Una passeggiata alla Tomba di LEOPARDI e al parco dove la tradizione popolare vuole che si trovi il sepolcro del poeta Virgilio.
All’entrata del parco , imboccando il viale che sale con più rampe lungo le pendici collinari, si trova un’imponente edicola fattavi collocare nel 1668 dal viceré Pietro d’Aragona, contenente due iscrizioni nelle quali si ricorda anche la presenza della tomba di Virgilio. Alla fine della seconda rampa, su uno spiazzo a destra, è l’area c ‘è la tomba di Giacomo Leopardi, un monumento che dal 1939 accoglie le spoglie del poeta, qui traslate dal pronao dall’antica Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta (oggi scomparsa), insieme alle lapidi ora murate sulla retrostante parete tufacea.
Il monumento al Leopardi davanti alla chiesa di Fuorigrotta notevolmente cambiata e oggi priva del pronao fu fatta edificato da Antonio Ranieri con il testo sulla lapide del Giordani
Questo piccolo parco sito alle spalle della chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, nei pressi della stazione ferroviaria di Mergellina, racchiude una parte delle pendici orientali del promontorio di Posillipo, dal nome greco Pausilypon (“pausa del dolore”) dato alla splendida villa romana che infatti sorgeva sulla collina per indicare la pace e la quiete ivi esistenti.
L’area a giardino ospita infatti monumenti rilevanti per la storia dell’area partenopea. La sua denominazione ha in realtà origine dall’attribuzione al poeta Publio Virgilio Marone (Andes, 70 a.C. – Brindisi, 19 a.C.) del sepolcro romano ivi ubicato. La tradizione popolare, riassunta nella ‘Cronaca di Partenope’ (secolo XIV), non ha dubbi sull’identificazione.
Va infine segnalato che salendo ancora, si giunge alla piazzola davanti l’ingresso orientale della Crypta Neapolitana, una delle più antiche gallerie del mondo, scavata in età augustea per facilitare i collegamenti tra Napoli ed i Campi Flegrei.