COMUNICATO STAMPA
Antonella Fornaro CAPOGRUPPO UDC MACERATA
CONSIGLIO COMUNALE DI MACERATA
Mentre la commissione europea ne inventa un’altra delle sue (per la verità ha già fatto un passo indietro),
invitando gentilmente ad eliminare la parola Natale dall’augurio (meglio dire buone feste), a Macerata il
consiglio comunale approva l’invito della consigliera UDC Antonella Fornaro a realizzare un presepe in un
luogo istituzionale.
E ieri, presso la biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata, gran parte dei consiglieri comunali e degli assessori –
quale espressione della cittadinanza – hanno realizzato un presepe a proprie spese, ciascuno portando qualcosa. C’è stata una grande mobilitazione intorno a questa iniziativa, segno che il tema sia molto sentito.
La consigliera Fornaro, promotrice dell’iniziativa, spiega il perché di questo gesto:
«Anche la nostra città si è arricchita della presenza di cittadini provenienti da altri Paesi, che professano
diversi credo e confessioni religiose. Ma ogni politica di accoglienza necessariamente deve trovare efficace
soluzione attraverso il riconoscimento e il rispetto delle proprie tradizioni e non può essere fondata in alcun modo sulla rinuncia dei propri valori e dei propri simboli.
La nostra cultura occidentale ed europea è fondata sui valori dell’Umanesimo e della tradizione cristiana; il
presepe rappresenta, oltre che cultura e tradizione, uno straordinario messaggio di pace, solidarietà, civile
convivenza tra i popoli e speranza nel futuro.
Riteniamo che la realizzazione e l’esposizione del presepe in un luogo istituzionale non contrasti con la
concezione di laicità delle istituzioni; anzi siamo convinti che esso possa testimoniare l’identità culturale e religiosa della nostra comunità».
L’invito all’amministrazione comunale andava anche nel senso di organizzare un evento inaugurale del
presepe invitando la cittadinanza, le comunità straniere e le associazioni di volontariato e culturali presenti nel nostro comune, per favorire una maggiore conoscenza e comprensione delle nostre tradizioni e della nostra cultura, anche attraverso questo simbolo di pace e speranza.