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Ritrovato #SarcofagoRomano con all’interno il corredo funerario. Durante gli otto anni di conquista della #Gallia da parte di #GiulioCesare, una tribù in particolare, i #Remi, si mise a disposizione dei #Romani. La loro ricompensa, una volta conclusa la guerra nel 51 a.C., fu la concessione dello status imperiale alla loro capitale, #Durocortorum, nell’attuale #Reims, nel nord-est della #Francia. La città divenne un punto di snodo per le strade galliche e si sviluppò immediatamente. Raggiunse una popolazione di oltre 50.000 abitanti e fu dotata di tutte le architetture associate a una bella città romana, tra cui un muro di cinta, un foro, terme e una vasta necropoli.
Di recente, un’équipe dell’Istituto nazionale francese per la ricerca #archeologica preventiva (#Inrap) ha scavato una porzione della #necropoli. La sezione gessosa di 4.000 metri quadrati su cui si concentrano attualmente gli #archeologi è stata a lungo ritenuta inutilizzata, dato che si trova in una ex palude. Non è così. I Romani hanno scavato il terreno con grandi fossati che reindirizzavano l’acqua verso il fiume #Vesle e il team dell’Inrap ha trovato i resti funerari di 20 sepolture. Il più sorprendente è stato un sarcofago non aperto del II secolo d.C. Ancora fissato con pesanti graffe di piombo, il #sarcofago è tagliato dal calcare in modo grossolano, probabilmente riutilizzato da materiali da costruzione.
All’interno, gli archeologi hanno trovato lo scheletro di una donna e il suo #CorredoFunerario. Tra questi, quattro lampade a olio, due bottiglie di vetro, uno specchio appoggiato vicino alla testa, un anello d’ambra e un pettine. Gli archeologi saranno presto in grado di creare un profilo più ricco della donna. Innanzitutto, i campioni di sedimenti prelevati dall’interno del sarcofago riveleranno come è stato trattato il corpo. Successivamente, verrà prelevato il #DNA da un dente e inserito in un database genetico per la necropoli che l’Inrap sta costruendo e che attualmente comprende 80 campioni