Montefano Domani denuncia l’estrema scorrettezza di utilizzare per le proprie polemiche politiche uno strumento istituzionale come il canale WhatsApp mentre alla minoranza si nega persino l’utilizzo della bacheca in Via Leopardi. Addirittura l’Amministrazione montefanese vuol far passare le commissioni consiliari come un atto di clemenza, in verità quest’ultime sono previste dal Regolamento così come il voto, contrario, favorevole o astenuto che sia. Esprimere il proprio parere in consiglio comunale è un diritto, figlio della trasparenza e della regolarità che tutte le istituzioni dovrebbero seguire e che il sindaco Barbieri vorrebbe, invece, negare ostinatamente a Montefano Domani, tacciandoli addirittura di pretestuosità.
Era forse pretestuoso il consigliere Mezzalani che alla fine del consiglio comunale chiede al Sindaco delucidazioni riguardo lo stato del territorio di Montefano? O manca di trasparenza la Barbieri che si affretta a chiudere la seduta del Consiglio comunale, così come testimonia la diretta audiovideo? Si potevano dare delle risposte ai cittadini e invece si è scelto di attaccare l’opposizione, cercando di distogliere l’attenzione su temi talmente importante da dover intervenire subito, dopo che la minoranza lo ha fatto notare, a sistemare la frana del Cimitero.
Inoltre Montefano Domani vuole ricordare che al momento della vendita un mezzo di trasporto scolastico aveva meno di 10 anni e l’altro presentava delle criticità ma poteva ancora essere usato per le uscite, tanto che gli stessi pulmini sono tutt’oggi utilizzati, spesso nelle strade di Montefano, dalla Contram, ditta con cui il Comune ha stipulato poco dopo della vendita una convezione. Infine il gruppo di minoranza, rispondendo a quanto affermato dal sindaco Barbieri sulla necessità di <<nutrire i bambini con ingredienti, condimenti, cotture e grammature>> diverse da quelle <<destinate agli anziani della Quarta Età>> esprime i propri dubbi sulla tragicità di far mangiare la stessa pietanza (come avviene ogni giorno nelle nostre case) a bambini e anziani, ma soprattutto sull’impossibilità di cucinare piatti diversi in una medesima cucina, ciò comunque non giustifica una spesa di 130000 € per costruire un’altra cucina e non migliorarne una già esistente, quella della Casa di Riposo.
Prima di parlare è opportuno conoscere la grammatica; prima di far politica sarebbe opportuno rispettare le più elementari norme della democrazia non abusando dei poteri istituzionali per mettere nero su bianco l’ostilità verso chi la pensa diversamente dall’Amministrazione in carica.