Riguardo ai notevoli investimenti previsti per l’ospedale di comunità di Recanati esprimiamo piena soddisfazione per le scelte operate dalla Giunta regionale e vogliamo sperare che il rafforzamento strutturale ed organizzativo porti anche ulteriori benefici in termini di servizi. Certamente andrà realizzato l’hospice oncologico già messo nelle vecchie previsioni, ma confidiamo anche nella possibilità che a Recanati torni la chirurgia a ciclo breve e la lungodegenza, sempre che il Governo nazionale riconsideri l’attuale disciplina normativa e lasci più libere le regioni di organizzarsi autonomamente.
Ci è sembrato di grande buon senso, inoltre, e in linea con gli attuali programmi sanitari l’affermazione fatta recentemente sulla stampa dal dott. Daniele Massaccesi. Massaccesi afferma con chiara lucidità che la linea di primo intervento per il cittadino che ha bisogno di cure o di diagnosi è e resta quella dei medici di medicina generale. Il medico di famiglia infatti potrebbe, in alcuni casi dovrebbe, essere quello che assolve alle primarie esigenze indirizzando eventualmente il paziente presso strutture ospedaliere con punto di primo intervento o pronto soccorso.
Abbiamo sempre creduto infatti, come afferma il dott. Massaccesi, allo stretto raccordo tra i medici di famiglia e le strutture sanitarie in genere, dalla residenza protetta fino all’ospedale regionale. È il medico del paziente che conoscendolo bene offre gli elementi base per diagnosi più approfondite e cure appropriate. Recanati ha nel Santa Lucia la struttura necessaria per realizzare tutto ciò e per quanto ci riguarda, come forze politiche popolari, ci adopereremo in ogni sede affinché questa sia l’impostazione fondamentale del Piano socio sanitario che sta per essere revisionato.