È un’accorata richiesta di aiuto quella lanciata dall’avv. Piergiorgio Moretti quale presidente della Società Operaia di Recanati che rischia di morire di stenti. Gli iscritti sono sempre di meno e dai 200 e passa di una volta sono ridotti a poco più di 50 anche a causa del virus: “Questa maledetta pandemia è stata devastante per la nostra associazione che ha subìto una strage di iscritti – scrive nella sua nota Moretti inviata al Sindaco e a tutti i capigruppo – e c’è una speranza di sopravvivenza solo se si riesce ad eliminare il peso del canone di locazione”.
Moretti indica anche una possibile soluzione al problema: il Comune stringa con il sodalizio recanatese una convenzione per la gestione dell’Archivio Storico, talmente ricco e importante che è soggetto alla vigilanza della Sovrintendenza dei beni storici e culturali. Esso consiste non solo nei documenti che attestano la storia della società dall’anno in cui fu fondata, il 1864, ma c’è anche la storia della Filanda di Recanati, i festeggiamenti ufficiali del primo centenario della nascita di Giacomo Leopardi, il ricco epistolario fra i soldati al fronte nella prima guerra mondiale con i familiari che, poveri di istruzione, per rispondere ai loro figli in trincea si rivolgevano ai maestri della Società Operaia. Non ultimi i documenti per l’istituzione della prima mensa popolare all’interno del chiostro di sant’Agostino.