L’8 aprile ore 21,15 e il 10 aprile ore 16,30, al Cinema Teatro Farnese di Cingoli, e il 24 aprile ore 17,30 al Teatro Pergolesi di Jesi, va in scena “Al cavallino bianco”, operetta in tre atti di Ralph Benatzky e Robert Stolz, con la Compagnia Gabrielli-Campagnoli 1930, di Cingoli, la più antica compagnia di operette italiana, e con l’Orchestra Time Machine Ensemble. Regia di Franco Bury, pianista conduttore Carlo Morganti.
Venerdì 8 aprile ore 21,15 e domenica 10 aprile ore 16,30 al Cinema Teatro Farnese di Cingoli, e domenica 24 aprile alle ore 17,30 al Teatro Pergolesi di Jesi, arriva una delle operette più celebri e amate, “Al Cavallino Bianco”, un tripudio di equivoci, malintesi e divertimento. La mette in scena la Compagnia Gabrielli-Campagnoli 1930, con Franco Bury alla regia e Carlo Morganti quale pianista conduttore, suona l’Orchestra Time Machine Ensemble. La serate vedono la collaborazione tra la Fondazione Pergolesi Spontini e la Compagnia Gabrielli-Campagnoli 1930 di Cingoli. Al Teatro Pergolesi, l’operetta – genere sempre molto gradito al pubblico – anticiperà la 55esima Stagione Lirica di Tradizione 2022, nel cui cartellone troveranno spazio titoli del grande repertorio e una nuova commissione di opera contemporanea.
“Al Cavallino Bianco”, operetta in tre atti di Ralph Benatzky e Robert Stolz, su libretto di Hans Muller, Erick Charrell e Robert Gilbert, andò in scena in prima assoluta l’8 novembre 1930 al Großes Schauspielhaus di Berlino, e fu poi successivamente vietata nella Germania nazionalsocialista a causa dei suoi coautori ebrei. Il suo successo fu comunque inarrestabile: al London Coliseum di Londra dall’8 aprile 1931 furono fatte 650 rappresentazioni ed a New York divenne un duraturo successo a Broadway. Ancora oggi “Al Cavallino Bianco” è, dopo Vedova allegra, l’operetta più rappresentata in Europa.
A rappresentarla è la Compagnia Gabrielli-Campagnoli 1930, la più antica compagnia di operette italiana, che quest’anno festeggia il suo 92esimo anno di attività. Nata nel 1930 grazie alla passione e all’infaticabile dedizione del prof. Otello Gabrielli, violoncellista cingolano, la Compagnia ha sempre mantenuto la caratteristica principale di mettere in scena le operette “come si faceva una volta”, con scenografie e costumi accurati, la presenza di un’orchestra e dando spazio ad una prosa frizzante, genuina e molto divertente.
Saliranno sul palcoscenico jesino oltre 40 artisti non professionisti, di cui 22 cantanti/attori, 8 ballerini e 11 coristi. Fra gli artisti professionisti, il Maestro Carlo Morganti dirige il “Time Machine Ensemble”, formazione nata per volontà di Casa Musicale Sonzogno e la collaborazione della Fondazione Pergolesi Spontini, che coinvolge giovani solisti con l’obiettivo di realizzare progetti di riscoperta di grandi autori del Novecento o nuovi concept originali di spettacolo.
In scena, Lucia Chiatti (Gioseffa Vogelhuber), Gabriele Bernardini (Leopoldo Brandmeyer), Giovanni Sbergamo (Zanetto Pesamenole), Micaela Chiariotti (Ottilia), Claudio Bartolucci (Giorgio Bellati), Frido Bässler/Mauro De Luca (Hinzelmann), Chiara Spernanzoni (Claretta), Mosè Tinti (Sigismondo Cogoli), Maurizio Borri (Rudi), Luigi Tobaldi (Franz), Albert Lehner/Antonio Tortora (Kaiser Franz Joseph II, arciduca), Carolina Galassi (Kati), Riccardo Tosi (il guardaboschi), Serena Tantucci (la guida turistica), Gaia Borri / Simone Sgalla (UNA COPPIA DI SPOSI), ed inoltre Alice Bigozzi, Maria Vittoria Panzavuota, Matilde Panzavuota, Veronica Virgili. Nel corpo di ballo sono Alice Bigozzi, Sabrina Bravi, Mirco Compagnucci, Giorgia Giattini, Beatrice Strappa, Serena Tantucci, Riccardo Tosi, Veronica Virgili. Il coro è composto da Bruno Bergamini, Cristina Bimbo, Guido Carmenati, Maria Rita Gagliardini, Catia Marchegiani, Silvana Marzaro, Maurizio Miele, Tiziana Muzi, Elisabetta Santarelli, Anna Maria Schiavoni, Antonio Tortora.
La trama. Nel Paese di San Wolfango, nel Salzkammergut, la bella ostessa Gioseffa, proprietaria dell’Hotel “Al Cavallino bianco” accoglie come tutte le estati i suoi ospiti. Gioseffa innamorata dell’avvocato Bellati un suo ospite abituale, continua a licenziare i suoi primi camerieri che la corteggiano così Leopoldo, primo cameriere anch’esso e innamorato di lei dovrà attendere tempi migliori per poterle confessare il suo amore. All’hotel soggiornano anche il buffo e ricco industriale Pesamenole accompagnato dalla figlia Ottilia che per faccende di lavoro è in causa con un suo concorrente proprio difeso dall’avvocato Bellati. Giunge all’hotel anche il professor Hinzelmann con sua figlia Claretta e Sigismondo, figlio del concorrente di Pesamenole. Equivoci, scompigli lavorativi e amorosi caratterizzeranno la stagione estiva del Cavallino Bianco finché l’arrivo dell’arciduca, durante la stagione della caccia, farà tornare la calma e la serenità.
BIGLIETTI:
Da € 15 a € 20