FANPAGE.it di Paola Palazzo
ROMA. “Sempre caro mi fu quest’ermo colle”: L’infinito di Leopardi sulla scalinata di via Tremiti a Montesacro L’iniziativa, intitolata ‘Leopardi incontra le scalette’, nasce da un progetto di riqualificazione ideato e realizzato da tre associazioni, per celebrare il bicentenario dalla poesia.
L’iniziativa, intitolata ‘Leopardi incontra le scalette’ è frutto di un progetto comune di riqualificazione urbana messo in atto da tre associazioni, 99 Non è 100, Arte e Città a Colori e Retake Roma, per celebrare il bicentenario dalla pubblicazione della poesia.
La mano che ha disegnato le scritte sui gradini è di Giovanni Cesi, in arte Mr.Ent. “Adesso che l’opera è in fase di completamento – spiega a Fanpage.it Franco Galvano, presidente dell’associazione Arte e Città e Colori – speriamo che i cittadini non imbrattino nuovamente le gradinate”. Già nei giorni scorsi, alcune scritte comparse sui muri laterali della scalinata sono state prontamente cancellate dai volontari. “Ratake Roma – prosegue Galvano – si sta impegnando per bonificare tutta l’area circostante e vorrebbe sensibilizzare gli abitanti del quartiere, affinché utilizzino gli spazi comuni in maniera più consona. Noi ci siamo offerti di ridipingere le saracinesche rovinate dei negozi con motivi rappresentativi dell’attività commerciale e ogni venerdì organizziamo una giornata di pulizia lungo viale Tirreno, alla quale tutti possono partecipare”.
La scalinata di via Tremiti collega via Brennero con viale Terreno ed è situata a pochi metri dalla fermata della metropolitana Conca d’Oro. L’opera doveva essere realizzata nel 2019, quando le associazioni 99 Non è Cento e Arte e Città a Colori hanno chiesto alla Sovrintendenza capitolina e al Comune di poter dipingere i gradini in occasione dei duecento anni dalla prima pubblicazione de ‘L’infinito’ di Giacomo Leopardi. Tuttavia il progetto ha subito dei ritardi poiché la scalinata era posta sotto il vincolo della Carta per la qualità di Roma, che tutela determinati immobili o aree urbane della città. “Nonostante le numerose difficoltà affrontate ottenere tutti i permessi – conclude Galvano – abbiamo voluto rendere presentabile e visitabile questa parte del quartiere”.