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Molti recanatesi vivono lontano dalla loro città di origine per scelta di vita, di lavoro, per impegni. Vogliamo ricordarci di loro…Oggi ci occupiamo dell attore MAURO NEGRI
Mauro Negri recanatese, attore, vive a Milano, da anni attivo nel campo cinematografico, televisivo e nella pubblicità. Tra i suoi lavori: special guest nella fiction televisiva di Canale 5 ‘Vivere’, nel ruolo di Gustavo Lauro, in altre fiction RAI e in numerosi spot televisivi. La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Non si può morire ballando (2019) di Andrea Castoldi dove ha interpretato la parte di Massimiliano Carbone. Il film è stato distribuito da Distribuzione Indipendente nelle sale italiane ottobre 2019. Nel 2013 ha inoltre lavorato con Alessia Di Giovanni, Daniele Statella per la realizzazione del film A pezzi – Undead Men.
Lo abbiamo avvicinato e gli abbiamo fatte alcune domande per sapere oggi chi è e com’è MAURO NEGRI
Qual è stata l’occasione che ti ha permesso di partire da Recanati
MAURO– mi sono trasferito a Milano nel ‘90 insieme all’amico Maurizio Mines (Minestroni n.d.r.)con il nostro progetto Lesantipop, dopo notevoli esperienze nel centro Italia, collaborando con molti musicisti arrivando alle finali del primo PREMIO CITTA’ di RECANATI e della rivista FAREMUSICA a Palermo.
Che progetto era?
MAURO– Il nostro era un cabaret musicale provocatorio. A tratti irritante che però mi divertiva molto. Dopo un paio d’anni abbiamo deciso di accantonare il progetto, ma non di chiudere, forti di un repertorio di circa 80 brani musicali e decisi però ad intraprendere esperienze diverse.
Musica quindi! .. E la recitazione?
MAURO — ho visto che c’era spazio, nel mio caso, per la recitazione e da li son partito con i corsi di teatro, di doppiaggio e partecipato a vari seminari (anche se il primo film l’avevo girato nelle marche con la regia di PAOLO DOPPIERI poco prima di partire), ‘Memorie dal crepuscolo’ e dopo B. Catena- ‘L’ultimo uomo’, quindi mi sono avvicinato alle Agenzie per fare i primi casting, ma nel frattempo mi supportato con molti lavori paralleli. ..quindi arriva la partecipazione al primo spot e così via via poi tutti gli altri.
Quanto vale la gavetta in questo tuo lavoro
MAURO– la gavetta serve certo, come tutte le esperienze della vita, è bagaglio fondamentale per ogni attore. Recitare nella pubblicità mi diverte molto, anche se non sembra, ma molto spesso è molto impegnativa. Oggi su ogni set, mentre si gira, ci sono molti professionisti e quindi si tratta di un impegno economico-produttivo estremamente importante. Da parte dell’attore bisogna avere una sorta di responsabilità ad impegnarsi pet dover esprimere in pochi secondi cio’ che ti viene richiesto. Nulla ovviamente è casuale, ma tutto è programmato.
Quale ricordi fra gli spots girati e i tuoi films
MAURO–Il primo spot con Vieri e Fernanda Lessa e’ stato molto emozionate, poi lo spot con De Niro per il mercato brasiliano. Poi un altro girato a MOSCA e molti altri… tutte bellissime esperienze molto formative.
Contemporaneamente sono arrivate le soap i cortometraggi, uno con BENIAMINO CATENA (anche lui marchigiano) fino ad arrivare a gli ultimi film: ‘Gli sdraiati’ della ARCHIBUGI, ‘Il giorno piu’bello del mondo’ di SIANI, ma sopratutto ‘Non si puo’morire ballando’ di A.CASTOLDI (presto dopo le sale cinematografiche anche su Amazon primevideo) . ‘Il cerchio delle lumache’ del recanatese M.SENESI (che sta girando molti festival internazionali); ‘Pater familias’ di GIACOMO BOERI che mi fatto vincere due premi come migliore attore e ‘TRACCE DI FOLLIA’ ( in uscita appena possibile al cinema) opera prima del giovane MICHELE DI RIENZO; ‘A COSMIC MIND’ di ISABELLA GALLO che mi vedono del ruolo di protagonista o co-protagonista. Lavori molto belli e stimolanti.
E il teatro?
MAURO— Il teatro a Milano mi ha coinvolto molto negli ultimi 15 anni. Il teatro ci mantiene in vita artisticamente. Dopo le prime collaborazioni con il TEATRO FRIGIA di S.FIORENTINO e S.PRETI e molti spettacoli (esperienza molto formativa) ho collaborato con il TEATRO TANGO ‘Un amore’ di BUZZATI per la regia di E.VICENZI (rappresentato al TEATRO dei FILODRAMMATICI con in sala BUZZATI nella prestigiosa sede del Corriere della sera). Ora faccio parte della compagnia del TEATRO DEL SIMPOSIO di FRANCESCO LESCHIERA che ne è anche il regista. Negli ultimi due anni abbiamo messo in scena tre bellissimi lavori uno dei quali RAY (CARVER) legato al progetto ’SOGNO AMERICANO’ con ETTORE DISTASIO e ILARIA MARCHIANO’ in stagione in vari teatri italiani tra i quali il PICCOLO TEATRO di Milano, purtroppo fermato dalla pandemia e ‘TENNESSEE Whisky CIRCUS ‘ (WILLIAMS) con GRETA ASIA, DI VARA ETTORE DISTASIO (LINGUAGGI CREATIVI); ‘9 0 MINUTI ‘ legato al progetto sport shoah che racconta di ARPAD WEISS con ETTORE DISTASIO (factory 32-Castello Sforzesco) e ‘GIOCHI DI CARTA’ che dovrebbe andare a fine febbraio (FACTORY 32) ispirato a MATTHIAS SINDELAR calciatore austriaco che ha rifiutato di aderire alla squadra della Germania nazista, con ETTORE DISTASIO, ANDREA MAGNELLI. Tutti gli spettacoli come dicevo per la regia di FRACESCO LESCHIERA. Naturalmente (come ho detto ai miei colleghi) mi piacerebbe rappresentarne almeno uno al TEATRO PERSIANI…VEDREMO?
Grazie MAURO e…TE LO AUGURIAMO E CE LO AUGURIAMO!!!