COMUNICATO STAMPA UDC PROVINCIA DI MACERATA
La prossima settimana si procederà al rinnovo di tutti gli organismi del Cosmari, occasione propizia per una riflessione che ci aiuti a dettare alcune indicazioni di natura programmatica di cui il futuro consiglio d’amministrazione, ma anche la stessa Assemblea dei Comuni, saranno chiamati ad affrontare.
Per prima la questione della nuova discarica che, vista la oggettiva difficoltà di realizzare prolungamenti nell’esercizio dell’esistente dovrà per forza essere realizzata. Comunque se non si vogliono i termovalorizzatori nella nostra regione si potrebbe però ipotizzare l’utilizzo di altri in regioni diverse dalla nostra. Resta il fatto che avremo bisogno nell’immediato di una nuova discarica a cielo aperto. La grande difficoltà culturale di affrontare questo tipo di problemi porta alla paralisi nelle scelte politiche: non si vuole la discarica, non si vogliono i termovalorizzatori né tanto meno la riapertura, seppure in sicurezza, dell’inceneritore del Cosmari. Alla fine la soluzione è quella del rinvio e dello spostamento del problema cercando altre sedi fuori dai nostri territori, come a dire “mettiamo la polvere sotto il tappeto”. Anche questa è una soluzione, ma va onestamente spiegato ai nostri cittadini il costo che questo comporta e se sono disposti ad affrontarlo. Riguardo ai costi poi sarebbe quantomai opportuno che il nuovo CdA del Cosmari avviasse una seria analisi dei costi dell’attuale sistema di raccolta differenziata.
L’obiettivo non è solo quello di far sapere ai cittadini come vengono spesi i soldi della Tassa Rifiuti, ma anche quello di ben comprendere come la raccolta differenziata comporta comunque una spesa significativa e verificare se produca, come si andava raccontando in passato, un serio risparmio rispetto alla raccolta indifferenziata o all’incenerimento. L’UdC, in sede provinciale e regionale cercherà di proporre ipotesi più ragionevoli e compatibili al nostro ambiente per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e per quelli speciali, solamente non possiamo essere dell’idea che l’immondizia vada portata a centinaia di chilometri di distanza e che soprattutto non siano resi consapevoli i cittadini degli alti costi che questo comporta. In ultimo sosteniamo la necessità dell’avviamento del biodigestore presso il Cosmari e che si produca rapidamente un coordinamento regionale che studi tutte le proposte in corso al fine di evitare la costruzione di troppi biodigestori rispetto alle reali esigenze dei rifiuti organici da smaltire nelle Marche.
Luca Marconi Coordinatore provinciale UdC