In questi ultimi giorni si vedono delle albe molto tinte rosse; eccezionali e da fotografare! Ci siamo chiesti il perchè? Ecco la spiegazione nel contributo del Dott. Rossano Morici…che ringraziamo ! (Le foto sono state riprese a Senigallia)
Alba del 20 gennaio 2022 Alba del 1° febbraio 2018
Ceneri vulcaniche e albe rosse
Dall’Ottocento ad oggi si sono verificate numerose eruzione vulcaniche: le più grandi avvennero in Indonesia nel mese di aprile 1815 (vulcano Tambora) e nell’agosto del 1883 (vulcano Krakatoa).
La devastante esplosione del Tambora, con l’enorme quantità di cenere prodotta, sconvolse il clima mondiale; si ebbero basse temperature (nel 1816, il noto “anno senza estate”), neve, piogge, carestie ed epidemie per alcuni anni in Europa, in Italia (anche le Marche furono colpite dagli effetti climatici dell’evento), negli Stati Uniti, ecc. (Rossano Morici, “Il clima delle Marche nell’Ottocento”, Quaderni del Consiglio Regionale Marche, n.320, settembre 2020, pp.27-31).
Settantasette anni dopo, nell’agosto del 1883, si ebbe la spaventosa eruzione esplosiva del Krakatoa.
Sebbene inferiore a quella del Tambora, anche l’eruzione del Krakatoa causò effetti sul clima del globo, con l’abbassamento delle temperature in tutto l’emisfero nord, compresa la nostra regione, in cui furono riscontrate rilevanti diminuzioni delle temperature minime e medie.
Climatologi e storici del clima hanno appurato che la finissima cenere vulcanica in atmosfera
impediva al sole di raggiungere nella pienezza il suolo, e rappresentava la causa primaria di albe e tramonti incandescenti, con colori che andavano dal rosso al giallo.
L’indubbia bellezza del cielo colorato con tinte rosse, mi ha fatto venire in mente i dipinti di
William Turner anch’essi colorati in modo intenso. Ignaro delle cause, il grande pittore londinese immortalava questi fenomeni di colore nelle sue più importanti opere. Settant’anni dopo Turner, anche il pittore norvegese Edvard Munch, dipinse alcune sue opere con colori accesi dovuti all’effetto delle ceneri del Krakatoa (Rossano Morici, “Il clima delle Marche nell’Ottocento, pp. 58-67).
Questa mattina quando dal mio balcone ho scattato alcune foto ho rivisto lo stesso colore dell’alba che avevo fotografato il 1° febbraio 2018. Ricordiamo che dal 2017 al 2019 si verificarono numerose eruzioni vulcaniche: l’Agung (vulcano attivo dell’isola di Bali in Indonesia) eruttò dal 27 novembre e il 24 dicembre 2017; nel 2018, anno in cui l’attività vulcanica interessò nel mese di aprile le isole Hawaii, a giugno il Guatemala (Volcàn de Fuego) e il 22 dicembre l’Anak Krakatau (figlio del più noto Kratatoa). Quest’ultima eruzione esplosiva, oltre alla imponente colonna di fumo e ceneri, provocò anche un devastante tsunami che colpì le coste delle isole di Sumatra e di Giava. Questi eventi unitamente ad altre eruzioni di minore entità, tra le quali quelle dello Stromboli e dell’Etna, hanno prodotto una grande quantità di ceneri vulcaniche la cui presenza nell’atmosfera è la causa di albe così colorate. http://www.ecomarchenews.com/albe-rosse-a-senigallia/ ; http://www.ecomarchenews.com/red-dawns-in-senigallia/
Allora ho pensato che anche questa volta, la notevole quantità di cenere prodotta dalla recente eruzione del Tonga, avvenuta il 15 gennaio scorso, finita in atmosfera, potesse essere la causa di questi colori dell’alba.
didascalie: immagini del vulcano Krakatoa
Foto del Krakatoa del 27 maggio 1883, prima della grande eruzione dell agosto 1883.
(Symons, XVIII, Report, Royal Society, 1888).
Particolare dell'isola e della caldera di Anak Krakatoa dopo l'eruzione esplosiva del 22 dicembre
2018 (Google Earth, 2020)