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Nei guai il titolare di un’azienda pubblicitaria, presunto “caporale”

by Roberto Tanoni

Nei guai il titolare di un’azienda pubblicitaria, presunto “caporale”

nota del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro – Nucleo Ispettorato Lavoro di Macerata

A seguito dell’attività investigativa della Procura della Repubblica al Tribunale di Macerata, indagini coordinate dalla Dottoressa Ciccioli, si è proceduto alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari per il legale rappresentante di una nota azienda che si occupa di pubblicità.

Il soggetto è indagato per il reato di sfruttamento illecito di manodopera, ed è attualmente sottoposto alla misura interdittiva che stabilisce il divieto di esercitare l’attività di amministratore per la durata di dodici mesi

L’attività d’indagine intrapresa è stata svolta nell’ambito di specifici controlli relativi all’utilizzo di manodopera irregolare. Gli approfondimenti investigativi, condotti dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, hanno permesso di identificare numerosi lavoratori stranieri, sfruttati dal loro datore di lavoro, titolare di un’azienda di servizi pubblicitari. In particolare i militari, sospettando che i contratti di lavoro stipulati con gli operatori fossero stati conclusi in parte per eludere i controlli, hanno svolto specifici accertamenti constatando che l’indagato, titolare dell’azienda, impiegava il personale per un numero di ore superiore rispetto a quanto disciplinato dal contratto che prevedeva l’impiego per sole 18 ore settimanali rispetto alle 40/50 effettivamente prestate. Inoltre il datore di lavoro corrispondeva ai dipendenti delle paghe non adeguate alla mole di lavoro svolta e non conformi a quanto previsto dalla contrattazione collettiva nazionale. Ai lavoratori in questione non venivano concessi giorni di ferie e malattia e ad ogni loro rimostranza il datore di lavoro reagiva addirittura con minacce di morte ed intimidazioni utilizzando anche attrezzi da lavoro come oggetti atti ad offendere.

Attraverso tale modus operandi l’indagato approfittava dello stato di bisogno dei lavoratori stranieri eludendo il sistema in quanto, oltre ad omettere di corrispondere le ingenti somme di denaro spettanti ai lavoratori, in relazione al lavoro effettuato, ometteva anche i dovuti versamenti contributivi in favore degli enti previdenziali.

Le circostanze emerse durante le fasi dell’indagine e l’atteggiamento minaccioso e violento tenuto dal titolare nei confronti dei lavoratori, sono stati documentati oltre che dalle denunce presentate degli stessi, anche da riprese video in cui era stato filmato il “caporale” mentre compiva le sue condotte minacciose.

Il Gip del Tribunale di Macerata ha sottoposto il datore di lavoro alla misura interdittiva di svolgere i compiti di amministratore della propria azienda per 12 mesi.

Nella provincia di Macerata il fenomeno dello sfruttamento del lavoro è particolarmente attenzionato dal Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, che opera in sinergia con l’Arma territoriale e il personale dell’Ispettorato del Lavoro. L’obiettivo perseguito è quello di contrastare in maniera efficace ogni forma di sfruttamento della manodopera limitando, con i numerosi servizi ispettivi, il proliferare di analoghi episodi delittuosi.

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