DONAZIONE AI MUSEI CIVICI DI JESI DEL MEDAGLIONE CON L’EFFIGE DI GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI, OPERA DELLO SCULTORE GIUSEPPE CAMPITELLI (1926-2005)
La famiglia di Giuseppe Campitelli, in collaborazione con Massimo Ippoliti, ha donato oggi – martedì 22 marzo 2022 – ai Musei Civici di Jesi una pregevole opera dell’artista jesino, autore di importanti sculture tra cui – a Jesi – il “Monumento ai Caduti di Jesi in tutte le guerre”, il “Monumento al Bersagliere”, il “Monumento ai caduti del mare”, e la Lapide dedicata ad Eraclio Cappannini.
Si tratta di un grande medaglione con l’effige di Giovanni Battista Pergolesi che l’artista aveva progettato nel 1996, per arricchire insieme ad una lapide in marmo – questa l’idea originaria di Campitelli – la Cattedrale di Jesi dove il grande musicista fu battezzato il 4 gennaio 1710. Lo scultore ne aveva realizzato un modello in plastilina, nella speranza di procedere un giorno con la fusione in bronzo dell’opera. Il progetto era però rimasto nello studio di Giuseppe Campitelli e il modello rischiava di rovinarsi e di andare perduto.
Grazie all’impegno della famiglia dello scultore, con la figlia Paola Campitelli e il genero Bruno Mangiaterra, e all’artista Massimo Ippoliti, il progetto è stato recuperato in un bassorilievo in gesso che sarà conservato, in deposito, presso la Fondazione Pergolesi Spontini. La Fondazione lo sistemerà all’interno degli spazi espositivi del Teatro Pergolesi, parte integrante della rete museale cittadina. La speranza è quella di poter valorizzare il progetto con una fusione in bronzo, così come concepito originariamente dall’autore.
A ricevere la donazione, oggi al Teatro Pergolesi presso le Sale Pergolesiane, sono stati Luca Butini Assessore alla Cultura del Comune di Jesi, e Lucia Chiatti Direttore Generale Fondazione Pergolesi Spontini, che hanno espresso il sentito ringraziamento per la preziosa donazione e la dedizione alla tradizione musicale della città.
Giuseppe Campitelli.
Nato a Jesi il 10 ottobre del 1926. La sua prima formazione artistica era avvenuta in famiglia, frequentando la bottega del padre, Amedeo, e lo studio del cugino Coriolano. Si era diplomato geometra, ma la sua vocazione artistica finì con il prevalere: nel 1948 si diplomò al liceo artistico di Roma. Dal 1954 al 1981 insegnò disegno nelle scuole medie di Jesi. Esperto nella progettazione architettonica e dell’ambiente urbano, dal 1964 fece parte del Consiglio degli Istituti Riuniti di Beneficenza. Eletto consigliere comunale nella lista del partito socialista italiano alle amministrative del 1970 e del 1975, nello stesso periodo fu anche assessore comunale all’urbanistica.
Le sue opere più significative appartengono alla scultura; la più nota è il Monumento ai Caduti di tutte le guerre. Suoi anche il Monumento al bersagliere a Jesi e il Monumento ai valori universali della vita, a Castelbellino Stazione. Per la cappella dell’ospedale eseguì l’altorilievo in bronzo La Resurrezione. Altro altorilievo, pure in bronzo, quello del partigiano Eraclio Cappannini destinato alla scuola elementare omonima. Per il Comune di San Paolo di Jesi eseguì il busto in bronzo raffigurante Domenico Ricci, l’appuntato dei carabinieri ucciso a Roma dalle brigate rosse mentre era di scorta all’on. Aldo Moro. È morto il 2 marzo del 2005.
Da “Conoscere Jesi”, G. Luconi – P. Cocola