Lockdown e disagio sociale: ne parla lo psichiatra Marco Buccetti
radio_erre 20 Maggio 2021
“Nel corso dei miei 35 anni di carriera medica e di 30 come Psichiatria ho attuato solo pochissimi TSO, meno delle 5 dita di una mano, dice. Purtroppo ho un po’ l’impressione che attualmente si stanno confondendo le dinamiche istituzionali con quelle sanitarie. Il soggetto ha il diritto di protestare e deve rispondere se non segue le regole, ma non c’entra nulla questo con la sua salute mentale e l’utilizzo di un provvedimento restrittivo di tipo sanitario.”
Per Buccetti la situazione è peggiorata in questo periodo di pandemia e di lockdown: “Mentre in un primo momento parecchie persone hanno vissuto quasi in maniera protettiva l’isolamento e la restrizione, nel lungo periodo, specialmente con il bombardamento di notizie anche in maniera contradditoria fra loro, le persone si stanno destabilizzando e disorientando e si creano nuove situazioni di disagio con contrasti forti che si aprono all’interno della famiglia visto che non possono essere smaltiti fuori. E la famiglia non riesce più da sola a gestire i conflitti.”