di Arturo Primavera
21 NOVEMBRE 2021
CONCERTO DELL’ORCHESTA GIOVANILE FONTANE DI ROMA
PRESSO LA CHIESA DI SAN CAMILLO DE LELLIS IN ROMA
Intervista al direttore Luciano Siani Classe 2000, ma più adulto degli anni che dimostra, Luciano Siani, diplomato clarinettista e specializzando in direzione d’orchestra, domenica scorsa, 21 novembre, nella Basilica di San Camillo de’ Lellis a Roma, in
occasione della Solennità di N.S.G. Cristo Re dell’Universo, ha offerto a un pubblico numeroso e disciplinato uno splendido concerto con la ‘Orchestra giovanile Fontane di Roma’, proponendo un ricco programma di musiche dei più famosi compositori del classicismo viennese.
Sono state eseguite la Ouverture dal Coriolano op.62 di Ludwig van Beethoven, il celebre Concerto per tromba in mi magg. di Franz Joseph Haydn e la Sinfonia n.4 di Franz Schubert e, come bis, il Salut d’Amour op.12 di Edgar Elgar. I musicisti, una quarantina, sono quasi tutti ragazzi e ragazze dai 16 ai 22 anni: nonostante la loro giovane età, e la recente costituzione del gruppo, si sono fatti apprezzare per la bravura e l’affiatamento con cui hanno affrontato alcuni pezzi tipici del repertorio di una grande e consolidata orchestra. Abbiamo avvicinato il maestro Siani e gli abbiamo chiesto perché fondare una nuova orchestra e affidarla a dei giovani. “E’ tempo che i musicisti più giovani, abbiamo un loro spazio, la possibilità soprattutto di suonare insieme ad altri coetanei, spesso provenienti da altre scuole e conservatori, e confrontare e affinare le proprie capacità musicali, insomma di poter crescere insieme”.
“Perché chiamarla ‘Fontane di Roma’?” “In omaggio al grande compositore Ottorino Respighi, che dedicò a Roma i suoi più popolari poemi sinfonici, tra cui, appunto ‘Le Fontane di Roma’; ma il nome può essere anche la metafora dei musicisti, visti quali piccole fontane, dalle quali zampilla l’acqua indispensabile della musica” (e non a caso, si può aggiungere, la radice della parola musica viene fatta risalire, tramite il greco, all’antico egizio “moys”, che significa, appunto acqua). Bravi quindi gli orchestrali; e un particolare plauso va ad Alessandro Rosi, giovane trombettista, che ci ha entusiasmato con i suoi virtuosismi nel concerto di Haydn. Una replica dell’evento si terrà di nuovo il prossimo 19 dicembre nella Chiesa del Gesù, nel cuore della Capitale. Si può infine obiettare: ma perché fondare una nuova
orchestra, quando in Italia vengono chiuse? Perché ce n’è bisogno; perché c’è di nuovo richiesta di musica d’arte, c’è il desiderio di ritorno al classico, c’è la voglia di ascoltare, ma anche di eseguire la musica. C’è la necessità di mantenere vivo il patrimonio di conoscenze che molti ragazzi acquisiscono oggi nelle scuole di
musica, nelle scuole medie musicali e nei licei musicali; spesso virtuosi, che, il più delle volte, dopo gli studi, non suonano più. L’obiettivo di questa orchestra è quindi quello di diffondere questa ricchezza, affinché non si disperda.
Al Maestro e ai suoi musicisti vada l’augurio di tutti gli appassionati di musica per l’inizio di un grande avventura.
Roma. Basilica San Camillo. Orchestra Giovanile Fontane di Roma il 21 novembre ore 20 in Concerto per la Solennita di N.S.Gesù Cristo…
L’ Orchestra giovanile Fontane di Roma è formata da musicisti diplomati e diplomandi di età compresa tra i 16 e i 22 anni. Essa nasce dal desiderio di creare uno spazio dove poter crescere facendo musica insieme. Ciò che accomuna ognuno di noi è infatti la voglia di fare esperienza in orchestra, studiando sempre nuovo repertorio in un clima di stima e fiducia reciproca. L’orchestra rappresenta il luogo ideale dove poter imparare ad ascoltare e rispettare il proprio vicino, lavorando insieme in vista di un obiettivo comune. Il nome dell’orchestra, oltre ad essere un omaggio al compositore Ottorino Respighi che scrisse un poema sinfonico intitolato proprio “Fontane di Roma”, vuole restituire l’immagine di noi musicisti simili a tante piccole fontane dalle quali zampilla un’acqua indispensabile: la musica, l’arte, la cultura. Il nostro obiettivo è quello di portare a chiunque questo bene primario.