Oggi si festeggia la domenica delle palme: perché?
La domenica delle palme è una festività tipica della religione cristiana che cade la domenica che precede la Pasqua e in questo giorno si celebra il trionfale ingresso a Gerusalemme di Gesù in sella a un asino mentre la folla lo acclama e lo festeggia agitando rami di palma ( poi diventati di ulivo). La storia vuole che tutta la folla, radunatasi per le vie di Gerusalemme a causa delle voci sull’arrivo di Gesù, avesse cominciato a stendere mantelli per il suo passaggio mentre tante altre persone tagliavano i rami degli alberi lì attorno allo scopo di distribuirli e agitarli in modo festoso per rendere onore al messia. Di tutte le religioni facenti parte del cristianesimo, la ricorrenza della domenica delle palme viene osservata dai paesi cattolici, protestanti e ortodossi.
La Domenica delle palme cade durante la Quaresima, che termina Giovedì Santo, il primo giorno del “Triduo Pasquale”.
Basandosi sulla data della Pasqua, la domenica delle palme di definisce festa mobile, ovvero una festa che viene fissata in base alla prima luna piena successiva all’equinozio di primavera del 20-21 marzo. Pasqua 2022 cade domenica 17 aprile quindi, di conseguenza, la data domenica delle palme 2022 è il 10 aprile.
La tradizione vuole che per la domenica delle palme i fedeli vadano a messa e portino a casa dei rametti di ulivo e di palma benedetti per conservarli come simbolo di pace. Volendo c’è anche l’usanza di scambiarsi questi rametti con persone amiche e parenti, proprio come scambio di un simbolo di pace.
In alcune regioni d’Italia, nello specifico, si usa che il capofamiglia benedica la tavola imbandita del giorno di Pasqua con un rametto di palma intinto nell’acqua benedetta durante la veglia pasquale.
Sono tante le zone d’Italia in cui, con le foglie di palma intrecciate, si realizzano delle piccole e grandi confezioni addobbate: questa tradizione, partita dalla Sicilia, si è poi estesa in tutta Italia così come quella dei parmureli di Bordighera e Sanremo in Liguria. Scambiarsele è sempre un segno di pace.
La domenica delle palme segna, nel calendario liturgico cattolico, l’inizio della settimana santa che conduce alla domenica di Pasqua, ma non il giorno in cui termina la Quaresima, la quale termina solo allo scoccare dell’ora nona del giovedì santo.
In ricordo dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme la celebrazione della messa della domenica delle palme comincia a partire da un luogo fuori dalla chiesa dove tutti i fedeli si radunano insieme al sacerdote, il quale benedice i rami di ulivo o di palma che i fedeli portano. Una volta terminato ha inizio la processione fino all’interno della chiesa dove, entrati tutti, continua la celebrazione della messa leggendo il Passio, ossia la lunga lettura che narra della Passione di Gesù Cristo.
La lettura è tratta, nella forma ordinaria del rito romani, dai Vangeli di Marco, Matteo o Luca a seconda dell’anno liturgico mentre nella forma straordinaria del rito romano si legge sempre la Passione secondo Matteo. In occasione del Venerdì’ santo, invece, il testo della Passione che viene sempre letto in entrambe le forme di rito romani è quello tratto dal Vangelo secondo Giovanni.
Il racconto della Passione viene solitamente letto da tre persone, ognuna che assume un ruolo: Cristo (il sacerdote), il cronista e il popolo.
Durante la domenica delle palme il sacerdote si veste di rosso, colore del sangue che sta a indicare quello cosparso dai Martiri per la propria fede e per avere in dono lo Spirito Santo. Oltre la domenica delle palme il sacerdote si veste di rosso in occasione del Venerdì Santo, della Pentecoste e nella festa dei Santi Martiri.
nell’immagine: GIOTTO, Gesu entra a Gerusalemme