RECANATI NON È UN COMITATO ELETTORALE DEL CENTROSINISTRA
Apprendiamo dagli organi di stampa la partecipazione del Sindaco Bravi al Congresso del Partito Democratico cittadino. Una partecipazione non casuale o fraintendibile, vista la richiesta lanciata ai Dem di collaborare nell’amministrazione cittadina, definendo il PD persino un partito senza il quale “non c’è una consistenza governativa”. Ora, appurato che ormai è evidente che gli unici coerentemente all’opposizione e legittimati rappresentanti di quel 49,9% di recanatesi che non hanno scelto Bravi siamo noi del centrodestra, con FdI e la Lega, le domande da porsi però sono molteplici. Innanzitutto, viene da chiedersi se il Sindaco Bravi considerasse la coalizione che lo ha portato a vincere “senza una consistenza governativa”, data l’assenza del PD. In secondo luogo, ci chiediamo come si possano conciliare le rabbiose polemiche dell’indimenticabile ultimo consiglio comunale della scorsa legislatura (cfr. «le tessere comprate») con questa richiesta di collaborazione che il Sindaco Bravi ha disordinatamente messo sul piatto del PD. In terzo luogo, ma è una questione di sensibilità politica, ci sembra assurdo che si voglia governare un Comune con 10 consiglieri di vantaggio quando si è vinto di 22 voti, possiamo solo immaginare cosa si sarebbe detto a parti invertite. Infine, siamo curiosi di sapere la finalità di questa alleanza: siamo ben consapevoli che il centrosinistra alle imminenti provinciali maceratesi avrà poche se non nulle chance di vittoria, forse i due candidati di Vivere Recanati, con la benedizione di Italia Viva, hanno inviato in ambasceria dal PD il Sindaco Bravi in cerca di voti? Tanti interrogativi ai quali non dovremo dare risposta noi. Quello che invece è certo è che qualcuno ha scambiato Recanati per un comitato elettorale del centrosinistra e questo è irrispettoso dei cittadini recanatesi, che invece chiedono una buona amministrazione, risposte alle problematiche quotidiane dalle strade alle politiche commerciali e chiarezza sulla gestione del patrimonio artistico, culturale e sportivo cittadino. Per questo, però, forse servirebbe un Sindaco libero, non un ostaggio delle scaramucce interne al centrosinistra.