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Recanati: Città della Cultura Part-Time per la Lega

by Roberto Tanoni

Recanati: Città della Cultura Part-Time per la Lega

di Coordinatore cittadino Lega Salvini Premier    Benito Mariani

Solo qualche settimana fa, sono comparse sulla stampa cartacea e on-line, trionfalistiche dichiarazioni congiunte dell’Amministrazione Comunale, nella persona dell’assessore alla cultura Rita Soccio e del Concessionario Società Cooperativa Sistema Museo, rappresentato dal coordinatore dell’appalto Luigi Petruzzellis, tra i vari comunicati, nel più inequivocabile affermavano: “Turismo boom di presenze: A Recanati è finita l’epoca del mordi e fuggi…ora si lavora sulla qualità e sulla destagionalizzazione”.

Ma ancora una volta i fatti smentiscono le dichiarazioni . Dalla pagina degli orari dei singoli musei, veniamo a conoscenza del fatto che il Museo Beniamino Gigli, il Museo della Musica e il Punto di Informazioni Turistiche saranno aperti esclusivamente nei giorni di venerdì, sabato e domenica a partire dal mese di dicembre fino a tutto il mese di febbraio 2022. Come mai questa importante decisione, questa notizia non sia stata comunicata tramite una nota stampa ufficiale o non sia stata inserita nella sezione news del sito www.infinitorecanati.it?

Ricordiamo che il Project Financing “Infinito Recanati” – Proposta per un nuovo modello di gestione e valorizzazione dei beni culturali e delle politiche per il turismo della città di Recanati, costa quasi due milioni di euro alla nostra città pagato con i soldi dei contribuenti recanatesi. Nel piano economico finanziario asseverato, parte integrante del contratto della convenzione e documento strategico per l’equilibrio economico finanziario del Pef, è previsto un monte ore lavorative annuali della manodopera pari a 8757 ore.

I consiglieri comunali della Lega Salvini Premier, con specifica interrogazione vogliono far chiarezza e conoscere quanto effettivamente sta accadendo.

Interessante sapere quale sia la “strategia” di destagionalizzazione che l’Amministrazione Comunale ha intenzione di mettere in campo se le aperture del patrimonio museale cittadino, risultano al momento dimezzate? E addirittura in un periodo di festività! Come è possibile prevedere una destagionalizzazione dei flussi turistici quando il Punto di Informazioni Turistiche, ubicato a 100 metri da Casa Leopardi, il più importante attrattore turistico della città, è aperto solo tre giorni a settimana? Come è possibile garantire il servizio di informazione turistica, fondamentale per la nostra città, solo tre giorni alla settimana? O diventa un disservizio? Già sono pervenute segnalazioni di disagio da parte di turisti. A questo, purtroppo, dobbiamo aggiungere il punto IAT dell’ex-Grottino finanziato ma mai nato.

Ci chiediamo come sia possibile che il Museo della Musica, fiore all’occhiello del nostro patrimonio museale cittadino, inaugurato nel mese di giugno 2021, dopo solo 6 mesi dall’inaugurazione sia aperto solo 3 giorni a settimana? Crediamo opportuno conoscere le reali motivazioni della scelta di riduzione degli orari di apertura dei Musei Civici, e se tale scelta è stata concordata e condivisa con l’Amministrazione comunale.

Il Comune accettando tale proposta rinnega la politica culturale e turistica intrapresa nel 2017 con la scelta di realizzare il Progetto di finanza “Infinito Recanati”e gli importanti propositi del settembre 2021 comunicati a mezzo stampa. E’ importante conoscere se la riduzione degli orari dei musei sarà applicata anche nel 2022 e di conseguenza quale sarà il monte ore della manodopera previsto per lo stesso anno.

Se la riduzione verrà applicata anche nel 2022 di conseguenza, in proporzione, dovrebbe venir ridotto anche il contributo di € 172.000,00 che il Comune versa ogni anno per la manodopera. Questa decurtazione dell’orario di apertura e di lavoro degli operatori di alcuni musei sicuramente altera il contratto di convenzione e nello specifico il piano economico che dovrebbe essere ricalibrato. Per questo occorre conoscere l’effettivo monte ore lavorative del personale impiegato dopo la decurtazione delle ore di apertura degli spazi sopra citati. L’Amministrazione comunale, se confermati i tagli, come intende intervenire sapendo che i lavoratori impiegati nell’appalto, nel mese di dicembre 2019, avevano subito una importante  taglio del compenso orario determinato dalla scelta aziendale di modificare il CCNL applicato passando dal CCNL Turismo a quello Multiservizi. L’Amministrazione, inoltre, è a conoscenza che il concessionario è uscito da uno stato di crisi aziendale solo nel dicembre 2019, durata oltre 10 anni, che ha penalizzato i soci lavoratori, compresi quelli di Recanati, che negli anni 2017/2018/2019 non hanno mai percepito, a causa della crisi, la 13esima e la 14esima mensilità anche se previsto dall’allora CCNL applicato.

Verrebbe da pensare che solo grazie al subappalto con l’Associazione Spazio Cultura, che da contratto forniva un monte ore lavorative annue di 5500 su 8757 totali nei musei cittadini con volontari e lavoratori non salariati quali i Servizi Civili, si riusciva a sostenere questo Project Financing e il relativo Piano Economico Finanziario. Dal novembre 2020 il contratto di subappalto è stato sospeso e la Cooperativa Sistema Museo ha dovuto riprendersi la completa gestione del personale nei musei civici e fare nuove assunzioni con tutti i relativi costi interamente a proprio carico. Forse il contributo del Comune non è più sufficiente a coprire tali costi? O non ci sono più margini di guadagno e/o per coprire gli investimenti previsti dalla convenzione?

Coordinatore cittadino Lega Salvini Premier    Benito Mariani

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