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RECANATI. E’ di Astea il primo impianto con produzione di biometano delle Marche. Il bilancio di sostenibilità di ASTEA

by Roberto Tanoni

RECANATI. E’ di Astea il primo impianto con produzione di biometano delle Marche. Il bilancio di sostenibilità di ASTEA

A regime trasformerà 32.000 tonnellate annue di rifiuti organici in 3 milioni di metricubi di metano che viene immesso nella rete Snam, quindi adatto a riscaldare e fornire energia a 3000 abitazioni.  E’ l’impianto biogas della società En Ergon, controllata dal gruppo Astea, che è stato inaugurato a Ostra, in provincia di Ancona.

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bilancio di sostenibilità 2021 del Gruppo Astea, specchio di tutte le attività della piccola-grande multiutility marchigiana e delle sue partecipate, non mostrano solo un ottimo rendiconto economico; dalla situazione finanziaria al numero di utenti, dalle attività per il rispetto dell’ambiente alla gestione del personale fino ai dati più significativi suddivisi per servizi erogati. Presentare questo quadro d’insieme è ormai un appuntamento annuale strategico per il Gruppo Astea, che anche per questo lo scorso anno ha conseguito importanti riconoscimenti nazionali per la trasparenza e la modalità di comunicazione all’esterno del proprio lavoro, oltre che per affidabilità e solidità economico finanziaria (Oscar di Bilancio da Ferpi e Premio Industria Felix assegnato dalla Luiss di Roma).

Partiamo dagli ambiti di riferimento e i clienti forniti. Il servizio idrico integrato si sviluppa su Loreto, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Osimo, Porto Recanati, Potenza Picena e Recanati, un bacino di 110.043 abitanti con 7,6 milioni di metri cubi di acqua erogati nel 2021. La distribuzione di gas naturale riguarda 75.477 cittadini tra Osimo, Recanati, Loreto e Montecassiano, con una rete pari a 470 km che ha distribuito 50,6 milioni di metri cubi di gas. Sono 60.275 i cittadini coinvolti nella distribuzione di energia elettrica tra Osimo, Polverigi e Recanati con una rete lunga 1.454 km capace di distribuire 282milioni di kWh all’anno. La raccolta dei rifiuti viene svolta a Numana e Osimo, 38.567 residenti complessivi, per un totale di 24.500 tonnellate di rifiuti gestiti, con un impianto di selezione a San Biagio che nel 2021 ne ha trattate 13.650. Il teleriscaldamento con una rete cittadina di 22km eroga calore erogato per 14,3 GWh riscaldando a 3.783 osimani. Infine l’illuminazione pubblica gestita ad Agugliano, Montelupone, Osimo, Polverigi, Recanati e Santa Maria Nuova per un totale complessivo, a fine 2021, pari a 15.540 punti luce.

Il conto economico del Gruppo mostra volume d’affari in salita, da 45,41 milioni a 49,18 con un utile netto consolidato è quasi raddoppiato, passato da 4,56 milioni a 8,67 milioni, un fatturato totale di 48.055.000 euro ed un indebitamento finanziario netto di 44.233.000 euro, di cui oltre 20milioni riguardanti finanziamenti per la costruzione dell’impianto di trattamento della Forsu a Ostra. Gli investimenti nel 2021 sono stati 16,49 milioni di euro, in prevalenza per il servizio rifiuti – ambiente (6milioni), quello idrico (5,7mln), la distribuzione di energia elettrica (1,72mln), l’illuminazione pubblica (1,43) e la produzione di energia e teleriscaldamento (1,17). Nel 2020 furono 24 i milioni investiti, un dato però condizionato proprio dal progetto di realizzazione dell’impianto a biometano di Ostra.

