Home » Pagina di esempio. » Aggiornamento…IGuzzini Illuminazione: proposto il licenziamento di 103 dipendenti in esubero. I sindacati si attivano

Aggiornamento…IGuzzini Illuminazione: proposto il licenziamento di 103 dipendenti in esubero. I sindacati si attivano

by Roberto Tanoni

IGuzzini Illuminazione: proposto il licenziamento di 103 dipendenti in esubero

Si tratta, nello specifico, di 15 dipendenti dell’area amministrativa, 35 di quella che si occupa di commerciale, marketing e Centro Studi e ricerche, 10 dell’area produzione, manutenzione e qualità, 2 da sicurezza e ambiente, 20 dall’area tecnica-progettazione e 21 dal settore della logistica, in particolare 7 addetti all’assemblaggio, 1 programmazione, 2 acquisti e 11 dai magazzini. È colpa della pandemia, dice in sostanza Venturini, manager dell’azienda, snocciolando i conti. “1 risultati 2021 stanno, evidenziato – spiega – variazioni negative del fatturato consolidato passato dai 238 milioni di euro del 2019, ai 190 milioni di euro nel 2020 e presumibilmente ai 200 milioni di euro nel 2021, con ciò manifestandosi un calo di fatturato dell’anno 2021, rispetto all’anno 2019, del 16% e del 20% rispetto al fatturato consolidato previsto nel piano industriale triennale”.

Per il sindaco di Recanati, Antonio Bravi, la notizia dell’avvio della procedura di licenziamento di 103 dipendenti da parte della IGuzzini è stata una doccia fredda: “la cosa è arrivata inaspettata e va valutata la reale situazione. Il punto interrogativo è capire se l’azienda oggi vive una situazione di difficoltà momentanea e transitoria o se, invece, c’è qualcosa di strutturale che preoccuperebbe ancora di più”. Bravi si ripromette nelle prossime ore di parlare sia con l’azienda che con i rappresentanti sindacali per capire gli eventuali margini di trattativa. “L’augurio è che si arrivi ad una soluzione diversa e cioè che alla fine non siano tutti questi gli esuberi, ma, magari, siano di meno oppure che si possano trovare soluzioni alternative e più positive. Se la vicenda si dovesse chiudere con qualche decina di esuberi, certamente sempre dolorosi!, insomma in questa fase ci possono stare e, magari, potranno essere riassorbiti se l’economia riprende come sembra. Come amministratore l’unica cosa che possiamo fare è stare vicino alle famiglie eventualmente colpite dal provvedimento di licenziamento”.

Cristiano-Venturini_CEO-di-iGuzzini-illuminazione

Ha colto tutti di sorpresa la notizia che la IGuzzini illuminazione, dal 2018 in mano all’azienda svedese Fagerhult, ha aperto presso le organizzazioni sindacali territoriali e la Regione una procedura di licenziamento collettivo per 103 persone di cui due terzi del settore impiegatizio. 

La crisi ha morso anche questo colosso e pian piano il fatturato è diminuito passando dai 238 milioni di euro del 2019 ai 190 del 2020 e presumibilmente ai 200 di quest’anno con un calo del 16% rispetto al 2019 che, in termini di soldi, significa circa 40 milioni in meno di ricavi. Già dal marzo dell’anno scorso era stata attivata la Cassa Integrazione, che ormai non è più prorogabile, poi sono stati azzerati i contratti a termine e mandati a casa gli apprendisti, ma sembra che ormai neanche tutto questo sia sufficiente per far quadrare di nuovo i conti e riportare in linea il piano economico aziendale.

Spiegano, così, i vertici dell’azienda illuminotecnica la scelta di eliminare almeno un centinaio di dipendenti, che oggi sono 736. Eppure, quando nel 2018 ci fu il cambio di proprietà dell’azienda, dalla famiglia Guzzini, che l’aveva fondata nel 1959, al colosso svedese, ci furono ampie assicurazioni sul mantenimento dell’occupazione e sul fatto che non ci sarebbe stato alcun ridimensionamento del personale.

Nelle prossime ore ci sarà un’assemblea del personale per cercare di arginare la proposta dell’azienda, ma non si nutrono grandi speranze.

You may also like