Home » Pagina di esempio. » Un libro al giorno. L’Assedio Invisibile. Diario di una missione di pace molto particolare  di Andrea Angeli

Un libro al giorno. L’Assedio Invisibile. Diario di una missione di pace molto particolare  di Andrea Angeli

by Roberto Tanoni

L’Assedio Invisibile

Diario di una missione di pace molto particolare di Andrea Angeli

prefazione di Toni Capuozzo      (Rubbettino)
Gerusalemme è una città emblematica: simbolo non solo di un conflitto che ritorna nel tempo, ma anche di un incontro unico tra culture, religioni, idee e stili di vita. L’Oriente si mescola all’Occidente, il sacro al profano, l’antico alla post-modernità. Terra di scontro, divisa in due dalla Linea Verde ma sempre capace di emozionare, Gerusalemme emerge da queste pagine come un luogo di una bellezza quasi scandalosa, spietato e contraddittorio, dove israeliani, palestinesi, ebrei ortodossi, monaci cristiani, soldati, donne e uomini provenienti da ogni parte del mondo, uniti idealmente da un rapporto speciale con la città, vi convivono fianco a fianco senza mai integrarsi davvero gli uni con gli altri. Con una prosa impeccabile Fernando Gentilini sceglie di raccontare i suoi anni a Gerusalemme facendo parlare tre voci: quella dei luoghi, quella della politica mediorientale e quella dei libri degli altri. Il risultato è un diario atipico e straordinario, dove le tante identità diverse sembrano sfumare e mescolarsi tra loro, in un andirivieni tra passato e presente, tra realtà e finzione letteraria, tra grandi speranze e indicibili sofferenze.
  • Che accade a una missione di pace a guida italiana investita dalla pandemia? Una missione Nato che a differenza di quelle civili non può prevedere lo smart working e dove si ricorre all’anti Covid fai da te, che non sempre funziona. Una presenza, quella della Kosovo Force, fondamentale per gli equilibri della regione, e che si trova coinvolta anche negli sforzi dei Paesi balcanici di fronteggiare l’emergenza sanitaria. I tormenti del comandante, stretto tra la necessità di ridurre i rischi di contagio rallentando le operazioni e quella di supportare le fragili strutture locali. Prevale la seconda opzione, duty comes first, con tutti i rischi che ciò comporta. La trepidazione delle famiglie in Italia già provate per la loro realtà contingente, ancor più preoccupate per i loro cari in Kosovo che non riusciranno a vedere per
  • Andrea Angeli
    Rubbettino2016

                 ANDREA  ANGELI

    Andrea Angeli  è nativo di Macerata e sostenitore del CNSL di Recanati, ha un curriculum eccezionale, essendo stato testimone dei più infidi sentieri di guerra degli ultimi vent’anni, dalle prigioni di Kerala alla base Nato di Herat, da Nassirya a New Delhi, da Tirana a Kabul. Angeli ha fatto parte dei contingenti di pace dell’ONU in Namibia, Cabogia, Timor Est e nell’ex Jugoslavia, dove ha vissuto per 14 anni. E’ stato collaboratore dell’ONU, della Nato e della nostra Farnesina. Dialogare con lui ci ha consentito di conoscere l’impatto che vicende così drammatiche hanno nel cuore e nella mente di un protagonista e anche di entrare in avvenimenti controversi che hanno costellato la nostra storia recente e su cui non si è fatta ancora chiarezza, come la nebulosa vicenda dei fucilieri della Marina Italiana in India.

You may also like