Recanati 08/02/2022
COMUNICATO STAMPA – Fondi PNRR Sanita’ per l’ospedale di Comunità Santa Lucia di Recanati.
Manca poco al prossimo 28 febbraio, termine di scadenza ultimo, per la presentazione dei piani operativi e del progetto complessivo da parte della Regione al Ministero della Salute per l’utilizzo del fondo di 183 mln assegnato dal PNRR Sanità alle Marche.
Di questi,72 mln sono previsti per la Sanità territoriale maceratese dell’Area Vasta 3 e, dei fondi destinati
agli ospedali di comunità e alle case di comunità, 4,5 mln circa, se non di più, andrebbero all’ex-ospedale
Santa Lucia di Recanati, secondo quanto risulta da una prima bozza illustrata in giunta regionale
dall’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, in quota Lega.
Ringraziamo pertanto l’Assessore Saltamartini e le strutture sanitarie regionali sia per il grande lavoro
svolto, sia per quanto stanno portando avanti con l’intento di rivedere e correggere i progetti iniziali alla
luce dei nuovi ed improvvisi paletti posti dal Ministero che, solo qualche giorno fa, ha dato nuove indicazioni. L’assessore Saltamartini ha sottolineato in più occasioni l’importanza di potenziare la sanità
territoriale, e oggi vediamo come gli impegni vengono mantenuti a soli 14 mesi dall’insediamento. Un
lavoro di squadra che coinvolge le strutture sanitarie regionali e le parti sociali. È la dimostrazione di
un’inversione di rotta di questa giunta regionale rispetto alla politica sanitaria della sinistra marchigiana che ha governato negli ultimi venticinque anni, portando la sanità territoriale ad un palese e pesante depauperamento a discapito di tutta la popolazione.
E abbiamo assistito a come la politica recanatese delle amministrazioni Fiordomo prima, e del sindaco
Bravi oggi che ne è la continuazione, si siano supinamente e tacitamente allineate! È noto a tutti, ad esempio, il silenzio nei confronti dei lavoratori sociosanitari che lavoravano al soldo di alcune
cooperative sociali che gestivano in appalto servizi sociosanitari sul territorio recanatese e che, ancora
oggi, devono percepire stipendi arretrati.
Durante l’emergenza sanitaria di questi ultimi due anni abbiamo sicuramente pagato un caro prezzo anche a causa delle precedenti scelte politiche che hanno imposto tagli alla sanità e ai servizi sanitari territoriali.
È tuttavia interessante notare come esponenti politici della sinistra, e non solo, che hanno governato fino a
poco tempo fa e che avevano tifato anche contro l’ospedale recanatese, oggi si ergono a paladini della
sanità con altezzosa pretesa di indicare come dover utilizzare questi finanziamenti che stanno per arrivare.
Per dovere di cronaca, dobbiamo segnalare l’interrogazione a mezzo lettera che il sindaco Bravi ha inviato all’Assessore Saltamartini e ai vertici Asur chiedendo di essere coinvolti sui progetti previsti dai fondi Pnrr sanità che riguardano la nostra città. Il sindaco manifesta tutta la sua preoccupazione, seguito servilmente dalla consigliera Antonella Mariani, con delega alla Sanità, e dall’assessora alle politiche sociali Paola Nicolini.
Chiediamoci però: mentre l’ospedale Santa Lucia veniva immeritevolmente declassato, tutti costoro erano preoccupati allo stesso modo? Perché non hanno inviato all’epoca lettere di interrogazione alla Regione?
Nella nota del Sindaco si legge che la Giunta regionale deve fare scelte importanti condivise con i
Comuni, e va bene; e noi aggiungiamo: anche i Comuni, poi, devono fare scelte importanti condivise con i cittadini! Ma le ultime amministrazioni recanatesi hanno fatto scelte sicuramente non condivise, né con i
cittadini, né con il territorio, ma tutte maturate al chiuso nelle segrete stanze… Questo è il succo di quanto dichiarato infatti e non smentito nel Consiglio Comunale del 07/10/2021 alla presenza dei vertici Asur, dedicato alla “Analisi della situazione dell’Ospedale di Comunità S. Lucia e servizi sanitari sul territorio del Comune di Recanati”, dove un consigliere di maggioranza ha persino confessato: “Questa comunità, questa città ha rinunciato ad un ospedale comodo, di prestigio dietro un sostanziale patto. Il patto è che dietro questa rinuncia ci sarebbero stati dei vantaggi…”, aggiungendo poi: “ora questo non è successo… la cosa non ha funzionato…”.
Dopo tanti anni, finalmente, i cittadini recanatesi sanno come sono andate le cose, purtroppo. Crediamo, a questo punto, che sia legittimo e doveroso non solo chiedere con decisione e fermezza a nome di tutti i recanatesi ulteriori spiegazioni, ma soprattutto sapere dal sindaco Bravi e dal suo predecessore Fiordomo: chi ha fatto patti con chi? In quale modalità è stato fatto? E che cosa prevedeva questo patto? Grazie per quanto ci verrà concesso di sapere, attendiamo fiduciosi…
Il segretario cittadino Lega Recanati Salvini Premier
Benito Mariani