I Carabinieri Forestali, nell’ambito della tutela del territorio montano e rurale e della vigilanza ambientale ad ampio raggio, hanno di recente intensificato i controlli nel settore edilizio-urbanistico.
In uno specifico controllo effettuato dalla Stazione Carabinieri Forestale di Recanati, nel territorio del Comune medesimo, sono emerse numerose irregolarità: i militari hanno accertato la costruzione, senza nessun permesso, di una piscina interrata in cemento armato, del volume complessivo di circa 67 metri cubi, avvenuta su un terreno agricolo coltivato ad uliveto.
Un altro illecito ha riguardato la realizzazione di una platea in cemento, quale basamento per l’installazione di un container, unitamente al posizionamento di una roulotte con un pre-ingresso annesso.
Sempre in comune di Recanati è stata accertata, su un terreno agricolo della superficie di due ettari sottoposto a salvaguardia paesistico-ambientale, la realizzazione di una pista di motocross, avvenuta anch’essa senza le necessarie autorizzazioni.
Analoga attività ha riguardato anche il militari della Stazione Carabinieri Forestale di Macerata che hanno accertato nelle campagne del Comune medesimo la realizzazione, senza autorizzazione, di sette manufatti, costituiti da un box in lamiera e sei tettoie ed il contestuale utilizzo improprio di quattro lastre in ondulato contenente amianto. In questo caso al proprietario è stata contestata anche la gestione non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi.
I controlli hanno riguardato anche le aree interne della provincia: in particolare, in Comune di Cessapalombo (MC), a ridosso del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, la Stazione Carabinieri Forestale di Sarnano ha accertato la realizzazione, senza alcun titolo abilitativo, di tre manufatti, costituiti da due prefabbricati in lamiera e una tettoia aperta su quattro lati. Le opere abusive, essendo state eseguite in assenza del prescritto titolo edilizio abilitativo, risultano porsi in violazione sia degli strumenti urbanisti locali e della normativa sismica.
I presunti responsabili degli illeciti riscontrati sono stati deferiti tutti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria competente per le violazioni di carattere urbanistico, edilizio, paesaggistico e sismico connesse alla realizzazione delle opere illecitamente costruite.