“Di politica non si parla, di violenza sulle donne non si parla, di sessualità non si parla. Esiste soltanto il programma”: è questo il maxi manifesto che capeggia da qualche giorno lungo la rotatoria che si trova sotto Villa Colloredo Mels, un punto importante per il traffico cittadino di Recanati. Ha suscitato, naturalmente, non pochi interrogativi e battute in città e in molti hanno pensato ad una forma di protesta di studenti nei confronti della scuola. La firma apposta sotto, a carattere molto più piccoli, “alcune studente dell’indirizzo Scienze Umane del Liceo Classico Leopardi di Recanati parlano di scuola”
Si tratta, infatti, di una delle tante affissioni in città dell’artista Sara Leghissa nell’ambito di “Logos Infinito”, il progetto curato da Gianluca Marziani che ha l’obiettivo di declinare in chiave contemporanea l’uso visivo della parola. È il frutto di un laboratorio tenuto lo scorso dicembre con una classe V del Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Recanati: in questa particolare occasione le studentesse interessate, partendo dalla domanda: “A scuola come sto?”, hanno avuto la possibilità di raccontare esperienze e sensazioni specialmente in relazione a come è cambiata la vita dopo avere vissuto il disagio durante e dopo la pandemia, e di come questa abbia influito sulle loro relazioni sociali. “I risultati del workshop a Recanati di Sara Leghissa, impegnata in un proficuo dialogo con gli studenti del Liceo Classico, prendono forma tramite affissioni di grande formato che sottolineano il valore “epocale” del progetto Logos Infinito” afferma il curatore Gianluca Marziani.