Anche il sindaco di RECANATI Antonio Bravi annuncia di aver fatto
“la seconda dose di vaccino, aspettando il turno per la mia fascia di età. Già qualche tempo fa, in famiglia, si sono vaccinati i miei familiari, che per l’età sono stati tra i primi. Tra la preoccupazione di ammalarci di covid e l’opportunità data dai vaccini, consapevoli che nessun medicinale è privo di effetti collaterali, fosse anche una compressa per il mal di testa, non abbiamo avuto esitazioni nella scelta”.
“Ora i dati indicano, sottolinea ancora Bravi, che le persone vaccinate a Recanati risultano essere meno di un terzo della popolazione, situazione che solleva nuovamente l’utilità di allestire un centro vaccinale, tale da favorire più adesioni alla campagna. Perché ci si vaccina per se stessi, ma anche per tutti gli altri e le altre, perché la circolazione del virus continua e continuerà se non si ostacola con gli anticorpi.
Per questi motivi, conclude il sindaco, sapendo le tante resistenze e i dubbi, a volte anche leciti, che molti e molte tra di noi hanno, invito quanti e quante ancora non lo hanno fatto a sottoporsi a vaccinazione. Immaginare di trovarci a breve con una nuova ondata di contagio, di dover adottare norme di comportamento restrittive, di sospendere ancora una volta gli incontri e le attività sociali, dovrebbe essere abbastanza per spingere a un atto di protezione e insieme di civiltà”.