Assolti da ogni accusa dai giudici di Appello del tribunale di Ancona gli ex consiglieri regionali Ottavio Brini, Franco Capponi e Enzo Marangoni, all’epoca consiglieri regionali del centrodestra, dopo la condanna a due anni in primo grado per l’accusa di peculato.
Si tratta dell’inchiesta sulle cosiddette “spese pazze” realizzate con i rimborsi spesa del Consiglio Regionale che ha coinvolto 66 indagati (61 consiglieri e 5 addetti ai gruppi in carica nelle legislature tra il 2008 e il 2012). I fascicoli per i tre politici del Maceratese erano stati stralciati in seguito alla richiesta di rinvio legata al terremoto. Per la procura, Capponi, capogruppo in consiglio regionale con Forza Italia e oggi sindaco di Treia, avrebbe speso 9.125 euro per le strenne natalizie mentre Brini, che era succeduto in Consiglio a Capponi, avrebbe usato 1.669 euro per altri omaggi.
A Marangoni, invece, veniva imputato l’utilizzo della somma di 2.300 euro in beneficienza. Nel 2018, tutti e tre furono condannati a due anni e due mesi di reclusione e alla interdizione dai pubblici uffici. Ma in appello, appunto, nei giorni scorsi sono stati tutti assolti con la formula più ampia: “perché il fatto non sussiste”.
Sono in corso, intanto, i procedimenti per gli altri imputati, dopo l’annullamento disposto dalla Cassazione.