabor, meglio noto universamente come Colle dell’Infinito. Nell’area del Puincetto si notano residui di potatire abbandonati a terra. “Chiedo agli amministratori di venire qui per rendersi conto del degrado di questa vasta area che inizia dall’altezza di Porta Nova sino all’area davanti all’ala nuova dell’ospedale. Una cosa che bisogna subito fare è tagliare l’edera che avvolge le piante e che lentamente le fa morire”. La realizzazione, inoltre, del nuovo marciapiede presenta dei punti pericolosi per gli automobilisti in transito. Intanto all’altezza di casa Stoppini s’interrompe bruscamente ed è privo di balaustra per un breve tratto tanto che l’amministrazione ha provveduto a delimitarlo con delle transenne. La cosa non si spiega perché il marciapiede è nuovo e non si comprende come non sia stato previsto in qualche modo il suo completamento. Nello stesso punto il marciapiede continua verso la sede stradale con una piccola passerella a delimitare l’inizio dell’area di sosta: solo che di notte per gli automobilisti poco attenti, non essendo affatto segnalato, può costituire una vera e propria rampa di lancio per il suo dislivello. Insomma, in questa opera costosissima ci sono delle cose poco comprensibili. Infine Capodaglio chiede di coprire i 13 cassonetti, messi in fila indiana fuori Porta Nova e in prossimità dell’Ingresso al Parco del Colle dell’Infinito: non costerebbe nulla all’Amministrazione mettere dei paraventi mobili in modo da occultare agli occhi del turista e del passante la loro presenza, non proprio in sintonia con la scritta vicina che ricorda che “Recanati è la città della poesia”.
su Radioerre l’intervista