Dino Tanoni
Alla fine si è arreso anche lui, Dino Tanoni, e il prossimo 3 dicembre spegnerà definitivamente musica e luci del suo storico negozio di via Calcagni aa Recanati. Su questa decisione pesano il caro bollette, ma anche il drastico cambiamento di mercato che i suoi articoli hanno subito negli ultimi anni. La sua attività parte dall’obiettivo fotografico e inizialmente riusciva a dare lavoro a tre persone, poi, con il tempo, si sono limitate a due perché con l’uso sempre più massiccio del cellulare si è ridotta al lumicino la stampa in carta delle foto. “Quindi ci siamo trovati – afferma Tanoni – ad affrontare la concorrenza dell’e-commerce ma con Amazon non c’è stato più margine per noi. Mi sono buttato allora negli strumenti musicali, ma anche questi articoli la gente preferisce acquistarli in internet. Pensi, non riesco neppure a vendere i libri musicali perché gli studenti li fotocopiano.”.
Lui è in pensione come artigiano da alcuni anni, ma, amante com’è del suo mestiere, ha continuato a tirare avanti sino a che le entrate gli permetteva di coprire le spese. “Da un po’ di tempo, però, sono costretto ad attingere dalla mia pensione per pagare i contributi per l’attività di commercio che svolgo dal 1993. Il consumo dell’energia elettrica – aggiunge ancora Tanoni – ho cerato di contenerlo spegnendo i faretti interni al negozio, vivo pressoché come se fossi in una chiesa vuota. Poi, quest’estate ho evitato di accendere i condizionatori mandando, però, più volte in tilt i computer e le macchine delle stampanti che si bloccavano”.
Dino Tanoni, oltre che suonare nella banda cittadina, ha nel suo curriculum anche diversi viaggi in Etiopia, Filippine e Brasile dove ha realizzato dei servizi fotografici nelle missioni gestite dai Frati Cappuccini. Quelle foto sono state esposte in diverse mostre.