Simone Simonacci e Ettore Pelati – Fratelli d’Italia, Federazione di Recanati
Il caso dell’IRCER, con i sindacati a manifestare davanti la sede dell’RSA e della struttura di accoglienza degli anziani, dovrebbe essere ai primi posti tra le urgenze cittadine. A quanto pare non è così per la maggioranza, che al riguardo sta tenendo un silenzio assordate semplicemente inaccettabile. Per di più questo silenzio mal si addice all’atteggiamento molto propositivo tenuto durante lo scorso Consiglio comunale, quando si giunse a proporre di indire un punto all’Ordine del Giorno specifico per discutere dei problemi dell’IRCER e la mozione venne approvata all’unanimità, con tanto di parere favorevole espresso anche dalla Presidente del Consiglio. Di quelle buone intenzioni non è rimasta alcuna traccia concreta, poiché ancora al riguardo non è stato fatto nulla.
Forse la Giunta sa qualcosa che l’opposizione non deve sapere? Già la decisione di tre anni fa di escludere a priori il Centrodestra da una rappresentazione interna all’IRCER, nonostante la coalizione a sostegno di Simonacci rappresentasse quasi la metà dei recanatesi, è stata un piccolo segnale della volontà di gestire la fondazione in modo personalistico, rimanendo nel solco di un’ormai tanto triste quanto consolidata abitudine dei “favolosi”.
Questo ulteriore silenzio, questa mancanza di trasparenza e confronto fa veramente sospettare che qualcosa non vada bene: non vorremmo che si aspetti di arrivare a qualcosa di troppo grande per incolpare poi la Regione Marche, solo per fare uno sgarbo elettorale al Centrodestra nascondendo sotto il tappeto troppi anni di immobilismo, contando per di più che i bilanci non sono più accessibili e dovrebbero a nostro avviso essere pubblicati.
Speriamo che la maggioranza che amministra la nostra Città decida di tenere il prima possibile questo Consiglio comunale con Ordine del Giorno riservato unicamente all’IRCER: lo meritano le forze di opposizione per avere anch’esse un accesso, pur limitato, alle carte per capire le dinamiche interne, ma soprattutto lo meritano i cittadini e i parenti di chi in tale struttura alloggia.