In queste settimane si discute di siccità ed emergenza idrica. Un settore, quello idrico, fondamentale per Astea, costantemente impegnata ad assicurare il miglioramento dell’efficienza della sua rete attraverso azioni preventive quali il sistema della distrettualizzazione del controllo delle perdite e azioni di pronto intervento sui guasti, oltre agli investimenti per il rinnovo delle reti idriche secondo le migliori tecnologie. Basti pensare che l’anno scorso grazie a queste misure sono state evitate nel solo centro storico di Osimo perdite per 41.191 metri cubi di acqua e risparmiati 54.311 kWh di energia elettrica. In totale l’anno scorso sono state realizzate 2,5 km di nuove tubazioni idriche, mentre ne sono state sostituite 5,4 km e dismesse 10,6 km. Rispetto ad una media nazionale del 40% di perdite idriche, la rete Astea registra il 32% di perdite, in lieve miglioramento rispetto al 32,5 del 2019. Significativo anche il calo di consumo idrico da parte del Gruppo Astea, sceso dai 27.000  metri cubi del 2020 ai 16.500 dell’anno scorso. Grande attenzione anche alla qualità dell’acqua, con oltre 32.500 parametri analizzati, e al collettamento con le acque portate a depurazione.

La raccolta rifiuti sconta i due anni di pandemia e la relativa riorganizzazione del servizio per le utenze in quarantena. Per questo il dato della percentuale di differenziata è scesa nel 2021 a Osimo dal 76,6% al 75,5, facendone comunque il miglior comune marchigiano sopra i 30mila abitanti, mentre a Numana si è scesi dal 75,1% al 72,8.

In tema di tutela ambientale, rilevanti le attività del Centro di Riuso e delle fontanelle di distribuzione dell’acqua. Al centro ambiente di San Biagio si è registrato un aumento del 20% di materiale riutilizzato e non inviato in discarica, passando da 40 a 47mila kg di materiale visto l’aumento sia di utenti che hanno ritirato oggetti (da 2.386 a 2.949) sia di quelli che li anno conferiti (da 1.924 a 2.254). Le “casette dell’acqua” sono 16 (4 a Osimo, 5 a Loreto, 3 a Recanati, una a Montelupone, Porto Recanati, Potenza Picena e Montecassiano) e nel 2021 hanno consentito di evitare lo smaltimento di 20,5 milioni di bottiglie di plastica da un litro e mezzo. Inoltre sono state tre le stazioni di ricarica elettriche installate (tra Recanati e Polverigi) ma nel 2022 saliranno a 12, con conseguente riduzione di C02 immessa in atmosfera.

Per quanto riguarda il personale, si è passati dai 241 dello scorso anno a 243 dipendenti di cui solo 4 a tempo determinato. Diminuite le ore di assenza per malattia (dalle 14mila del 2020 alle 10.781 del 2021) così come quelle per infortuni (scese da 1.888 ore a 1.263). In tema di sicurezza sul lavoro, va evidenziato che i numeri di infortuni nell’anno solare sono scesi dai 14 del 2020 ai 4 del 2021, di cui 2 con prognosi di oltre 40 giorni.

Con gli eventi tragici di questi giorni non si può non parlare di attenzione per l’ambiente ed economica circolare, valori che uniti alle nuove tecnologie e alle risorse umane fanno oramai parte del DNA Astea, l’inaugurazione di questo impianto a Ostra ne è la prova” commenta l’amministratore delegato di Astea, Fabio Marchetti. Che poi evidenzia come “il 56% dei fornitori di Astea è marchigiano, il che ha riguardevoli ricadute sul tessuto economico della nostra zona di riferimento”.

Nel 2021 –spiega ancora Marchetti- è stato intrapreso un fattivo dialogo con altri operatori interessati a perseguire i medesimi obiettivi in tema di aggregazioni, in quanto consapevoli della necessità di ampliare la propria base dimensionale per ottenere sinergie industriali in un’ottica di consolidamento futuro”.

Infine il ringraziamento “a tutti i dipendenti e ai collaboratori del Gruppo Astea, veri artefici dei grandi risultati presentati oggi”.

 

 

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